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Escursione ai Tondi di Faloria: Un'Avventura Panoramica nelle Dolomiti

Le Dolomiti intorno a Cortina d’Ampezzo sono davvero meravigliose: le Tofane, il Sorapiss, il Cristallo, il Pomagagnon, l’Antelao… Riempiono davvero il cuore dell’escursionista!

Con i nostri bimbi, oggi noi saliremo da Rio Gere - Passo Tre Croci sino al Rifugio Tondi passando per il Rifugio Faloria, ammirando panorami unici che resteranno sempre scolpiti nel cuore.

Informazioni Utili sull'Escursione

  • Località di partenza: Rio Gere - salita verso il Passo Tre Croci
  • Parcheggio: alla località di partenza (molto ampio, gratuito). Nei periodi di alta stagione il rischio di trovare i parcheggi pieni è elevato.
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking non possibile)
  • Tempo medio: tre ore circa circa
  • Difficoltà: difficile

Descrizione del Percorso

Dopo aver lasciato la nostra autovettura alla grandissima area di sosta in località Rio Gere (salendo da Cortina d’Ampezzo verso Passo Tre Croci), subito ci portiamo in prossimità della seggiovia Tondi: subito a fianco infatti parte la larga mulattiera 212 che, in circa due orette abbondanti, ci condurrà sino al Rifugio Faloria.

In questo primo tratto la via è veramente molto dolce e, in pochissimo, raggiungeremo la stazione di monte della seggiovia poc’anzi lasciata a Rio Gere: ci troviamo al Pian De Ra Begontina (m. 1750) ed infatti i metri di dislivello percorsi sono solo cinquanta: ci manca parecchio prima di giungere a destinazione!

Iniziano ad intravedersi quelle meravigliose cime ampezzane che ci accompagneranno per tutta la giornata: il Cristallo (m.3221) già incombe in tutta la sua maestosità ma presto anche altre vette si ritaglieranno un ruolo importante.

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Da qui poi si stacca inoltre il Sentiero Naturalistico Dolomieu che corre quasi parallelo alla carrareccia, più panoramico certamente, ma più erto: noi abbiamo optato per rimanere sulla bianca forestale e regalarci un percorso leggermente meno impegnativo.

La strada inizia a salire cambiando pendenza; se prima non abbiamo fatto fatica alcuna ora, in alcuni punti, il respiro si farà più corto (senza però metterci in crisi): stiamo ricalcando infatti la pista da sci invernale che scende dal Faloria ed è quindi normale aver di fronte un tracciato decisa.

Non faremo però in tempo a pensare di gettare la spugna: i bei pini e abeti concedono qua e là una deliziosa frescura ed il paesaggio, che via via si apre sempre più, ci spronerà alla conquista della meta, promettendoci viste ancor più magnifiche.

Dopo poco la strada affronterà dei tornanti che permetteranno di guadagnare rapidamente quota, portando il nostro sguardo a scorgere anche le vette della conca ampezzana, come le Tofane (m. 3225); il nostro passo si farà lento, dal momento che il sentiero non concede grandi momenti di tregua.

Entrando ed uscendo dalla fresca ombra ed allietati dal panorama, pian piano si continua ad ascendere sino a guadagnare il grazioso pianoro di Jirilada (m. 2010) ove si notano gli impianti di risalita che però, in questa stagione, non sono funzionanti.

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Mancano ormai circa 100 metri di dislivello al Rifugio Faloria ma purtroppo non si può dire che saranno i più semplici: la larga forestale infatti ricalca sempre parte delle piste da sci invernali e quindi risulta sempre abbastanza ripido; da lontano, ecco comparire sulla cima della montagna anche la nostra meta finale, il Rifugio Tondi, che dall’alto della sua posizione, d’ora in poi sembrerà quasi controllarci.

Proprio al limitare degli alberi, in posizione panoramicissima, sorge il Rifugio Faloria (m. 2123), stazione d’arrivo dell’omonima funivia che sale direttamente da Cortina d’Ampezzo e sulla quale offre una vista davvero impagabile: tutte le vette dolomitiche più famose qui fanno bella mostra di sé, partendo dal Pomagagnon (m. 2450) e continuando, in senso antiorario, con la Croda Rossa (m. 2859) e la Croda del Becco (m. 2810), con tutte e tre le Tofane, la Croda Da Lago (m. 2701) e il Pelmo (m. 3168). Un anfiteatro naturale di bellezza davvero quasi incredibile.

Ma, nonostante lo sforzo per arrivare sin qui sia stato notevole, ormai non ci vogliamo negare la soddisfazione di arrivare sin lassù ove svetta il Rifugio Tondi: sappiamo che ci vorranno circa 40 minuti per raggiungerlo e la strada sarà molto impegnativa, ma il panorama che si ammirerà…beh, ripagherà d’ogni fatica.

Quindi, gambe in spalla e via sul sentiero 223; tutt’intorno a noi ormai è montagna: da lontano, s’iniziano ad intravedere anche le Tre Cime di Lavaredo (diverse dalla classica prospettiva altoatesina) ed il Cristallo svetta in tutta la sua maestosa grandezza; il sentiero sale inizialmente ripido (nessun albero vi fornirà la gradita frescura che tanto ci ha deliziato sino al Rifugio Faloria) per poi lasciare un po’ di respiro nella sua parte centrale; ci troviamo anche qui nel bel mezzo del comprensorio sciistico di Cortina d’Ampezzo e, com’è normale, le pendenze non sono particolarmente dolci.

Ma quello che avete percorso sinora non sarà nulla in confronto alla salita finale! L’ultima erta (certamente anche per il lungo percorso in qui battuto) è certamente impegnativa, ma per fortuna abbastanza breve: ormai la meta è a portata quasi di mano e, con un ultimo sforzo, sarà finalmente conquistata.

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Il Rifugio Tondi (m. 2327) è certamente uno dei più panoramici delle Dolomiti bellunesi e offre una meravigliosa vista quasi a 360 gradi; basterà salire ancora qualche decina di metri e portarsi in cima al Monte Ciasa Dio (m. 2362) per lasciarsi stupire dalle cattedrali rocciose che tutt’intorno si ergono: oltre alle cime già ammirate al Rifugio Faloria, potremo spingere il nostro sguardo, semplicemente girando la testa, sino alle Tre Cime di Lavaredo e alle Marmarole, mentre il Sorapiss invece è incombente proprio a due passi da noi e ci incute quasi timore con la sua immensa mole…da qui potremmo avventurarci addirittura verso il notissimo Lago Sorapis, turchese specchio d’acqua, continuando lungo il sentiero 223, ma è certamente una via riservata agli esperti e non a noi che siamo fin qui giunti e che ora dobbiamo goderci un meritato riposo.

Sulla panoramica terrazza del Rifugio Tondi potremo senz’altro sorseggiare una buona fresca bevanda unita ad un ottimo piatto tipico; volendo invece fare un bel picnic, l’ideale sarebbe invero ritornare al Rifugio Faloria, che vanta certamente molti più prati e ampi spazi per far giocare i bimbi (qui assenti).

Da qui però, qualora voleste tornare verso Rio Gere seguendo una via alternativa, si potrebbe optare per la discesa lungo il sentiero 213 che in direzione Passo Tre Croci: a Cianpo Marzo una carrareccia di collegamento non numerata raccorda con il sentiero 212 dell’andata (non abbiamo provato questa variante, per cui non sapremmo dare indicazioni sulla sua percorribilità e fruibilità).

Senza dubbio stanchi ma certamente soddisfatti oltre ogni misura, possiamo concederci un buon pasto e un gradito relax prima di mettersi sulla via del ritorno che, molto meno faticosa, ci consentirà di riempirci cuore e ania di questi meravigliosi paesaggi.

Sentiero Panoramico Dolomieu

L'escursione lungo il sentiero panoramico dedicato a Déodat de Dolomieu, in inverno, non è praticabile, ma è ideale in quelli che vanno tra maggio e novembre.

Per raggiungere il punto di partenza dell'escursione, dirigetevi verso la partenza della seggiovia nei pressi dell'omonima seggiovia.

Il sentiero, essendo di recente realizzazione, è ben segnalato. Qui, con una breve deviazione, è possibile fare colazione o bere un caffè prima di affrontare la salita.

La prima parte del sentiero panoramico Dolomieu non è per nulla panoramica, ma il premio per aver affrontato la salita è dato dal primo punto panoramico dell'escursione: la prima terrazza panoramica del sentiero panoramico Dolomieu.

Da questo punto in poi il sentiero diventa molto panoramico, come il suo nome suggerisce, con splendidi scorci su Cortina e sulla valle, posizionate in modo da potervi rilassare davanti a panorami mozzafiato.

Ad un certo punto troverete una deviazione, dove dovrete scegliere fra la variante bassa e la variante alta. Noi abbiamo percorso la variante alta, che è anche la più ripida.

Restate a destra sulla pista da sci, dopo pochi metri vedrete un piccolo sentiero che scende, oppure potete proseguire lungo il sentiero Panoramico Dolomieu.

Informazioni aggiuntive

La gita può essere trovata nella Cartina Tabacco 003 - Cortina d'Ampezzo Dolomiti Ampezzane e segue parte del sentiero 212.

Per il pranzo, potrete scegliere tra le altre strutture aperte di cui parleremo in questa pagina.

Sarebbe consigliabile avere un'automobile, in quanto vi permette di avere la massima flessibilità di orari.

Infine potreste considerare di prendere un Taxi, scendendo alla fermata di Rio Gere, che sorge all'interno dell'ufficio informazioni turistiche.

Avvertenze Importanti

Vogliamo sottolineare che, nelle Dolomiti, ci sono delle regole da rispettare. Quando affrontate un'escursione, prestate sempre attenzione.

Avviso importante: Il Rifugio Faloria resterà chiuso per l'intera stagione estiva 2025 a causa di una grande ristrutturazione.

Quando affrontate un'escursione, prestate sempre attenzione ad errori, danni a cose, persone o inconvenienti che potrebbero verificarsi lungo il percorso.

L'escursione lungo il sentiero panoramico dedicato a Déodat de Dolomieu, in inverno, non è praticabile.

Ricordate Silvester Stallone appeso ad una fune nel vuoto? Gli amanti delle ferrate trovano al Faloria un itinerario impegnativo, ma di grande soddisfazione: la via si chiama Sci Club 18 e si attacca scendendo alla stazione intermedia della funivia, a Mandres.

Per chi alla ferrata dal percorso obbligato preferisca la libertà di un tiro in falesia, il Faloria ha un unico indirizzo: Crepo Longo.

Le Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo e la società Impianti hanno recentemente apportato un restyling alle vie ed oggi gli appassionati di magnesite e scarpette possono contare su alcuni tiri di quarto e quinto grado, anche se il core business della parete si slancia già verso il 6a e 6b con ben 27 tiri, fra cui uno, classificato 6c per i più arditi.

Molti percorsi per la mountain bike si snodano alle pendici del Cristallo e del Faloria: per lunghezza e difficoltà la varietà è così ampia che ognuno può trovare la linea più adatta alle proprie aspirazioni.

Salendo, invece, con gli impianti, la MTB è benvenuta sia in funivia sia sulla seggiovia che da Rio Gere sale a Son Forca.

L'escursione al rifugio Capanna Tondi è probabilmente una delle escursioni più panoramiche di tutta la conca di Cortina d'Ampezzo e di tutto l’arco alpino.

Abbiamo deciso di effettuare l'escursione al rifugio Tondi perchè, visto le previsioni del tempo deprimenti, ci consentiva di avere due possibili punti di appoggio e, cosa non meno importante, di breve durata.

Osserviamo subito alle nostre spalle l'impressionante mole del monte Cristallo (m 3221) e la caratteristica forma del monte Pomagagnon, entrambi nostri compagni di viaggio durante questa escursione.

Il sentiero 213 continua immerso nel bosco e in leggera salita fino ad arrivare ai piedi dei Tondi di Faloria e della cima Marcoira.

Qui l’ambiente cambia velocemente, dall’ombra del bosco passiamo alla magia della roccia tipica delle dolomiti.

Passiamo poi attraverso un piccolo nevaio e di nuovo affrontiamo una ripida salita che raggiunge gli impianti di risalita delle seggiovie Vitelli.

A questo punto mancano davvero pochi metri per la nostra meta: il rifugio capanna Tondi.

Le previsioni ci avevano scoraggiato per il pranzo a sacco e così ci fermiamo in rifugio per il pranzo.

Ammetto che all’ingresso ho avuto un po’ di timore di venire “spennato”, più che un rifugio mi è sembrato un ristorante in tipico stile alpino con all'interno dettagli in legno curatissimi.

Alla fine invece i prezzi si sono rivelati solo un po’ più alti rispetto alla media, però, si sa, siamo a Cortina, un dettaglio che bisogna prendere sicuramente in considerazione.

Non ci fermiamo al rifugio, scendiamo lungo la pista da sci, costeggiando i cannoni da neve immersi nel bosco con splendide vedute su tutta la conca ampezzana.

TAG: #Escursione

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