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Val San Nicolò: Escursioni Invernali nel Cuore delle Dolomiti

Cerchi un posto per ricaricare le batterie, immerso nelle meraviglie della natura e con una vista davvero privilegiata sulle più belle e spettacolari cime dolomitiche? Che tu sia single, in coppia, in famiglia o con gli amici, la Val San Nicolò fa per te, sia d’estate che d’inverno!

Val San Nicolò in Inverno: Un Paradiso Innevato

L’inverno che raccontiamo è quello della Val San Nicolò, una valle laterale della Val di Fassa, in Trentino che si dirama precisamente dal comune di Pozza di Fassa. Un vallone che è davvero una piccola chicca, in estate ma anche in inverno, con tante piccole baite coperte di neve e un panorama incredibile sulle Dolomiti del gruppo della Marmolada.

La Val San Nicolò in inverno è il posto ideale per chi cerca una camminata non troppo impegnativa ma con panorami incredibilmente suggestivi. La Val di Fassa non fa eccezione: oltre ad un comprensorio tra i più belli delle Dolomiti, vanta anche spettacolari escursioni anche da fare con i bambini.

Come Arrivare e Dove Parcheggiare

Il percorso che risale la Val San Nicolò inizia dal paese di Pozza di Fassa, in Val di Fassa. Arrivati a Pozza di Fassa in macchina, si svolta per l’imbocco della Val San Nicolò fino al camping Vidor. Qui si trovano parcheggi lungo la pista da sci, lasciata la macchina si parte per la camminata che nel primo tratto costeggia proprio il rientro della pista da sci.

A partire dall’estate 2019 non si può più arrivare in Valle San Nicolò con la macchina. Sia per i camminatori che per i più “comodi“, l’area sosta è ora a Pozza di Fassa e s’incontra oltrepassando il paese, poco prima del Camping Vidor.

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Percorso e Sentieri

Il percorso che ci propone Andreas è quindi un’agevole camminata su strada battuta, che risale tutta la Val San Nicolò in inverno. In inverno, la strada che risale la valle viene battuta perché è disponibile il servizio di trasporto in motoslitta (nel caso da prenotare prima), fino ai rifugi aperti. Questo permette a chi vuole godersi il paesaggio camminando, di risalire la Val San Nicolò in comodità su strada battuta fino a Baita Ciampiè, anche in caso di molta neve.

Non servono quindi le ciaspole per questo tratto, ma un buon paio di scarponi e se mai un paio di ramponcini se si dovesse incontrare del ghiaccio sul percorso. Il percorso, seguendo la strada, è sempre in salita, ma sale in maniera costante, mai con pendenza troppo forte. Nel primo tratto si costeggia la pista, fino alla piana di Malga Crocifisso, qui sulla sinistra vedrete scendere appunto la pista da sci. Da qui in poi, si continua risalendo il vallone camminando tra gli alberi.

Dopo circa 3 chilometri dalla partenza, ecco che si esce dal bosco e ci si ritrova nella bellissima radura aperta della Val San Nicolò. Tante baite costellano quelli che in estate sono bellissimi pascoli, e in fondo alla valle le cime delle Dolomiti iniziano a farsi vedere (spicca l’appuntito Col Ombèrt a sinistra).

Dall’agriturismo Ta Ciajaa si segue sempre la strada battuta in mezzo alle baite, che continua in leggera pendenza fino alla Baita Ciampiè. Eccoci arrivati! Il panorama vi ripagherà davvero di tutta la fatica della camminata.

Info Utili e Varianti

I locali nominati sono aperti anche in inverno, è proprio per arrivare in queste strutture che si può usufruire del trasporto in motoslitta. Se l’idea è di fare una passeggiata più tranquilla, si può pensare di salire in motoslitta fino al Ta Ciajaa e poi fare a piedi il tratto fino a Baita Ciampiè.

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Per chi volesse avventurarsi ancora più in su, si può continuare il percorso fino a raggiungere la Baita delle Cascate. Per questo tratto, che sale, in caso di molta neve sono consigliate però le ciaspole, perché anche se frequentato da altri escursionisti non è battuto come la pista che abbiamo percorso fino a Baita Ciampiè. Il tracciato è battuto per metà, poi bisogna portare le ciaspole. Comunque sia, vale la pena proseguire per ammirare tanto incanto.

Il percorso descritto si può fare con i bambini, meglio se un po’ allenati a camminare perché c’è comunque dislivello. Di nuovo, se volete fare un giro più facile è possibile salire tutto il primo tratto in motoslitta. C’è anche la possibilità di scendere in slittino!

Ovviamente, essendoci questo servizio di motoslitte, ATTENZIONE mentre si cammina sulla pista! Perché il transito avviene sullo stesso percorso.

Se si fa solo il tratto fino a Baita Ciampiè non servono le ciaspole, ma scarponcini buoni, con l’accortezza di portarsi dei ramponcini. Infatti, soprattutto nel primo tratto nel bosco che è in ombra, si può trovare del ghiaccio sulla pista.

La salita, lunga ma mai severa, può essere proposta ai bambini che potranno divertirsi a scendere con uno slittino. Sono solo le motoslitte a guastare - nei loro rari passaggi (più frequenti nel weekend o durante le vacanze natalizie) - l'atmosfera di una dolce passeggiata in val San Nicolò.

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Come Prenotare la Motoslitta

Sia Baita Ciampiè che Baita Ta Ciajaa offrono questo servizio: sarà necessario contattare i gestori telefonicamente (insistete se trovate spento: il cellulare infatti ha poco campo in valle) per concordare l’orario.

Val San Nicolò in inverno - Percorso in breve

  • PARTENZA: Parcheggio presso Camping Vidor (1430 m circa)
  • ARRIVO: Baita Ciampiè (1826 m)
  • LUNGHEZZA: 4,7 km circa - andata - gli stessi al ritorno
  • DISLIVELLO IN SALITA: 390 m circa - saranno in discesa al ritorno
  • TEMPI: 1.45 h circa - per l’andata - il tempo di percorrenza può variare a seconda del passo e delle soste - tenere conto del tempo per il ritorno che potrà essere leggermente inferiore, essendo in discesa
  • RITORNO: sullo stesso percorso
  • SENTIERI: pista battuta sulla strada che risale la valle
  • VARIANTE: si sale in motoslitta fino a Ta Ciajaa e si prosegue a piedi fino a Baita Ciampiè (percorso più breve). Si può continuare anche oltre, fino a Baita delle Cascate (meglio con ciaspole).

Dettagli dell'Escursione alla Baita alle Cascate

  • Partenza: Nei pressi del ristorante La Soldanella (1325 m)
  • Arrivo: Baita alle cascate (2011 m)
  • Durata: 2/3 ore
  • Dislivello: 500/600 m
  • Difficoltà: Media, l’inverno, con il terreno magari ghiacciato bisogna fare attenzione, avere un buon paio di scarpe, o magari dei ramponcini.

Consigli per Camminare in Inverno

Bisogna stare sempre attenti l’inverno a salire a piedi, perché spesso ci sono o scialpinisti che scendono con gli sci, possiamo trovare delle persone con gli slittini (anche se teoricamente durante il giorno non dovrebbero farlo), e potremmo trovarci le motoslitte che salgono o scendono. Quindi consiglio sempre, se non avete un peloso che vi ascolta benissimo, di tenerlo legato al guinzaglio, onde evitare incidenti, o scontri indesiderati. Perchè in montagna, vi ricordo, dobbiamo comunque sempre, avere mille occhi.

La Val San Nicolò infatti diviene una stretta gola ove il torrente, impetuoso, scende con forza verso Pozza di Fassa, per poi aprirsi nuovamente all’altezza di Baita Crocifisso.

Così ci incamminiamo tra una miriade di baite e masi, alcuni ristrutturati ed altri invece ancora come dovevano essere parecchi lustri fa, quando gli abitanti della Val di Fassa salivano quassù per la fienagione e per lasciar liberi i propri animali a pascolare. Raccontando il bel tempo che fu ai nostri bimbi, i minuti passeranno assai in fretta, consentendoci di mettere un passo davanti all’altro senza nemmeno accorgerci della fatica. Dietro di noi, in fondo, il Catinaccio e, più avanti, il Maerins.

Con le bellissime vette a incorniciare la valle, pian piano saliamo e, in circa mezz’oretta, saremo già arrivati alla nostra prima tappa, Baita Ciampié meta sempre di tantissimi escursionisti, in ogni stagione. Ben presto arriveremo ad un crocicchio: a destra si diparte il sentiero 641 “Val de Quam” diretto in Val Monzoni (attraverso la Sela Palacia e il Pont de Ciamp) ma noi dobbiamo ignorarlo, proseguendo dritto sebbene, per ora, non vi siano indicazioni per la nostra meta, la Baita alle Cascate.

E saliamo, saliamo… La via continua in linea retta addentrandosi sempre più all’interno della magnifica valle sino a giungere, finalmente, ad una deviazione. Bruscamente infatti dovremo virare a destra seguendo il segnavia 608 (che conduce al Passo San Nicolò e all’omonimo rifugio) che, con una pendenza inferiore a quella sin qui mostrata, ci fa addentrare in un rado boschetto, giusto per il tempo di aggirare una dolce collinetta. Così, oltrepassati gli ultimi alberi, ecco che la valle finalmente si apre dinanzi a noi regalandoci un panorama davvero mozzafiato: abbiamo infine guadagnato il Ciamp de Forcia.

Meno di una decina di minuti ci separano dalla meta, la già nominatissima Baita alle Cascate: ancora una veloce ascesa nel bosco e poi… Et voilà!

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