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Val Venegia: Escursione Invernale Indimenticabile

Passeggiata semplice ed indimenticabile quella della Val Venegia, in Primiero, anche in inverno. La Val Venegia si trova lungo la strada provinciale che collega il Passo Rolle al Passo Valles, in una posizione particolarmente strategica. Una volta arrivati a circa una decina di chilometri da Passo Rolle troverete le indicazioni sulla sinistra per Passo Valles e Val Venegia. Proseguite e poco dopo, sulla destra, troverete il piazzale (parcheggio Pian dei Casoni) per parcheggiare.

Punto di Partenza e Percorso

La partenza per questa escursione è all’imbocco della Val Venegia, in località Pian dei Casoni. Qui si trova un comodo parcheggio, in cui vi consigliamo di lasciare l’auto. Dal parcheggio al Pian dei Casoni (1690 m) si sale per la strada forestale fino Malga Venegia (1778 m). Ora si rientra al punto di partenza per la strada forestale.

Itinerario Dettagliato

  1. Con il primo tratto del percorso, ci si immette subito nella Val Venegia: il sentiero conduce dal parcheggio di Pian dei Casoni a Malga Venegia.
  2. Da Malga Venegia proseguiamo seguendo le indicazioni verso Malga Venegiota.
  3. L’orientamento è facile, grazie alla segnaletica presente, e l’escursione continua su una traccia larga e ben battuta.
  4. Seguendola arriveremo a Malga Venegiota, chiusa in inverno.
  5. Proseguiamo fino a raggiungere la nostra meta: la fatica di questa escursione sarà ampiamente ricompensata da un panorama da cartolina, con le Pale di San Martino sullo sfondo e Baita Segantini (chiusa in inverno) proprio davanti ai nostri occhi.
  6. Per il rientro da Baita Segantini alla Val Venegia, punto di partenza iniziale, consigliamo di ripercorrere lo stesso percorso dell’andata.

La Magia della Val Venegia in Inverno

Camminare in questa valle regala grandi emozioni in ogni stagione. In inverno si assapora il silenzio della natura, ci si riempie gli occhi delle bianche distese ondulate, degli alberi ricoperti di neve e delle maestose pareti del Mulaz e del Cimon della Pala. Il Torrente Travignolo, con le sue cascatelle ghiacciate, scorre accanto al percorso. La valle è ampia e soleggiata, verde e ricca d’acqua d’estate e ammantata da una vellutata coltre di neve d’inverno. La Val Venegia è amena, luminosa e fatata e regala una vista sulle Pale che è da mozzare il fiato. Queste montagne rappresentano una vera e propria quinta naturale in questo teatro dolomitico a cielo aperto. In inverno l’ambiente della Valle, ricoperto dal bianco della neve, diventa magico.

Dettagli Tecnici dell'Escursione

  • Tempo di percorrenza: 50 minuti circa fino alla Malga Venegia (in presenza di neve).
  • Punto ristoro: Malga Venegia (1778 m).
  • Difficoltà: Itinerario facile fino alla Malga Venegiota, in seguito necessario senso di orientamento.
  • Dislivelli: 477 m.
  • Tempi di percorrenza: 2.30 h in salita.
  • Altitudine: 2170.

Consigli Utili per la Tua Escursione

Tante sono le opportunità di itinerari più o meno lunghi e impegnativi per chi desidera camminare. Per tutte queste ragioni, purtroppo, è anche molto turistica. L’ideale sarebbe frequentarla durante la settimana (rinunciando, però, a pranzare alla Malga Venegia) oppure nei weekend lontani dalle feste comandate. Noi ci siamo stati il fine settimana appena passato, per esser precisi sabato 9 febbraio, e, per quanto il parcheggio fosse pieno, siamo riusciti a ricavarci una passeggiata solitaria e silenziosa e a trovare un tavolo libero per mangiare in Malga senza dover aspettare o sgomitare.

Suggerimenti dell'Autore

Nel ritorno fermatevi alla Malga Venegia per una buona merenda. Se avete portato con voi la slitta o il bob i vostri bambini si divertiranno un sacco. Se poi la voglia di camminare diventa irrefrenabile, potete arrivare fino alla famosa Baita Segantini! Che decidiate di proseguire o meno, vi consiglio vivamente la sosta alla Malga Venegia. Potrete pranzare con i vostri cani nell’ampia veranda riscaldata vista Pale. Prima di rientrare godetevi ancora un po’ i panorami che vi circondano.

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Consigli per la Sicurezza

Valutate sempre bene i sentieri da fare! La stabilità del manto nevoso è soggetta a cambiamenti repentini e imprevedibili. Per la vostra sicurezza consultate sempre il bollettino valanghe, perché il manto nevoso è soggetto a veloci cambiamenti, chiedete informazioni agli uffici competenti del luogo. Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.

Percorso Alternativo e Variante ad Anello

Si può partire da Passo Rolle, seguendo il tour delle malghe nella sua versione lunga o breve. L’itinerario che proponiamo è sulla parte destra orografica della valle, quindi quando saremo sulla nostra meta, la Cima del Lago, avremo un panorama spettacolare a 360°. La salita non è difficile: noi abbiamo fatto la via estiva, perché le condizioni della neve lo permettevano. Nel ritorno abbiamo voluto cambiare strada, allungando il percorso e passando per la malga Venegiota. Ne è uscito un bel giro ad anello. Mi dimenticavo la Cima del Lago è chiamata anche Cima Caladora.

Dettagli del Percorso ad Anello

  1. Dal parcheggio al Pian dei Casoni (1690 m) si sale per la strada forestale fino Malga Venegia (1778 m).
  2. Qui si sale prendendo il sentiero R17 o la via invernale non segnata.
  3. Il primo tratto è nel bosco e poi su pendii prativi si arriva alla Cima del Lago (2313 m).
  4. Ritorno: scendendo ci si sposta verso sinistra fino a trovare il sentiero 749 che porta alla Malga Venegiota (1824 m).
  5. Ora si rientra al punto di partenza per la strada forestale.

Equipaggiamento e Ulteriori Consigli

Con i bambini si può senz'altro ciaspolare fino alle due malghe: vasti pianori consentono di giocare e divertirsi in neve fresca. Fino a malga Venegia e malga Venegiota, partendo dai 1670 mslm di Pian dei Casoni, possono arrivare tutti. Anche i bambini. Oltre la seconda malga la ciaspolata diventa un po' più seria, anche se rimane nel novero delle "facili ciaspolate". La traccia è comunque (quasi) sempre segnata. Fino a alla malga Venegiota, e poco oltre, la pista forestale è talmente battuta che spesso le ciaspole possono risultare superflue. Oltre, invece, si procede su neve fresca e le racchette diventano fondamentali.

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