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Escursioni a Piedi a Moena: Guida ai Sentieri di Diverse Difficoltà

La Val di Fassa è senz’altro una delle mete più amate dalle famiglie. Il motivo è semplice: offre tantissime camminate adatte a tutti, facili e assolutamente panoramiche. Moena, soprannominata "la fata delle Dolomiti", è il primo paese che si incontra salendo dalla Val di Fiemme.

Itinerari Facili per Famiglie

Ecco alcuni itinerari facili, perfetti per famiglie con bambini piccoli e passeggini:

1. Malga Peniola

Malga Peniola: si parte da Malga Panna, sopra Moena. Da Moena saliamo verso il piccolo borgo di Sorte (che sicuramente riconosciamo dalla pittoresca chiesetta) e lo oltrepassiamo. Grazie ad una angusta e stretta salita (attenzione) guadagniamo Malga Panna (m. A Malga Peniola si arriva in circa 40 minuti e il dislivello è circa 100 metri. E proprio oltre la piccola pieve, ecco lì la nostra meta, Malga Peniola (m. A Malga Peniola si mangia benissimo. Non mancano poi gli animali: asinelli, cavalli, anatrelle, conigli… Insomma, un luogo decisamente facile da raggiungere ma anche ideale per le famiglie. Malga Peniola è veramente un luogo ruspante e idilliaco: non ci si può esimere da una sosta appetitosa! Per i bimbi è possibile ordinare anche qualcosa ad hoc ma sappiatelo subito: non mangeranno molto. E non perché non sia buono, anzi, ma perché avranno tutt’altro cui pensare. La strada da Malga Panna a Malga Peniola è chiusa al traffico dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Nei restanti orari si può transitare liberamente con la propria autovettura. Malga Peniola: sempre meglio prenotare, giacché è spesso piena. 0462 573501 - cell. Uscendo a piedi dal centro di Moena in direzione della frazione di Sorte imbocchiamo il nuovo sentiero forestale denominato “Troi de Crepac” in direzione Medil che è una delle poche «vile» fassane ad alta quota sfuggita agli insulti del tempo.

Un tempo la passeggiata si svolgeva in un fresco e rigoglioso bosco, con una gradevole ombra a mitigare la (ben poca) salita. Si cammina quindi tra tronchi spezzati e fusti abbattuti (in sicurezza totale, naturalmente: la strada è sgombra). L’itinerario però procede molto tranquillo, alternando tratti pianeggianti ad altri in modesta pendenza. Superata la deviazione per Sorte (il paesino che abbiamo attraversato in macchina per salire), ormai saremo ben oltre metà percorso.

2. Rifugio Fuciade dal Passo San Pellegrino

Il rifugio Fuciade, incastonato ai piedi della catena del Costabella, si raggiunge facilmente dal passo San Pellegrino, a circa 15 minuti di auto da Moena. La conca del Fuciade sotto la catena del Costabella offre scorci da cartolina, tra le antiche case in legno dei pastori, i tabià, che rendono la passeggiata romantica e incredibilmente piacevole. Oggi i tabià sono diventati appoggi per le vacanze dei residenti o di chi abita in città. Camminando è possibile ammirare le Pale di San Martino, con visibili l’Agner, il gruppo del Focobon e il Mulaz. Il rifugio è raggiungibile tutto l’anno, anche in inverno con le ciaspole, ma ovviamente attira un numero incredibile di turisti per la facilità del sentiero. Il sentiero da seguire è il sentiero 607 che da un’altezza del passo San Pellegrino di 1920 mt. porta in un’ora al rifugio Fuciade a 1972 mt. Una volta imboccata la partenza vicina al cavalcavia della pista da sci, dove è situato anche un cartello per il rifugio, sarà impossibile sbagliare strada.

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3. Passeggiata da Moena a Soraga

Km 5 - ore 2,00 - Facile, percorribile con zaino porta bambino Da Piaz de Sotegrava nel centro di Moena si risale Strada Salejada al cui termine si piega a destra percorrendo Strada de Moene. Raggiunta la Scuola Alpina della Polizia di Stato si prosegue dritto per Strada de Ischia scendendo al centro sportivo omonimo (bar, parco giochi, go-kart, minikart, minigolf, biliardo, ping pong). Qui si imbocca la pista ciclopedonale (lungo il suo percorso si trovano le piazzole con le attrezzature di un percorso vita) che sale con ampie curve per farsi poi pianeggiante per un lungo tratto e scendere infine in direzione del paese di Soraga. Usando il sottopasso della strada statale presso il ponte sull’Avisio si raggiunge in pochi minuti il parco giochi di Soraga nei pressi del centro. Si torna a Moena attraversando la via principale (Stradon de Fascia) e seguendone il corso verso sinistra fino a raggiungere l’ufficio turistico. Qui si va dritto per Strada da Palua fino al rione omonimo che si lascia su una stradina che ben presto si fa sterrata. Attraversati gli ampi prati a monte del lago di Pecé si entra a Moena discendendo Strada Saslonch che conduce all’incrocio con Strada de Ischia e Strada de Moene.

4. Percorso ad anello da Moena a Soraga

Km 5,4 - ore 2,00 - Facile percorribile con zaino porta bambino Dal centro di Moena si risale Strada Salejada e arrivati al bivio presso la fontana “del Dante”, personaggio storico di Moena, si gira a destra per Strada de Moene e poi a sinistra per Strada Saslonch per proseguire quindi sulla strada sterrata che percorre a mezza costa i prati a monte del lago di Pecé. Il percorso, ameno e riposante, e molto panoramico: gli fanno corona il Larséch, il Sassolungo e sulla destra la lunga dorsale di Cima Dodici. Si giunge a Palua da dove si scende verso il centro di Soraga lungo la via omonima. Si attraversa la strada statale di fronte all’ufficio turistico e quindi il fiume Avisio sulla passerella poco a monte del ponte stradale. Si va a sinistra per poi salire attraverso i prati alle case di Soraga Alta. Si raggiunge Strada de Gherghele che si percorre verso destra sino all’incrocio. Si sale a sinistra per piegare quasi subito a destra lungo Strada de Roisc. Si continua quindi su una panoramica e comoda strada sterrata dotata di numerose panchine fino ad immettersi in Strada Frate E. Chiocchetti-Lenz che porta sulla piazzetta di Someda.

Itinerari di Media Difficoltà

Per chi cerca un'esperienza più impegnativa, ecco alcuni percorsi di media difficoltà:

1. Anello da Moena a Someda e Ronchi

Km 4 - ore 2,30 - Medio, percorribile con i passeggini e con zaino porta bambino Da Piaz de Ramon a Moena, superata la strettoia in uscita dal paese verso Soraga, si sale a destra la scalinata che immette su Strada de Someda che porta alla frazione omonima. La si percorre verso destra e continuando per Strada de Sèn Roch si esce ben presto dall’abitato. Si passa accanto al forte austriaco della prima guerra mondiale e si segue dall’alto il corso del Rio San Pellegrino sino a raggiungere in localita Ronc (Ronchi) la stazione a valle della telecabina per il Lusia. La stradina e asfaltata ed alterna brevi tratti di moderata pendenza a tratti pianeggianti.

2. Da Someda a Soraga Alta e Ronchi

Km 4,5 - ore 3,00 - Medio Giunti da Moena nella piazzetta di Someda (vedi passeggiata n. 4) si prende a sinistra per Strada Frate E. Chiocchetti-Lenz e Strada del Termen su comodo e piacevole percorso, ben attrezzato con panchine. Con uno splendido panorama su Moena, Soraga e le frastagliate guglie del Larséch, si attraversano i prati a monte della strada statale entrando a Soraga Alta per Strada de Roisc. All’incrocio si sale a destra per Strada de Toalac proseguendo quindi per la stradina sterrata the porta in alto. Ad un bivio si va a destra. Si vince una breve rampa continuando sul piano per un lungo tratto. Allorché il sentiero riprende a salire, si va a sinistra per una cinquantina di metri per piegare improvvisamente a destra (l’imbocco del sentiero non è di immediata visibilità) e attraversare obliquamente la costa boscosa. Si costeggia un’ampia distesa prativa, attraversando quindi una stretta fascia di bosco oltre al quale si apre la grande radura di Pianac, un tempo utilizzata per il gioco del calcio e ben attrezzata con tavoli e panchine. Al capo opposto si scende velocemente verso la strada che da Someda porta a Ronchi. Si va a destra ed in pochi minuti si raggiunge la frazione.

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Itinerari Difficili per Esperti Escursionisti

Se siete escursionisti esperti e cercate sfide più impegnative, ecco un itinerario:

1. La Marcialonga: Lungo la Valle di Fassa

KM 18 - ore 5,00 ca. Questa passeggiata consente di risalire tutta la valle di Fassa lungo il percorso della famosa Marcialonga.Ne descriviamo il tracciato indicando le possibilità di raccordo con i vari paesi della valle di modo che ognuno possa costruire un suo itinerario anche utilizzando di altre passeggiate descritte in questo spazio.L’itinerario prende avvio a Moena.Da Piaz de Ramon si supera la strettoia in direzione di Soraga salendo a destra la scalinata che immette su Strada de Someda nella frazione omonima. Ci si inoltra sulla successiva Strada de Sèn Roch fino alla piazzetta della chiesa.Qui si prende a sinistra lungo Strada Frate E. Chiocchetti-Lenz e si esce ben presto dall’abitato. Si prosegue su di una distensiva stradina lungo la quale numerose panchine consentono comode ed opportune soste per godere della magnifica vista su Moena, il sottostante lago di Pecé e Soraga sovrastata dalle guglie del Larséch.Si entra a Soraga per Strada de Roisc. All’incrocio si attraversa verso Strada de Gherghele al cui termine si scende verso il corso dell’Avisio.Si lascia Soraga e con un percorso per lo più pianeggiante interrotto di tanto in tanto da qualche breve salita si giunge al Pont de Lejia (Ponte della chiesa), con riferimento alla vicina chiesa di San Giovanni, dal quale si può accedere a Vigo di Fassa. Si seguita al limite del bosco che fascia le pendici di Cima Dodici e si arriva agevolmente a Meida rasentando la piana di Dascé. Si entra nel rione di Freina sulla via omonima. All’incontro con Strada de Meida si scende a sinistra per piegare quindi quasi subito a destra per Strada don Lodovico Gross.Passato il ponte si percorre Strada de Grave che conduce ad una passerella per il paese di Pera. Prima di questa si prende invece a destra verso un boschetto di abeti e larici che passa poi a maestosi ontani e salici.Si lascia a monte lo skilift Fraine (sulla sinistra passerella per Pera) e per ampio spazio aperto ci si porta ad un’area attrezzata a parco giochi per bambini.Lasciato a sinistra il ponte in legno e a destra la cappella votiva, si continua sulla strada sterrata lungo l’Avisio superando ameni pendii prativi. Si guadagna in diagonale un dosso spoglio dal quale si scende verso il ponte che dà accesso all’abitato di Mazzin.Si continua sulla strada forestale, lungo la quale si svolge anche l’itinerario del percorso vita che si conclude a Fontanazzo, di cui si segue sempre il percorso principale evitando inutili deviazioni sia sulla destra che sulla sinistra.Dopo un primo tratto pianeggiante si arriva, con breve salita ad un dosso attrezzato con panchine e giochi in legno per bambini. Quindi si sale ancora contornando un’ampia area prativa per riguadagnare quindi il piano e proseguire con facile saliscendi fino all’altezza di Campestrin dove si esce su una larga spianata anch’essa attrezzata con panchine, tavoli e giochi per bambini e dalla quale un ponte permette di attraversare l’Avisio. Di fronte a Fontanazzo si incontra quindi una terza area attrezzata e, poco oltre il ponte che consente di raccordarsi al paese. Continuando invece sempre dritto, si raggiunge ben presto Campitello presso il Pènt de Sera e la stazione della funivia per il Col Rondella.Si prosegue tenendosi sulla destra lungo il margine del bosco e allorché si fa incontro la piana di Sorèghes con il campo pratica di Golf ci si immette sul tracciato della strada forestale di Cercenà.

Altre Escursioni e Attività nei Dintorni di Moena

  • Escursione Naturalistica e Agriturismo El Mas: Dopo un’escursione naturalistica nei dintorni di Moena, raggiungeremo l’agriturismo El Mas, che domina il paese dall’alto del panoramico Col dei Soldai. Seguirà un’interessante visita alla fattoria didattica (dove ci aspettano cavalli, mucche, maialini e asini) e al maso, curato in ogni dettaglio, ricco di storia e di tradizione rurale.
  • Medil, il "Paradiso delle Donne": Attualmente Medil è ridotto ad un minuscolo agglomerato di case e fienili sovrastante l'abitato di Forno, ma in passato la situazione era completamente differente. Un tempo infatti il villaggio soprannominato il “Paradiso delle donne” viveva un’intensa attività governata soprattutto dalle madri di famiglia che curavano da sole tutte le attività domestiche mentre gli uomini migravano all’estero per lavorare. Luoghi di particolare interesse sono la Chiesetta di Sant’Anna e la bomba brillata ritrovata in seguito la Prima Guerra Mondiale e riadattata a campana, utilizzata per segnalare la necessità di aiuto al sottostante paese di Forno. In collaborazione con l’associazione “Sul fronte dei ricordi”.
  • Vestigia della Prima Guerra Mondiale: In macchina si sale fino alla località Fango per poi proseguire a piedi lungo semplici percorsi ad osservare le vestigia della Prima linea Austro Ungarica con trincee e gli appostamenti degli Schuetzen moenesi durante le prime fasi della Grande Guerra.
  • Sentiero Botanico-Geologico al Sass de le Strie: Dal centro del paese a piedi (no passeggini) si raggiunge il rione di Ciajeole, si costeggia il Rif de Costalongia fino alla vecchia fucina del fabbro e si arriva in località Pala da Rif lungo il caratteristico sentiero botanico-geologico si sale fino al Sass de le Strie (Sasso delle Streghe). Da qui si può scendere fino a Malga Roncac e rientrare così a Moena oppure proseguire verso Malga Panna da dove si ha uno splendido paesaggio su Moena.

Consigli Utili

  • Verificare sempre le condizioni dei sentieri prima di partire.
  • Indossare scarpe da trekking adatte al tipo di percorso.
  • Portare con sé acqua e snack, soprattutto nelle escursioni più lunghe.
  • Consultare le previsioni meteo e vestirsi adeguatamente.
  • Rispettare l'ambiente, non abbandonando rifiuti lungo il percorso.

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