Albergo Atene Riccione

 

Escursioni con Pernottamento in Tenda: Consigli e Preparazione

Vuoi addormentarti sotto le stelle e svegliarti in cima a una montagna, lontano da tutto e da tutti? Dormire in tenda in montagna è un'esperienza meravigliosa che regala emozioni uniche e un contatto speciale con la natura. Ecco una guida completa per prepararsi al meglio a questa avventura, affrontando temi come la scelta della tenda, l'attrezzatura necessaria e le normative vigenti in Italia.

Quale Tenda Acquistare per la Montagna?

In commercio esistono diverse tipologie di tende, a seconda dell’uso, della capienza massima e del budget. Se intendete acquistare una tenda che sia adatta alla montagna è bene prestare attenzione alla qualità della tenda, alla sua resistenza alle basse temperature ma anche alla leggerezza. Dopo una attenta ricerca in rete, noi abbiamo optato per una tenda Ferrino da alta quota (modello Pumori 2): non una semplice tenda da campeggio, ma una tenda ideale per le 4 stagioni, quindi utilizzabile anche con le basse temperature, con doppia copertura termoisolante e triplo rinforzo, paleria in alluminio, resistente a pioggia e vento e realizzata con tessuti Fire Retardant. La cosa bella è che una tenda di questo tipo, anche se sofisticata, resistente e leggera, non è particolarmente difficile da montare, anzi.

Cosa Portare nello Zaino?

Prima di pensare alla tenda, al cibo o agli altri accessori da portare con sé, è utile interrogarsi sullo zaino, per questo tipo di esperienza davvero un elemento essenziale. Personalmente sconsiglio sempre zaini con volumi esagerati: comodi sì perché capienti, ma proprio per questo alla fine molto pesanti. A meno che vi muoviate con il vostro sherpa personale, ricordatevi che tutto quello che portate con voi graverà sulle vostre spalle e sulla vostra schiena: è sempre meglio viaggiare leggeri. Durante i miei viaggi zaino in spalla il mio 40 litri arriva in genere a pesare sui 10 chili; anche nel caso delle escursioni in montagna il peso che ho raggiungo è stato quello.

Accessori Essenziali per Dormire Comodi

Risolto il dilemma legato alla tenda e allo zaino, si apre ora un mondo: cosa portare per dormire in tenda in montagna? Che tipo di cibo? E le stoviglie? Cosa portare per dormire comodi? Quanti vestiti? E per lavarsi? Di materassini da campeggio ne esistono diversi, gonfianti e auto-gonfianti, di diverso spessore e materiale; i più economici sono quelli da gonfiare, in genere però parecchio ingombranti: questa tipologia può andare bene se si dorme in un campeggio attrezzato e ci si sposta in auto, ma non in montagna. Noi inizialmente ci siamo accontentati di semplici tappetini da yoga ripiegabili: se si dorme su un morbido prato erboso possono andare bene, il problema è però l’umidità. La soluzione migliore è quindi quella di acquistare un materassino auto-gonfiante di un buono spessore per isolare bene dall’umidità del terreno. Alla fine abbiamo deciso che valeva la pena caricarci qualche altro peso sulle spalle acquistando un materassino auto-gonfiabile (abbiamo optato per un Camp Light Mat 2.5 in nylon20D mini Ripstop: 2,5 cm di spessore e peso 670g).

Sacco a Pelo e Cuscino Gonfiabile

Esistono sacchi a pelo diversi per forma, imbottitura e fascia di prezzo. Noi abbiamo dei sacchi a pelo “a mummia”, caldi e avvolgenti. In questo caso è facile: esistono in commercio dei comodi cuscini gonfiabili che sono leggerissimi e occupano pochissimo spazio (e costano poco). L’unico inconveniente è che si possono bucare (come è successo a me l’ultima volta).

Leggi anche: Scopri i Laghi di Monticchio

Abbigliamento e Cibo

Questa voce va di pari passo con la voce “sacco a pelo”: se avete un sacco a pelo bello caldo o se non siete freddolosi non vi serve portare dei vestiti extra per dormire. Questa è una questione che dipende dalla durata di notti che intendete trascorrere fuori, dal tipo di esigenze che avete e dalla zona in cui intendete andare a mettere la tenda. Se invece volete portare con voi qualcosa di più appagante o sostanzioso è meglio evitare i contenitori pesanti (tipo le scatolette) o contenenti troppi liquidi (pesano). Per scaldare i cibi e soprattutto per bere qualcosa di caldo a colazione (io non potrei mai rinunciare a un buon tè caldo la mattina), portiamo sempre con noi un piccolo fornellino da campeggio. Poco ingombrante e leggero, non mi sono pentita di averlo portato con noi, anzi!

Stoviglie e Accessori per la Pulizia

Nei negozi di articoli sportivi, nel reparto degli accessori da campeggio, è possibile acquistare le gavette, dei comodi set con pentola da campeggio in alluminio, posate e piatti in plastica studiati per stare tutti all’interno della stessa pentola, con manico estendibile, che può fungere anche da scolapasta. In più io ho solo aggiunto due tazze, che avevo già, ma esistono anche set completi di tutto, per singoli, per due persone o per più persone. Se intendete trascorrere un’unica notte in tenda, potete anche permettervi di non pensare al detersivo per i piatti. E se invece state via più giorni come fare per pulire i piatti? Meglio comunque avere acqua in più se intendete attraversare delle zone lontane da rifugi o se dovete usarla per fare da mangiare. In questo caso è una cosa che pesa ma è fondamentale.

Dove si Può Campeggiare? Normative Italiane

Lascio in fondo la questione più spinosa: dormire in tenda in montagna è possibile ovunque? In Italia manca una normativa nazionale, le regole sono diverse da regione a regione: nella maggior parte dei casi, i comuni chiedono l’inoltro di una richiesta iscritta per avere il permesso di campeggiare nel loro territorio. In Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sardegna vige invece il divieto assoluto di campeggiare al di fuori delle aree attrezzate; in Abruzzo è possibile campeggiare ma solo in specifiche aree predisposte, in Molise invece è consentito. Prima di tutto è necessario fare una distinzione: se il campeggio libero ad alta quota è pressoché sempre vietato, non è vietato il bivacco.

Consigli Pratici per il Bivacco in Montagna

La domanda che riceviamo più di frequente è: dove posso piazzare la tenda in montagna per la notte? Il consiglio migliore che possiamo darti non è quello di indicarti un punto preciso, ma di darti gli strumenti per capire da te dove e come piazzarla. Inoltre, durante i trekking di più giorni, una buona dormita può fare la differenza.

  1. Scelta del luogo: È la fase più delicata e, solitamente, quella che richiede più tempo, nonché una certa esperienza nella lettura del territorio.
  2. Vicino a fiumi: Dormire nei pressi di un fiume è decisamente allettante: acqua a portata di mano per cucinare e il dolce sciabordio per la notte, ma non è tutt’oro quel che luccica. Un altro appunto: l’acqua dei fiumi spesso va bene per cucinare perché viene bollita. Se invece vuoi berla “cruda”, tieni sempre presente che potrebbe essere contaminata, per cui è sempre meglio avere un potabilizzatore.
  3. Conche: In genere hanno un fondo pianeggiante, decisamente invogliante. Ma in caso di pioggia si possono trasformare in piscine naturali.
  4. Promontori e cime: Promontori e cime sono i punti panoramici per eccellenza, ma il rischio che la tenda, soprattutto se non opportunamente fissata, voli via, è tutt’altro che remoto.
  5. Tracce di animali: Se vedi che attorno a te ci sono tracce di animali (orme, escrementi, segni di scavo) sarebbe meglio cambiare posto. Anche se non ne vedi nel momento della perlustrazione, non significa che non possano arrivare: magari nel cuore della notte, o la mattina presto!
  6. Terreno pianeggiante: Lo so, questo in montagna è spesso un miraggio, ma è la vera, grande condizione necessaria per dormire bene. Un terreno perfettamente piatto è pressoché impossibile da trovare.
  7. Vento: Il vento è forse il vero e proprio nemico numero uno della tenda in montagna. Il vero pericolo è che i teli si straccino o che si spezzi la paleria. Anche qui la prima regola è la prevenzione, e sta ancora una volta nella scelta del luogo. Impara a leggere il territorio, guarda gli alberi: dove sono diretti i rami? Crescono uniformemente o puntano tutti evidentemente in una direzione?
  8. Piano B: Capisco che sia un’attitudine meno avventurosa, ma alle volte è bene essere prudenti. Se hai poca esperienza con questo tipo di campeggio, la prima cosa da pianificare è un piano b. Cosa fare nel caso qualcosa vada storto?
  9. Montaggio: Le operazioni di montaggio dipendono moltissimo dal modello di tenda, ma vedrai che mano a mano sarà sempre più semplice e veloce. L’angolazione ideale per piantare i picchetti al suolo è di 45°, e puoi aiutarti con un martello da campeggio (ma ti sfido a portarlo in zaino!) oppure con un sasso. Infine non sottovalutare i tiranti, possono davvero fare la differenza in caso di vento forte.

Fauna Selvatica e Precauzioni

Croce e delizia di ogni persona che si addentra tra i monti, gli animali selvatici possono essere un colpo al cuore (in tutti i sensi). La montagna di notte è viva e respira: le foglie, il vento, i ruscelli, gli animali… tutti i suoni appaiono amplificati, e moltiplicati. Lupi, ungulati, cani da pastore, cinghiali, mucche, orsi, e chi più ne ha più ne metta. Sappi però che, nonostante le apparenze, raramente questi animali ti daranno fastidio. Prevenire in questi casi è la regola numero 1 pertanto: mai piantare la tenda vicino a tracce di animali. Hai idea di quanto pesi una mucca? Non ci sarebbe tanto da ridere se dovesse sedersi sopra alla tua tenda.

Leggi anche: Sentieri panoramici sull'Alpe di Luson: un'esperienza unica

Come Affrontare il Freddo in Tenda

Una precisazione è però d’obbligo: la tenda ha la funzione di ripararti dagli agenti atmosferici. La temperatura è invece (quasi) interamente delegata ad altri fattori.

  1. Abbigliamento termico: Se stai affrontando il trekking in estate non servirà dormire bardato come un palombaro. In inverno il discorso è un po’ diverso (ne parliamo tra poco) perché, oltre all’abbigliamento termico, solitamente si entra nel sacco a pelo vestiti. Dire “questo è l’abbigliamento termico giusto” è piuttosto difficile, perché ognuno si trova bene con il suo brand d’elezione. NOTA: i vestiti che indossi per la notte devono essere asciutti!
  2. Materassino: Avere un materassino per campeggiare in montagna può non essere indispensabile ma, a mio avviso, è un vero e proprio salva vita. È inoltre uno strumento fondamentale per l’isolamento termico. Noi usiamo da sempre i classici materassini autogonfiabili: sono comodi e resistenti ma nello stesso tempo un po’ ingombranti.
  3. Sacco a pelo: Mille marche, modelli e misure tra cui è diventato difficilissimo scegliere. L’aspetto fondamentale da tenere presente però è il grado di temperatura. Guarda la temperatura comfort riportata dalla casa madre e valuta quale potrebbe fare a caso tuo. La temperatura limite invece significa che entro quei gradi non rischi il congelamento.
  4. Riscaldarsi prima di dormire: Ultimo trucchetto: se entri nella tenda infreddolito, rimarrai infreddolito tutta la notte. Quando mi succede - lo so che sembra strano - ma esco a fare qualche squat o qualche passo in salita per scaldarmi prima di mettermi dentro al sacco a pelo.

Attrezzatura Testata e Consigliata

Negli anni abbiamo cambiato parecchia attrezzatura, testando, provando, sbagliando e tornando sui nostri passi:

  • tenda Ferrino Svalbard: una garanzia per qualsiasi tipo di meteo. Tenda 4 stagioni, autoportante, doppio telo, indistruttibile.
  • tenda Salewa Litetrek II: new entry super apprezzata nell’ultimo anno anche sotto pioggia battente.
  • materassino Thermarest: autogonfiante, buon isolante, poco ingombrante e leggero.

Campeggio Invernale: Un Fascino Indescrivibile

Se hai assaporato la magia di dormire con la tua tenda in un posto isolato in montagna certamente starai fremendo per ripetere l’esperienza anche con la neve. Beh, ti aspettano un mix di fascino indescrivibile e durezza.

  1. Valutare attentamente il luogo: Lontano da alberi carichi di neve, pendii con accumuli e forcelle, e valuta attentamente il rischio valanghe dell’ambiente che ti circonda.
  2. Attrezzatura di alta qualità: La tenda e il sacco a pelo devono essere ottimi: “buoni” non basta. Scegli una tenda che abbia doppio strato, ma ancor di più assicurati della robustezza della paleria, dato che il pericolo maggiore è lo stress che potrebbe subire da una tempesta di neve. Per quanto riguarda il sacco a pelo, prediligi modelli in vera piuma di tipo “a mummia” per proteggere anche la testa ed evitare di disperdere calore. Infine per il materassino la regola è che sia il più possibile isolante. I materassini in schiuma (“a celle d’uovo”) sono solitamente i più isolanti in questo senso.
  3. Creare una barriera: C’è la neve, giusto? Sfruttala! Crea una barricata alta un metro a circa 3 metri dalla tenda.
  4. Abbigliamento termico: Te l’ho già detto sopra, ma a maggior ragione in pieno inverno!
  5. Picchettare: E veniamo al tasto dolente: picchetta! Picchetta? Picchettare nella neve fresca è impossibile, così come su quelle lastre di ghiaccio che si creano a seguito del rigelo.
  6. Fornellino: Ti servirà per sciogliere la neve e avere acqua, prepararti la cena e la colazione e… ricordi il trucchetto della borsa dell’acqua calda?

Smartwatch Garmin fēnix per Escursioni di Più Giorni

Gli smartwatch GPS della serie Garmin fēnix sono perfetti per accompagnare le escursioni e gli itinerari di più giorni in quota. Il GPS portatile Garmin GPSMAP 67i è il compagno ideale per le tue escursioni. Dotato di tutti i sensori di navigazione, offre mappe topografiche precaricate che includono parchi, corsi d’acqua e punti di riferimento per facilitare l’orientamento e la scelta delle aree di sosta più idonee.

Leggi anche: Cosa fare alle Maldive

TAG: #Escursioni

Più utile per te: