Escursioni a Briançon: cosa vedere nella città fortificata più alta di Francia
Situata a circa 15 chilometri dal confine italiano, Briançon, con i suoi 11.000 abitanti, è particolarmente conosciuta grazie alla città fortificata di Vauban, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La sua posizione geografica le conferisce una posizione strategica, a 1326 metri sul livello del mare: è la città più alta di Francia, adagiata su un picco roccioso. Circondata dai bastioni progettati dall’architetto militare Vauban, è a sua volta coronata da forti d’alta quota che rendono Briançon praticamente inespugnabile.
Briançon riserva tanti e tali monumenti da vedere che ogni visitatore si potrà dilungare a piacimento su diversi aspetti della vita e della cultura di questa città. L'itinerario qui descritto privilegia le costruzioni militari più significative poiché Briançon, per la sua posizione di controllo strategico, è la città fortificata più alta di Francia e come tale resta un esempio unico in tutto il Delfinato.
La città invita a passeggiare tra i vicoli fioriti dalle facciate multicolori, le meridiane, le piazze, le fontane, gli affreschi e le porte in legno intagliato che vi riporteranno indietro nel tempo. Dal fondo della città vecchia, arrivate fino al Fort des Trois Têtes, attraverso il vertiginoso ponte Asfeld che domina il fiume Durance.
Come arrivare e dove parcheggiare
Accesso: Torino-Susa-Oulx-Monginevro-Briançon, si parcheggia l'auto agli Champs de Mars.
Itinerario alla scoperta di Briançon
Dopo aver dato uno sguardo d'insieme all'esterno del castello e del suo fossato si entra in Briançon attraverso la Porte de Pignerol, progettata da Vauban, e si passa sotto un arco di pietra ricostruito nel 1800. L'entrata della città si scopre solo dopo avere oltrepassato la costruzione del corpo di guardia. Il frontespizio in pietra è costituito da due pilastri dorici di ordine militare che spiccano su alcuni divisori e che coronano un frontone triangolare.
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Di qui ha inizio la Grande Garguille, la via principale di Briançon Vauban, costruita nel 1345. È una ramificazione della Bealera Nuova, o Canale della città, che raccoglieva le acque della Guisane a Villeneuve e le canalizzava a Briançon. Questo canale attraversa i bastioni vicino alla Porta di Pignerol, percorre la Grande Garguille a cielo aperto fino alla place Médecin Général Blanchard e va a gettarsi ai piedi della Durance.
A destra si trova l'Office du Tourisme, che potrà fornire cartine per la visita. A sinistra si sale invece la rampa che porta al Cammino di Ronda superiore. Di qui, in discesa, si esce dalla Porta della Durance per dare uno sguardo al Pont d'Asfeld, costruito dal marchese d'Asfeld nel 1729 per collegare la città con i forti des Têtes, du Randouillet, de la Croix de Bretagne e della Grande Maye. L'apertura dell'arco è di 38,60 m e l'altezza è di 55,44 m e si impiegarono due anni per la sua costruzione.
Dopo essere rientrati in città si raggiunge la place Mèdecin Général Blanchard da dove si può risalire la "Grande Garguille". Questa via così particolare, caratterizzata dalla canaletta di scolo, simile a quella che ancora scorre a Exilles e a Cesana, riserva alcune sorprese. Al n. Con una breve digressione a destra si potrà visitare l'antica chiesa dei Cordellièrs, dove in occasione dei restauri sono stati ritrovati numerosi scheletri sepolti a strati. Il convento, costruito nel 1378 e diventato ora sede del nuovo municipio di Briançon, apparteneva inizialmente ai francescani, ordine che esercitò grande influenza sulla popolazione.
Fu trasformato in ospedale militare alla fine del 1700, e durante la Rivoluzione servì da magazzino per l'artiglieria. Nel 1814 l'edificio fu raso al suolo e tra il 1828 e il 1831 vi fu edificato il nuovo ospedale. Ritornati sulla Grande Garguille si prosegue in salita e si arriva, a destra, alla Piazza d'Armi, dove Vauban fece scavare un pozzo che, in caso di assedio, assicurasse comunque il rifornimento idrico. Sul lato nord si trova la Casa del Re, dove alloggiavano i funzionari di Stato, la cui facciata è ornata da due meridiane, abitudine architettonica molto diffusa nel Delfinato.
Terminata la Grande Gargouille, all'Office du Tourisme si svolta a sinistra per la Collegiata Notre-Dame et Saint Nicolas. Questa chiesa fu consacrata il 6 ottobre del 1726 in sostituzione della parrocchiale, situata sulla strada di Grenoble e soppressa nel 1692 per ragioni militari poiché si ergeva sul pendio della città e poteva dunque fornire all'assediante un riparo eccellente.
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Per terminare la visita, una breve sosta in Place du Temple per ammirare il vecchio municipio costruito nel decennio 1703-1713 e la Maison du Temple con il motto dell'abbazia di Oulx «Cherches et vos troveres. Si tratta di una grossa torre quadrata e bassa, coperta da un tetto piramidale in ardesia, circondata da un fossato e accessibile solo da un ponte levatoio; il bordo esterno era affiancato da una galleria tagliata nella roccia da dove le feritoie permettevano di spaziare sui quattro segmenti del fossato.
Le fortificazioni di Vauban: Patrimonio dell'UNESCO
Questa cinta di fortificazioni, progettata da Vauban durante le sue visite nel 1692 e nel 1700, fu realizzata per migliorare la difesa della città, in seguito alle incursioni del duca di Savoia. Dopo il Trattato di Utrecht, venne rafforzata la posizione strategica di Briançon, che attiverà la costruzione di un insieme di forti sui punti che dominano la città secondo i piani elaborati da Vauban. Visitare queste costruzioni, è una delle cose principali da fare in città. Alcuni forti sono accessibili solo su prenotazione, con le guide dell’ente del turismo locale, altre richiedono di intraprendere sei piccoli percorsi a piedi.
Fort du Château
La visita del centro storico termina con il forte, ricostruito nel XIX secolo sulle fondamenta del castello medievale del XIV secolo. Comprende anche una polveriera con volte e contrafforti, una caserma, piattaforme e ricoveri sotterranei. È uno degli elementi essenziali di una visita a Briançon. La vista dai bastioni della fortezza del castello è particolarmente suggestiva sulla valle di Serre-Chevalier ma anche su quella di Monginevro.
Fort des Salettes
Ideato nel 1692, la sua costruzione iniziò nel 1709. Il Fort des Salettes fu edificato su un promontorio che domina la città di Briançon, per impedire al nemico di prendervi posizione. Tutta l’originalità di quest’opera sta nel fatto che l’ingresso può essere effettuato solo da un sotterraneo che parte dalla torre e quindi difficilmente accessibile ai soldati nemici. La torre poteva ospitare un centinaio di soldati e doveva contenere tutto il necessario per il loro sostentamento.
Fort Dauphin
Costruito tra il 1724 e il 1734, prese il nome in seguito alla nascita del Delfino Louis, figlio di Luigi XV. La costruzione serviva da avamposto e il suo ruolo era quello di proteggere il Fort des Têtes e l’accesso alla città dall’Italia. Concepita come sentinella avanzata della catena di fortificazioni del diciottesimo secolo, il forte Delfino assicurava l’incrocio dei fuochi con Fort Salettes per impedire l’accesso alla città dalla strada del Piemonte.
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Forte del Randouillet
Costruito anch’esso tra il 1724 e il 1734, questo forte si trova su un promontorio più stretto rispetto agli altri. Destinato a proteggere la città da qualsiasi invasione delle cime delle montagne circostanti, è costruito su 3 piattaforme e domina il Fort des Trois Têtes. La visita si può effettuare tramite una passeggiata guidata sulle orme degli ingegneri militari per arrivare poi al forte di Randouillet. La visita permette di scoprire gli edifici principali come caserme e polveriere.
Fort des Trois Têtes
Quest’opera è senza dubbio la più imponente di tutte le costruzioni di Vauban nella regione. Costruita nello stesso periodo di Fort Dauphin, occupa un’area di 600 metri per quasi 350 metri. Vi potevano soggiornare circa 1.200 uomini grazie a enormi infrastrutture che permettevano loro di vivere sul posto: caserma, panetteria, cappella, scuderie, arsenale e polveriere che potevano ospitare un centinaio di pezzi di artiglieria e 20.000 cannoni su due livelli.
Communication Y
Costruita tra il 1724 e il 1734, quest’opera atipica nella storia delle fortificazioni permette, come indica il nome, il collegamento tra due forti: il forte delle Tre Teste e il forte di Randouillet. Il suo nome “Y” deriva dall’atlante militare che classificava le opere con lettere dell’alfabeto. Si tratta di un passaggio coperto lungo quasi 200 metri, costruito in muratura con volta a botte. Attraversandola, i soldati potevano spostarsi nel fondovalle al riparo del fuoco nemico. La sua posizione al di sopra dell’abitato di Fontchristiane, proprio all’ingresso dell’area delle fortificazioni, le conferiva anche il ruolo di porta difensiva, un vero e proprio barbacane.
Ponte d'Asfeld
Costruito a quasi 55 metri sopra il livello della Durance, il ponte ad arco di Asfeld è un’impresa architettonica per l’epoca. Incastonato tra due ripidi tratti montuosi, fu inaugurato nel 1731 e aveva la funzione di collegare la città al Fort des Trois Têtes. Questa ardita opera consiste in un unico arco semicircolare con una campata di oltre 38 metri, ben 55 sopra il letto della Durance. Al centro del ponte è eretta una croce in ferro che sormonta una piramide in pietra.
Altre attrazioni a Briançon
Le Parc de la Schappe
Creato nel 1815, il Parc de la Schappe è il più grande spazio verde della città. Vera oasi di pace, è il luogo ideale per un picnic. Rimarrete affascinati dai suoi alberi centenari, dal suo acquedotto e dal suo specchio d’acqua. Quest’ultimo è impreziosito da un’isola, accessibile da un piccolo ponte di ferro, su cui si erge una notevole pagoda giapponese.
Il centro storico
Per ammirare il fascino di questa cittadina fortificata, occorre passeggiare e perdersi nelle antiche strade acciottolate della Cité Vauban. Sulle facciate colorate di alcune case si possono ammirare stupende meridiane dipinte direttamente sulle pareti. Risalendo la principale via pedonale della Cité Vauban, vedrete in mezzo alla strada il famoso Gargoyle di Briançon, un piccolo canale di scolo che permette all’acqua di defluire senza bagnarsi i piedi. L’acqua è onnipresente in città, come dimostrano le numerose fontane e i pozzi che incontrerete durante la vostra passeggiata.
Église Notre-Dame et Saint Nicolas de Briançon
Durante la costruzione dei bastioni, la chiesa medievale di Briançon fu distrutta perché situata fuori dalle fortificazioni. Dopo alcuni anni di messe nella chiesa dei Cordeliers, il popolo di Briançon chiese aiuto a Luigi XIV per costruire un nuovo luogo di culto all’interno della città. Il progetto della chiesa, ideato da Isaac Robelin e modificato da Vauban, prevedeva la costruzione di un imponente edificio, secondo la politica religiosa stabilita da Luigi XIV. La chiesa fu consacrata nel 1726 e assunse lo status di collegiata nel 1746.
Attività nei dintorni di Briançon
Il patrimonio naturalistico che circonda la città delle Alte Alpi è un invito alla camminata e alle escursioni: dalle foreste di pino silvestre ai ghiacciai, passando per le zone umide e le alte rocce, il Briançonnais si compone di una grande varietà di ambienti che ospitano una biodiversità eccezionale. Camminando nelle zone meno impervie, inoltre, non è difficile imbattersi nei segni lasciati dall’uomo: costruzioni militari e cappelle affrescate, ma anche canali d'irrigazione, vecchie miniere e piccole strutture di pietra a secco.
Le attività proposte dalla città e dall’intero comprensorio di Serre Chevalier (che comprende anche i comuni di St. Gli impianti di risalita, ad esempio, consentono anche in estate di raggiunge facilmente l’alta montagna, dove il paesaggio del Parco Nazionale degli Écrins è uno spettacolo che incanta. Ma numerose attività - tra le vette, nella media montagna e a fondovalle - sono ugualmente pronte a contendersi la nostra attenzione: volo libero, parapendio, mountain bike, mountain kart, monopattino fuoristrada, vie ferrate, arrampicata, trekking, escursioni di vari livelli, sentieri di scoperta...
Infine, un discorso a parte merita il rapporto tra Briançon e l’acqua. È un ambiente ideale per chi è in cerca di adrenalina: rafting, kayak, canoa, air boat e canyoning promettono - e mantengono - sensazioni forti (ma le basi accolgono anche i principianti assoluti, con lezioni e corsi ad hoc, e prevedono programmi anche per i bambini). È prodiga verso gli amanti della natura, alla ricerca di tutt’altro tipo di emozioni, come lo stupore che si prova ogni volta che un sentiero porta davanti a un lago di montagna, incastonato in un paesaggio da fiaba.
Consigli utili per la visita
- Da non dimenticare inoltre di visitare la nuova Place des Escartons in Briançon St.
- Briançon ha ottenuto due stelle nella nuova selezione 2021 della Guida Verde Michelin.
- La città vecchia di Briançon, racchiusa entro la cinta muraria e con le sue caratteristiche stradine strette e ripide, le numerose meridiane e fontane, le facciate delle case dipinte in vivaci colori come il giallo e l’azzurro attira sempre molti turisti.
- E’ piacevole da visitare sia nella stagione invernale che in quella estiva grazie anche alla presenza di numerose botteghe e molti locali in cui assaporare la cucina francese e locale.
Come arrivare a Briançon
In auto, le due strade principali che attraversano Briançon sono la D1091 verso Grenoble raggiungibile in 2 ore e la N94 sud verso Gap. Briançon si trova a 3 ore da Lione e Marsiglia, 4 ore e 30 minuti da Nizza. Ovviamente è molto facile raggiungere Briançon dall’Italia: partendo da Torino occorrono meno di 2 ore, poco più di 3 ore da Milano, passando in entrambi i casi da Sestriere.
Se invece preferite l’aereo, lo scalo più vicino è sicuramente l‘aeroporto di Lione: da qui potrete noleggiare un’auto e proseguire fino a Briançon in 3 ore di viaggio.
Briançon è collegata in treno alla città di Marsiglia in 5 ore, a Gap in 1 ora e perfino a Parigi, con uno degli ultimi treni notturni.
Dove dormire a Briançon
Troverete tante soluzioni alberghiere, dagli hotel di lusso con spa, agli alloggi e ai B&B, sia nel cuore della città che nei suoi affascinanti dintorni, immersi nella natura.
Meteo Briançon
Uno dei periodi migliori per godersi la città di Briançon è, ovviamente, l’estate. La regione gode di un clima piacevole con oltre 300 giorni di sole all’anno. Il periodo estivo vi permetterà di godervi la città, le sue terrazze e le numerose attività della regione. L’inverno, ovviamente, sarà incentrato sugli sport invernali.
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