Cosa Vedere a Bangkok: Templi, Mercati e Consigli di Viaggio
Bangkok, la capitale della Thailandia, è immensa: quasi dodici milioni di abitanti, oltre millecinquecento chilometri quadrati di estensione. Finché non ci si arriva è difficile immaginarsela.
Anche per questo, decidere cosa vedere a Bangkok e quanti giorni restare non è scontato, soprattutto se è la prima tappa di un itinerario in Thailandia più lungo. L’impressione che ne ho avuto io dopo esserci stata (due volte) è che sia una città complessa.
Molti dicono che si ama o si detesta, senza vie di mezzo. Secondo me invece queste due sensazioni possono coesistere. Bankgok è cruda, affascinante, ambivalente. Le tante identità di cui è fatta rendono impossibile digerirla o capirla in una volta sola. Ma neanche due bastano.
Traffico, templi, inquinamento, caldo, street food, contraddizioni. Bangkok ispira immaginari esotici e al contempo corre, fra modernità e tradizione. Tra le sue sfaccettature ognuno può cogliere una città diversa, vivere esperienze personalissime, magari opposte rispetto a quelle vissute da altri.
In questo articolo vi racconto alcuni dei posti più importanti o curiosi da vedere a Bangkok in base alle mie prime due visite, senza la pretesa di scrivere una “guida definitiva” o di elencare tutti i posti da vedere assolutamente. Non potrei, ne ho visti solo una parte e proprio per questo vorrò tornarci ancora. Qui ci sono i miei consigli personali su cosa vedere e fare in qualche giorno: spero li troverete utili per il vostro viaggio a Bangkok.
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Quanti giorni servono per vedere Bangkok
È difficile dare una risposta assoluta a questa domanda, tuttavia penso che per visitare almeno i posti più importanti di Bangkok ci vogliano almeno tre giorni pieni. Se ci si può fermare di più, meglio: secondo me l’ideale sarebbe restare almeno quattro o cinque giorni.
Due o tre giorni sono a malapena sufficienti per “fare le presentazioni” con la capitale della Thailandia, per iniziare a orientarsi e a farsi un’idea della sua misteriosa complessità.
Se prima o dopo aver letto questo articolo volete qualche consiglio più dettagliato, vi suggerisco di leggere anche l’approfondimento su cosa vedere in 3 giorni, con 5 itinerari a tema per visitare la città.
Cosa fare appena arrivati a Bangkok: consigli per il primo giorno
Se arrivate a Bangkok dall’Italia con un volo intercontinentale e magari uno scalo aereo notturno, probabilmente il jet-lag si farà sentire: il fuso orario a Bangkok è avanti di cinque ore. Per questo il mio consiglio è di prendere il primo giorno con calma, riposare un po’ e programmare le visite importanti per quello successivo.
Potete iniziare ad esempio esplorando a piedi i quartieri del centro storico (Rattanakosin e Banglamphu), o i dintorni dell’albergo in cui alloggiate. Se arrivate di mattina, potreste informarvi se nella vostra zona ci sono dei mercati di quartiere, oppure potreste fare un tour di street food. A Banglamphu e Chinatown si possono fare esperienze gastronomiche molto interessanti, anche se per la verità lo street food a Bangkok si trova un po’ ovunque.
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Perché Bangkok si chiama la città degli angeli
Nel 1782 il re Rama I diede alla capitale del suo regno un nome nuovo, composto da ben 43 sillabe e poi allungato di altre 21 sillabe. Dunque il nome originale della città di Bangkok è “Krung Thep Maha Nakhon Arun Rattanakosin Mahinthara Ayutthaya Mahidol Pop Noppharat Ratchathani Burirom Udomratchawiwet Makhasathan Amon Phiman Awatan Sathit Sakkathattiya Witsanukam Prasit” significa all’incirca “Grande città degli angeli, supremo repositorio di gemme divine, grande terra inespugnabile, grande reame dominante, regale e deliziosa capitale delle nove nobili gemme, suprema dimora reale e grande palazzo, divino rifugio e residenza degli spiriti reincarnati”. Per brevità, i thailandesi la chiamano semplicemente “Krung Thep”, città degli angeli.
Fonte: Paul Gray, Ron Emmons, Thailandia, ed. Feltrinelli, 2019, la guida che ho usato per organizzare questo viaggio. Online si trova anche l’edizione più recente, pubblicata a gennaio 2024.
Fra le cose da vedere a Bangkok ci sono senza dubbio alcuni dei templi più importanti della città. Iniziamo da qui il nostro giro a Bangkok e poi proseguiamo con una panoramica degli altri luoghi di interesse.
Visitare i luoghi sacri in Thailandia
È necessario indossare un abbigliamento adeguato e rispettoso: magliette con maniche che coprono le spalle, non scollate; pantaloni almeno fin sotto il ginocchio, meglio se lunghi. Non è consentito entrare con bermuda, gonne corte e canottiere.
Wat Pho, il tempio del grande Buddha sdraiato
Il Wat Pho (wat significa tempio in lingua thailandese) è il tempio buddista più antico della città, fondato nel XVII secolo, conosciuto soprattutto per la grande statua del Buddha sdraiato, lunga 45 metri. Rappresenta il momento in cui il monaco entra nel Nirvana e conclude il proprio ciclo di rinascite.
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È imponente e al contempo delicata, il profumo dei fiori aleggia nella cappella in cui giace. I suoi piedi ornati in madreperla hanno un effetto ipnotico. Rappresentano le 108 lakshana, le caratteristiche che lo distinguono dalle persone “normali”. Secondo me però anche le persone che le hanno intarsiate però qualche segno del divino dovevano averlo.
Sebbene non sia la più importante del complesso, il Buddha sdraiato è sempre stata per me uno dei simboli dell’Oriente. Nel momento in cui mi trovavo di fronte all’enorme testa della statua mi sono sentita nel posto giusto del mondo, in un luogo che per me rappresentava l’idea di viaggio esattamente come lo immagino. È stata un’esperienza straordinaria.
I fedeli vanno al Wat Pho per offrire fiori di loto, incensi e ghirlande di fiori alle numerose statue del Buddha, degli dei e monaci buddisti disseminate nei vari edifici. Sembra che solo in questo tempio ci siano oltre mille raffigurazioni dell’Illuminato.
Le 108 urne della fortuna
Il profumo di fiori di loto e un tintinnio metallico accompagnano i visitatori nella cappella del grande Buddha. Basta un’offerta di venti bhat per un sacchetto di monete da depositare nelle urne di fronte alla statua. Ci si mette in fila e per ottenere una benedizione bisogna mettere un po’ di monetine in ognuna delle urne, senza tralasciarne alcuna. Buona fortuna e lunga vita.
Rituali come questo sono una delle tante anime della Thailandia, tradizioni che si osservano ad ogni angolo del Paese. Difficile non esserne rimanerne affascinati, anche se non si è credenti.
Informazioni per la visita
Il Wat Pho si trova nel quartiere di Rattanakosin, vicino a Palazzo Reale.
- Indirizzo: 2 Sanam Chai Rd, Phra Borom Maha Ratchawang, Phra Nakhon, Bangkok
- Orari di apertura: 08.00-19.30, aperto tutti i giorni. Verificare gli orari in caso di festività.
- Biglietto di ingresso: 300 bhat.
Se per visitare il Wat Pho preferite essere accompagnati da guida locale, sul sito Get Your Guide si può prenotare un tour guidato in combinazione con Palazzo Reale e/o il Wat Arun, di cui vi parlerò nei prossimi paragrafi.
Il Wat Pho è anche uno dei centri più importanti di medicina thailandese, in particolare di massaggi tradizionali. È sede della scuola più famosa di Bangkok. I massaggi si possono fare tutti i giorni dalle 08.00 alle 18.00. I prezzi vanno da 320 bhat (mezz’ora di massaggio tradizionale) a 870 bhat (1 ora e mezza di massaggio con oli e balsami).
Grande Palazzo Reale e Wat Phra Kaew, il tempio del Buddha di smeraldo
Costruito a fianco al Wat Pho, il Grande Palazzo Reale è uno dei complessi storici più grandi di Bangkok. Usato un tempo come residenza reale, è aperto al pubblico solo in parte ed è il luogo in cui si tengono ancora alcune cerimonie ufficiali, come ad esempio quella di incoronazione. La residenza comprende numerose costruzioni, la più importante delle quali è il Wat Phra Kaew, il tempio più sacro della Thailandia.
Al suo interno, in una sala mastodontica, si trova la statua del Buddha di smeraldo, piccola, alta a malapena sessanta centimetri, eppure la più venerata della nazione: le si attribuisce il merito di numerosi miracoli. Ed è talmente sacra che non si può nemmeno fotografare.
La visita a Palazzo Reale lascia quasi sopraffatti. Gli edifici lustri, i milioni di mattonelle, ceramiche, smalti e vetri che li compongono riflettono la luce in ogni direzione. Sotto il sole l’effetto è full-HD, il potere della monarchia indiscutibile.
I tre cambi d’abito
Una particolarità della statua del Buddha di smeraldo, rappresentato in posizione di meditazione, è che ha tre abiti, uno per ogni stagione. Il re della Thailandia è l’unico a poter cambiare gli abiti durante una cerimonia che si celebra all’inizio della stagione calda, della stagione delle piogge e di quella fresca (indicativamente a marzo, agosto e novembre. Le date cambiano a seconda del calendario lunare).
Come vestirsi a Palazzo Reale (e come comportarsi)
Le regole di abbigliamento e comportamento a Palazzo Reale sono molto severe. Per poter entrare è importante vestirsi in modo adeguato, con magliette non scollate e con le maniche che coprono bene le spalle, pantaloni lunghi. Di fronte alle statue del Buddha e in particolare nella sala del Buddha di smeraldo bisogna sedersi senza rivolgere i piedi verso l’Illuminato, in segno di rispetto.
L’ex residenza dei monarchi è talmente importante che la sera, dopo l’orario di chiusura, non è possibile nemmeno camminare sotto le sue mura: le guardie invitano i turisti a cambiare lato del marciapiede.
Informazioni per la visita
- Indirizzo: Phra Borom Maha Ratchawang, Phra Nakhon, Bangkok
- Orari: aperto tutti i giorni dalle 08.30 alle 16.30. Prima della visita, meglio controllare eventuali modifiche di orario per cerimonie o rituali. Comunicazioni aggiornate sul sito di Palazzo Reale.
- Biglietti di ingresso: 500 bhat a persona. I biglietti si possono acquistare all’ingresso o prenotare online. Disponibile l’audioguida per 200 bhat (in inglese, non disponibile in italiano).
Per la mia visita a Palazzo Reale io avevo prenotato un tour guidato sul sito di Get Your Guide, con una guida locale che parlava inglese. Per me è stata un’esperienza positiva e ve la consiglio per visitare almeno alcuni dei luoghi di interesse più importanti di Bangkok.
Wat Arun, il Tempio dell’alba
Il Wat Arun è di una bellezza magnetica, accentuata dall’eco delle decine di campanelle appese intorno al tempio. Una visita non si può proprio mancare. Rispetto a Palazzo Reale, si trova dall’altra parte del fiume Chao Phraya e si raggiunge facilmente in battello.
Il Wat Arun è il complesso di templi buddisti più opulento e suggestivo di Bangkok. L’elemento più riconoscibile del tempio è il suo prang (torre centrale) alto 81 metri, che rappresenta il monte Meru, la montagna sacra della mitologia buddista e induista. Sontuosamente decorato, il prang centrale e i quattro minori che lo circondano sono ricoperti di piccolissime ceramiche e tegole che compongono ornamenti floreali e rivestono demoni e figure mitologiche.
Riciclo creativo
Il Wat Arun è un esempio incredibile di recupero creativo. Le decorazioni che ricoprono il tempio infatti furono realizzate con pezzi di porcellana, ceramica colorata e tegole riciclate, recuperate probabilmente da navi danneggiate provenienti dalla Cina, e recuperate per ornare il tempio.
Buddismo e tatuaggi
Visitando il Wat Arun ho scoperto una cosa interessante a proposito di tatuaggi. Per i buddisti i tatuaggi che rappresentano il Buddha non sono accettabili per diversi motivi. Ad esempio il corpo del monaco illuminato era considerato puro dentro e fuori, pertanto si ritiene non sia degno di essere tatuato sul corpo di una persona normale, considerato “sporco”. Il Buddha inoltre era riuscito a distaccarsi completamente dai piaceri sessuali, pertanto tatuare una sua immagine su un corpo che invece non ha raggiunto questo stato è considerata una grave mancanza di rispetto.
Informazioni per la visita
- Indirizzo: 158 Thanon Wang Doem, Wat Arun, Bangkok Yai, Bangkok 10600, Thailandia
- Come arrivare: battello dal molo Tha Tian Pier (link a Google Maps qui). Il biglietto costa 10 bhat e la traversata dura qualche minuto.
- Orari di apertura: tutti i giorni dalle 09.00 alle 18.00
- Costo del biglietto di ingresso: 100 bhat.
Quanto tempo ci vuole per visitare Wat Pho, Palazzo Reale e Wat Arun
Alcuni suggerimenti su come organizzare una visita ai tre luoghi più importanti di Bangkok. In generale vi suggerisco di dedicare una giornata intera a queste tre visite o di spezzarle in due mezze giornate (meglio). La maggior parte dei tour con guida (es. Get Your Guide) le propone in sequenza e organizza visite private o in piccoli gruppi di durata variabile, in media da due ore a mezza giornata. A mio parere però mezza giornata per un tour che include Wat Pho, Palazzo Reale e Wat Arun è un po’ troppo: la visita rischia di diventare frettolosa.
Secondo me è meglio scegliere una via di mezzo e visitare ad esempio una o due attrazioni con la guida e le restanti in autonomia. Dal punto di vista storico-culturale è vero che ci si perde qualcosa, ma vale la pena anche prendersi del tempo per osservare templi, edifici e persone con un punto di vista del tutto personale.
Wat Saket, il tempio della montagna dorata
Decisamente diverso rispetto ai precedenti, il tempio Wat Saket sorge in cima a una collina artificiale nel quartiere di Banglamphu, a nord di Rattanakosin. Per raggiungerlo bisogna salire i 344 gradini della Collina Dorata (Golden Mount), costeggiati da una vegetazione rigogliosa, cascatelle e lunghe file di campane. Il contesto è talmente bucolico da dare l’impressione di essere molto lontani dal traffico ininterrotto della capitale.
Arrivati in cima alla collina, si accede al tempio e si sale su un’ampia terrazza in cui è stato costruito uno stupa alto cento metri e affacciato sulla città.
Gli avvoltoi di Wat Saket
A circa metà della salita al tempio si incontra un’area piuttosto cupa, con rappresentazioni di avvoltoi e corpi umani privi di vita. Nel 1820 infatti a Bangkok ci fu una grave epidemia di colera che causò la morte di cinquantamila persone. All’epoca non era possibile cremare i corpi all’interno della città vecchia, perciò venivano portati al Wat Saket, che tuttavia non era in grado di gestire un numero così grande di cremazioni. Per questo alcuni corpi venivano lasciati all’aperto nel monastero, dove accorrevano gli avvoltoi per cibarsene.
Informazioni per la visita
- Indirizzo: 344 Khwaeng Ban Bat, Khet Pom Prap Sattru Phai, Krung Thep Maha Nakhon 10100
- Orari di apertura: tutti i giorni dalle 07.00 alle 19.00
- Biglietto di ingresso: 100 bhat.
I quartieri di Bangkok da non perdere
Bangkok è la capitale e città regina della Thailandia, oggi uno fra i Paesi più visitati al mondo. In questa metropoli che conta quasi 10 milioni di abitanti ma in cui non avverti la confusione come in altre grandi città nel mondo, puoi essere tutto e fare tutto.
Cominciamo da una delle cose più caratteristiche non solo di Bangkok ma di tutta la Thailandia, i Wat buddhisti. Per spiegartela in parole semplici sono l’equivalente delle nostre chiese per il popolo thailandese che è quasi totalmente della religione/filosofia di Buddha. E ne vedrai tantissimi ovunque ti troverai nel Paese. Qui a Bangkok ce ne sono di molto grandi e belli e la visita di almeno 3-4 te la consiglio vivamente.
Durante il tuo primo giorno puoi scegliere di visitare il Wat Pho e il Wat Arun Ratchawararam. Si trovano esattamente uno in fronte all’altro sui lati opposti del fiume Chao Phraya che taglia in due la città. Il secondo che ho nominato è famoso in quanto all’interno del monastero principale c’è un enorme statua di Buddha sdraiato di circa 30-40 metri. Sempre in questa zona che è la più centrale e turistica della città, proprio a fianco al Wat Pho si trova anche il Palazzo Reale.
Costruito nel 1782 questo stupendo palazzo è all’interno di un’area chiusa che comprende musei e numerosi templi fra i quali il più importante il Wat Phra Si Rattana Satsadaram, il tempio del Buddha di Smeraldo.
Essendo il tuo primo giorno in Thailandia credo tu non possa esimerti da mangiare subito un delizioso pad thai. Questo famoso piatto della cucina thailandese, senza dubbio il più conosciuto e apprezzato, altro non è che spessi noodles saltati in padella con verdure e in aggiunta o tofu, o pesce o carne.
Per il giorno 2 fra le cose da vedere a Bangkok ti consiglio un altro Wat sempre nella zona centrale, poi una visita al museo della casa di Jim Thompson, per chiudere la giornata con un aperitivo e cena in Khao San Road.
Vicino a dove sei stato/a ieri c’è un tempio abbastanza moderno che si trova in cima ad una collina: si chiama Wat Saket, il Tempio della Montagna. É una bella visita non tanto per il tempio in sé che non dice nulla di particolare, ma per la vista a 360° della città dall’alto.
A pochi km dal Wat Saket si trova il Museo della casa di Jim Thompson. Si tratta di una casa-museo costruita dall’imprenditore statunitense Jim Thompson negli anni ’50. In realtà non è solo una casa ma un complesso di abitazioni in teak (legno) provenienti da varie parti del Paese e rifinite con stili occidentali. Lo scopo di tali costruzioni era quello di contenervi tutte le opere d’arte asiatiche che collezionava. Visita molto particolare e piacevole da fare, si trova proprio di fianco a una diramazione del fiume, se vuoi puoi raggiungerla facilmente con un’imbarcazione.
Come conclusione del day 2, come non fare un aperitivo o cena nella zona di Khao San Road? Credo tu ne abbia già sentito parlare e se ti stavi chiedendo cosa fare a Bangkok la sera la risposta non può che essere una: Khao San Road. É indubbiamente la via più conosciuta e frequentata dai turisti, con numerosi locali, ristoranti e bancarelle (ci sono anche quelle famose che ti vendono gli insetti da mangiare).
A Bangkok c’è una folta comunità cinese. E se in una grande città c’è una grossa comunità di cinesi significa che ci sarà anche il quartiere Chinatown. E fra le cose da vedere a Bangkok non può mancare un giro fra i mercati di Chinatown giusto? Se utilizzi la metro, molto recente e ben funzionale anche se non copre il centro vero e proprio ma ci gira attorno, scendi alla fermata Sam Yot.
Visitato tutto il quartiere e fatto ovviamente un pò di sano shopping, proprio alla fine di Chinatown si trova il Wat Traimit, un bel tempio in cima ad una scalinata con all’interno un grande Buddha d’oro. Poi da qui passeggiando qualche km se ti piace camminare sotto il sole cocente di Bangkok, oppure con un paio di fermate di metro, potrai andare verso 2 parchi in cui prendere una boccata d’ossigeno e rilassarti un pò dal frastuono della città.
Infine per chiudere questo tranquillo terzo giorno c’è un’altra zona molto frequentata di Bangkok dove poter fare un aperitivo o una cena. Si trova a pochi passi dal parco Lumphini.
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