Escursioni Indimenticabili Vicino a Morbegno
Morbegno, situata nel cuore della Valtellina, è un punto di partenza ideale per numerose escursioni adatte a tutti i livelli di preparazione. Dai sentieri pianeggianti lungo il fiume Adda, alle passeggiate panoramiche tra borghi e boschi, fino ai percorsi più avventurosi scavati nella roccia, la zona offre una varietà di opzioni per gli amanti della natura e del trekking. Ecco alcune delle escursioni più belle e accessibili nei dintorni di Morbegno.
1. Alla scoperta della Via Priula: Un percorso storico da Morbegno a Valle
Partendo dalla Stazione FS di Morbegno, si imbocca il percorso rettilineo (via Ambrosetti - via Nani) che porta al centro storico, fino alla caratteristica Piazza Tre Fontane. Da qui si sale per via San Marco, ricalcando l’antica Via Priula, per poi passare sotto il portico di un’abitazione che presenta un notevole affresco settecentesco. Il breve acciottolato sale fino ad intercettare il tracciato che sale al Tempietto degli Alpini. Dal Tempietto si continua a salire riprendendo la strada sterrata che in breve confluisce nella Via Priula e che incrocia a volte la strada asfaltata. Dopo alcune intersezioni si prende stabilmente il tracciato originale della via antica, che non verrà più abbandonato fino alla frazione di Valle.
Il percorso si sviluppa in boschi di castani, alternati da radure con prati da sfalcio, punteggiate da edifici rurali. Passati alcuni tornanti, la salita lascia posto ad un tratto poco ripido, in località denominata “Campiano”, per poi riacquistare ripidità. Si incrocia una cappella votiva, il “Giesòo de Mezza Via”, con un bell’affresco di Giovanni Gavazzeni. Dopo altri tre tornanti la Via Priula torna ad una sezione più stretta per circa 500 m fino ad intersecare la strada provinciale. La si segue per un tratto breve imboccando una rampa sul lato opposto che introduce alla piazzetta della frazione di Valle.
Lasciando alle spalle la chiesa, si prende una stradina che, salendo tra le case, raggiunge il soprastante parcheggio da cui parte un bel sentiero, a tratti selciato e tra muri a secco, che si snoda tra le selve di castani. Dall’area attrezzata un segnavia posto su un palo indica l’inizio del sentiero di discesa, inizialmente un po’ ripido e nascosto dalla vegetazione, che in breve riporta sulla strada cementata. La si percorre in discesa, seguendone i tornanti fino a che questa confluisce in una pista silvo-pastorale, dopo essere passati a fianco della Fattoria Didattica Sempreverde. Si continua a scendere seguendo lo sterrato fino ad un fabbricato rurale posto sul ciglio sinistro.
Poco oltre, sul lato opposto, parte un sentiero il cui accesso è poco evidente, nascosto dalla vegetazione. Si segue la traccia fino ad incontrare nuovamente la pista precedente, questa volta asfaltata, e si procede fino ad incontrare il piccolo abitato di Arzo (721 m). Si scende lungo la strada provinciale per un breve tratto e, appena dopo un tornante, sulla destra, si prende una strada sterrata che dopo una sbarra diventa sentiero e ancora tratturo dopo un’altra sbarra. Si segue lo sterrato fino a che un cartello indica di svoltare a sinistra, imboccando un sentiero inizialmente molto ripido che, dopo una casa, si abbandona in favore di uno meno ripido che piega verso sinistra.
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Lo si percorre integralmente fino ad incontrare la strada provinciale, nei pressi di un agriturismo, seguendo poi il nastro asfaltato in discesa fino al sottostante tornante di Ortesida, dove si imbocca una strada sulla destra. Dopo poco sulla sinistra si stacca un sentiero che si inoltra nel bosco e che scende fino ad incrociare un sentiero per down-hill segnalato da una vecchia bicicletta. Si percorre questo tracciato tra due muretti a secco al termine dei quali lo si abbandona, spostandosi a sinistra scendendo nelle selve di castani su una bella ed evidente traccia fino ad una pista silvo-pastorale.
2. Itinerario dal Santuario della Beata Vergine Assunta alla Còlmen
Dal Santuario della Beata Vergine Assunta si prosegue in direzione est lungo via San Martino, superando la cappellina della “Madonèta”, si fiancheggia il camposanto e nei pressi di una rotonda si imbocca via Europa. Si prosegue in direzione nord-ovest, superando un sottopasso, fino ad un ponte nei pressi di un impianto di betonaggio che permette di guadare il fosso di bonifica raggiungendo l’argine sud del fiume Adda. Si prosegue in direzione est per un paio di chilometri fino ad un ponte carrabile che, attraversato, porta all’abitato di Paniga. Si attraversa il villaggio in direzione nord e quindi verso est, lasciando l’abitato proseguendo prima su strada asfaltata e poi, prendendo a sinistra, su uno sterrato che diventa sentiero fino al piccolo borgo di Desco.
Si sale finchè la strada asfaltata termina in un piccolo slargo: qui inizia il sentiero che risale la spalla est della Còlmen. Si percorre il tracciato, quasi sempre nel bosco, ignorando ad un bivio la direzione “Dazio”, proseguendo quindi su un percorso dai suggestivi panorami, fino ad incrociare la strada sterrata che sale dall’abitato di Dazio. Per la discesa si percorre in direzione ovest la pianeggiante cima della Còlmen, tra betulle e piccoli laghetti, passando accanto ad alcune antiche miniere di ferro e ai resti di un forno per la trasformazione del minerale, dopodiché il sentiero inizia la discesa lungo la cresta ovest. Il primo, ripido tratto diventa man mano più dolce fino ad incontrare la strada per Porcido.
Si svolta a destra, percorrendola in discesa ed arrivando a Dazio nei pressi del campo sportivo. Arrivati alla strada asfaltata, la provinciale, se ne percorre un tratto in discesa fino a che, dopo aver attraversato un torrente e continuato per ca. 100 m , si incrocia una strada sterrata che sale indicata da un cartello “Morbegno Città Alpina”. La si percorre fino al piccolo abitato di Cerido, dove un museo etnografico ospita un antico torchio consortile. Lasciato il borgo si scende, passando nei pressi della chiesa di San Lazzaro, quindi si attraversa la provinciale seguendola per un breve tratto in salita, per poi scendere imboccando una strada dal lato opposto che conduce al piccolo gruppo di case di Cermeledo.
Il percorso, a tratti acciottolato, cementato o asfaltato, scende a tornanti in mezzo alle selve che lasciano il posto a terrazzamenti coltivati a vite. Arrivati ormai al fondovalle si passa accanto alla chiesa di Campovico, dedicata alla Visitazione della Vergine. Si arriva in paese fino alla piazza col Monumento ai Caduti, si attraversa la strada principale per imboccare una stradina di campagna che introduce al Parco della Bosca per poi incontrare il “sentiero del fosso” percorrendolo in direzione ovest. Si segue la traccia fino a raggiungere la pista ciclabile, su cui ci si immette, proseguendo sempre verso ovest fino al Ponte di Ganda.
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3. Altre Escursioni nei Dintorni di Morbegno
- Sentiero Valtellina: Un classico intramontabile. Un percorso ciclopedonale che segue il fiume Adda da Colico a Bormio (più di 100 km!), ma che puoi affrontare a tratti, senza fretta. Perfetto per camminare in piano, immersi nella natura, con la possibilità di fermarsi in aree picnic, visitare piccoli borghi o anche solo stare seduti ad ascoltare il fiume. Ottimo anche con carrozzine, bambini e biciclette. Tratto consigliato: da Morbegno a Talamona, oppure da Sondrio a Chiuro.
- Passeggiata a San Perpetua - Tirano: Un piccolo gioiello. Una camminata breve ma panoramica che parte da Tirano e porta alla chiesetta di San Perpetua, affacciata sulla vallata. Poco dislivello, tanta pace. Ottima se hai solo un’oretta ma vuoi staccare la spina. Punto di partenza: Via San Perpetua, Tirano. Durata: circa 40 minuti andata e ritorno.
- Passeggiata tra Campovico e la Conca di Dazio: Questa zona è perfetta per chi vuole camminare in tranquillità tra prati, boschi e piccoli borghi. La camminata è facile, sempre su strada o sentiero largo, e ogni tanto si aprono panorami meravigliosi sulla bassa valle. Con un po’ di fortuna, trovi anche qualche trattoria aperta... Da Campovico (Morbegno) verso Cadelpicco o Dazio.
- Passeggiata sul Sentiero del Tracciolino - Verceia: Ok, qui c’è un pizzico di avventura. Ma niente paura: il Tracciolino è un sentiero ricavato da un’antica ferrovia di servizio, scavato nella roccia e affacciato sul Lago di Novate. Il panorama è pazzesco. Attenzione: ci sono alcuni tratti esposti e gallerie (serve una torcia), ma è fattibile anche per chi non è esperto, purché non soffra di vertigini. Accesso da Verceia.
- Val di Mello - la camminata più bella di sempre: Un altro classico, ma ogni volta sembra la prima. La Val di Mello è una riserva naturale, e il sentiero principale è pianeggiante e ben tenuto. Scorci da cartolina, torrenti limpidi, pareti di granito e magari una sosta al Bidet della Contessa (sì, si chiama proprio così). Da San Martino in Val Masino. Perfetta per picnic e foto da copertina.
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