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Escursioni Indimenticabili da Passo Pennes: Sentieri Panoramici tra Val Sarentino e Valle Isarco

Il Passo di Pennes (2211 mslm) mette in comunicazione la Val di Pennes con la Valle Isarco, Sarentino con Vipiteno. Quando ci sali dalla Val di Pennes, l’idea è quella di uscire dal mondo perfetto dei masi e dei pascoli bordati dai boschi, per entrare in un qualcosa di diverso. Si percorre la Statale 508, che superato il passo e lasciatosi alle spalle il Rifugio Alpenrose, si tufa nello scosceso versante settentrionale, più freddo e ombroso - anche se a onor di cronaca, il passo in sé è sempre ultra ventoso e (spesso) freddissimo. Dall’autunno alla primavera, il Passo di Pennes è soggetto a chiusure temporanee piuttosto improvvise quando ci sono le prime nevicate, e a chiusura completa quando la neve non viene più rimossa dagli spazzaneve. Si tratta di un fattore del quale tener conto se organizzi escursioni da Passo di Pennes verso l’inizio o la fine dell’inverno.

1. Escursione al Gänsekragen (Collo d'Oca)

Questa escursione è perfetta se sei arrivato a Passo Pennes a metà mattina, hai prenotato all’Alpenrose per il pranzo, ma hai un’ora da ingannare. Dal passo, guarda in direzione ovest: un cartello indica la direzione per il Corno Bianco di Pennes, segnavia 12A. La salita è presto descritta: si sale, e dopo 111 metri di dislivello si arriva alla croce di vetta dello Ganskragen (2322 mslm), piuttosto panoramica. Su alcune carte, si trova il Ganskragen tradotto come “Collo d’Oca“. Appena iniziata la salita, si trova una struttura seminterrata in cemento con una camera sotterranea.

Il punto più alto della collina "Gänsekragen" offre una stupenda vista sulle cime circostanti, la Val Sarentino e l'Alta Valle Isarco. E' una tranquilla passeggiata adatta a tutti, toccando due panoramiche cimette Gänsekragen e Astenberg, che con poca fatica ci hanno regalato belle emozioni. Passiamo accanto a vecchie postazioni di guerra e man mano che ci si alza il panorama diventa sempre più grandioso verso le Alpi Breonie e della Zillertal... si vedono i monti della Valle Aurina, di Fundres, i Monti Sarentini... sulla sommità c'è una piccola croce e degli ometti di pietra.

  • Partenza: Passo di Pennes
  • Difficoltà: Facile
  • Tempo totale: 1 ora
  • Lunghezza: 2,1 km
  • Dislivello: +125 m / -125 m
  • Segnavia: 12A (o 12B)

2. Anello del Monte Laste (Astenberg)

Questa escursione da Passo Pennes è bella e facile; anche facendo il giro come lo descriviamo, il dislivello è contenuto. Il nostro consiglio comunque è di fare questa escursione come la raccontiamo, includendo anche l’anello del Monte Laste (Astenberg). Ne vale la pena. Piegato a destra, il sentiero inizia a salire con decisione (ma brevemente) lungo il versante settentrionale del Monte Laste (Astenberg, 2367 mslm), sulla cime del quale arriviamo in tre quarti d’ora dalla partenza. Qui individuiamo la discesa (sempre segnavia) verso una forcella senza nome. Di fronte a noi, sempre evidente, c’è la mole del Montaccio (Tatschspitze) che è visibilissima da tantissime angolazioni.

Percorriamo una crestina con bella vista sulla vallata sottostante, poi con alcuni saliscendi e ripida salitina finale raggiungiamo la cima tondeggiante dell'Astenberg dove troviamo un tranquillo gregge di pecore intento a brucare l'erba, unici esseri viventi incontrati. I panorami sono grandiosi! Sosta per relax e per riempirci gli occhi osservando i paesaggi. Pure per mangiucchiare qualcosina messo provvidenzialmente nello zaino, visto che il pranzo è sfumato.

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In corrispondenza del Dosso Basso (Niedereck, 2304 mslm) ignoriamo sulla destra la deviazione per i sentieri 10 e 13A (diretti al Corno di Tramin e al Rifugio Forcella Vallaga) e, dopo un’ulteriore breve salita, quella del sentiero 14A che scavalla il Puntleider Joch e raggiunge il lago omonimo. Dalla cima del Montaccio (2526 mslm) si ha una vista bellissima, aperta, scenografica. Altra variante sul tema dei drappeggi di velluto: mentre camminiamo in quota, aggirando questa volta il Monte Laste (e risparmiandoci ulteriore dislivello!), varie creste erbose scendono verso le valli, le loro linee infuocate dal sole radente; è uno spettacolo bello e rilassante.

Proseguiamo sempre sul 14b calando velocemente di un centinaio di metri in direzione del Dosso Basso e Montaccio di Pennes ( Tatschspitz). Al bivio giriamo a destra (tornantino) per il sent. 14A. Con un lungo traverso sulle pendici del Monte Laste e poi scendendo verso nord arriviamo alla malga Pennes (Penser Alm) e e poi al passo per la strada asfaltata, chiudendo così il secondo anello della giornata.

3. Escursione ai Laghetti Steinwandseen e Corno Bianco

Dal parcheggio sul passo (Albergo Alpenrose, 2.200 m s.l.m.) nel cuore delle Alpi Sarentine ci incamminiamo sul sentiero n. 12A verso ovest. Il percorso ci porta sotto la collina "Gänsekragen" al piccolo lago di montagna Jochsee, e si snoda poi in leggera salita attraverso un paesaggio roccioso. Dopo una camminata di 90 minuti arriviamo ai laghetti Steinwandseen, due piccoli specchi d'acqua in una conca a 2.400 m di altitudine. Dopodichè il sentiero si presenta più ripido e ci conduce direttamente sotto la cima del 2.700 m alto Corno Bianco (Sarner Weisshorn), la vetta più alta delle Alpi Sarentine. Mancherebbe soltanto un breve tratto fino in cima, lungo un sentiero assicurato che si snoda sotto le ripide pareti rocciose. Ma questi ultimi 20 minuti sono abbastanza impegnativi e consigliati a solo esperti. Noi decidiamo di scendere sullo stesso sentiero dell'andata per ritornare al nostro punto di partenza. Si tratta di una bellissima gita in alta montagna che porta nel selvaggio mondo delle Alpi Sarentine.

L’itinerario non ha un importante dislivello nonostante la vetta sia a quota 2705, perché si parte già da 2211 m del Passo di Pennes. Fino a Gröllejoch il sentiero sale gradatamente poi l’ultimo tratto si fa molto più ripido e impegnativo, in quando si sta percorrendo un sentiero attrezzato. Questo tratto non è difficile tecnicamente, ma non deve essere preso sottogamba, soprattutto se il fondo fosse bagnato. Per chi non è esperto consigliamo di portarsi l’attrezzatura da ferrata.

  • Punto di partenza: Passo di Pennes
  • Difficoltà: Media
  • Tempo totale: 3:30 ore
  • Lunghezza: 10,3 km
  • Dislivello: +610 m / -610 m
  • Segnaletica: 12A

4. Zinseler e Cima Specola

Zinseler e Cima Specola sono i due monti che, visti dal passo verso nord, compongono quello che sembra un isolato lingotto a due punte. Subito prendiamo sulla destra (ignorando il sentiero 15B che scende verso la Valle di Giovo) e iniziamo in breve a salire una dorsale frastagliata, superata la quale il sentiero sale più morbido lungo il versante di Cima Specola. Arriviamo così al Giogo di Caspineto (Gospeneider Jochl, 2303 mslm), un’ampia sella erbosa. Lo Zinseler è di fronte a noi. Iniziamo ora la discesa, tornando sui nostri passi fino alla sella tra Zinseler e Specola: poco dopo averla superata, notiamo sulla destra una traccia di sentiero (evidente) che sale verso Cima Specola: all’andata quasi non si nota, così come non si vede la cima. La seguiamo e, in pochi minuti, raggiungiamo la croce di vetta a 2376 mslm.

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Informazioni Utili

Passo Pennes è un'amata meta per ciclisti, motociclisti, viaggiatori su cabriolet, e tutti quelli che vogliono sfuggire al calore della valle. Dal capoluogo altoatesino, Bolzano, Passo di Pennes dista ben 50 km, e il viaggio in macchina è suggestivo: la strada si fa sempre più stretta, snodandosi dai prati a valle fino ai pascoli alpini a oltre 2.000 m di altitudine, dove l'aria è più fresca.

Come in tutti i luoghi, è importante rispettare l'ambiente: portarsi dietro i propri rifiuti, non raccogliere fiori alpini, non avvicinarsi ai cavalli al pascolo, e non disturbare le marmotte. Se ci prendiamo cura della natura, la natura si prenderà cura di noi...

Consigli per la sicurezza: La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento. Inoltre, valutate il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete. È opportuno lasciare detto a qualcuno l’itinerario che intendete fare. Ricordatevi che il numero d’emergenza è il 112.

Attrezzatura consigliata: Si raccomanda di avere l’attrezzatura idonea al percorso, alle condizioni meteo e alla stagione: giacca antivento e/o antipioggia, mappa e/o dispositivo GPS, occhiali, crema solare, scarponi, kit di primo soccorso, abbigliamento specifico, guanti, zaino con cibo e bevande.

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