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Escursioni al Passo Valparola: Sentieri Panoramici e Memoria Storica

Il Passo Valparola è un valico delle Dolomiti che mette in comunicazione Cortina d'Ampezzo con l'Alta Badia e collega il Veneto con l'Alto Adige. Posto a 2192 metri, mette in comunicazione tre vallate: l'Alta Badia a nord con l'Alto Adige, a sud est si trova la conca di Cortina d'Ampezzo e a sud ovest comunica con l'alto agordino attraverso il passo Falzarego. Il passo Valparola è una destinazione molto apprezzata ed al tempo stesso un punto di partenza per scoprire il paesaggio unico al mondo delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell'UNESCO. Molte sono le escursioni e sentieri che si trovano a passo Valparola, tra escursione della grande guerra e paesaggi dolomitici l'escursionista può avventurarsi in nuovi trekking mozzafiato.

Escursioni a Tema Grande Guerra

Il passo Valparola ha anche una valenza storica e proprio attorno ad esso è possibile fare delle escursioni a tema Grande Guerra. Negli anni della Prima guerra mondiale, il passo Valparola era una frontiera tra Italia e Austria e proprio qui sono avvenuti importanti scontri, con gli Italiani posti a passo Falzarego e sulle 5 Torri, mentre gli austriaci sul sass de Stria e sul Lagazuoi, dove si trovano anche le gallerie del Lagazuoi.

1) Forte Tre Sassi

Il forte Tre Sassi, anche detto forte Tra i Sassi, è un forte austriaco della Prima guerra mondiale posto esattamente a passo Valparola, verso il vicino passo Falzarego. Faceva parte delle fortificazioni austriche durante il conflitto. Costruito nei primi del novecento, lo scopo principale del forte era quello di respingere una probabile avanzata del Regio Esercito Italiano, proveniente dalla val Boite, Cortina o dalla val Cordevole, Agordo. Al forte Tre Sassi poteva essere alloggiata una guarnigione di 50 uomini con 2 ufficiali e 2 sottufficiali. Era dotato di due cannoni da 80 mm e 2 cannoni da 60 mm. Ad oggi il forte Tre Sassi è stato restaurato ed è stato allestito un museo della Grande Guerra.

Partenza direttamente di fronte al Forte Tre Sassi, si segue il sentiero che porta verso destra salendo di quota. Il percorso raggiunge la trincea austroungarica che prosegue parallela alla strada del Passo di Valparola costruita proprio per bloccare i tentativi di sfondamento dell’esercito Italiano.

2) Anello del Settsass

L’anello del Settsass è una bella escursione da fare tra le Dolomiti di Cortina e dell’Alta Badia, lungo questo trekking si percorrono sentieri molto panoramici. Dal Passo Valparola, suggestivo giro ad anello attorno al Monte Settsass, che vanta di essere in una posizione tra le più panoramiche di tutte le Dolomiti. Infatti, per tutta la durata dell’escursione e, soprattutto, al raggiungimento dell’omonima cima, questo percorso ci offre la ricorrente possibilità di godere una serie di favolose e spaziose vedute di parecchi gruppi montuosi ben conosciuti.

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Per effettuare il giro e raggiungere la cima del Monte Settsass, il punto più ideale da dove iniziare la nostra camminata è dal Rifugio Passo Valparola (dal Passo Falzarego si prosegue per altri 2 km verso la Val Badia). Da qui, intraprendiamo il sentiero CAI 24 sino ad arrivare in località Le Pizades, dove deviamo per raggiungere la Cima Settsass. Appena aggirato alla nostra destra il Piz Ciampei, il giro prefissatoci promette già bene, con subito uno splendido e vasto panorama settentrionale che si affaccia sulla rinomata Val Badia e sul massiccio monte del Piz Dles Conturines, che ci accompagnerà praticamente sino al raggiungimento della cima.

Ammirato per bene il paesaggio, per continuare l’itinerario preposto siamo obbligati a scendere a ritroso dalla cima fino a ritornare al bivio dell’ultima deviazione, riprendendo nuovamente il sentiero CAI 24 in direzione ovest finché troviamo l’incrocio dei sentieri CAI 24 e 23. Da qui, cambiamo decisamente sentiero, svoltando a sinistra ed imboccando il sentiero CAI 23 portante le indicazioni Forcella - Sief - Sattel - Col di Lana, che conduce diritti al Rifugio Valparola. L’ultimissima parte del percorso, invece, che lievemente ricomincia a salire in località Le Laste, è caratterizzato dal passaggio obbligato di un tratto attrezzato con fune metallica e pioli, facilmente e tranquillamente agibile. Percorrendo un sistema di cenge, si raggiunge il famoso ponte sospeso, lungo ca. superare il mezzo chilometro di sviluppo.

L’anello del Settsass è un’escursione davvero entusiasmante, una delle più belle delle Dolomiti. Non è facile. Non è molto lunga con 11 km e un dislivello da 600 D+ ma presenta alcuni punti leggermente esposti che richiedono passo sicuro, specie nel primo tratto. Inoltre, nella seconda parte si superano diverse pietraie e la progressione può essere leggermente difficoltosa, specie se si è accompagnati da cani. Le difficoltà dell’itinerario non vanno comunque oltre il grado di quello escursionistico.

3) Escursione al Col di Lana

Situato nel comune di Livinallongo del Col di Lana, in Alto Agordino, Provincia di Belluno, Regione Veneto, è una meta imperdibile per gli amanti della natura e della storia. L'escursione che conduce alla cima del Col di Lana, simbolo della Grande Guerra, offre un'esperienza unica. Questo percorso non solo immerge i visitatori nella natura mozzafiato della Valle di Fodom, ma funge anche da lezione storica sulle vicende belliche che hanno segnato queste montagne.

Il Col di Lana sovrasta la frazione di Pieve di Livinallongo e ha un ruolo chiave nella storia della Prima Guerra Mondiale. Durante le prime fasi del conflitto, lungo la celebre Linea Gialla, si svolsero qui battaglie feroci tra le truppe italiane e quelle dell'Impero Austro-Ungarico. La montagna, nota come “Montagna di Sangue” o “Blutberg”, fu teatro di combattimenti così intensi da lasciare un segno indelebile nella memoria collettiva.

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Uno degli episodi più drammatici avvenne la notte del 17 aprile 1916, quando la cima del Col di Lana fu fatta esplodere con 5 tonnellate di dinamite, uccidendo oltre la metà dei soldati austro-ungarici presenti e permettendo l'occupazione italiana del rilievo, poi vanificata dalla disfatta di Caporetto. L'imponente cratere dell'esplosione è ancora visibile e attira numerosi appassionati di storia. Sulla sommità sorge una chiesetta che ogni anno ospita commemorazioni e funzioni religiose in memoria della carneficina.

Oltre al suo significato storico, il Col di Lana è una popolare destinazione escursionistica. La sua posizione centrale offre una vista panoramica a 360 gradi sui gruppi dolomitici più famosi, tra cui: Tofane, Civetta, Settsass, Sassonger, Conturines, Sass de Stria, Sella, Marmolada, Gruppo del Nuvolau, Pelmo e Pale di San Martino. Questo magnifico panorama rende l'escursione al Col di Lana un'esperienza indimenticabile, combinando bellezza naturale e riflessione storica.

L’escursione è priva di difficoltà tecniche, ad eccezione del tratto tra la Cima Sief e il Col di Lana, dove si segue un sentiero attrezzato. In questo punto, è necessario avere un passo sicuro e non soffrire di vertigini.

PERCORSO: Dal Passo Valparola (2168 m) si prende il segnavia 23 fino al Bivacco Sief (2263 m), poi si gira a sinistra sul 21 e, passando per Passo Sief (2209 m), si sale alla Cima Sief (2424 m). Ora si scende al Cratere di mina (2352 m) - da qui in poi il sentiero è attrezzato - per poi salire alla vetta del Col di Lana (2452 m). Si ritorna per lo stesso itinerario.

SUGGERIMENTI DELL’AUTORE: Fare attenzione al tratto esposto e attrezzato - dalla Cima Sief al Col di Lana - dove serve passo fermo e assenza di vertigine.

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CONSIGLI PER LA SICUREZZA: La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento. Le nostre tracce GPX sono solo indicative, cioè il percorso è stato effettuato al meglio con le condizioni dei sentieri e meteo di quella giornata. Quindi valutate sempre in loco il da farsi. Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete. In questo modo si può effettuare un itinerario completo.

4) Sentiero dei Kaiserjager

Il sentiero Kaiserjager è un trekking molto famoso da fare a Cortina, nel Lagazuoi, sulle Dolomiti Ampezzane. Diversi sentieri conducono al rifugio sul pittoresco altopiano di Pralongia: la si può raggiungere, tra l'altro, da San Cassiano, da Sciare, dal Piz Sorega o sul sentiero escursionistico qui descritto dal Passo Valparola. Sullo sfondo del Settsass, l'escursione conduce attraverso la cresta di Störes Rifugio di Pralongia

L'escursione al rifugio Pralongia inizia sul passo Valparola, a 2.168 m di altezza, in provincia di Belluno. Accanto all'invitante rifugio passo Valparola, lo stretto sentiero escursionistico n. 24 si dirama in direzione Settsass / Pralongia.

Il sentiero passa prima davanti allo scintillante lago di Valparola e poi serpeggia dolcemente su e giù attraverso il paesaggio ai piedi del Settsass, in parte ricoperto di larici ed erba e in parte di rocce, ghiaioni e massi. Lungo il percorso si aprono panorami di una bellezza mozzafiato sulla val Badia e sulle imponenti montagne circostanti. Particolarmente suggestivi sono il Sassongher, l'altopiano del Gardenacia, il Putia e il vicino Lagazuoi. Infine, la salita al Settsass si dirama sul lato sinistro del sentiero. Ma noi continuiamo a seguire il sentiero verso Pralongia, che ora si snoda attraverso pittoreschi prati alpini ricoperti di innumerevoli fiori nella bella stagione, fino allo Störes.

Su questa collina ornata di croce, si apre una vista mozzafiato sulle Dolomiti e sulla cresta alpina principale che svetta in lontananza. Una panchina panoramica invita a soffermarsi e a godersi questo idillio pittoresco. Dallo Störes, il sentiero scende verso la baita Pralongia, ormai vicina e già in vista. Nell'accogliente stube e sulla terrazza panoramica, i simpatici locandieri si prendono cura del benessere fisico dei loro cantero, che viziano con tributi regionali dal sapore mediterraneo.

La via di ritorno più rapida dal rifugio è quella dell'andata. Se volete prolungare l'escursione con un percorso circolare un po' più lungo ed estremamente gratificante dal punto di vista paesaggistico, prendete il sentiero n. 23 ai piedi del Settsass in direzione del Col di Lana.

Informazioni Utili

Il Passo Valparola è raggiungibile da Corvara con la linea n. 465 (Corvara - La Villa - San Cassiano - Passo Falzarego). Da Brunico, si può raggiungere il Passo con la linea n. 460 (Brunico-Val Badia), con un cambio a La Villa sulla linea n. È possibile in ogni periodo dell’anno raggiungere il Passo Valparola con il proprio mezzo di trasporto; tuttavia, lo sconsigliamo a causa del traffico congestionato e per motivi legati alla sostenibilità. I parcheggi disponibili al Passo sono limitati ed a pagamento (con parcometro). ATTENZIONE: Nei mesi estivi possono verificarsi ingorghi e disagi in qualsiasi momento. In Alto Adige una mobilità rispettosa dell’ambiente è una priorità assoluta.

Sui passi dolomitici così come nel resto d'Italia il campeggio libero non è consentito. In Alto Adige esistono numerose aree di sosta per camper in cui è possibile sostare per un massimo di 72 ore. Dispongono delle attrezzature di base (allacciamento elettrico, rifornimento e smaltimento). Non vi sono servizi igienici pubblici al Passo Valparola.

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