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Escursioni al Rifugio Fonda Savio: Un'Avventura nel Cuore delle Dolomiti

Avete mai sentito parlare del Rifugio Fonda Savio che, col suo rosso tetto, giace incastonato come un rubino tra le bianche aguzze guglie dei Cadini di Misurina, nelle Dolomiti bellunesi? A due passi dalle celebri e frequentatissime Tre Cime di Lavaredo, i Cadini di Misurina sono un’oasi di bellezza nel cuore delle Dolomiti del Cadore.

Questo rifugio panoramico circondato dalle Dolomiti del Cadore è una meta molto apprezzata dagli escursionisti ma, allo stesso tempo, ancora poco conosciuta dal turismo di massa.

Il Rifugio Fonda Savio

Il rifugio Fonda-Savio è una meta perfetta per una passeggiata rilassante, anche solo per gustare uno dei saporiti piatti preparati dai gestori. Punto di appoggio tanto per gli alpinisti, durante le difficili ascensioni sulle cime circostanti, quanto per i trekker più esigenti, impegnati nelle traversate di questo piccolo massiccio.

Il più famoso omonimo lago è spesso meta di moltissimi turisti che, durante tutte le stagioni, lo visitano attratti dalle sue cristalline acque e dalle meravigliose montagne circostanti. Ma non è solo un punto d’arrivo anzi, è più una base di partenza per esplorare le splendide valli circostanti che offrono panorami unici e, talvolta, poco frequentati.

Come Arrivare al Rifugio Fonda Savio

Per arrivare al rifugio Fonda Savio bisogna raggiungere il paese di Misurina in Veneto. Da Misurina si segue la strada delle Tre Cime. Da qui si sale lungo la strada che porta al rifugio Auronzo delle Tre Cime di Lavaredo e, prima di giungere al lago d’Antorno, sulla destra è presente un cartello grande, con scritto rifugio Fonda Savio, che indica il parcheggio (parcheggio gratuito). Lo troverai molto facilmente alla tua destra perché è segnalato da un grande cartello che indica “Rifugio Fonda Savio”.

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Consiglio di giungere al mattino presto, in quanto il parcheggio è piccolo e molto frequentato sia da chi sale al Fonda Savio, sia da chi sale al rifugio Auronzo per evitare il pedaggio salato.

Il Percorso Trekking

Il sentiero per raggiungere il Rifugio Fonda Savio parte nelle vicinanze del Lago di Misurina, proprio dal piccolo parcheggio lungo la strada che collega il lago al Lago d’Antorno. Lasciata l’auto si continua lungo la strada forestale del parcheggio, sentiero 115. A piedi si segue la strada forestale, indicata dai segnavia CAI 115, che sale nel bosco fino al Pian degli Spiriti (1896 m), dove parte la teleferica di servizio del rifugio.

Finita la strada sterrata si arriva ad una radura dove si trovano le indicazioni per il rifugio Fonda Savio. Non passerà più di un quarto d’ora che già perverremo al Pian Dei Spiriti (m. 1896), vasta radura verde ove la carrareccia termina (vi è anche un parcheggio, ma solo per autorizzati) e inizia il vero e proprio sentierino, dritto di fronte a noi.

Dopo un primo tratto nel bosco su sterrata, in leggera salita e passando da una radura, si prosegue su ottima traccia, con la pendenza che aumenta, per uscire dalla vegetazione e mettere piede nell’ampio vallone del Cadin dei Toci. Ora il sentiero si fa più stretto e inizia a salire più decisamente in mezzo al bosco. La prima parte del sentiero che porta al Rifugio Fonda Savio è abbastanza semplice e inizialmente senza particolari pendenze. Una volta attraversato un piccolo ruscello grazie a ponticello in legno, il sentiero si fa più stretto e inizia a salire in mezzo al bosco, regalandoti alcuni scorci sulle Dolomiti circostanti.

Si continua superando un tratto faticoso, con numerosi gradini, fino a un bivio poco evidente dove si va a sinistra per salire con dei comodi tornanti (continuando dritti, invece, si affronta una ripida scorciatoia). La via procede sempre in pendenza importante attraverso gli alberi: ad un bivio dovremo stare attenti a voltare verso sinistra (la direzione è indicata da una freccia in sassi, ma non è granché visibile: noi stessi, all’andata, non l’abbiamo notata!

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Superati, più o meno, i 2000 metri si esce dal bosco e si aprono i panorami sulle vette dolomitiche. Ti avviso che questa sarà l’unica parte ombreggiata del percorso perché, una volta superati i 2000 metri, sarai fuori dal bosco e, nelle calde giornate di sole, la salita potrebbe risultare davvero faticosa, anche perché il dislivello inizia a essere importante. Dopo circa 40 minuti di sentiero il panorama si aprirà totalmente e potrai camminare letteralmente circondato dalle Dolomiti del gruppo dei Cadini di Misurina. Ora si intravede in lontananza anche il rifugio Fonda Savio.

Il sentiero torna a destra, sale con altri tornanti sassosi, e raggiunge un crinale (2098 m) dove ci si affaccia sul Cadin dei Tocci, chiuso a destra dalle Cime d’Antorno e dalla Torre del Diavolo e a sinistra dalla Cima Cadin dei Toci. Dopo questa iniziale faticaccia, ecco che potremo tirare un po’ il fiato percorrendo a mezza costa il sentiero che, da sotto il Col dei Toci (m.

Il sentiero continua tra praticelli e rododendri, riprende a salire, supera delle ghiaie e dei ripidi tornanti, e poi compie una lunga diagonale e traversa un profondo canalone. Da qui si continua a salire costantemente e dopo diversi tornanti si giunge a 2367 metri dov’è ubicato il rifugio Fonda Savio. Il sentiero si fa più tortuoso e, una volta superata una ripida salita sul ghiaione, troverai un ultimo tratto attrezzato con funi e scalette di legno che ti permette di arrivare al Rifugio Fonda Savio a 2367 m. Un ripido canalino di rocce e ghiaia, facilitato da gradini di legno e da un cavo metallico, porta al rifugio Fonda Savio (2357 m, 1.45 ore), sorvegliato dalla massiccia Torre Wundt.

Panorami dal Rifugio Fonda Savio

Appena arrivati al rifugio siamo rimasti letteralmente senza fiato perché la vista dalla sua terrazza panoramica è davvero unica. Il meglio però si trova alle sue spalle: continuando a salire di qualche metro infatti, potrai raggiungere un incredibile punto panoramico sulle Tre Cime di Lavaredo. Individuarlo sarà davvero semplice visto che è indicato da una bandiera, ma dovrai prestare particolare attenzione perché il tratto è esposto. Dal crinale che ospita la bandiera si vedono le Tre Cime di Lavaredo.

Non si può capirne la bellezza se non si arriva sin qui: le foto e i video non rendono giustizia alla magnificenza del luogo, così spettacolare e lunare, immerso tra le guglie e le torri dei Cadini di Misurina… Bisogna davvero venirci!

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Vale la pena poi salire sino all’asta su cui è issata la bandiera del rifugio: da lì infatti si possono anche ammirare le Tre Cime di Lavaredo (dal versante bellunese) parzialmente nascoste dalla Torre Wundt (m.2517) e godere di un’impareggiabile vista su tutto il vallone che sfocia nella Valle de le Ciampedele.

E’ proprio lassù! Ci rimettiamo quindi in marcia e, dopo essere con cautela transitati sotto alla teleferica ed aver percorso un primo tratto in piano, ecco che ricominceremo a salire, ma moderatamente; la mulattiera si porta pian piano sotto alle splendide pareti rocciose, costringendoci a prestare attenzione a non scivolare sul sentiero sdrucciolevole (consigliato l’uso di bastoncini da trekking, soprattutto con zaino portabimbo e in discesa).

Ormai il Rifugio Fonda Savio è davvero vicino, ma la bellezza del panorama intorno a noi aiuterà a camminare senza troppo sudore… E in breve si giungerà proprio sotto al Passo dei Toci, ove la nostra meta ci guarda proprio da poco sopra.

Qui i più arditi potrebbero scegliere di seguire il sentiero attrezzato 117 “Bonaccossa” sino al Rifugio Città di Carpi ma noi, ormai felicissimi di essere praticamente arrivati, non ci lasciamo sedurre dalle deliziose vette e proseguiamo. L’ultimo tratto è il più insidioso: transita infatti su roccia pura ed è facilitato da un cordino metallico (non serve imbrago) cui aggrapparsi, soprattutto in discesa (e particolare attenzione andrà prestata in caso di bimbo sulle spalle).

Dislivello e Tempi di Percorrenza

Il percorso è di media difficoltà, soprattutto per via del suo dislivello di 500 metri, ma la fatica sarà ripagata dai panorami spettacolari sui Cadini di Misurina che potrai ammirare durante tutta la salita. In tutto il trekking dura circa 3 ore e mezza, ma una volta al rifugio potresti proseguire su altri sentieri o vie ferrate.

  • Dislivello: 550 metri, parcheggio m. 1806 - Rifugio Fonda Savio 2357 metri.
  • Tempo di percorrenza: Il rifugio Fonda Savio a Misurina si raggiunge per comodo sentiero di montagna in un'ora e mezza e 500 metri di dislivello. Dal parcheggio al Pian degli Spiriti, Rifugio Fonda Savio 1 3/4 h.

Ritorno

Per il ritorno si procede per la stessa strada effettuata all’andata. Lungo il sentiero n. 115 che parte dal parcheggio, si procede in salita fino ad arrivare al Pian degli Spiriti 1896 m. zona prativa, dove al bivio si prosegue verso sinistra fino ad arrivare nella conca del Cadin dei Tocci dopo aver attraversato in salita prati e ripidi pendii.

Si prosegue in direzione Est ed ancora in salita per il Sentiero Bonacossa n. 117. Per il RITORNO: Lungo il sentiero Bonacossa n. 117 con partenza dal Passo dei Tocci, si supera una parete verticale assicurata da funi metalliche e ancora in discesa in direzione Est oltrepassando il campo dei blocchi del Cadin di Nevaio.

Si procede ora in discesa in direzione Nord e successivamente sotto la Torre Wendt per una zona detritica verso Nord/Ovest fino ad arrivare alla Forcella di Riobianco, 2176 m. - Dalla Forcella verso il Cadin di Riobianco, continuare ancora in discesa fino ad arrivare alla strada carrabile n. 101.

Si supera ora il bosco e si continua verso sinistra lungo la via che conduce alle Tre Cime di Lavaredo. Si prosegue in direzione Sud per un percorso senza numero e dopo aver superato dei prati si procede ancora sulla strada che porta verso le Tre Cime di Lavaredo per fare ritorno al parcheggio.

Consigli Utili per l'Escursione

Questo percorso trekking ti ha incuriosito? Ecco qualche consiglio utile per arrivare al Rifugio Fonda Savio:

  1. Indossa sempre scarpe da trekking. Il sentiero è di media difficoltà e non presenta parti particolarmente complesse, ma sarà fondamentale avere buone scarpe perché il terreno è irregolare e dovrai attraversare un ghiaione nell’ultimo tratto.
  2. Sì agli amici a 4 zampe. Il percorso è adatto anche ai nostri amici pelosi, ma preparati a qualche salita abbastanza impegnativa e a un lungo tratto esposto al sole che potrebbe rivelarsi davvero caldo.
  3. Parti presto. Se deciderai di raggiungere il Rifugio Fonda Savio in alta stagione, ti consiglio di partire la mattina presto per evitare di trovare il parcheggio pieno. I posti sono limitati e spesso vengono utilizzati anche dalle persone che vogliono salire al Rifugio Auronzo evitando il pedaggio.
  4. Porta con te tanta acqua e un cappellino. Lungo il percorso non troverai fontanelle e, visto il lungo tratto esposto al sole, è bene avere con sé qualcosa con cui ripararsi. Ti sconsiglio comunque di percorrere questo percorso nelle giornate più calde.

Ogni volta che si affrontano escursioni in montagna è assolutamente necessario essere equipaggiati in maniera corretta (soprattutto le calzature, che devono essere adatte al tipo di terreno e difficoltà tecnica; tralascio le vie attrezzate che noi, al momento, coi bambini non percorriamo) e adottare comportamenti consoni.

Sarebbe ideale anche stipulare un’assicurazione che tuteli da qualsiasi evenienza: Viaggi Sicuri (www.viaggisicuri.com) offre una polizza che copre proprio le attività sportive, tra cui il trekking. Davvero interessante!

Chi ama le escursioni impegnative può affrontare la verticale ferrata Ceria-Merlone della Cima Cadin di Nord-est, chi preferisce itinerari più dolci può cimentarsi (ma sempre con casco, imbrago e kit da ferrata) sui bellissimi sentieri attrezzati Bonacossa e Durissini, che consentono spettacolari traversate tra cenge, valloni solitari e forcelle.

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