Albergo Atene Riccione

 

Escursioni al Rifugio Malinvern: Un'Esperienza Indimenticabile

Il Rifugio Malinvern è un punto di partenza ideale per gli amanti della montagna e offre una varietà di escursioni adatte a diversi livelli di preparazione. Le escursioni si snodano tra sentieri storici, paesaggi mozzafiato e sfide di diversa difficoltà.

Una camminata lunga e faticosa può essere fatta in una giornata di clima ideale, con caldo moderato, aria tersa e visibilità ottima. Sul Malinvern si torna sempre volentieri perché il percorso è molto bello, lineare e “sequenziale”.

Oggi si può lasciare la macchina poco prima del ponticello delle Terme (m. 1368) per non pagare il parcheggio e mettersi in movimento. Per raggiungere il Pian del Valasco (m. 1763) si percorre l’antico sentiero reale che taglia i tornanti della strada realizzata dall’esercito negli anni trenta.

Descrizione del Percorso

Si passa dal bosco misto di latifoglie all’ampia distesa prativa del Valasco con la sua Regia Palazzina di Caccia; dalla strettoia di rocce rossastre e ferruginose che immette in Valle Scura, all’anfiteatro superiore disseminato di laghetti, con la pittoresca mulattiera lastricata e l’austera caserma; il tutto sotto lo sguardo severo di vette che sfiorano i tremila metri.

Dal Piano Superiore del Valasco (m. 1832) la “militare” riprende a salire in un rado lariceto finché, superato un ruscello alimentato da una piccola cascata, si incontra una biforcazione: la diramazione di destra guadagna quota lentamente con due lunghi traversi e un tratto in galleria e venne costruita negli anni antecedenti il secondo conflitto per consentire il traino delle artiglierie; la diramazione di sinistra, che si segue perché è più breve, è invece la vecchia rotabile del 1909, troppo pendente e dai tornanti troppo stretti per il transito dei cannoni. In ogni caso i due tracciati si ricongiungono a monte, proprio alla soglia della “porta d’ingresso” della Val Scura.

Leggi anche: Scopri i Laghi di Monticchio

Dopo aver costeggiato la sponda settentrionale del Lago Inferiore (m. 2274), la mulattiera militare, a tratti ancora perfettamente conservata, affronta la bastionata di roccioni levigati che sorregge l’anfiteatro superiore dove si trovano l’imponente caserma (m. 2471) e i Laghi Superiori di Valscura. Appena sotto la Bassa del Druos (m. 2628), si segue sulla destra tra il pietrame l’esile traccia a mezzacosta (tacche rosse) fino alla base del ripido ma facile canalino (difficoltà EE) che consente l’accesso alle balze terminali.

La Vetta del Malinvern

Salgo in diagonale, da destra verso sinistra, serpeggiando tra massi e tracce appena accennate fino a raggiungere un intaglio sulla cresta di confine. Gli ultimi cento metri di dislivello, ripidi e su pietrisco friabile, sono faticosissimi ed è un sollievo quando si mette finalmente piede in vetta (m. 2939). La vista è grandiosa e spazia dalle maggiori cime delle Marittime al lontano Monviso; mentre sotto i precipizi del versante sud si distende la testata del Vallone di Ciastiglione con i Laghi di Terra Rossa e il bacino per l'innevamento artificiale di Isola 2000.

Escursione ai Laghi di Terra Rossa e alla Bassa del Druos

Presso un ampio slargo di fronte all’Hotel “Chalet Marano” (m. 2100 circa) inizia il sentiero per i Laghi di Terra Rossa e per la Bassa del Druos. L’aria è finalmente fresca e asciutta dopo giorni d’afa e di instabilità pomeridiana e la giornata si preannuncia splendida. A quota 2380 si incrocia la grande mulattiera militare che collega il Druos al Colle della Merciera: si prende il ramo di sinistra e dopo una serie di tornanti si raggiunge il Lago Inferiore di Terra Rossa (m. 2417). La mulattiera disegna ora un grande arco sopra il Lago Superiore di Terra Rossa (m. 2452) per risalire poi, con maggior decisione, le immense colate di sfasciumi e guadagnare così la cresta di spartiacque Tinea-Gesso alla Bassa del Druos. Varcato l’intaglio del Druos, si viene accolti da un gradito tepore e da un bel sole rigenerante.

Panorama dalla Vetta

La giornata è tersa come raramente è capitato in questa estate e il panorama è sconfinato. Ritornati alla Bassa del Druos, si inizia una tranquilla discesa sul medesimo percorso dell’andata con l’anfiteatro dei Laghi di Terra Rossa finalmente inondato dal sole. In lontananza si notano gli impianti con le piste da sci che però non guastano troppo il paesaggio; alle loro spalle si staglia il Monte San Salvatore che prima della guerra costituiva un importante riferimento per la topografia militare in quanto punto di giunzione tra due Settori di Copertura del Vallo Alpino affidati alla G.A.F.

Consigli e Avvertenze

Il ritorno dal Malinvern è come sempre lunghissimo, eterno, estenuante: tanto dislivello (circa 1600 metri) e soprattutto tanti chilometri lineari di discesa (quasi 14 km). A farne le spese sono le unghie di due dita dei piedi che nei giorni successivi diventeranno nere.

Leggi anche: Sentieri panoramici sull'Alpe di Luson: un'esperienza unica

Decliniamo ogni responsabilità per eventuali incidenti, inconvenienti o conseguenze dannose che possano derivare dalle informazioni divulgate (descrizioni, tracce, foto, ecc.).

Rifugio Malinvern: Un Paradiso per l'Arrampicata

Per gli amanti della roccia, il Rifugio Malinvern è un punto di partenza ideale. Nelle sue immediate vicinanze si trovano ben quindici vie attrezzate, oltre a una parete supplementare poco distante. Raggiungibile in 25 minuti dal rifugio, si accede salendo su una comoda strada verso il vallone. Situata a circa 40 minuti dal rifugio, offre quattro settori di arrampicata con difficoltà variabili. Due vie moderne sulla parete sud, che richiedono protezioni veloci. La discesa è consigliata a piedi, più sicura e veloce.

Leggi anche: Cosa fare alle Maldive

TAG: #Escursioni

Più utile per te: