Escursioni Facili sul Monte Cimone: Alla Scoperta dell'Appennino
Il Monte Cimone, con i suoi 2165 metri di altitudine, domina l'intero Appennino settentrionale e offre una varietà di percorsi escursionistici adatti a tutti i livelli di preparazione. Dalle semplici passeggiate per famiglie ai trekking più impegnativi, questa montagna è un vero paradiso per gli amanti della natura e dell'aria aperta. In questo articolo, esploreremo alcune delle escursioni più facili e suggestive che si possono intraprendere sul Monte Cimone e nei suoi dintorni.
Trekking dal Lago della Ninfa a Pian Cavallaro
Un'escursione adatta a tutti gli amanti della montagna è quella che conduce alla vetta del Monte Cimone, la cima più alta dell'Emilia Romagna e dell'intero Appennino Tosco Emiliano. Un'opzione ideale per chi cerca un percorso panoramico e non troppo impegnativo è il trekking dal Lago della Ninfa a Pian Cavallaro. Questo percorso, con partenza dal suggestivo Lago della Ninfa (1.500 m s.l.m.), si snoda lungo una strada asfaltata ad uso esclusivo dell'aeronautica militare italiana, chiusa ai mezzi a motore (ad eccezione dei veicoli militari). La prima parte del sentiero è facile e si svolge su strada. Da qui si esce dalla strada e si inizia a percorrere il sentiero che arrampica sul Cimone.
Come Arrivare al Lago della Ninfa
Il Lago della Ninfa si trova ad una quota di 1.500 m s.l.m., nel cuore del comprensorio sciistico del Monte Cimone. Il lago si può raggiungere con la propria auto da Sestola, percorrendo prima Via Passerino poi Via Lago Ninfa: c’è un ampio parcheggio a pagamento per auto e camper, gratuito in brevi periodo dell’anno (dal 1 maggio al 14 giugno e dal 16 settembre fino al 30 novembre). Un’alternativa all’auto è la seggiovia che collega Sestola a Pian del Falco, attiva sia nel periodo estivo che in quello invernale: con una passeggiata di circa 1 ora e mezza si potrà poi raggiungere il Lago della Ninfa, punto di partenza del nostro trekking verso Pian Cavallaro. Infine, se siete ben allenati, potete far partire la vostra escursione direttamente dal centro di Sestola: ci sono un paio di sentieri che permettono di arrivare al Lago della Ninfa.
Il percorso attraversa una bella foresta di pini silvestri, pini neri, larici, abeti bianchi e rossi. Dopo circa 40 minuti si raggiunge Fontana Bedini, punto di riferimento e luogo perfetto per rinfrescarsi: l’acqua è ghiacciata e buonissima! Il dislivello positivo fino a qui è di 135 metri: se non intendete proseguire, potete percorrere il sentiero n. 13bis, dedicato a Pio Serafini, che vi riporterà al Lago della Ninfa, questa volta camminando lungo uno sterrato nel bosco.
Continuando lungo la strada militare verso Pian Cavallaro, il panorama verso valle si apre sempre di più, offrendo vedute magnifiche. Il percorso è semplice, ma sempre in salita: va affrontato con calma, tornante dopo tornante. Più o meno a metà strada si incontra Villa Pace, un rifugio autogestito in cui è possibile fermarsi a mangiare o dormire. Più su si intravede già il Sasso della Capra, un monolite in roccia arenaria di 8 metri d’altezza che per alcuni rappresenta un buon punto per arrampicarsi. Infine, si arriva a Pian Cavallaro, proprio sotto al punto di arrivo della seggiovia quadriposto che parte da Passo del Lupo.
Leggi anche: Scopri i Laghi di Monticchio
Pian Cavallaro, Punto di Arrivo…o di Partenza?
A quota 1.878 m. s.l.m., dopo aver percorso 4,5 chilometri in circa 2 ore e superato un dislivello positivo di 350 metri, si giunge a Pian Cavallaro. Per chi desidera fermarsi a pranzo, il rifugio di Pian Cavallaro è il posto giusto. Tuttavia, per i più avventurosi, è possibile proseguire lungo il Sentiero dell’Atmosfera che conduce fino in cima al Monte Cimone, ad oltre 2.100 metri d’altezza. Altrimenti, si può tornare a valle al Lago della Ninfa, percorrendo lo stesso percorso dell'andata o, per i camminatori più esperti, seguendo il percorso che attraversa il Salto della Capra e prosegue verso la Cresta di Gallo (solo se le condizioni del terreno lo permettono).
Lago della Ninfa: Cosa Fare e Dove Mangiare
Il Lago della Ninfa offre diverse opportunità di svago in ogni stagione dell'anno. D'inverno, le piste del comprensorio sciistico del Cimone accolgono gli amanti degli sport invernali. D'estate, è possibile divertirsi al Parco Avventura Cimone, con percorsi di albering, gommoni e funbob. Al Lago della Ninfa sono presenti due ristoranti all'ingresso del lago e, poco distante, il Rifugio del Firenze Ninfa, dove è possibile anche dormire.
Informazioni Utili sul Trekking dal Lago della Ninfa
- Dove: Sestola, loc. Lago della Ninfa, provincia di Modena
- Quando: Sempre, tranne quando gli impianti sciistici sono aperti
- Lunghezza del percorso: 9 km (andata + ritorno)
- Tempo complessivo: 3/4 ore
- Dislivello positivo: 350 metri
- Difficoltà: Facile. Il percorso è tutto su strada asfaltata e non presenta alcuna difficoltà tecnica
- Cosa portare: Scarpe da ginnastica, acqua almeno 1,5 litri a persona (possibilità di rifornimento a Fontana Bedini, a circa metà percorso), cappello
Anello del Monte Cimone
Un'altra escursione suggestiva è l'anello del Monte Cimone, un percorso di circa 10 km (con possibilità di accorciarlo) che segue le orme dei Portatori del Cimone, partendo dal Lago della Ninfa e arrivando fino alla vetta del Monte Cimone, a 2165m. Si parte dal parcheggio della frazione Doccia del Cimone, percorrendo il sentiero che sale fino a Pian Cavallaro. È importante non sbagliare questo incrocio. Il sentiero continua a salire e ci porta in località Serrarasa a 1640 metri di altitudine. Questo è un punto panoramico e molto importante anche dal punto di vista storico. Siamo probabilmente nel punto suggestivo di tutto l’itinerario.
Per effettuare il giro completo si prosegue imboccando il sentiero 449 e 11 comunale, la cosiddetta mulattiera che porta fino in vetta al Cimone. Lasciamo sulla sinistra la Base Aeronautica e il rifugio e sede CNR dedicato a Ottavio Vittori. Questo è il tratto consigliato per tornare a Pian Cavallaro ma è possibile fare rientro a Pian Cavallaro anche ripercorrendo il 449 o facendo la cd. Seguendo il sentiero comunale nr. 13 percorriamo la via più diretta per arrivare a Fontana Bedini.
La vetta del Monte Cimone appare dal basso come una tozza piramide brulla. Vari itinerari permettono di salire in vetta. Poco prima di valicare quota 1700, si passa accanto al Lago “Il Terzo”. Una volta aggirato, si procede per l’ultimo tratto lungo un crinale solitamente piuttosto ventoso, puntando decisamente verso nord. Non ci sono croci metalliche a indicare la vetta, bensì antenne per le telecomunicazioni; una cappella in pietra ed una statua dedicata alla Madonna.
Leggi anche: Sentieri panoramici sull'Alpe di Luson: un'esperienza unica
Sentieri nei Dintorni di Tonezza del Cimone
Nei dintorni di Tonezza del Cimone si possono trovare numerosi percorsi adatti alle famiglie e agli amanti della natura. Ecco alcuni esempi:
- Sentiero delle Contrade Basse: Un percorso semplice e adatto alle famiglie, che attraversa le contrade basse della zona, tra carpini e faggi. Lungo il cammino, si può ammirare un faggio secolare e, verso la fine, si passa per una trincea.
- Sentiero dei Crosati: Un percorso panoramico di 6 km con un dislivello di 300 m, che si snoda attraverso il bosco di faggio e conduce alla Caverna della Rossetta, di grande interesse storico. Per un tratto, si incrocia con il sentiero dei Crosati.
- Percorso Storico della Grande Guerra: Un percorso di 7 km con un dislivello di 300 m, che attraversa trincee e scenari della Grande Guerra.
- Galleria ai Piedi del Monte Cimone: Un percorso di 8 km con un dislivello di 130 m, che passa per una galleria lunga 350 m ai piedi del Monte Cimone.
Giro ad Anello sull'Alpe Cimbra
Un'escursione suggestiva per ammirare il foliage autunnale è il giro ad anello che collega il Sentiero Respiro degli Alberi al Monte Cimone e Drago di Vaia sull'Alpe Cimbra. È un'escursione di medio livello di 14 km, 5 ore di cammino e 560 metri di dislivello. Un breve tratto lungo la salita al Monte Cimone è stretto e non adatto a chi soffre di vertigini, quindi, chi cerca passeggiate facili, consiglio di percorrere solo il Sentiero Respiro degli Alberi.
Il punto di partenza di questa escursione è la frazione di Lanzino vicino al lago di Lavarone. Qui lascio la macchina nel piccolo parcheggio all'ingresso del paese. Dal parcheggio seguo le indicazioni per il Sentiero Respiro degli Alberi, attraverso il piccolo abitato e, dopo le case, svolto a sinistra prendendo un sentiero che si unisce alla partenza vera e propria del Respiro degli Alberi. In questo punto è presente la cartellonistica che spiega la filosofia di questo percorso tematico, a carattere permanente, di arte contemporanea nel bosco. L’elemento conduttore delle singole opere è l’albero quale elemento di vita.
Sentiero Respiro degli Alberi
Il sentiero si snoda semi pianeggiante nel bosco ed è adatto a tutti. Dopo circa 2,5 km, tra sculture di legno e colori dorati, arrivo al primo punto belvedere che regala una vista imbattibile sul lago di Caldonazzo! In questo punto finisce il Sentiero Respirto degli Alberi e inizia il tragitto che condurrà in cima al Monte Cimone.
All'inizio il sentiero è bello largo, poi si restringe e attraversa un breve tratto franato dove il tracciato, sebbene ben presente e sicuro, può dare problemi a chi soffre di vertigini.
Leggi anche: Cosa fare alle Maldive
Monte Cimone
Alla prima segnaletica seguo le indicazioni per il Monte Cimone su sentiero 222. Dopo pochi minuti, all'altezza di questo punto non segnalato svolto a sinistra e salgo ripidamente nel bosco fino a raggiungere una stradina forestale. Qui vado a destra e raggiungo più avanti altri cartelli che invitano a svoltare a sinistra per il Monte Cimone. Lascio quindi la stradina e mi immergo di nuovo nel bosco tra i colori del foliage fino alla cima dal Monte Cimone mt 1565. La vista sulla Valsugana è davvero stupenda! Nei pressi della croce di vetta è presente anche un tavolo con panche dove si può consumare il pranzo al sacco!
Belvedere
Inizio a scendere nel bosco e, ad un certo punto, arrivo ad un altro punto belvedere che regala una vista bellissima sui laghi della Valsugana e le vette della Panarotta, Pergine Valsugana e Valle dei Mocheni. Continuo sempre sullo stesso sentiero e raggiungo la località di Hinderoch. Qui vi consiglio di fare la breve deviazione di 5 minuti (segnaletica) che conduce al belvedere più bello. Davanti ai miei occhi il lago di Caldonazzo, il lago di Levico Terme e, sullo sfondo, il Monte Bondone, la Paganella e le Dolomiti di Brenta!
Baita Belem
Ora bisogna seguire le indicazioni per Baita Belem. Su sentiero raggiungo in discesa una strada forestale, svolto a destra, passo per questa suggestiva baita e continuo sempre a scendere fino a trovare le indicazioni per Slaghenaufi e cimitero di guerra.
Consiglio di abbandonare il sentiero e fare un visita al cimitero di guerra di Slaghenaufi (circa 10 minuti), un luogo molto suggestivo, carico di storia e di silenzi, dove sono sepolti oltre 750 soldati austro ungarici nel luogo in cui, durante la prima guerra mondiale, si trovava l'ospedale militare austroungarico.
Drago di Vaia
Una volta nei pressi della baita, vado sempre dritto e seguo le indicazioni per il Drago di Vaia, una bellissima scultura costruita con gli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia che tutti ormai conoscono.
Per un breve tratto seguo il percorso dell'andata, seguo poi le indicazioni per Gionghi e, poco prima del monumento a Fritz Jung, svolto a destra per la località Bertoldi. Una volta raggiunte le case del paese, continuo sulla strada asfaltata tenendo la destra e mi immetto nel Sentiero delle Sorgenti (indicazioni). Seguo poi a sinsitra la segnaletica per Lanzino, rientro di nuovo nel bosco all'altezza di Stengheli, raggiungo la strada provinciale e riprendo poco più avanti il sentiero sulla destra, fino a raggiungere il tracciato di questa mattina in direzione Respiro degli Alberi.
Finisce dopo circa 5 ore questa bellissima camminata immersi nel foliage più bello del Trentino, tra faggi, panorami incantati e draghi.
Che tu sia un escursionista esperto o un principiante alla ricerca di nuove avventure, il Monte Cimone offre una vasta gamma di opportunità per esplorare la bellezza dell'Appennino. Con i suoi sentieri panoramici, i boschi incantati e i rifugi accoglienti, questa montagna è un luogo ideale per trascorrere una giornata all'aria aperta e rigenerare corpo e mente.
TAG: #Escursioni