Albergo Atene Riccione

 

Escursioni Facili a Canazei: Alla Scoperta dei Sentieri Più Accessibili

La Val di Fassa, situata nel Trentino-Alto Adige, è una destinazione ideale per chi desidera immergersi nella natura e dedicarsi ad attività all’aria aperta. Con centinaia di chilometri di sentieri, rappresenta un vero paradiso per gli amanti del trekking. Qui, escursionisti esperti e principianti troveranno percorsi adatti alle proprie capacità, con una vasta scelta che può creare solo l'imbarazzo.

In Val di Fassa la scelta di passeggiate e vie da percorrere a piedi è vastissima. Si parte da Canazei nelle vicinanze della chiesa di San Floriano e si percorre un tratto della pista da sci Lupo Bianco - Canazei salvo poi proseguire in direzione Mortic. Da qui si arriva a Pian dei Frataces dove ci si può ristorare all’Hotel Lupo Bianco. Percorso fattibile anche in mountain bike, attraversando Canazei, Campestrin e Mazzin.

Itinerari Dettagliati per Escursioni Indimenticabili

Da Alba di Canazei alla Baita Locia de Contrin

Da Alba di Canazei, presso l’Hotel Cacciatora, si imbocca il sentiero 602 e si raggiunge Baita Locia de Contrin. La vista da qui è mozzafiato perché si è circondati da Colac, la Marmolada e dal gruppo del Sella.

Passo Fedaia al Passo Pordoi attraverso il Viel del Pan

Dal Passo Fedaia si imbocca il sentiero 698 per poi passare sul 601 che porta al Passo Pordoi (2239 m). Continuando sullo stesso tracciato la pendenza cala fino a scollinare in località Col de Cuch (2360 m). Salendo ulteriormente si giunge al Rifugio Fredarola e al Rifugio Vièl dal Pan. La strada prosegue e si congiunge al sentiero proveniente dal Passo Fedaia, lo si segue fino ad arrivare al Rifugio Gorza Porta Vescovo.

Il nome di questo sentiero che collega il Passo Fedaia al Passo Pordoi deriva dalla denominazione (attestata in un documento del 1779) di “Trozo delli Pagani”, che nella fonetica ladina divenne Troi Paian, sino a modificarsi in Vièl dal Pan.

Leggi anche: Scopri i Laghi di Monticchio

Val Duron da Canazei

Partendo dalla piscina di Canazei, lungo il percorso della Marcialonga si raggiunge Campitello e da lì ci si dirige verso la Val Duron.

Piz Boè dal Passo Pordoi

Partendo dalla funivia del Sass Pordoi (12 km da Canazei), si raggiunge il Rifugio Maria (2.950 m) si imbocca il sentiero 627 che conduce alla Forcella Pordoi dove si trova l’omonimo rifugio (2.849 m). Si prosegue sullo stesso sentiero fino al 638, da qui si sale sul Piz Boè ed in poco tempo si raggiunge la cima con il Rifugio Capanna Fassa (3.152 m).

Partendo dalla funivia del Passo Pordoi si procede verso la Forcella Pordoi e Piz Boè.

Val de Tita e Rifugio Pisciadù

Dalla funivia del Passo Pordoi si procede verso la Forcella Pordoi verso il Rifugio Boè. Da qui ci si immette nella Val de Tita e si arriva al Rifugio Pisciadù.

Val Lasties dal Passo Pordoi

Dalla funivia del Pordoi si procede verso la Forcella Pordoi verso il Rifugio Boè. Da qui si prosegue per la Forcella bivio dell'Antersass da dove si imbocca il sentiero 647 che scende per la Val Lasties fino al Pian de Schiavanies.

Leggi anche: Sentieri panoramici sull'Alpe di Luson: un'esperienza unica

Rifugio Valentini e Rifugio Friedrich August

Partendo dalla località Pian Frataces (1.715 m) nei pressi del Rifugio Lupo Bianco, si attraversa il Ruf Antermont e si imbocca il sentiero 655, si attraversa la Val Salei e si giunge nella conca del Rodella. Seguendo le indicazioni per il Rifugio Valentini (2.218 m) si arriva all’imbocco del sentiero 557 che porta al Rifugio Salei (2.225 m). Una volta qui si prosegue in direzione Sella Rodella da cui si raggiunge il Rifugio Friedrich August (2.298 m).

Rifugio Des Alpes dal Passo Sella

Oppure dal Passo Sella (2.244 m), raggiungibile da Canazei, si prende il sentiero 4 fino alla Forcella Rodella, da lì con il sentiero 529 si raggiunge il Rifugio Des Alpes (2.387) che in alternativa può essere raggiunto anche con l’impianto di risalita.

Col de Tena e Pian de Dolèda

Dall'arrivo della cabinovia Canazei - Pecol si imbocca il sentiero che conduce al "Col de Tena", da qui si arriva in località Pradai. Attraverso la strada forestale si arriva a Pian de Dolèda da dove si può scendere verso il paese di Alba o raggiungere le frazioncine disabitate di Verra e Lorenz.

Questo sentiero, il cui nome significa "La nostra gente", ricorda parte della storia delle genti fassane: i ripidi pendii raccontano del duro lavoro del falciare e fare il fieno in quota, come delle difficoltà nel trasporto a valle della legna.

Troi di Ladins e Funivia del Col Rodella

Partendo da Gries, frazione di Canazei, si imbocca il sentiero che parte da dietro la chiesetta del paese e si seguono le indicazioni Soracrepa/Col Rodella. Da qui si arriva ad un bivio per Pian Pozata, si gira a sinistra e si costeggia il Mont da Gries. Arrivati al secondo bivio si prosegue per il Troi di ladins/Campitello fino alla funivia del Col Rodella.

Leggi anche: Cosa fare alle Maldive

Val Contrin dal Ciampac

Dal Ciampac si prosegue sul sentiero 602 e si giunge in Val Contrin dove si trova l’omonimo rifugio. Questo percorso di difficoltà media, vede la sua partenza all'arrivo della seggiovia e prosegue sul sentiero "Lino Pederiva" in direzione Passo San Nicolò.

Passo Pordoi dal Pecol - Col dei Rossi

Questo semplicissimo percorso parte dalla funivia Pecol - Col dei Rossi e prosegue sul sentiero 601 in direzione del Passo Pordoi.

Tabella Riassuntiva dei Percorsi

Percorso Partenza Arrivo Sentiero Difficoltà
Baita Locia de Contrin Alba di Canazei Baita Locia de Contrin 602 Facile
Passo Pordoi (Viel del Pan) Passo Fedaia Passo Pordoi 698, 601 Media
Piz Boè Funivia Sass Pordoi Rifugio Capanna Fassa (Piz Boè) 627, 638 Media
Rifugio Friedrich August Pian Frataces Rifugio Friedrich August 655, 557 Facile
Rifugio Des Alpes Passo Sella Rifugio Des Alpes 4, 529 Facile
Val Contrin Ciampac Rifugio Contrin 602 Media
Passo Pordoi Funivia Pecol - Col dei Rossi Passo Pordoi 601 Facile

Sentiero Viel del Pan

Si tratta di un sentiero piuttosto facile ma dai panorami incredibili. Partendo da Alba di Canazei, con la funivia si arriva comodamente a Col dei Rossi e da qui si raggiunge il rifugio Fredarola (volendo si può arrivare al rifugio anche a piedi partendo dal Passo Pordoi). Poi si imbocca il Viel del Pan (sentiero numero 601) che prosegue prevalentemente in piano fino all’omonimo rifugio.

Lo spettacolo è di quelli che tolgono il fiato e per tutto il sentiero si è accompagnati da un panorama favoloso e da viste grandiose sulla regina delle Dolomiti: la Marmolada. Dal rifugio si può scende verso il lago Fedaia, incastonato nella valle, e anche in questo tratto la vista è da cartolina! Attenzione all’ultima parte del sentiero che risulta a tratti un po' ripida.

Per chi volesse allungare un po' il percorso, poco dopo il rifugio Viel del Pan si trova la deviazione per Porta Vescovo. In entrambi i casi, comunque, occorre tornare ad Alba di Canazei con un bus navetta.

Escursione alle Torri del Vajolet

Quella alle Torri del Vajolet è stata una delle escursioni che più ho amato in assoluto! Il percorso inizia dal rifugio Gardeccia, raggiungibile in due modi: da Ciampedie (con la funivia da Vigo di Fassa e poi seguendo il sentiero 540) o da Pera di Fassa (salendo con le seggiovie Vajolet I e II). Una volta raggiunto il Gardeccia si prosegue sul sentiero 546, un percorso immerso nello splendore del Catinaccio, ai piedi delle grandiose pareti rocciose che hanno fatto la storia dell’alpinismo sulle Dolomiti.

Con una salita abbastanza impegnativa si raggiungono i rifugi Vajolet e Preuss, a pochi metri uno dall’altro. E una volta arrivati vi garantisco che sarete completamente senza fiato, non tanto per la fatica ma per il panorama che potrete ammirare tutto intorno a voi! Da qui si devia a sinistra sul sentiero per escursionisti esperti numero 542, un percorso su roccia con alcuni tratti attrezzati con fune metallica che conduce al rifugio Re Alberto I, proprio ai piedi delle magnifiche torri del Vajolet.

Sentiero Lino Pederiva al Passo San Nicolò

Si tratta di una delle camminate più belle e panoramiche della Val di Fassa! Uno splendido percorso che si sviluppa quasi interamente in cresta con alcuni punti più esposti. Si parte da Pozza di Fassa con la telecabina, raggiungendo la conca del Buffaure. Da qui si può procedere fino al Col de Valvacin a piedi oppure con una comoda seggiovia. A questo punto si seguono le indicazioni verso il Passo San Nicolò.

Lungo il percorso si raggiunge il Sass d’Adam, un bellissimo punto panoramico e la Sella Brunech, poi si imbocca il sentiero Lino Pederiva, un magnifico percorso in cresta (non adatto a chi soffre di vertigini a causa della presenza di diversi tratti esposti) con alcuni brevi passaggi attrezzati con fune metallica. La vista che si gode sul gruppo del Catinaccio, Sella, Pordoi e Marmolada è a dir poco grandiosa. Proseguendo si raggiunge il rifugio Passo San Nicolò, ideale per una sosta e poi si scende lungo il sentiero 608 attraverso la meravigliosa Valle San Nicolò.

(Una volta a valle, si può procedere a ritroso di qualche centinaio di metri per raggiungere una graziosa cascata e la Baita alle Cascate). Si continua la discesa fino alla località Sauch, punto di arrivo e partenza per il navetto che collega la valle a Pozza di Fassa.

Giro del Sassolungo

Una fantastica escursione che si sviluppa tra la Val di Fassa e la Val Gardena. Si parte dal Passo Sella e si raggiunge il rifugio Toni Demetz, incastonato proprio nella forcella Sassolungo (che divide il Sassolungo dal Sassopiatto). Per arrivare al rifugio si può seguire il sentiero 525 oppure salire sulla pittoresca bidonvia (dove si sale in corsa) che arriva direttamente alla forcella. Da qui si scende in uno spettacolare anfiteatro racchiuso da imponenti pareti di roccia verticali lungo il sentiero 525 fino a raggiungere il rifugio Vicenza, uno dei più scenografici della zona.

Occorre prestare attenzione lungo la discesa poiché è facile scivolare sul terreno ghiaioso e si può trovare neve fino a luglio inoltrato. Dopo il rifugio si procede a destra, sul segnavia 526, in un bel percorso panoramico con la vista che spazia sull’alpe di Siusi fino ad arrivare al rifugio Comici (dove le torte sono grandiose).

Subito dopo il rifugio Vicenza si trova un bivio ed in questo caso occorre proseguire verso sinistra, sul sentiero 527 che conduce al rifugio Sassopiatto. Da qui, imboccando il segnavia 557 si snoda uno splendido percorso panoramico che porta fino ai rifugi Pertini e Friedrich August.

Val Duron e Rifugio Antermoia

Molto probabilmente il mio trekking preferito e di sicuro una delle escursioni più iconiche della Val di Fassa! Partendo dal rifugio Micheluzzi (che si può raggiungere grazie ad un comodo navetto che parte da Campitello di Fassa) si prosegue su strada bianca sul sentiero 532 immersi nello splendore della Val Duron. Poco dopo aver superato il rifugio Lino Brach si svolta a sinistra sul segnavia 578, iniziando una salita non molto ripida ma costante circondati prima da una vegetazione lussureggiante e poi da verdi pascoli.

Una volta raggiunto il Passo delle Ciaregole lo scenario cambia e si prosegue su roccia dolomitica e ghiaia fino al Passo Dona dove la vista si apre su un panorama incantevole sul Vallone d’Antermoia. Proseguendo lungo il sentiero si arriva al rifugio Antermoia e all’omonimo lago adagiato nella conca dietro al rifugio. Un vero gioiello incastonato tra pareti di roccia e cielo!

Si può rientrare dallo stesso percorso o scendere attraversando la verdissima val di Dona.

Vial de le Feide e Rifugio Roda di Vael

Più panorami in un unico percorso: dal sentiero mozzafiato in quota a tratti immersi nel bosco, dalla roccia alle vallate di verdi pascoli, ecco cosa offre questo magnifico percorso! Si parte da Vigo di Fassa con la funivia Ciampedie e si seguono le indicazioni per Roda di Vael fino a raggiungere il Rifugio Negritella. Da qui si imbocca il sentiero 545, trovando poco dopo il cartello che indica Vial de le Feide, percorso da seguire.

Il sentiero si sviluppa in quota costeggiando le Pale Rabbiose e ci si ritrova sotto l’imponente parete della Roda di Vael, in località Pael. Il panorama spazia dalla Marmolada, alle Pale dei San Martino, fino alla catena del Lagorai. Meraviglia pura. Da qui si prosegue seguendo il segnavia numero 541 fino ad arrivare al rifugio Roda di Vael. Il sentiero non presenta particolari difficoltà ma alcuni tratti, stretti e scoscesi, richiedono passo fermo e attenzione.

Dal rifugio ti segnalo una deviazione interessante e veloce: seguendo il sentiero 549 in direzione del Passo Costalunga si raggiunge la famosa aquila in bronzo dedicata a Theodor Christomannos, pioniere del turismo sulle Dolomiti.

Piz Boè dal Passo Pordoi

Si tratta di un grande classico della Val di Fassa, un’escursione sulla cima più alta del gruppo Sella, a ben 3152 metri di quota! Si parte dal Passo Pordoi e si raggiunge a piedi la forcella Pordoi seguendo il sentiero 627 (per evitare la faticaccia di questa salita su ghiaione si può utilizzare la funivia che porta al Sass Pordoi, la famosa terrazza delle Dolomiti, e poi scendere fino alla forcella). Da qui, in un incredibile paesaggio lunare di roccia e detriti, occorre seguire le indicazioni per Piz Boè - Capanna Fassa fino ad arrivare sotto la parete del Piz Boè.

La salita su roccia è piuttosto ripida e presenta tratti attrezzati con funi e gradini metallici fino ad arrivare in cima, dove fa capolino il piccolo rifugio Capanna Piz Fassa. Fermarsi per riprendere fiato ma soprattutto per ammirare il panorama è un obbligo e sarà una di quelle viste che resteranno indelebili nella memoria!

Passo Le Selle dal Passo San Pellegrino

L’escursione parte dal Passo San Pellegrino dove si lascia l’auto e si imbocca il sentiero numero 604 che, in salita costante, conduce alla Baita Paradiso. Inizialmente si cammina su una strada bianca (piuttosto anonima a dire il vero) poi, superata la baita si passa a sterrato e roccette e il panorama si apre. Proseguendo sullo stesso sentiero si raggiunge lo scenografico Passo Le Selle con l’omonimo rifugio arroccato sulla sommità dell’altura come una piccola fortezza. Da qui inizia l’alta via Bepi Zac, un sentiero attrezzato che necessita di imbrago e set da ferrata.

Anche se deciderai di fermarti, senza proseguire per la via ferrata, potrai godere di una vista grandiosa e una sosta al rifugio è super consigliata. Non per niente fu lo stesso Bepi Zac a voler dedicare il rifugio “a tutti i vagabondi della montagna”.

Rifugio Fuciade dal Passo San Pellegrino

Partendo dal Passo San Pellegrino si arriva al rifugio Fuciade percorrendo il sentiero numero 607. Un facile percorso, adatto anche ai bambini, che si sviluppa su strada bianca e sterrato in una splendida conca di verdi pascoli punteggiata dai tabià, antiche cascine in legno. Lo sguardo si perde sui gruppi montuosi che circondano la vallata, in particolare sulla catena del Costabella. Una vera e propria cartolina!

Trattandosi di un percorso adatto a tutti è molto frequentato, quindi se si desidera mangiare al rifugio è consigliabile prenotare un po' in anticipo per non rischiare di non trovare posto.

TAG: #Escursioni

Più utile per te: