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Escursioni sul Gran Sasso: Prati di Tivo e le sue difficoltà

Immergetevi nella bellezza selvaggia e incontaminata del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con un’escursione mozzafiato dai Prati di Tivo al Rifugio Franchetti. Questo percorso di trekking vi porterà attraverso paesaggi montani spettacolari, offrendovi viste panoramiche che vi lasceranno senza fiato e un’esperienza di trekking che non dimenticherete mai.

Oggi voglio parlarvi di uno dei trekking più belli che abbiamo fatto quest’anno: l’escursione da Prati di Tivo al Rifugio Franchetti, nello spettacolare scenario del Gran Sasso in Abruzzo.

Attenzione però: la località ai piedi del Gran Sasso è famosa per il suo dislivello in salita ed abbondanza di neve durante le stagioni invernali, capite quindi bene le proprie capacità fisiche prima di intraprendere un percorso apparentemente facile, ma che comunque presenta le sue criticità. Nonostante il percorso risulti essere accessibile anche agli escursionisti meno esperti, è importante affrontarlo con l’attrezzatura giusta, che sia per sicurezza o semplicemente per godere al meglio del sentiero.

Tutto pronto? Il percorso di trekking dai Prati di Tivo al Rifugio Franchetti è un’esperienza unica che vi porterà attraverso alcuni dei paesaggi più belli del Parco Nazionale del Gran Sasso.

Come raggiungere il punto di partenza

Si può iniziare il trekking verso il Rifugio Franchetti da Prati di Tivo, una delle località turistiche più famose dell’entroterra abruzzese, a quota 1450 m.slm. Da Piazzale Amorocchi si può salire sulla cabinovia che conduce alla località Arapietra, a quota 2000 m.slm., oppure cominciare l’escursione a piedi, percorrendo il sentiero che costeggia l’impianto di risalita.

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  • Località di partenza: Prati di Tivo (1465 m), si sale in cabinovia fino alla Madonnina (2000 m).
  • E' possibile ridurre il dislivello utilizzando la seggiovia che da Prati di Tivo porta alla Madonnina.

Importante: la cabinovia Prati di Tivo - Madonnina è aperta dalle 8 alle 18 durante il periodo estivo, in ogni caso potete contattare telefonicamente il numero 0861 959605 per avere le informazioni aggiornate in tempo reale.

Noi abbiamo scelto una via di mezzo: siamo saliti con il nostro van fino al Valico del Laghetto, a quota 1600 m.slm., dove si trova un comodo parcheggio con una vista che invoglia ad iniziare l’escursione. Da lì infatti si possono ammirare sia il Corno Grande che il Corno Piccolo, ai piedi dei quali si trova la meta del nostro trekking sul Gran Sasso: il Rifugio Franchetti.

Dal Valico del Laghetto alla Madonnina del Gran Sasso

La prima parte del sentiero è molto panoramica e adatta a tutti: si parte da quota 1.600 m.slm. al Valico del Laghetto di Prati di Tivo e si raggiunge il punto d’arrivo della cabinovia, dove è posta la Madonnina del Gran Sasso.

Mano a mano che si sale la vista verso il Corno Grande e il Corno Piccolo si apre sempre di più e grazie a questo magnifico panorama non si percepisce quasi la fatica. Intorno a noi i verdi pascoli d’Abruzzo e pochissima vegetazione: i punti per ripararsi dal sole sono quasi assenti, per questo vi raccomandiamo di cominciare il trekking verso il Gran Sasso al mattino presto, soprattutto d’estate.

Stiamo percorrendo il sentiero per l’Arapietra, dove si trova una falesia molto famosa tra gli amanti dell’arrampicata, una delle più belle d’Italia. Superata una bella salita, ci troviamo al cospetto dell’Albergo Diruto, un antico rifugio sviluppato su due piani risalente al 1930, che non è mai stato completato a causa della Seconda Guerra Mondiale.

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La salita verso il Rifugio Franchetti dalla cabinovia

Siamo a quota 1.890 m.slm. e continuiamo a salire, verso il punto d’arrivo della Cabinovia Madonnina: questo tratto è veramente spettacolare, perché sembra di poter toccare il Gran Sasso, lo si ha proprio davanti e il sentiero è molto semplice. Giunti alla cabinovia, abbiamo percorso circa 2,4 km, completando un dislivello di 400 metri: come ho detto però, questo è il tratto di percorso semplice, da qui inizia la salita più complicata.

Prima di continuare, si può visitare la piccola cappella dedicata alla Madonnina dell’Arapietra, meta di molti pellegrini.

Il percorso verso il Rifugio Franchetti

Partendo dagli impianti di risalita dei Prati di Tivo, il sentiero segnato vi condurrà accanto alla Madonnina e poi in salita verso il Corno Piccolo. Lasciando a destra una scorciatoia recuperata dal Parco e i segnavia bianco-rossi del Sentiero Ventricini, il percorso prosegue a mezza costa, offrendo un affaccio sul Vallone delle Cornacchie. Il sentiero passa tra i colossali massi erratici che occupano il fondo del Vallone, transita sotto un arco naturale, poi raggiunge per una rampa con gradini artificiali e corda metallica l’ampio crinale che divide in due rami il vallone.

Proseguiamo il nostro trekking sul Gran Sasso, prestando attenzione al bivio poco oltre la cabinovia: qui dobbiamo tenere la sinistra, verso il Corno Grande. Il sentiero non è più in terra battuta misto sassi, ma completamente su pietra frammentata e inizia a stringersi: sulla sinistra c’è un discreto dirupo, quindi bisogna fare attenzione quando si incontrano altri escursionisti provenienti dal senso opposto.

Più si va avanti, più il sentiero diventa impegnativo, più il panorama verso il Gran Sasso diventa magnifico. Il punto più complicato è in presenza di un passaggio fra le rocce dove bisogna tenersi stretti ad una fune in acciaio: si trova a circa 1,1 km dalla cabinovia Madonnina, a quota 2.140 m.slm. Superato questo tratto, il sentiero torna ad essere facilmente percorribile, anche se le pendenze aumentano: dobbiamo infatti completare un dislivello di oltre 300 metri per poter raggiungere il Rifugio Franchetti.

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Lo si risale con dei tornanti tra i prati, poi ci si alza a strette svolte sulle rocce e si torna tra i massi della parte alta del Vallone. Una rampa porta al rifugio Franchetti (2433 metri), straordinario belvedere verso il Corno Piccolo e sulle colline teramane fino al Mare Adriatico.

Lo si fa seguendo il percorso a zig zag verso l’alto, osservando i camosci d’Abruzzo saltellare facilmente da una pietra all’altra, e scorgendo la bandiera italiana sventolare nel cielo azzurro. Siamo vicini ormai: gli ultimi 500 metri sono quasi una passeggiata rispetto alla fatica del tratto precedente, e permettono di godersi il momento. Non capita tutti i giorni di essere a due passi dal Corno Grande, l’emozione è unica!

Arriviamo al Rifugio Franchetti all’ora di pranzo e i profumi che provengono dalla cucina sono inebrianti. Siamo a quota 2.433 m.slm.

Oltre il Rifugio: la Sella dei Due Corni

Dal rifugio si sale su per comodo sentiero fino alla Sella dei Due Corni 2547 m, dove si volge a sinistra e si percorre per un breve tratto la dorsale ghiaiosa che scende dall’anticima del Corno Grande. Superatele, un traverso porta a raggiungere il pendio sopra la Conca degli Invalidi, dove sale la via normale di Campo Imperatore. Finito il traverso si riprende a salire a breve distanza dal filo di cresta su roccette ricoperte di ghiaia, un po’ scivolose, fino a giungere ad una breccia tra la cima e l’anticima, dove si vede per la prima volta il Ghiacciaio del Calderone.

Informazioni Utili

Il sito è meritevole di particolare attenzione paesaggistica, costituendo uno dei luoghi montani più caratteristici e famosi della provincia teramana (insieme ai Monti della Laga, Prato Selva, Monti Gemelli e alla dorsale orientale-meridionale del Gran Sasso), nonché uno dei punti di accesso alle maggiori vette del Gran Sasso.

  • In inverno è frequentato per i suoi impianti sciistici che comprendono piste da sci da discesa e relativi impianti di risalita.
  • "La Madonnina" - la storica seggiovia monoposto, in servizio dagli anni cinquanta fino all'estate 2008, ha lasciato il posto a un impianto misto di seggiovia quadriposto e cabinovia ad otto posti ad agganciamento automatico (il primo di questo tipo in Italia), inaugurato il 20 dicembre 2009 e costato 12.500.000 € con portata massima oraria di 1.800 persone per un dislivello di 600 metri, fino a quota 2.050 m. dove parte un'impegnativa pista "nera" (non ancora aperta) oppure fino a quota 1.750 m., alla stazione intermedia (non accessibile dalle cabine), dove parte una pista "rossa".
  • In estate la località offre diverse possibilità per la pratica del trekking e dell'alpinismo con ascensioni con diverso grado di difficoltà, difficoltose arrampicate su roccia o semplici camminate nei boschi di faggio.
  • Madonnina del Gran Sasso in località Arapietra - il posto, oltre che a piedi, è raggiungibile anche con la cabinovia che arriva a quota 2.015 metri.
  • Rifugio Franchetti - edificio ricettivo a quota 2.433 metri tra il Corno Grande e il Corno Piccolo.

Difficoltà: EEA (escursionisti esperti attrezzati). La discesa di effettua lungo la stessa via di salita.

Contatti utili

  • Il sito ufficiale del Rifugio Franchetti C.A.I.
  • Tutti i contatti del C.A.I.
  • Il sito ufficiale del Rifugio Duca degli Abruzzi C.A.I.

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