Escursioni nell'Imperiese e Provincia: Un'Avventura tra Natura e Storia
La provincia di Imperia, in Liguria, offre una vasta gamma di opportunità per gli amanti delle escursioni, dai sentieri costieri alle vette montane. Che siate escursionisti esperti o semplici appassionati della natura, troverete sicuramente il percorso adatto alle vostre esigenze e al vostro livello di preparazione.
L'Anello di San Lorenzo al Mare
Un esempio è l'Anello di San Lorenzo al Mare, un percorso ad anello che si snoda tra le colline che si affacciano sul mare, tra Lingueglietta e Cipressa. Ecco i dettagli:
- Sviluppo: S. Lorenzo - Lingueglietta - M. della Costa - Cipressa - Torre dei Marmi - S. Lorenzo
- Dislivello: 400 m in salita e in discesa
- Difficoltà: T/E
- Ore di marcia: 4.00 ca.
- Periodi consigliati: da ottobre a maggio
- Accesso: in auto si esce al casello autostradale A10 di Imperia Ovest, e si prosegue per S. Lorenzo. In treno si scende alla stazione di Imperia P. Maurizio (linea Genova - Ventimiglia) e si prosegue con bus RT per S. Lorenzo.
Si parte da S. Lorenzo, località in forte espansione grazie al potenziamento del porticciolo turistico e all’apertura di una pista ciclabile che ricalca il tracciato della vecchia linea ferroviaria Genova - Ventimiglia. Scesi sull’Aurelia percorriamo un tratto della nuova passeggiata a mare fino a S. Lorenzo al Mare.Evitato un ponte pedonale e uno carrabile, dopo alcune centinaia di metri si prende il successivo attraversamento (Via Molini). Da qui risaliamo la collina sovrastante a metà tra i due affluenti del Rio S. Lorenzo. Gradualmente si guadagna quota con brevi tornanti sotto gli alberi di pino.
Arrivati poco sotto Lingueglietta troviamo un altro trivio: seguiamo ancora la strada più a sinistra segnalata con la scritta MTB, in quanto costituisce una via tradizionale di pedalata. Dopo un paio di curve arriviamo sulla strada rotabile proveniente da Imperia, che percorreremo per un qualche centinaio di metri, fino ad arrivare al paese di Lingueglietta (327 m - 1h 30’ di cammino da S. Lorenzo). Dopo una visita al centro storico con la bellissima chiesa fortificata di S. Pietro si procede sulla via superiore del paese affacciata sulla vallata sottostante e verso il Monte Faudo.
Imbocchiamo Via Isola che passa in mezzo alle case più elevate del paese, fino ad arrivare al bivio col cimitero. Giunti ad un palo della luce con centralina, seguiamo il segnavia lungo una strada lastricata a destra. Passando in mezzo ai campi tra due file di muretti a secco si arriva in breve tempo in una pineta. Giunti sul crinale il panorama si apre verso la costa tra Imperia e S. Remo. Procediamo ora sulla strada sterrata in discesa fino ad una biforcazione: qui prendiamo un’ampia strada sterrata che procede in direzione mare, mentre al successivo bivio giriamo a sinistra verso Strada S. Antonio. Questa passa tra le case di località M. della Costa (400 m).
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Seguendo l’unica direzione possibile e trascurando una diramazione a destra si arriva nei pressi dell’ultima villetta: qui prendiamo una strada sterrata che prosegue a sinistra in una pineta. Nel dedalo di sentieri presenti scegliamo quello più a destra che scende in direzione di un acquedotto. Lo affianchiamo e scendiamo di quota fino a giungere di fronte alla chiesa di S. Antonio. Dal piazzale antistante la chiesa prendiamo una via sterrata che staccandosi sulla destra scende in direzione Cipressa (243 m - 2h 45’ di cammino).
In prossimità del paese il tracciato diventa asfaltatato e giunge ad un bivio. La strada scende verso un gruppo di serre e termina di colpo poco sotto quest’ultime. A questo punto si stacca un sentierino che passa tra le fasce abbandonate e in breve tempo ci porta sulla Via Aurelia in località Piani di Cipressa, nei pressi della Torre dei Marmi (20 m). Attraversata la strada ci troviamo di fronte alla discesa verso la pista ciclabile - passeggiata di S. Lorenzo - S. Remo. Per tornare in direzione S. Lorenzo seguiamo la passeggiata in direzione est, percorrendo la galleria S. Lorenzo, lunga ben 1500 metri (20’ di cammino) che sbocca prima dell’abitato stesso. Altri 15 - 20 minuti e siamo arrivati nel centro di S. Lorenzo, dove si chiude il nostro anello.
L’intero percorso escluso il tratto della strada di Regione Marmi (eludibile scendendo in direzione mare sulla stessa strada da Cipressa per Sanremo), è percorribile in MTB.
Escursione al Pizzo d’Evigno
L’escursione al Pizzo d’Evigno è indubbiamente uno dei trekking più suggestivi dell’imperiese. Partendo dal paesino di Evigno, è possibile seguire un percorso abbastanza facile, di difficoltà E, che permette di raggiungere il Pizzo d’Evigno con una camminata di circa 4 ore (3 ore per salire e ammirare il panorama e 1 ora per scendere) per un dislivello approssimativo di 600 metri. Al contrario, nei periodi autunnali e invernali, potrebbe essere più indicato percorrere i percorsi esposti al sole che passano dalla Colla di Diano San Pietro o da Tovo Faraldi.
Si consiglia, come sempre, di indossare abbigliamento adeguato e scarpe possibilmente da trekking. Possono risultare molto utili dei bastoncini da trekking, oppure un bastone, facilmente reperibile lungo il percorso. Partendo dall’Agriturismo Le Girandole a Diano Marina, è possibile raggiungere Diano Evigno in soli 20 minuti di auto, percorrendo circa 10 km.
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L’escursione al Pizzo d’Evigno ha inizio dalla piazzetta situata di fronte alla chiesa di San Bernardo, nel paese di Evigno. Seguendo l’ampia strada asfaltata in salita, ci si dirige subito in direzione della Chiesa di San Martino, la cui costruzione originale risale al sec.XII/XIII. I sentieri per arrivare in cresta sono diversi (per esempio è presente un percorso che dalla Colla di Diano San pietro segnalato con indicazioni giallo-rosse): in questo caso dovremo seguire i segnavia bianco-rossi.
Caratteristica del percorso è la presenza di caselle e neviere. Le prime, tipiche dell’entroterra ligure, sono costruite con pietre a secco e di forma circolare. Anticamente venivano utilizzate per la raccolta del fieno, ma anche come deposito temporaneo per gli attrezzi nell’agricoltura in collina o ad alta quota. Le neviere sono invece pozzi artificiali utilizzati durante il periodo della piccola era glaciale, dal 1300 al 1850, per la conservazione della neve.
Durante l’inverno, la neve veniva stivata e pressata all’interno di questi pozzi, termicamente isolati da uno spesso strato di foglie. La neve veniva quindi spaccata in blocchi e trasportata a dorso di mulo o su carri verso i centri urbani, che ne erano i maggiori consumatori. Anticamente l'industria del ghiaccio a Genova, e in generale in Liguria, era molto importante. Molte delle neviere presenti in questa zona sono oramai collassate e riempite di pietre, per cui difficili da individuare e da distinguere dalle caselle.
Proseguendo in salita, si esce gradualmente dal bosco e si raggiunge il Pizzo d’Evigno, dove il panorama si apre, con ampie vedute sulla costa e sulle vallate. Gli ultimi 150 metri di salita sono piuttosto ripidi. Sulla cima si trovano una croce e una statua della Madonna con il volto che punta a sud verso il mare, oltre che un panorama davvero emozionante.
Ponendosi di spalle rispetto al monte, da sinistra verso destra, è possibile ammirare la costa da Varigotti (scopri l’escursione da Noli a Varigotti lungo il Sentiero del Pellegrino) ad Albenga, l’isola della Gallinara (visibile anche percorrendo la Via Julia Augusta da Albenga ad Alassio), la Val Merula e tutto il golfo dianese, e in particolare Diano Marina.
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La discesa risulta sicuramente più rapida rispetto alla salita. Ricordiamo di fare attenzione a memorizzare dei punti fissi mentre si sale verso la cima, per poi ritrovare facilmente la via del ritorno. In cresta convergono molti sentieri e potrebbe capitare di sbagliare inizialmente strada. Noi abbiamo utilizzato come punto di riferimento il punto più basso del crinale tra la valle del dianese e la Val Merula, scendendo sulla destra.
Informazioni Utili
- Difficoltà: facile
- Tempo di percorrenza: 3h circa
Alta Via dei Monti Liguri
L’Alta Via dei Monti Liguri è un lungo percorso escursionistico che attraversa tutta la regione, partendo da Ventimiglia (provincia di Imperia) e terminando a Ceparana (provincia di La Spezia), non lontano dal confine con la Toscana, per circa 440 km. Questo percorso si suddivide in 43 tappe e attraversa sia la porzione più meridionale delle Alpi che l’Appennino ligure, sconfinando, per brevi tratti, nelle regioni limitrofe.
Tappe e Difficoltà
Ecco alcune tappe dell'Alta Via dei Monti Liguri con indicazione di difficoltà e tempi di percorrenza:
- Dal Colle San Bernardo (1263 m s.l.m.) si sale fra i boschi della Val Tanarello seguendo lo spartiacque del torrente. Superati il Passo e la Cima Garlenda (2141 m s.l.m.) si giunge al Rifugio Sanremo (2054 m sl.m.). Difficoltà: impegnativo. Tempo di percorrenza: 3h / 3h e 30min circa.
- Siamo sull’Alta Via dei Monti Liguri, fra la Cima Garlenda e il Monte Saccarello: una cresta lunga più di 4 km, con panorami a 360° sulle Alpi e sul mare. Tramite mulattiera si giunge al Passo di Collardente (1601 m s.l.m.) e si prosegue sul lato francese fino alla Bassa di Sanson (1679 m s.l.m.).
- Cime rocciose e boschi di larici ricordano qui i paesaggi dolomitici, anche se ci troviamo a soli 20 km in linea d’aria dal mare. Giunti al Passo di Fonte Dragurina (1821 m s.l.m.) si torna sul lato italiano e si scende alla Gola del Corvo (1403 m s.l.m.), all’incrocio fra Alta Via dei Monti Liguri e Via Alpina. Arrivati al Rifugio Muratone (incustodito) e al passo omonimo, si continua su strada sterrata fino al Colle Scarassan (1224 m s.l.m.) e si raggiunge il Rifugio Gola di Gouta (1213 m s.l.m. Difficoltà: molto impegnativo (in inverno consigliato solo ad escursionisti esperti, muniti di ramponi e piccozza). Tempo di percorrenza: 5h e 30min / 6h e 30 min circa.
- Dalla Gola di Gouta (1213 m s.l.m.), il sentiero conduce alla Foresta Demaniale di Testa d’Alpe, che si estende a cavallo del confine con la Francia, con microclimi caratteristici degli ambienti montani, continentali e freddi; continuando verso sud, si incontrano anche resti di costruzioni militari edificate nel corso degli ultimi eventi bellici. Superata la Fontana dei Draghi (1470 m s.l.m.), il sentiero prosegue su tracciato in posizione panoramica fino alla Fontana Povera (1170 m s.l.m.) e alla strada militare. Difficoltà: impegnativo. Tempo di percorrenza: 5h e 30min / 6h e 30 min circa.
- Da Rocchetta Nervina (230 m s.l.m.) si intraprende la mulattiera che risale la valle del Torrente Barbaira: superata la chiesetta di San Bernardo, si continua fino all’edicola di Santo Stefano, in posizione panoramica sul torrente; lasciato a sinistra il Ponte Cin, si raggiunge il Ponte Paù, dove il Torrente Barbaira forma ameni laghetti. Difficoltà: facile. Tempo di percorrenza: 2h circa.
- I Boschi di Gouta si raggiungono poco prima dell’abitato di Pigna, attraverso il bivio per la Gola di Gouta (1212 m s.l.m.), dove si trova il rifugio: qui si arriva sullo spartiacque fra Val Nervia e Valle Barbaira, ed è possibile fare escursioni su sentieri e piste forestali. Superata una serie di tornanti si sale alla Gola dell’Incisa (1685 m s.l.m.), sulla cresta di confine con la Francia. Continuando sul versante italiano, si taglia il fianco nord-orientale del Monte Toraggio e, poco oltre, quello meridionale, sino al Passo di Fonte Dragurina (1821 m s.l.m.).
Traversata in Valle Impero
La Valle Impero è una meta ideale per gli escursionisti e gli amanti dei cammini. Oltre ai numerosi sentieri che collegano i borghi, si possono programmare camminate più impegnative che regalano viste e paesaggi mozzafiato, alternando ambienti di montagna, collina e arrivando persino al mare. Il trekking parte proprio da Lucinasco (che si trova a 499 m) si attraversa il Passo delle Ville e si raggiunge Colle d’Oggia a 1100 metri dopo circa 600 metri di dislivello.
Lasciato Lucinasco, si attraversa il Passo delle Ville e si raggiunge Colle d’Oggia a 1100 metri dopo circa 600 metri di dislivello. Una cosa però è certa: durante tutta la tappa il paesaggio è incantevole e molto panoramico. La bellezza non è finita qui! Proprio dalla cima del Monte Evigno, raggiungibile dopo il Passo del Ginestro, con la sua croce di vetta, si scorgono Imperia, Diano e Andora affacciate sul mare, quasi come in un dipinto. Superata la cima si prosegue a sinistra lungo una cresta, che ci sorprende anch’essa con una vista mozzafiato.
Una volta superato il Monte Ceresa a 911 metri di quota, si procede in direzione Cervo camminando principalmente in discesa, attraversando continui saliscendi per almeno cinque ore di cammino. Dopo il meritato riposo sarà semplice tornare a casa, a Imperia o a Lucinasco: raggiunge- re la fermata dell’autobus lungo la statale di Cervo è facile e intuitivo.
Come in tutti i cammini è possibile fare varianti, in base alle preferenze e al livello di allenamento. In questo caso ho deciso di allungare la prima tappa del trekking per raggiungere uno dei luoghi più curiosi e innovativi che conosco. Non potevo non trascorrere una notte al Wild Camping presso il Passo San Giacomo (FB: wildcamping2019), proprio sotto al Pizzo d’Evigno.
Consigli Utili
Ecco alcuni consigli utili per affrontare al meglio le escursioni nell'imperiese:
- Lungo il trekking i punti d’acqua scarseggiano.
- I sentieri liguri sono ben tenuti e segnalati, ma il territorio attraversato da questi trekking risulta più selvaggio e meno turistico rispetto al resto della regione. Per questo occorre prepararsi bene prima della partenza, avere con sé tutto l’occorrente per affrontare al meglio il cammino - tra cui tutto ciò che serve per orientarsi in modo ottimale - e tenere sotto controllo il meteo.
Tabella Riepilogativa Escursioni
Escursione | Difficoltà | Tempo di Percorrenza |
---|---|---|
Anello di San Lorenzo al Mare | T/E | 4 ore |
Pizzo d'Evigno | E (facile) | 3 ore |
Alta Via dei Monti Liguri (tratte varie) | Variabile (facile a molto impegnativo) | Variabile (2 ore a 6 ore e 30 minuti) |
Traversata in Valle Impero | Impegnativo (per la lunghezza) | 2 giorni |
La Liguria è una terra di contrasti, dove il mare incontra la montagna, offrendo scenari unici e indimenticabili per ogni tipo di escursionista.
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