Escursioni Invernali nelle Orobie: Un Paradiso per le Ciaspole
Le Orobie, con le loro valli incantevoli, si trasformano in un vero paradiso invernale, offrendo una vasta gamma di attività sulla neve. Non solo sci, ma anche escursioni con le ciaspole, sci alpinismo, pattinaggio su ghiaccio e divertimento con bob e slittini. In questo articolo, esploreremo alcune delle migliori escursioni invernali nelle Orobie, perfette per gli amanti della natura e dell'avventura.
Cosa Fare in Val Brembana in Inverno
Ti stai chiedendo cosa fare in Val Brembana in inverno? La Val Brembana offre diverse opzioni per gli amanti degli sport invernali e delle escursioni sulla neve.
Comprensori Sciistici
In Val Brembana sono presenti diversi comprensori sciistici, che assicurano a tutti gli amanti di questo sport piste per tutti i gusti e livelli, a prezzi contenuti.
- Piazzatorre: Nonostante le dimensioni ridotte, il comprensorio di Piazzatorre offre piste di ogni grado di difficoltà: presenta una pista blu, una rossa e una nera. I kilometri di piste sono all’incirca 4 con, con 2 seggiovie per la risalita.
- Foppolo: Punto di riferimento per quanto riguarda lo sci in Valle Brembana, Foppolo mette a disposizione oggi 2 impianti di risalita e 3 piste, uno per principianti e 2 per sciatori più esperti. Inoltre, anche qui è aperto un baby park adatto al divertimento delle famiglie con un comodo tappetino per la risalita. Negli anni scorsi Foppolo era collegato con la stazione di Carona, ma quest’anno (2023/2024) Carona resterà chiuso per problemi interni di gestione.
- Piani di Bobbio: Oltre ad un’ampia offerta per quanto riguarda lo sci alpino, il comprensorio dei Piani di Bobbio offre anche una pista dedicata allo sci di fondo: la “Rododendro”, con una lunghezza complessiva di circa 5km ed un dislivello di circa 163m. Il “centro fondo” è in grado di offrire tutti i servizi necessari, compreso il noleggio dell’attrezzatura. La pista dispone di varianti in modo da essere adattata anche alle esigenze degli sciatori alle prime armi, mentre nella variante completa rappresenta un ottimo campo di allenamento anche per gli agonisti più esperti.
Piste di Sci di Fondo
- Roncobello: A pochi passi dal centro di Roncobello si può trovare una pista dedicata allo sci di fondo omologata dalla FISI. La lunghezza complessiva è di circa 5km, con la possibilità di accorciarla ad un anello di un solo kilometro per renderla adatta anche ai principianti di questa pratica sportiva.
- Capovalle: Nella frazione di Capovalle inoltre è disponibile una pista di circa 4km, costeggiante il torrente Vallesecca. La pista si trova a circa 1000 metri di altitudine s.l.m., e negli ultimi inverni, dove il clima è piuttosto mite, soffre a volte della mancanza di neve. I volontari che gestiscono la struttura fanno del loro meglio per assicurare le migliori condizioni possibili, ma prima della partenza vi consigliamo di informarvi sull’effettiva apertura dell’impianto.
- Piani dell’Avaro: La zona dei Piani dell’Avaro, situata nel comune di Cusio, offre una pista dedicata allo sci di fondo adatta ad ogni grado di esperienza, avente come punto di forza un’ottima esposizione al sole ed una posizione panoramica sulla vallata sottostante.
- Zambla Alta - Oltre il Colle: Tra le piste di sci di fondo più attrezzate della zona sicuramente figura quella di Zambla Alta - Oltre il Colle, situata proprio sotto il Monte Alben, da Zambla a Valpiana. La posizione particolare è in grado di garantire un innevamento duraturo, che in particolari condizioni può arrivare sino al periodo primaverile.
Sci Alpinismo
Una pratica molto in voga che negli anni sta prendendo piede sempre di più, è lo sci alpinismo. In Val Brembana le zone dove praticarlo sono molte, ma bisogna sapere dove si va, avere l’attrezzatura adatta e sapere come comportarsi sulla neve fresca, anche in caso di imprevisti. Se siete amanti di questo sport gli itinerari non mancano. Di seguito trovate alcune località molto gettonate.
- San Simone: San Simone è un vecchio comprensorio sciistico oggi chiuso. Si presta molto bene per uscite di sci alpinismo, idonee anche per chi è alle prime armi. Si può salire con le pelli e scendere lungo le vecchie piste da sci.
- Monte Torcola: Il Monte Torcola è un paradiso per coloro che si approcciano allo sci alpinismo. Le pendenze non sono eccessive e il rischio valanghe è minimo. Questo ovviamente non esula dal doversi portare l’attrezzatura necessaria come ARTVA, pala e sonda. La partenza è nei pressi del Palaghiaccio, in località Rossanella.
- Roncobello - Baite di Mezzeno: La zona che sovrasta l’abitato di Roncobello è gettonatissima da coloro che amano lo sci alpinismo e le possibilità abbondano. A Capovalle, alla partenza dei percorsi, è attivo un servizio di verifica del corretto funzionamento del sistema ARTVA, molto utile da utilizzare prima di partire. Si può seguire la strada diretta alle Baite di Mezzeno (chiusa al transito nei mesi invernali) fino ad arrivare alla conca di Mezzeno.
Escursioni con le Ciaspole
Non solo sci: il periodo invernale in Valle apre le porte anche ad altre attività sulla neve, come ad esempio l’utilizzo di ciaspole in modo da poter godere do escursioni sulla neve, immersi nel bianco delle Orobie, ammirando un panorama magico, capace di meravigliare anche gli escursionisti più esperti ed avvezzi a questo fantastico mondo.
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- Piani dell’Avaro: La zona dei Piani dell’Avaro si presta perfettamente ad escursioni ad anello utilizzando ciaspole e bastoncini. Raccomandiamo quindi di seguire le tracce lasciate da altri escursionisti oppure dal passaggio del gatto delle nevi.
- Piazzatorre: Nella zona di Piazzatorre ci sono diverse possibilità per gli amanti delle ciaspole: è possibile raggiungere il rifugio Gremei a piedi, lungo la strada forestale, con circa un’ora e mezza di escursione, oppure utilizzando gli impianti di risalita.
- La zona che sovrasta l’abitato di Roncobello è gettonatissima da coloro che amano lo sci alpinismo e le possibilità abbondano.
Divertimento sulla Neve con Bob e Slittini
Passare del tempo sulla neve scendendo dai pendii con bob o slittini fa tornare bambino chiunque e fa divertire tutti.
- Piani dell’Avaro: Oltre ad essere una meta gettonatissima per le ciaspolate, i Piani dell’Avaro si prestano perfettamente al divertimento di grandi e piccini. L’ottima esposizione solare permette di divertirsi tutto il giorno godendo del sole che, anche in inverno, può riscaldare e rendere piacevoli le giornate più fredde.
- Rossanella: In zona Rossanella, nei pressi del pattinaggio su ghiaccio e della partenza degli impianti di risalita, è possibile sfruttare i pendii della zona per divertirsi sula neve. Attenzione però a non dar fastidio agli sciatori che battono la zona. Si consiglia di non soffermarsi nella zona di arrivo della pista da sci.
- San Simone: Fino a qualche anno fa San Simone era un bellissimo compresiorio sciistico, oggi purtroppo chiuso. Le piste da sci hanno però lasciato spazio a coloro che desiderano lanciarsi sui pendii con bob e slittini. La zona non è particolarmente esposta al sole e se questo, da una parte, può rappresentare un handicap, dall’altra consente di mantenere la neve in condizioni ottimali fino a fine stagione.
Consigli Utili per le Escursioni Invernali
Se siete amanti delle passeggiate, un’escursione sulla neve renderà la vostra esperienza ancora più entusiasmante. La neve però comporta anche un’attenzione maggiore alle mete ed è necessario assicurarsi delle condizioni nivologiche prima di partire. Consigliamo per questo di consultare questo link per valutare il pericolo valanghe.
Piste di Pattinaggio su Ghiaccio
Chi invece desidera provare qualcosa di alternativo rispetto alle uscite sulla neve può trovare divertimento assicurato sulle piste di pattinaggio che la valle ha da offrire.
- Piazzatorre: Piazzatorre ospita la più grande tra di esse, presso il Palaghiaccio “Le Pinete”, con una pista al coperto di dimensioni olimpiche aperta tutto l’anno, non solamente nel periodo invernale. Per sapere gli orari di apertura potete chiamare il n.
- Carona: A Carona, nei pressi del Bar Pineta è disponibile una piccola pista di pattinaggio su ghiaccio dove la Pro Loco organizza anche spettacoli e corsi (temperature permettendo). Per sapere se la pista è aperta bisogna chiamare il Bar Pineta al n.
Attività Culturali Invernali
Visitare un museo, un borgo o un luogo particolare può essere sempre una buona opportunità, in tutte le stagioni.
- Museo Casa di Arlecchino (Oneta di San Giovanni Bianco): Nella Frazione di Oneta di San Giovanni Bianco, all’interno dell’antico Palazzo Grataroli è possibile visitare il Museo Casa di Arlecchino, all’interno del quale è possibile scoprire le origini della famosa maschera, addentrandosi tra tradizioni locali e la Commedia dell’Arte. Non solo Arlecchino però, in quanto parte museo è rappresentato dalla Camera Picta, in grado di fornire uno spaccato autentico sulla vita nel borgo e sulla famiglia Grataroli, proprietaria per lungo tempo del Palazzo. Il museo è aperto tutto l’anno. Oneta si trova lungo la Via Mercatorum.
- Museo dei Tasso e della storia postale (Cornello dei Tasso): Nel borgo di Cornello dei Tasso, borgo medievale inserito tra i borghi più belli d’Italia, sorge il Museo dei Tasso e della storia postale. Il museo, situato in quattro edifici storici dislocati nel centro storico, racconta la storia della famiglia Tasso e dell’evoluzione del sistema postale fin dai suoi albori. Il museo è aperto dal mercoledì alla domenica sia mattina che pomeriggio.
- Museo della Valle (Zogno): Il museo della Valle, situato nel comune di Zogno, offre uno spaccato sulla vita degli abitanti della valle negli anni ormai passati, concentrandosi su oggetti e utensili che hanno caratterizzato la vita di famiglie e lavoratori brembani, accompagnandoli nella loro esistenza giorno per giorno. Il museo si compone di 12 sale espositive insieme ad uno spazio esterno allestito con mezzi di trasporto e macchinari per il lavoro nei campi. Aperto dal martedì al sabato dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, offre la possibilità di organizzare anche visite guidate con guide locali.
Esperienze Adrenaliniche
- Ponte Tibetano di Dossena: A Dossena, anche in inverno, è possibile percorrere il ponte tibetano più lungo al mondo. Con 505 metri di lunghezza e un’altezza massima di 120 metri, si presta ad un’esperienza davvero adrenalinica. L’esperienza prevede l’arrivo alla partenza del ponte grazie ad un sentiero che si sviluppa dal centro del paese, mentre il rientro nel borgo si farà percorrendo il ponte.
Itinerari Escursionistici Consigliati
Ripartiamo, armati di tutto punto con ciaspole, sci, scarponi (e la dovuta attenzione) per quattro escursioni nelle nostre belle valli bergamasche.
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1. Rifugio Madonna delle Nevi - Passo San Marco
Il primo itinerario è ottimo per scaldare le gambe! La partenza avviene da Mezzoldo, precisamente dal rifugio Madonna delle Nevi (m.1300). Si interrompe qua la strada estiva che porta al Passo San Marco e che d’inverno (essendo chiusa) diventa ottima per ciaspolatori e scialpinisti. La strada è comunque battuta dal gatto delle nevi e dalle motoslitte fino al rifugio San Marco 2000. Giunti al rifugio è possibile, in circa mezz’ora, raggiungere il Passo San Marco, posto a m.1991 e un tempo valico di collegamento tra lo Stato dei Grigioni (che occupavano la Valtellina) e la Repubblica di San Marco (padrona del bergamasco). Tuttora durante il periodo estivo il valico di San Marco rappresenta un’importante punto di collegamento tra Bergamo e la Valtellina.
2. Monte Visolo
Tutti abbiamo osservato la Presolana dal passo omonimo. Solo i più attenti, però, avranno notato l'elevazione posta alla sua destra. Per chi non lo sapesse, parliamo del monte Visolo, montagna satellite posta a fianco della Regina, che d'inverno diventa una facile e appagante meta per ciaspolatori e scialpinisti. Si parte dal classico sentiero CAI 315-316 che conduce alla Baita Cassinelli (m.1520), ora chiusa. Arrivati a poca distanza dalla baita abbandoniamo il sentiero che scende a sinistra e proseguiamo seguendo le indicazioni per il monte Visolo (CAI 315). Il sentiero sale ripido lungo quella che d'estate è una dorsale erbosa, fino all’arrivo alla spalla sud della nostra montagna, a quota 1800 metri circa. Non vi resta che legare le ciaspole alle zaino e calzare i ramponi per la parte più faticosa (ma anche più divertente) della salita, fino all’arrivo sulla cima a metri 2369. In vetta ci troviamo a dirimpetto della parete della Presolana, talmente vicina da poterla quasi toccare! Il ritorno avviene sul percorso comune alla salita.
3. Monte Campioncino
Per questa escursione ci spostiamo ai confini delle Orobie, quasi in Valcamonica. La partenza avviene dalla località di Fondi, a Schilpario, in prossimità di un piccolo centro abitato posto sulla strada estiva che conduce al Passo del Vivione, in questa stagione interdetta al traffico. Parcheggiata l’autovettura, si prosegue a piedi nel bosco, in un paesaggio che dopo un’abbondante nevicata risulterà, agli occhi dell’escursionista, quasi fiabesco. Dopo circa un’ora abbandoniamo la strada che porta al Passo del Vivione e seguiamo le indicazioni per il Rifugio Cimon della Bagozza, aperto d’inverno nei fine settimana. Per il Monte Campioncino dobbiamo lasciare il rifugio a sinistra e proseguire seguendo le tracce di ciasporatori e skialp, che con maggiore pendenza ci porteranno alla statua della Madonna dei Campelli (m.1800 circa). A destra possiamo ammirare la maestosa vetta del Cimon della Bagozza, dove alpinisti come Cassin e Bramati hanno aperto vie di arrampicata su roccia di elevata difficoltà. Si prosegue dritti sul tracciato, ignorando la bella parete del Cimone, seguendo le indicazioni per il Passo di Campelli. Raggiunto il valico si percorrere a mezza costa, neve permettendo, il lato Camuno del Monte Campioncino fino alla sua vetta, posta a metri 2100. Se avete avuto la fortuna di trovare una giornata di sole resterete a bocca aperta ammirando il panorama sulla Valcamonica, dove tra tutte le vette spiccherà niente meno che il Monte Adamello. Per la sola salita servono circa tre ore ed il dislivello è di poco inferiore ai 1000 metri.
4. Monte Aralalta
Questa escursione prende il via da Cappo Foppa, frazione di Pizzino in Val Taleggio. Cartina alla mano si seguono le indicazioni per il segnavia CAI 153 che, a seconda dell’innevamento, potrebbero risultare poco visibili. Il sentiero si snoda nel bosco, tra pini ed abeti coperti di bianco. In questo paesaggio surreale si raggiunge in circa un’ora la Baita di Baciamorti (m.1540) ed il passo omonimo, dove un segnavia ci indicherà il percorso. Il bosco lascia il posto alla distesa di neve e continuando lungo la facile e larga cresta, risaliamo il suo crinale fino al culmine, posto a metri 2009. Ad attendere l'escursionista che raggiunge la vetta c'è una madonnina, e un bellissimo panorama sulla parete nord dei monti Venturosa e Cancervo! Seguendo la cresta, in pochi minuti, si può raggiungere la facile e vicina vetta del Monte Aralalta (m.2006), dove sulla cima si trova solo un “cumulo di sassi”, ora sepolto dalla neve, posto ad indicarne la vetta. La discesa può essere effettuata sul percorso comune all’andata, tuttavia i più esperti possono continuare la loro escursione scendendo seguendo la cresta che degrada a nord-ovest, in direzione del casolare sottostante le pendici del monte Aralalta. Raggiunto il casolare che porta il nome di Baita Cabretondo, non resta che seguire la traccia che ricalca il famoso Sentiero delle Orobie, fino all’intaglio chiamato “Bocchetta di Regadur”. Il sentiero degrada ora in una ripida discesa (attenzione in caso di ghiaccio!), transitando lungo ai Piani dell’Alben, regalando una vista magnifica sul vicino Resegone. Un ultimo sforzo ed apparirà come per magia il rifugio Gherardi (m.1650). Se siete arrivati fino a qua, il nostro consiglio è una tazza di tè fumante al rifugio, sempre aperto nei weekend invernali. Recuperate le forze non resta che mezzora di cammino lungo il segnavia CAI 120, che ci riporterà al punto di partenza.
5. Rifugio Albani
La partenza è dal piazzale della funivia in località Carbonera. Per un primo tratto seguiamo una strada cementata che presenta fin da subito un dislivello piuttosto sostenuto. Dopo alcuni tornanti abbandoniamo la strada per immergerci nel bosco, superando poco dopo un bellissimo ponte in legno che ci permette di attraversare il torrente Rino. Lungo il percorso troviamo sia i classici segnali bianchi e rossi sia dei cartelli gialli con il simbolo di uno scialpinista che ci permettono di orientarci senza molti problemi. Superata la deviazione per il sentiero 403A (che non percorriamo in quanto più ripido) proseguiamo la salita, sempre sostenuta e a tratti un po' stretta, fino al limite del bosco. Da qui il panorama si apre e ci troviamo davanti l'imponente profilo della Presolana. Dopo poco iniziamo a scorgere in alto a destra la sagoma del Rifugio Albani. Proseguiamo attraverso numerosi tornanti fino ad alcune costruzioni, luogo di una vecchia miniera abbandonata. Salendo ancora per alcuni minuti giungiamo infine al Rifugio Albani.
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Escursione non banale per via del dislivello e per la presenza di neve e/o ghiaccio. A seconda delle condizioni possono essere utili ramponcini, ramponi, sci o ciaspole. Contattare il rifugio per informazioni più aggiornate. Nel nostro caso, la neve era ben battuta e presente da circa metà percorso ed erano sufficienti i ramponcini.
N.B. La descrizione si riferisce alle condizioni riscontrate alla data dell'escursione. Prima di intraprendere l'itinerario, informarsi sulle sue attuali condizioni e sull'eventuale presenza di neve e/o ghiaccio, per valutare la fattibilità dell'escursione e dotarsi dell'attrezzatura adeguata.
INVERNALE: l'itinerario è stato percorso in periodo invernale e presentava neve e/o ghiaccio, richiedendo quindi l'utilizzo di attrezzatura specifica. Si declina ogni responsabilità per l’uso improprio delle informazioni e dei materiali contenuti sul sito. La responsabilità nel seguire gli itinerari proposti in questo sito web è totalmente a carico dell’utente e in alcun modo dell’autore.
Escursioni Specifiche in Val Brembana
Esploriamo alcune escursioni specifiche da fare con le ciaspole in Val Brembana:
1. Piani dell'Avaro
Tra tutte le escursioni da fare con le ciaspole in Val Brembana, questa è probabilmente la più famosa. Si sale in macchina da Cusio fino al parcheggio del rifugio albergo Monte Avaro (strada a pagamento). Una volta parcheggiata la macchina si ha a disposizione un vastissimo altopiano da scoprire lentamente. Seguite le tracce lasciate dagli altri escursionisti oppure quelle battute dai gatti delle nevi (purtroppo non ci sono cartelli), e cercate di compiere un bel giro ad anello passando per il dosso panoramico, la cappelletta dell'Assunta e rientrare poi in rifugio. Le moderate pendenze permettono di camminare dove e quanto si vuole. Tempo stimato: 2-3 ore di cammino.
2. Val d'Inferno
Meta di questa escursione con le ciaspole in Val Brembana è la Val d'Inferno e l'agriturismo Ferdy. Si parcheggia subito dopo l'abitato di Ornica nei pressi del santuario della Madonna del Frassino. Per arrivare ci sono due opzioni: seguire sempre la strada asfaltata e le indicazioni per l'agriturismo Ferdy (ovviamente con la neve non si vede la strada), oppure, prendere il ripido sentiero 106 che taglia per il bosco e sale per pascoli fino a raggiungere, nei pressi della località Baita Giai, il tracciato della strada asfaltata (in questo caso informatevi sulla situazione del manto nevoso, ho visto diverse slavine in quel versante). Da qui si entra nel magnifico pianoro della Val d'Inferno dove alla fine si trova l'agriturismo Ferdy (io l'ho trovato chiuso), circondato da un anfiteatro di montagne di sublime bellezza. Tempo 1H30 andata, dislivello: 450 metri.
3. Baite di Mezzeno
Partenza per l'escursione ai Laghi Gemelli, seguendo le indicazioni per le Baite di Mezzeno. Si percorre una pista per escursioni invernali fino alla conca che ospita le Baite di Mezzeno (m.1650).
4. Monte Grem
Più che escursione con le ciaspole questa può essere intesa come escursione invernale, da fare con o senza neve, passando prima per la cappella di San Rocco e poi uscire in un tratto di strada asfaltata. Se c'è poca neve consiglio di sostituire le ciaspole con dei ramponcini. Arriva dopo circa un'ora di cammino.
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