Escursioni all'Isola Bisentina: Cosa Vedere e Come Organizzare la Tua Visita
L'isola Bisentina, la maggiore delle isole del lago di Bolsena (Viterbo), sorge dalle limpide acque del lago come una visione, con le sue sponde verdi che degradano dolcemente nelle acque e a tratti si elevano in falesie rocciose, con cupole e cappelle che fanno capolino tra le piante. L'isola Bisentina è un vero e proprio scrigno di tesori d’arte e natura, che si apre a tutti.
L'isola Bisentina riapre al pubblico nei fine settimana, un motivo in più per visitare il lago vulcanico più ampio d’Europa, dalle acque balneabili. L'isola è diventata un must see dell’alto Lazio perché è stata riaperta al pubblico dalla famiglia Rovati con un itinerario ad anello. Un progetto di rinascita voluto dalla famiglia Rovati, ultima proprietaria di questo fazzoletto di terra di circa 17 ettari in mezzo al lago di origine vulcanica più esteso d’Europa.
Come Arrivare e Cosa Aspettarsi
Dal porticciolo di Bolsena i traghetti per la Bisentina partono tutte le domeniche, mentre da Capodimonte partono ogni sabato e ogni lunedì fino ad ottobre. Durata della navigazione, 10/15 minuti. Chi fosse sulla sponda opposta del lago può scegliere di partire dal molo di Bolsena. Durata della navigazione in questo caso, 25/30 minuti.
Partendo dal molo, potrete godere di una vista favolosa dal lago del borgo di Capodimonte e della Rocca ottagonale costruita proprio sulla sommità. In pochi minuti approderete alla darsena settecentesca (sapientemente restaurata) e inizierete la passeggiata.
Un Luogo Sacro Ricco di Storia
Come tutti i luoghi di grande fascino, l’isola è stata considerata un luogo sacro fin dai tempi più antichi: sull’isola è presente un misterioso tunnel scavato nella roccia lungo 45 metri che si ritiene fosse servito come luogo di culto degli Etruschi. Ancora nel Medioevo e nel Rinascimento è attestata come prigione per eretici fino a diventare possedimento della potentissima famiglia Farnese che vi fece edificare la chiesa di San Giacomo e Cristoforo, con la cupola disegnata dal Vignola, per crearvi il sepolcro di famiglia. Fu il periodo in cui tra i visitatori della Bisentina si contarono anche diversi pontefici, tanto da guadagnarsi il soprannome di isola dei papi.
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Le Cappelle e i Monumenti
Le sette cappelle sparse sulle sponde dell’isola, ben visibili dal lago, e il convento, furono edificate dai frati minori: quella di Santa Caterina è attribuita a Antonio Sangallo il Giovane, uno degli architetti più in vista del suo tempo, mentre gli affreschi della cappella del monte Calvario sarebbero della scuola di Benozzo Gozzoli.
Così si possono già visitare tre delle sette cappelle edificate fra il XV e il XVI secolo, unite da un cammino devozionale che risale alla presenza sull’isola dei Frati Minori dal 1431. La chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo svetta con la sua cupola: scrigno di tesori (come le tele di Annibale Caracci oggi in Vaticano) è in restauro con l’attiguo monastero.
Non mancano però altri tesori, rimasti sull’isola, da ammirare nelle tre cappelle visitabili attualmente: la cappella a pianta ottagonale di Santa Caterina attribuita ad Antonio da Sangallo il Giovane, che svetta su uno sperone di roccia alto 22 metri; la cappella del Crocefisso o del Monte Calvario, che conserva preziosi affreschi attribuiti alla mano di Benozzo Gozzoli; infine, la cappella di Santa Concordia.
Altro luogo affascinante, pieno di mistero, è la Malta dei Papi: fu citata da Dante nel Paradiso (canto IX, vv. 52-54) come carcere perpetuo e nel tardo Ottocento Madame Blavatsky, animatrice di un salotto teosofico, pensava che fosse uno degli ingressi segreti per il regno sotterraneo di Agarthi, “l’inaccessibile”.
L'Isola Oggi: Arte e Cultura
L’isola ha conosciuto anche due secoli di abbandono, fino a metà Ottocento, quando fu acquistata da un imprenditore piemontese che poi la vendette, ai primi del Novecento, alla principessa Beatrice Spada che ne fece la sua residenza di campagna con il giardino all’italiana ancora visibile. L’isola oggi è ancora privata: è stata acquistata nel 2017 dalla Fondazione Luigi Rovati con l’intenzione di riqualificarla e aprirla stabilmente alla fruizione pubblica per organizzarvi eventi culturali come concerti, mostre d’arte e residenze d’artista. In questa estate, sull’isola si può visitare la mostra Coltivare l’arte, con tre opere site specific di artisti contemporanei.
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Oggi, a questo itinerario di storia e di arte, si affianca un percorso di opere contemporanee, realizzato da Tearose nell’ambito dell’iniziativa "Coltivare l’Arte", in cui artisti di varie discipline sono chiamati a confrontarsi con temi legati alla natura, ai suoi silenzi e suoni, oltre che alla sua tutela.
- Sintonie di José Angelino attivate da neon luminosi nella Rocchina di Santa Caterina.
- Il Vello d’oro di Federico Gori, che ha coperto con uno speciale vello d'oro un leccio secolare.
- Un’installazione di strumenti che risuonano seguendo i moti della Via Lattea nel piccolo oratorio di Santa Concordia, realizzata da Matteo Nasini.
Il primo approccio con l’isola Bisentina è avvenuto con un leccio secolare che l’artista Federico Gori ha trasformato in un'”opera d’arte”. Ha rivestito la cavità dell’albero con la foglia d’oro per proteggerlo dalle insidie dell’umidità come il manto dorato di Crisomallo. Non a caso, l’opera si chiama “Il vello d’oro”.
Scesi dal Monte Tabor, la cima più alta dell’isola, abbiamo raggiunto la Malta dei Papi, un pozzo artificiale citato anche da Dante nella Divina Commedia come carcere perpetuo per i religiosi eretici. Dall’imbocco del pozzo fuoriesce una melodia: è la terza opera di land art. L’installazione sonora, composta dal maestro Roberto Cacciapaglia, si intitola “Celestia”.
Potrete anche voi percorrere i 45 metri per raggiungere la camera ipogea del pozzo, abituare gli occhi alla semioscurità e ascoltare la composizione del maestro. Gli studiosi non sono ancora giunti a una decisione unanime sull’uso del manufatto. Pozzo per la raccolta delle acque piovane? Luogo per la celebrazione di rituali legati alla nascita e alla fertilità di una Grande Madre?
Informazioni Utili per la Visita
L’accesso all’isola è consentito tra la primavera e l’autunno nel weekend e in giornate festive. Per il 2025 le date sono: 19 aprile - 2 novembre.
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Noi abbiamo prenotato la visita guidata (attualmente l’unico modo per accedere all’isola) sul sito ufficiale. La guida (in italiano e in inglese) vi farà fare un viaggio nella storia dell’isola, dalla spiritualità dei frati alla mondanità sfrenata dei Farnese. Le 3 ore circa di percorso voleranno, letteralmente, affascinati dal mix di natura, arte, architettura e mistero che pervadono questo “scoglio” che affiora dalle limpide acque del lago.
Costi
Prezzo visita guidata Isola Bisentina:
- 25€ adulti over 16 anni
- 15€ ragazzi 6-15 anni
- 6€ persone diversamente abili
- gratis bambini under 6 anni
All’atto di prenotazione, viene registrato anche il posto a bordo del battello da pagare solo una volta a bordo.
Prezzi battello:
- 20€ adulti
- 15€ persone diversamente abili
- gratis bambini fino a 6 anni
Consigli Pratici
- Gli animali sono ammessi solo se al guinzaglio.
- Le scarpe da trekking sono fortemente consigliate per affrontare il percorso, caratterizzato da minimi dislivelli (la cima più alta è di 57 metri) ma da un terreno in alcuni punti dissestato.
- Nello zaino portate con voi: una bottiglietta d’acqua ed eventualmente uno snack perché non ci sono fontane né punti ristoro.
- Crema solare e antizanzare.
- Cappellino.
Avete mai pensato di alloggiare su un’isola lacustre? Un luogo affascinante per le sue caratteristiche morfologiche ed ambientali, ricco di storia.
Il Lago di Bolsena e Dintorni
Il Lago di Bolsena, situato tra Lazio, Umbria e Toscana, è il lago vulcanico più grande d’Europa. Autentica meraviglia naturale, grazie ai paesaggi mozzafiato, alle acque limpide, alle spiagge tranquille e ai borghi ricchi di storia e cultura, questo lago rappresenta una destinazione ideale per chi ama tranquillità, cultura e natura.
Nel vasto comprensorio del Lago di Bolsena, oltre a Capodimonte, altri due bellissimi borghi si affacciano sul lago: Marta e Bolsena. A questi si aggiungono centri storici di significativa importanza turistica e storica come Montefiascone, Valentano e la celebre Civita di Bagnoregio (conosciuta anche con il nome di “Città che Muore”), a circa 15 km a est di Bolsena. A circa 4 km a nord del lago sorge il suggestivo borgo di Grotte di Castro.
Tabella Riassuntiva Costi e Informazioni Utili
Voce | Costo | Note |
---|---|---|
Adulti (Visita Guidata) | 25€ | Over 16 anni |
Ragazzi (Visita Guidata) | 15€ | 6-15 anni |
Persone Disabili (Visita Guidata) | 6€ | |
Bambini (Visita Guidata) | Gratis | Under 6 anni |
Adulti (Battello) | 20€ | |
Persone Disabili (Battello) | 15€ | |
Bambini (Battello) | Gratis | Under 6 anni |
Scarpe da Trekking | Consigliate | Terreno dissestato |
Acqua e Snack | Portare con sé | Assenza di punti ristoro |
Bellezza e spiritualità sono il Dna di questo luogo tanto amato dai Farnese e da loro affidato ai frati minori che vi costruirono un orto, sette cappelle e un “Cenacolo” a strapiombo sul lago per la meditazione, uno dei punti più suggestivi del percorso. Ora l’Isola Bisentina si apre a tutti.
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