Escursioni all'Isola di San Pietro a Taranto: Cosa Vedere e Come Raggiungerla
Le gite giornaliere in barca nel Golfo di Taranto e lungo la litoranea tarantina offrono un’esperienza indimenticabile per chi desidera scoprire la bellezza naturale e la storia di questa splendida area della Puglia. Una delle mete più popolari durante queste escursioni è l’Isola di San Pietro, conosciuta per la sua storia legata all’antica tradizione marinara tarantina. L’arcipelago delle Cheradi è composto da sole cinque isole ed è rinomato per la sua storia e biodiversità.
Storia dell'Isola di San Pietro
L’isola di San Pietro veniva usata per difendere la città in tempo di guerra. Ventimila anni fa, un periodo glaciale fece sì che l’isola diventasse una cima alta circa 130 metri. L’isola vulcanica è di origine geologica antica. Ci sono segni di una vecchia attività vulcanica (colate laviche, crateri) che risalgono principalmente al Miocene inferiore (circa 17 milioni di anni fa). Questo magmatismo acido era associato alla rotazione del blocco Corso-Sardegna. Un tempo dagli alberi che vivevano qui si ricavava ambra di altissima qualità. Per l’abbondanza di corallo, la gente chiamava queste isole “Auree”. Coradi e Chèradi potrebbero derivare da questo nome.
All’inizio del XVIII secolo vi fu costruita la masseria del Capitolo, affittata a un contadino che vi piantò grano, ulivi e fichi. A causa della Grande Guerra e dell’occupazione navale, l’attività agricola cessò all’inizio del XX secolo. Per questo motivo fu piantata una grande pineta, la cui vegetazione esiste ancora oggi. Ancora oggi, l’isola conserva testimonianze dell’epoca napoleonica, in particolare le postazioni per i cannoni, i plinti e una grande torre di ferro. Lastre di pietra calcarea rivestono le mura del forte, così come gli antichi infissi in ferro, grondaie e inferriate in bronzo splendidamente decorate.
Cosa Vedere sull'Isola di San Pietro
L’isola è un piccolo paradiso naturale, dove è possibile nuotare, fare snorkeling e ammirare la ricchezza della fauna marina, con pesci colorati e fondali mozzafiato. La costa orientale, su cui si trova anche il porto, è piatta, bassa e sabbiosa. I 33 km di coste rocciose dell’isola comprendono grotte, insenature, scogliere e piscine naturali. Il faro e il faro di Capo Sandalo (numero 1384) dominano la costa occidentale.
Proseguendo verso la litoranea, si possono visitare luoghi suggestivi come Marina di Pulsano, con le sue spiagge sabbiose e scogliere frastagliate. Durante le gite, le guide locali raccontano storie e leggende del territorio, spiegando l’importanza storica di Taranto come centro della Magna Grecia. La Città Vecchia di Taranto risale a più di 2700 anni fa e la storia è ancora perfettamente visibile negli ipogei, i palazzi nobiliari, le facciate delle chiese. Il Castello Aragonese è il simbolo di Taranto.
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Flora e Fauna
Flora e fauna dell’Isola di San Pietro il cisto, il lentisco (Pistacia lentiscus), il ginepro (Juniperus), il mirto (Myrtus communis) e il corbezzolo (Arbutus unedo) sono alcune delle piante più tipiche della macchia (Mediterraneo, n.d.). Oltre al rosmarino (Rosmarinus officinalis) e all’elicriso (Helichrysum), la gariga domina i terreni più aridi, inaccessibili e scoscesi (Mediterranean, n.d.). Il pino d’Aleppo (Pinus halepensis) e il leccio (Quercus ilex) crescono in luoghi meno esposti al maestrale.
Oltre alla piccola palma (Chamaerops humilis) o palma di San Pietro (l’unica palma selvatica d’Europa, n.d.), la palma da dattero di Creta (Phoenix theophrasti) è presente anche sui terreni più aridi, inaccessibili e rocciosi (Mediterraneo, n.d.). Sono presenti anche alcuni rari endemismi botanici come l’astragalo marittimo (Astragalus maritimus) (Mediterraneo, n.d.). Gli agrumi, il limone (Citrus limon) e l’arancio (Citrus sinensis) sono tra gli alberi da frutto che possono essere coltivati sull’isola (Mediterraneo, n.d.).
Un gran numero di nidi di falco della regina (Falco eleonorae) abita le scogliere affacciate sul mare, migrando in inverno verso il Madagascar dove vanno in letargo. Numerose colonie di uccelli acquatici popolano stagni e paludi, tra cui un gran numero di fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus). L’isola ospita una singolare specie di coleottero, la Cicindela campestris saphyrina. La Cicindela campestris saphyrina è una specie singolare di coleottero.
La Vita Marina
I fondali dei mari circostanti sono ricchi di praterie di Posidonia, vongole, noci, tartufi di mare, cozze pelose e Pinna Nobilis. La zona è popolata anche da un gran numero di alghe, molluschi, spugne, celenterati, vermi, tunicati, ricci e stelle marine. La Jonian Dolphin Conservation, una società di ricerca scientifica, preserva l’area allontanando i delfini per mantenere la zona libera dai turisti.
Come Raggiungere l'Isola di San Pietro
Torna la magia delle vie d’acqua di Kyma Mobility, che permette a tarantini e vacanzieri di raggiungere l’Isola di San Pietro via mare attraverso il Canale Navigabile, che la collega alla Città Vecchia. Tutti potranno godere di un’emozionante traversata in motoscafo per raggiungere l’isola e ammirare la Città Vecchia dal mare. Dopo una giornata in mare, si può trascorrere una giornata al mare nello stabilimento della Marina Militare, dove si trova una spiaggia attrezzata e acque cristalline. Il servizio di navigazione sarà riproposto anche quest’estate, a partire dal 20 giugno.
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Ogni giorno le due motonavi “Clodia” e “Adria” partiranno dall’imbarcadero di Piazzale Democrate e, dopo aver effettuato una fermata intermedia presso la Banchina Torpediniere, raggiungeranno l’Isola di San Pietro. Oltre alle consuete motonavi “Clodia” e “Adria”, collaborerà con la Marina Militare la Kyma Mobility Amat, società partecipata dal Comune di Taranto. Le navi da crociera a Taranto attraccano al Centro Servizi Portuale Polivalente di Falanto realizzato sul molo San Cataldo.
Informazioni Utili per la Visita
Lo stabilimento elioterapico della Marina Militare sull’isola di San Pietro potrà essere raggiunto attraverso i collegamenti via acqua. Due motonavi, Clodia e Adria, traghetteranno cittadini e turisti da Taranto all’isola maggiore delle Cheradi attraverso il servizio Kyma Mobility Amat.
Il viaggio di andata e ritorno in motoscafo e l’ingresso all’Isola di San Pietro costano 12,80 euro a persona, mentre i bambini fino a sei anni viaggiano gratis. Le escursioni turistiche costano 10,00 euro. I biglietti possono essere acquistati online o tramite le app Mycicero e Kyma AMAT (valido sia per l’acquisto via WEB che tramite le app Mycicero e Kyma AMAT). Sia i biglietti ordinari di andata e ritorno, sia gli abbonamenti per militari, recheranno l’indicazione della data e dell’orario prescelto per l’imbarco, sia per l’andata che per il ritorno.
La sosta auto nel Piazzale Democrate è a pagamento (nei giorni feriali) con tariffa P&R di € 2,60/gg. L’abbonamento per i servizi di trasporto con motonave, non dà diritto alla sosta gratuita.
Il Santuario dei Delfini
Alla foce della rada di Mar Grande, sulle Piccole Cheradi, sorgerà un santuario dei delfini, dove saranno ospitati e curati delfini e altri cetacei provenienti dall’area europea. In collaborazione con il Dolphin Project di Richard O’Barry, un’associazione guidata da Carmelo Fanizza ha creato il “Santuario dei delfini di Taranto”, in cui saranno ospitati e curati i delfini. Scienziati e artisti di tutto il mondo stanno dando il loro sostegno all’iniziativa. Il progetto è stato ispirato dal documentario premio Oscar The Cove.
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