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Escursioni nella Laguna di Venezia: Cosa Vedere

La Laguna di Venezia offre un'esperienza unica, un viaggio tra le isole poco note al turismo di massa, dove i tramonti sono indimenticabili e calli e campielli evocano una Venezia di paese, più intima e accogliente. Partecipa a un tour per scoprire le esperienze da insider, a bordo di un peschereccio o "a casa di Hugo Pratt".

Pellestrina: Un Rifugio Autentico

L'isola di Pellestrina è particolarmente apprezzata da chi desidera esplorare i luoghi meno turistici e più caratteristici della laguna veneziana. Pellestrina è un rifugio lontano da tutto e diversa da qualsiasi altra isola veneziana. Scorci pittoreschi, reti da pesca e pescherecci attraccati la rendono un luogo unico.

Pellestrina è una vera isola tra mare e laguna, protetta dai famosi Murazzi. Lunga circa 11 chilometri e larga solo poche centinaia di metri, Pellestrina è una sottile lingua di terra che si affaccia da un lato sulla laguna e dall’altro sul mare Adriatico. A metà fra questa lingua sorge Pellestrina, a 15 miglia da Venezia, paese di pescatori e di marinai lungo due miglia e largo 30 passi che contiene nelle sue case ammucchiate un 8mila anime.

Tra il XV e il XVIII secolo si formò il borgo e venne poi realizzata la diga per la protezione dalle acque alte, i caratteristici Murazzi, che ancor oggi aiutano nella lotta contro le mareggiate e le inondazioni. La storia di Pellestrina è la storia della millenaria lotta tra uomo e natura. Il lato che affaccia sul Mare Adriatico è caratterizzato dai murazzi.

I Murazzi sono una diga in pietra d’Istria bianca, costruita dalla Repubblica di Venezia per arginare il mare. Sono divisi in tre sezioni: quella del Lido (circa 5 chilometri tra Ca’ Bianca ed Alberoni), quella di Pellestrina ( 10 chilometri tra Santa Maria del Mare e Ca’ Roman) e la sezione di Sottomarina (1255 metri tra il Forte San Felice e Sottomarina, fagocitati dalla vegetazione e dalla cementificazione e ora privi di funzioni difensive). La parte più bella e spettacolare è quella tra il cimitero di Pellestrina e Ca’ Roman: vi si può camminare sopra con la laguna da un lato e il mare dall’altro lato, separati solo da questa diga.

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L’ideazione e la realizzazione dei murazzi durarono per quasi tutto il XVIII secolo. Essi vennero danneggiati dalle mareggiate nel 1825 e soprattutto il 4 novembre 1966, quando il loro cedimento fu una delle cause dell’eccezionale acqua alta che sommerse Venezia.

La località di Pellestrina è suddivisa in sestieri: Busetti, Vianelli, Zennari e Scarpa, che richiamano le quattro famiglie chioggiotte che si furono insediate nell’isola dopo la Guerra di Chioggia dove i centri abitati vennero distrutti. Fu costruita una vera e propria diga, un muraglione con grossi massi in Pietra d’Istria, cementati con pozzolana, sopra strati di ciottoli ben compatti e grosse palafitte, che permise agli abitanti dell’isola di poter vivere più tranquilli e godersi il loro mare e la loro laguna.

Cosa Fare a Pellestrina

  • Aspettare il tramonto: Uno degli spettacoli naturali più suggestivi da vivere sull'isola, ammirando il sole che si specchia nella laguna.
  • Percorrere i Murazzi a piedi da Ca’ Roman fino a Santa Maria del Mare: Goditi una scorpacciata di aria sana e paesaggi mozzafiato. Fare a piedi sopra il murazzo almeno il tratto da Cà Roman fino al Cimitero di Pellestrina ti farà emozionare tantissimo e giuro, non lo dimenticherete mai.
  • Ascoltare il suono del silenzio: Uno dei tratti distintivi di questo luogo è proprio il suono inconfondibile del silenzio; qui infatti non c’è frastuono di motori, rumore di fondo o smog come in città.

Gastronomia di Pellestrina

Si diceva che i veneziani vengono a Pellestrina soprattutto per mangiare. I veneziani a Pellestrina vengono soprattutto per mangiare. Qua il pesce è freschissimo e si possono assaggiare le tipiche cozze mitilla, il tesoro gastronomico di Pellestrina, un simbolo della cucina locale. Allevate nelle acque salmastre della laguna, queste cozze sono hanno un sapore intenso e una consistenza carnosa.

La raccolta delle mitille è una pratica secolare, tramandata di generazione in generazione dai pescatori dell’isola, che conoscono alla perfezione i tempi e le tecniche per garantire un prodotto di altissima qualità. In estate, imperdibile è la sagra. Tra i ristoranti più amati ci sono Da Celeste, noto per le sue specialità a base di pesce e per la terrazza affacciata sulla laguna, Da Memo, Da Nane e Stravedo - che ha anche delle camere dove fermarsi a dormire.

Non ci sono molte altre soluzioni sull’isola, se non qualche affittacamere, ma è un’esperienza speciale dormire e risvegliarsi sull’isola essendo un luogo che sorprende con la sua semplicità e autenticità.

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Ca’ Roman: Un Gioiello Naturalistico

Ca’ Roman è un gioiello naturalistico, uno dei pochissimi ambienti dunali dell’Alto Adriatico rimasti quasi inalterato nel tempo, una vera spiaggia naturale. La Riserva naturale di Ca’ Roman è un ecosistema unico e di eccezionale interesse naturalistico, un luogo di particolare attrazione per gli appassionati di birdwatching. Questo perché si trova su una delle più importanti rotte migratorie d’Italia e moltissime specie d’uccelli (si parla di 190 censite complessivamente sino al 2012) la utilizzano in autunno e primavera per riposarsi e nutrirsi prima di riprendere il viaggio.

Si possono trovare uccelli marini come gabbiani corallini, gabbiani reali, sterne, beccacce, piovanelli, ma anche i cormorani cinerini, le garzette, gli svassi, il marangone dal ciuffo e i rapaci come il gheppio, l’assiolo, il falco della palude, lo sparviero.

La LIPU, associazione per la conservazione della natura, la tutela della biodiversità, la promozione della cultura ecologica in Italia, si occupa della gestione naturalistica dell’Oasi di protezione e riserva naturale di Ca’Roman. Contattandoli si può chiedere una visita guidata alla Riserva.

La visita a Ca’ Roman si effettua solo a piedi, attraverso sentieri attrezzati con pannelli didattici ed informativi.

L'Isola di Sant'Erasmo: L'Orto di Venezia

L’isola di Sant’Erasmo, una delle tante che formano Venezia e la seconda per estensione. L’isola è aperta ai visitatori in cerca di tranquillità, che desiderano ristorarsi passeggiando nel parco, visitando la chiesa e il chiostro. L’isola di Sant’Erasmo, la più vasta della laguna nord, è conosciuta come l’orto della Serenissima, ed è rinomata per la bontà dei suoi carciofi, cardi e asparagi.

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L’isola è circondata da rovine, tra cui la Torre Massimiliana ricordo del periodo di dominazione austriaca. Ispirata a fortificazioni medievali, la torre - risalente al periodo 1830-40 e ideata dall’arciduca Massimiliano, ha una base poligonale di 25 metri di diametro.

Oggi le cose sono cambiate ma rimangono alcune caratteristiche, come il terreno sabbioso e salmastro che dà un sapore inconfondibile ai carciofi, raccolti anticipatamente, che prendono il nome di castraure.

San Francesco del Deserto: Un'Oasi di Pace

A poca distanza da Sant’Erasmo, nel verde dei cipressi secolari, sorge l’isola di San Francesco del Deserto (qui sopra), quattro ettari di relax e un convento che la tradizione vuole essere fondato dallo stesso San Francesco d’Assisi nel 1220, quando, di ritorno dalla Terrasanta, sostò in meditazione sull’isola.

Dopo la sua morte l’isola venne donata ai Frati Minori da Jacopo Michiel per fondarvi un convento. Ma due secoli dopo, attorno al 1400, l’isola fu abbandonata e divenne una polveriera per gli austriaci.

Solo nel 1858 il terreno venne donato alla Diocesi veneziana che acconsentì la rifondazione del monastero e il ritorno alla sua antica vocazione.

Frate Francesco d’Assisi nella primavera del 1220 ritorna dall’oriente. Si era recato presso i “Saraceni”, a Damietta, là dove i Crociati tentavano con le armi di vincere le resistenze nemiche e conquistare la Terra Santa. aveva incontrato pacificamente - nel dialogo - il Sultano d’Egitto Malek-el-Kamel, suscitando sentimenti di amicizia e di ammirazione.

Tornato con una nave veneziana, probabilmente giunge a torcello, centro storico di rilievo e sede del Vescovo. In Italia Francesco dovrà affrontare gravi problemi creati dalle numerosissime persone che desiderano seguirlo sulla strada del Vangelo, ma prendendo orientamenti diversi; pertanto egli cerca un luogo tranquillo dove fermarsi nel silenzio a pregare e riflettere.

Arrivato su una piccola isola che è proprietà del nobile veneziano Jacopo Michiel, è accolto dal canto di una moltitudine di uccelli; lo racconta il suo biografo san Bonaventura da Bagnoregio.

Lido di Venezia: Eleganza e Storia

Da un lato, un balcone a cui affacciarsi per farsi baciare dal sole al tramonto dietro San Marco, dall’altra parte, la fine sabbia delle sue spiagge con il profumo del sale e le variopinte conchiglie. Ma basta voltarsi un po’ indietro e passeggiare per le strade più interne dell’isola per ritrovare la raffinatezza di questi luoghi nel profilo di ville e palazzi, eleganti testimoni dello stile che più ha segnato l’architettura lidense: quel liberty d’oltralpe così originalmente unito a uno stile tipicamente veneziano del decoro.

Un tripudio decorativo che coniuga cemento armato e ferro con i mattoni, la maiolica, la bianca pietra istriana, mescolati in evocazioni neo gotiche e neo bizantine nelle residenze dell’isola. Una ricca costellazione di questi edifici è concentrata nella zona che collega Riviera S. Forme arrotondate, cornici lussureggianti di soggetto fito e zoomorfo, bifore e torrette merlate spesso protette da giardini silenziosi e fioriti.

Molte di queste ville, un tempo case private, sono oggi adibite ad alberghi 3 e 4 stelle e mantengono della loro originaria destinazione gli arredi originari. Il confine di questa zona è segnato da una parte dallo storico Des Bains, ora chiuso, da 110 anni richiamo per la cultura internazionale e, dall’altra, dall’Hotel Hungaria in V.le S.

Malamocco: Un Borgo Sospeso nel Tempo

Malamocco, un tempo l’antico porto di Padova, è il borgo sospeso nel tempo di cui si era innamorato il fumettista Hugo Pratt, che qui ha ambientato diverse storie di Corto Maltese. È una zona defilata e silenziosa del Lido unica nel suo genere, che si trova nella zona centro-sud dell’isola, in cui passeggiare lungo il canale, tra calli e campi, proprio come a Venezia.

La storia di questo antico borgo è affascinante e millenaria, affonda le radici nella civiltà romana ed è ammantata da leggende incrostate di salsedine che si ascoltano nei racconti dei pescatori veneziani. Ci sono anche un piccolo cimitero accanto al mare, una particolare scuola elementare su palafitte e i Murazzi, la diga di pietra costruita dalla Repubblica di Venezia per proteggere l’isola dall’erosione del mare. Sembra che l’origine del nome “Malamocco” sia il Medoacus Maior, cioè l’attuale fiume Brenta, da cui Metamauco.

Valle Zappa: Un Angolo di Olanda nella Laguna

Proprio qui, tra barene e velme (le terre affioranti sommerse dall’alta marea), la bocca di porto di Malamocco poco distante, il polo industriale di Marghera all’orizzonte e la romantica Venezia alle spalle, si fa conoscenza con la porzione di laguna meno nota ai turisti - e in verità anche ai locali - e che a pari merito di Murano, Burano e Pellestrina svela un incanto magico e inedito e rappresenta soprattutto un interessante itinerario faunistico.

Un’intera giornata immersi nella natura unica della Laguna Sud, a bordo di un battello ispirato allo stile tradizionale veneziano. Durante la navigazione, costeggeremo le splendide valli dell’Averto, del Cornio e Zappa, raggiungendo il celebre Casone di Valle Zappa, costruzione unica in tipico stile olandese. L’escursione sul vaporetto Cornio comprende una sosta d’attracco all’edificio per ammirarlo da vicino in tutto il suo splendore d’insieme. All’ingresso, un’iscrizione in rima sul marmo racconta che si è approdati in una delle più belle ville della laguna veneta, che «appare al navigator che dal mare proviene come la magione da una fata abitata.

Olanda? Valle Zappa è un mix fra lo stile fiammingo e Parc Guell: un luogo segreto dall’incanto silenzioso al largo di Venezia, dove tra barene e capanni nidificano gli ibis sacri e passeggiano i fenicotteri rosa. Un’uscita a bordo del vaporetto Cornio con gli esperti di birdwatching di Laguna Sud, è regalarsi una pace edificante al ritmo della natura, ritrovare la bellezza silenziosa e sopita delle cose semplici, seguendo il volo di un gabbiano che sfrutta le correnti ascensionali per un fermo immagine in cielo.

Ritagliarsi anche solo un pomeriggio di navigazione, è vivere un’esperienza contemplativa e al contempo riconciliarsi con il creato. Perché questo sì che è un autentico angolo di paradiso, dove in tarda estate la salicornia in fiore incendia di rosso carminio la superficie dell’acqua e d’inverno il limonium (lavanda di palude) stende il suo tappeto di petali viola sul mare. Uno specchio d’acqua e uno spicchio di terra veneziana straordinariamente somigliante ai polder olandesi, dove sono arrivati a stabilirsi persino gli ibis sacri, arrivati dall’Egitto.

Altre Isole e Attività nella Laguna

  • Murano: Famosa per le sue vetrerie artistiche.
  • Burano: Nota per le case colorate e i merletti.
  • Torcello: Un'isola antica con una ricca storia.

Come Esplorare la Laguna di Venezia

Per scoprire la laguna veneta puoi scegliere tra tante esperienze ed itinerari. Puoi dirigerti verso nord o verso sud alla scoperta delle tante isole di questo arcipelago. Puoi partire con un tour collettivo da Venezia oppure noleggiare una barca per un’escursione privata.

Il modo migliore per avventurarsi nella laguna, quest'ampia distesa di acqua e di terre semi-emerse dominata dalla quiete e dal silenzio, è viaggiare a bordo di imbarcazioni ecosostenibili, dotate di motore elettrico e pannelli fotovoltaici, oppure alimentate con biocarburanti.

Che sia un aperitivo con gli amici, un addio al nubilato dove prendere il sole e fare il bagno al largo, una cena aziendale o una festa di compleanno, un’uscita naturalista in famiglia.. Ti interessano altri tour in barca in laguna?

Non si può dire di aver conosciuto Venezia - città, unica al mondo, che sorge su un arcipelago di piccole isole al centro della sua laguna - senza averla mai vista dall’acqua.

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