Escursioni sul Monte Canin: Guida alle Difficoltà e Percorsi
Il Monte Canin è una delle montagne più conosciute e visitate delle Alpi Giulie. Offre una varietà di percorsi escursionistici e alpinistici, adatti a diversi livelli di esperienza. Questo articolo fornisce una guida dettagliata alle escursioni sul Monte Canin, con particolare attenzione alle difficoltà dei percorsi e alle informazioni utili per pianificare al meglio la tua avventura.
Raggiungere Sella Nevea e il Rifugio Gilberti
Il punto di partenza per molte escursioni sul Canin è Sella Nevea. Per arrivare a Sella Nevea si può percorrere la Val Raccolana (17km) da Chiusaforte o da Tarvisio, dopo Cave del Predil (21km). Da Tarvisio, la strada statale per Passo del Predil passa per la città di Cave e arriva a un bivio vicino al lago. Lascia la strada statale e svolta a destra per Sella Nevea.
Il rifugio Gilberti, situato a 1850m di altitudine, è uno dei rifugi più frequentati sia in estate, perché punto di partenza di tutte le escursioni sulla catena del Canin, sia in inverno, perché fa parte del comprensorio sciistico di Sella Nevea. Il rifugio Gilberti può essere raggiunto tramite comoda cabinovia, anche per chi volesse utilizzarlo come punto di partenza per le numerose escursioni sul gruppo del Canin.
Il nostro percorso inizia a piedi dalla Telecabina del Canin. Si risale per qualche decina di metri la pista da sci e si imbocca subito a destra il sentiero CAI 635. Dal fitto sottobosco si passa, salendo piano piano attraverso tornantini, gradoni e scalinature, a una vegetazione sempre più rada e aperta, caratterizzata da larice e poi mughi, lasciando intravedere il paesaggio sul Montasio e sul gruppo dello Jof Fuart. Il percorso non presenta difficoltà o punti mal segnalati: è semplicissimo da seguire e in circa 2h-2h30′, senza deviazioni, si sale diretti al Rifugio Gilberti.
Il percorso (Cai 635) è classificato come escursionistico, di livello medio più che altro per il dislivello (quasi 700m) perché per il resto non presenta punti esposti o di difficile orientamento. Il sentiero non ha bisogno di ulteriori dettagli tecnici perché la traccia è sempre ben chiara e indicativa. Da lassù si possono avvistare sia stambecchi che camosci.
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Escursioni dal Rifugio Gilberti
Il rifugio Gilberti può essere il punto di partenza del sentiero Bila Pec, un bellissimo percorso botanico di circa 1,5km con un centinaio di metri di dislivello in cui potrete ammirare diverse specie floreali, immersi nel meraviglioso paesaggio del gruppo del Canin. Il rifugio Gilberti inoltre può essere il punto di partenza per il Monte Forato e l’Okno (foro), un percorso classificato come EE con una parte attrezzata (per il foro) e per il Monte Sart. Le varianti sono descritte nei rispettivi sentieri nella sezione “trekking” del nostro blog.
Sentiero 645/a ("Sentiero Sereno")
Partenza dal grande parcheggio (q. 1140 m. Al bivio con il sentiero 645/a (“Sentiero Sereno” per Escursionisti Esperti) lo imbocco iniziando un lungo traverso. Il pendio si fa presto molto erto e la traccia meno ampia mentre i variopinti colori autunnali del bosco dipingono il mio cammino. Passo a fianco di alti salti di roccia. Mentre guadagno quota sotto il Pic da Lis Ladris, continuano le scalette e le passerelle in legno. Al bivio con il sentiero 659 (Troi dai Sacs) vedo già la Casera Goriuda di Sopra. Tengo la destra (sud-ovest) sempre sul percorso 645/a e, perdendo un poco quota, arrivo alla Casera (q. Accedo nell’area denominata “Foran dal Mus” camminando fra erba e rocce con le conifere che divengono sempre più rare. Mi trovo in una delle zone carsiche più famose al mondo con evidenti fenomeni di superficie, come vasche e solchi, ma anche ricca di cavità sotterranee e abissi profondi oltre 1000 metri. Alto davanti a me emerge il Monte Canin (q.
Sentiero 632 e 636
Raggiunto il sentiero 632, compio una breve deviazione svoltando a destra arrivando, in brevissimo tempo, alla Sella Grubia (q. 2050 m.) posta fra il Picco di Grubia e il Picco di Carnizza, sulla dorsale che unisce il Canin al Monte Sart. Il percorso, con diversi saliscendi, si fa più stretto caratterizzato da fondo in parte roccioso e in parte detritico. Arrivo così alla Sella Bila Pec (q. Seguendo il sentiero 632, scendo nella conca sotto le pendici del Monte Bila Pec e raggiungo il rifugio (q. 1850 m.) a fianco del quale ci sono gli impianti sciistici. Io allungo ancora un po’, quindi imbocco il sentiero 636 risalendo il Piano del Prevala.
Passo a fianco anche ad un piccolo ghiacciaio in parte ricoperto di detriti. Raggiungo così la Sella Prevala (q. Seguendo il percorso 636 verso nord, guadagno quota su di una pista da sci fino alla dorsale su cui è posta la stazione di arrivo della funivia che risale il vallone del Prevala. Di poco superati i 2100 metri di quota, mi trovo nel punto più elevato dell’escursione. Il panorama si estende verso Sella Nevea, lo Jôf di Montasio con il sottostante omonimo piano, lo Jôf Fuart e l’alta Val Raccolana. Mantenendo il tracciato indicato dai segnavia bianco-rossi, discendo lungo il versante italiano del Monte Golovec e del Monte Leupa. Sempre mantenendomi sul sentiero 636 in direzione di Sella Nevea, oltrepasso l’incrocio con il sentiero 637 e, dopo pochissimi minuti, quello con il percorso 636/a. La vista sulla Val Raccolana e la splendida catena montuosa che la chiude a settentrione mi accompagna mentre perdo velocemente quota. Intanto prati e arbusti lasciano spazio a distese di pini mughi punteggiate da larici.
Ferrata Julia al Monte Canin
La Ferrata Julia è un itinerario che permette di raggiungere la cima del Monte Canin con un percorso attrezzato. Ecco alcune informazioni utili:
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Informazioni generali
- Relazione: Ferrata Julia al Monte Canin.
- Località di partenza: Stazione a monte della funivia che da Sella Nevea sale al Rifugio Gilberti Soravito.
Avvicinamento
Raggiunto il Rifugio Gilberti Soravito (1850 m) tramite funivia oppure da Sella Nevea con segnavia 635 (2h - 750 m dislivello) prendiamo il sentiero 632 alla destra del rifugio. Passato il primo bivio dove a sinistra si stacca il 636, noi teniamo la destra ci incamminiamo in salita verso la Sella Bila Pec dove è presente il rudere di una vecchia caserma militare. Seguiamo le indicazioni presenti fino a raggiungere un nuovo bivio (45' dalla stazione a monte della funivia): dritto prosegue il CAI 632 per Sella Grubia e il Bivacco Marussich da cui intraprendere la Ferrata Grasselli, noi invece teniamo la sinistra seguendo i vari bolli rossi in direzione del Ghiacciaio del Canin.
Proseguiamo sul sentiero che si sviluppa su una largo sentiero a mezzacosta fino a raggiungere il ghiacciaio dopo aver risalito un dosso morenico con alcuni buchi lungo il percorso a cui prestare attenzione. Lo stato del ghiacciaio cambia significativamente di anno in anno. Sebbene non sempre siano necessari i ramponi nel tratto iniziale, la pendenza cresce man mano che ci si avvicina all'attacco ed è vivamente consigliato averlo con sé. Ci incamminiamo nella parte centrale. Per raggiungere l'attacco della Ferrata Julia non si può contare su una buona segnaletica nei pressi del ghiacciaio. Dovremo orientarci cercando di salire centralmente il canale innevato individuando la forcella alta da cui, seguendo la linea logica di salita, si raggiungono le funi. Salito il canalone innevato, dovremo prestare attenzione: a sinistra alcuni bolli rossi conducono alla via attrezzata delle Cenge che noi proponiamo come una difficile opzione di rientro, noi teniamo la destra individuando le funi metallica da cui attacca la Ferrata Julia (2350 m - 1h 45' dalla stazione a monte della funivia).
La Ferrata
Prestando attenzione all'attacco della Ferrata Julia che, in base allo stato del ghiacciaio, a volte deve essere raggiunto passando sopra un crepaccio vicino la parete, si sale in diagonale su una parete levigata dall'azione del ghiaccio. Dopo i primi metri su catena, ci spostiamo a destra. Questo primo tratto di ferrata risulterà non facilmente arrampicabile a causa della roccia levigata e quindi può essere necessaria una certa forza di braccia sfruttando anche alcuni pioli inseriti nella parete. Proseguiamo salendo sempre verticali e con una crescente esposizione ma la roccia è ora maggiormente appigliata e offre maggiori possibilità di essere arrampicata. Questa prima parte di ferrata non era presente nel percorso originario che, con il ghiacciaio al suo stato originale, saliva 30 metri più in alto.
Ci spostiamo con un tratto di collegamento verso destra su terreno ora meno difficile fino a vedere la targhetta della Via Julia. Saliamo ora inizialmente su roccette poi, spostando a sinistra, ci troviamo in un canalino molto piacevole da arrampicare dove è consigliato procedere in spaccata. Proseguiamo in verticale su roccette e facili balzi raggiungendo una parete verticale con nuove e ampie staffe metalliche. Saliamo la parete e ci troviamo in un nuovo canalino che risaliamo senza particolari problemi. Attenzione in questa sezione della via al fondo detritico che, se spostato, cadrebbe inevitabilmente sotto dove potrebbero esserci altri escursionisti. La via prosegue con alcuni facili tratto verticali, balzi e un paio di traversi fino a risalire un ultimo canalino e raggiungere il crinale dove termina la parte attrezzata della Ferrata Julia con il ghiacciaio 200 metri circa sotto di noi (2530 m - 45' dall'attacco).
Siamo ora sul crinale dove corre il confine tra Italia e Slovenia e dal quale a sinistra sale la via normale. Noi ora teniamo la destra e seguendo il bolli rossi raggiungiamo con sentiero di media difficoltà a tratti un poco esposto la vetta del Canin con la croce di legno attualmente spezzata (2587 m - 15' dal termine della ferrata - 1h dall'attacco - 2h 45' dalla stazione a monte della funivia).
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Discesa
Dalla vetta del Canin è ben visibile sotto di noi il crinale che separa il confine di stato. Per fare rientro alla funivia si ritorna sui propri passi fino al bivio con l'arrivo della ferrata. A questo punto avremo 3 opzioni di rientro:
- Sentiero delle Cenge: L'opzione più impegnativa che richiede esperienza e assenza di problemi con l'esposizione.
- Crinale verso Sella Prevala: Un rientro più lungo in termini di chilometri ma meno impegnativo.
- Rientro a ritroso: Per la Ferrata Julia e il sentiero di avvicinamento.
Rientro per il Sentiero delle Cenge
Dal bivio si prosegue lungo il crinale seguendo i bolli rossi fino a incontrare un cartello con una traccia non immediatamente visibile che scende a sinistra. Questo sentiero è consigliabile percorrerlo in salita visto che sono solo pochi i tratti attrezzati e si snoda per strette ed esposte cenge che ci riportano al ghiacciaio lasciato prima dell'attacco della ferrata. Il passaggio chiave della discesa richiede di attraversare in spaccata un breve canalino esposto. I tratti di collegamento tra le varie cenge sono composti da roccette su cui è necessario disarrampicare. La segnatura del sentiero non è perfetta quando percorso in discesa e richiede un minimo di interpretazione su come essere percorso. Rientrati al ghiacciaio (1h 45' dalla vetta) si rientra alla funivia per il sentiero di avvicinamento (1h 15' dal termine del sentiero delle cenge - 3h dalla vetta - ca 6h totali).
Rientro dal crinale verso Sella Prevala
Il sentiero corre poco sotto il crinale in territorio sloveno. Ignoriamo i vari bivi che scendono in territorio sloveno e restiamo sul sentiero che corre a mezzacosta fino a raggiungere il Monte Forato. Questo singolare monte ha una "finestra" sul lato italiano. E' possibile raggiungere il foro con breve deviazione. Si prosegue a mezzacosta raggiungendo la stazione a monte della funivia slovene. Noi proseguiamo in direzione nord fino a raggiungere Sella Prevala (2067 m - 2h 30' dalla vetta del Canin - ca 5h totali). Ora tenendo la sinistra con segnavia 636 scendiamo per il vallone glaciale che ci conduce alla stazione a valle della funivia (1h 15' da Sella Prevala - ca 6h 30' totali).
Considerazioni Finali
L'escursione al Canin con la Ferrata Julia è un itinerario molto appagante. La ferrata è di media difficoltà e, a parte la prima sezione, è ben arrampicabile e priva di difficoltà tecniche di rilievo. Discorso a parte per il rientro dal Sentiero delle Cenge che richiede passo fermo e capacità di disarrampicare passaggi di I e II grado in esposizione. Meno difficile seppur più lungo il rientro dal versante sloveno.
La Ferrata Julia è stata costruita nel 1962-63 dagli alpini della Brigata Julia, che di recente ne hanno curato il completo ripristino.
La Ferrata Julia è facilmente abbinabile alla salita al Canin dalla Ferrata Grasselli che sale il versante della montagna dal lato del Picco di Carnizza sul versante Ovest. In questo preferibile percorrere in discesa la ferrata Julia rispetto alla Ferrata Grasselli. Da Sella Nevea, si può salire sul versante opposto della valle in direzione del Jof Montasio o del Jof Fuart salendo alcuni interessanti itinerari attrezzati: la Ferrata Amalia, la Ferrata Anita Goitan, il Sentiero Attrezzato Leva e il Sentiero Attrezzato Ceria Merlone.
Cartografia: Tabacco Map 1:25000 sheet No.
Tabella Riassuntiva Percorsi
Percorso | Difficoltà | Dislivello | Tempo di percorrenza | Note |
---|---|---|---|---|
CAI 635 da Sella Nevea al Rifugio Gilberti | E (Escursionistico) | 700m | 2h-2h30' | Percorso semplice, ben segnalato |
Sentiero Bila Pec | T (Turistico) | 100m | Breve | Percorso botanico |
Monte Forato e Okno | EE (Escursionisti Esperti) | ND | ND | Parte attrezzata |
Ferrata Julia | MDA (Media Difficoltà Attrezzata) | ND | 2h45' (dalla stazione a monte della funivia) | Richiede attrezzatura da ferrata |
Sentiero delle Cenge (discesa) | EEA (Escursionisti Esperti Attrezzata) | ND | 3h (dalla vetta) | Esposizione, passaggi di I e II grado |
Crinale verso Sella Prevala (discesa) | E (Escursionistico) | ND | 6h30' (dalla vetta) | Più lungo, meno impegnativo |
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