Escursioni al Passo del Tonale: alla scoperta della montagna tra natura e storia
Il Passo del Tonale (1883m) collega la valle Camonica con il Trentino, attraverso la valle di Vermiglio e la Val di Sole. Se ti piace camminare, vieni a scoprire alcuni dei luoghi più belli delle nostre montagne! Queste sono alcune delle mete preferite, con trekking più impegnativi ed escursioni più facili, ma ciascuno di questi itinerari ha qualcosa da raccontare.
Escursioni Facili al Passo del Tonale
A Ponte di Legno, la vacanza estiva si intende all’insegna delle attività all’aria aperta: si possono effettuare escursioni, arrampicate, semplici passeggiate o percorsi fotografici, oppure ancora percorrere i numerosi sentieri in bicicletta.
Uno dei percorsi più frequentati è la pista ciclabile dell’Alta Val Camonica, una novità assoluta da queste parti, inaugurata durante la stagione estiva 2012. Essa collega Ponte di Legno a Vezza d’Oglio, snodandosi lungo il fiume Oglio per 12km e passando per idilliaci boschi e paesini. La pista è pianeggiante, il dislivello totale è di poco inferiore ai 300 metri.
Il percorso si sviluppa su sentiero non troppo impegnativo con una splendida vista sulla valle, sull'affascinante Ghiacciaio Presena e sulle maestose cime circostanti. L'itinerario si snoda tra ampie praterie ricche di vegetazione di alta quota in cui, se sei fortunato, potrai scorgere delle simpatiche marmotte fare capolino dalle numerose tane che potrai scorgere lungo il percorso.
Raggiunto poi il punto di arrivo della seggiovia Valbiolo, i più piccoli potranno divertirsi tra i giochi in legno presenti nel Villaggio delle Marmotte. Qui, si trovano infatti diverse attrazioni tra le quali i bambini potranno destreggiarsi e giocare all'aria aperta.
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Valletta dell’Albiolo
La valletta dell’Albiolo costituisce la via di accesso a tutte le cime a Nord del Tonale. Vi si sale per strada dapprima asfaltata, poi di terra battuta, che parte ad Est del passo, quasi alla fine dell’abitato, prendendo a sinistra venendo dalla valle Camonica.
Lago di Strino e Monte Redival
L'escursione ai Laghi di Strino e al Monte Redival è piuttosto lunga, ma è abbreviabile accontentandosi di giungere ai laghi di Strino, senza salire sulla cima del Redival, caposaldo austriaco del fronte del Tonale.
Si sale nella valle dell’Albiolo (Valbiolo), ma ci si ferma quasi subito, superato l’Ospizio, qualche cento metri dopo il primo tornante. Sulla destra un bello spiazzo per parcheggiare, con le indicazioni del sentiero per il Tonale orientale e la Città morta.
Si prende questo sentiero, che risale le pendici del monte Tonale, aggirandolo sulla destra e portandosi sulla spalla fino ad uno spiazzo (circa 2600m) che guarda verso il trentino (EST). Risalendo all’indietro si giunge in breve alla vetta (2696m), mentre prendendo la cresta si inizia il sentiero degli Austriaci, di cui parliamo qui sotto.
Prendendo il sentiero in discesa a sinistra, si giunge alla Città morta (2500m), costituita da imponenti resti di caserme austriache delle truppe impegnate sull’Albiolo. Da qui si prende il percorso (segnato), che costeggia, dapprima verso Nord, e poi verso Est, le catene Sud e NE del Torrione d’Albiolo, percorrendo in quota tutta la conca, fino a giungere ai laghi di Strino (5 o 6 laghetti, di varia grandezza, a 2600m).
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Da qui ci si dovrebbe portare ad una goletta a Nord, la bocchetta di Strino (2848), da dove si sale al Redival (2973) per la cresta Nord. Invece, per far più in fretta, si può salire e scendere direttamente dai laghetti, per la cresta SO, per sfasciumi, a vista.
Escursioni di Media Difficoltà
Salita al Passo dei Contrabbandieri
La salita al passo dei Contrabbandieri è una breve escursione, che dà accesso a percorsi più lunghi ed impegnativi. Dalla malga Valbiolo (2224m), dove si sale in automobile e si parcheggia, si prende il sentiero indicato che continua sul fondo valle e che porta fino al passo, dove sale con pochi tornanti (2681m).
Dal passo proseguono tre sentieri: verso destra il Sentiero degli Alpini (EE), a sinistra si sale al monte Casaiole (EE), in centro si scende al rifugio Bozzi (E). Dal passo bellissima vista dell’imponente piramide dell’Albiolo. Per una gita breve, sulla destra del passo (E), lato Tonale, si trova un bel laghetto in una conca.
Dorsale Casaiole-Monte Cadi
La dorsale Casaiole-monte Cadi è un bel percorso di guerra, ben segnato, in ambiente superbo, sostanzialmente facile, salvo la breve salita dal passo Contrabbandieri a cima Casaiole, con due metri appena appena esposti.
Dal passo dei Contrabbandieri si gira a sinistra (SO), e si prende un percorso segnato che si inerpica subito sul monte sovrastante, cima Casaiole (2779m), ricco di fortificazioni e ricoveri. Si discende un cento metri e si risale ad una cima secondaria (2733m) e poi, scesi dall’altra parte, sul Tonale occidentale (2694m).
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Qui si gira decisamente a sinistra (S), verso cima Cadi (2606m). Prima di risalire questa cima, si può rientrare a malga Albiolo (dove avrete parcheggiato) per un facile canalone erboso, se il percorso risultasse troppo lungo. Altrimenti, da cima Cadi si discende dall’altra parte verso il fondo di Valbiolo, con necessaria risalita lungo la strada.
Escursioni Impegnative e Vie Ferrate
Sentiero degli Alpini
Il sentiero degli Alpini è un sentiero impegnativo, con brevi tratti esposti sul ghiaione. Collega il passo dei Contrabbandieri con il forcellino del Montozzo (2613m), salendo fino in vetta all’Albiolino (2921m).
Dal passo dei Contrabbandieri si prende a destra (NE), salendo per la dorsale Sud-Ovest dell”Albiolo. All’inizio si sta piuttosto sul lato orientale della cresta, ma in breve ci si innalza fino a raggiungere la spalla rocciosa del monte, e girare sul lato occidentale, verso la conca del Montozzo.
Qui si attraversa tutta la pala Ovest del monte, aiutandosi a tratti con catene. Qualche passaggio esposto su ghiaione, senza appigli. Si giunge dall’altra parte, si passa sotto un bell’intaglio, dove si può terminare il sentiero, e si sale sull’Albiolino (2921m), bel dente a Nord dell’Albiolo.
Si prosegue per poco in cresta e poi si scende decisamente per la cresta Nord, per percorso in parte attrezzato, con qualche attraversamento di canaloni ghiaiosi, fino a raggiungere il forcellino del Montozzo (2613m).
Sentiero degli Austriaci al Torrione dell’Albiolo
Il sentiero degli Austriaci al torrione dell’Albiolo è una via attrezzata percorsa dagli Austriaci dalla Città morta al Torrione dell’Albiolo (2978). Quest’ultima vetta fronteggiava l’Albiolo vero e proprio (dove non ho ancora capito come si faccia a salire), ed era tenuta dagli Austriaci.
Appena sotto la vetta del Tonale orientale (vedi percorso precedente), si stacca il percorso, che segue tutta la cresta Sud fin sotto il Torrione, dove sale da Est, aggirandolo a dx. Abbastanza facile, è attrezzato nell’ultimo tratto. Fare attenzione ad un tratto di cavo lasco, proprio in un attraversamento esposto.
Si sale fino al Torrione, passando per successive fortificazioni, e si discende dall’altra parte, sempre per sentiero, fino al goletto che divide in due il sentiero degli Alpini. Si prende il tratto di questo verso il passo dei Contrabbandieri (molto più facile in questo senso, poichè i passaggi esposti sono presi in salita), e dai Contabbandieri si scende fino al parcheggio.
Ferrata al Sentiero dei Fiori
La Ferrata al Sentiero dei Fiori è uno stupendo itinerario d'alta quota che racchiude in sé molte caratteristiche che lo renderanno indelebile nella memoria di ogni appassionato di montagna. Parliamo di un sentiero di cresta, attrezzato dove necessario, che si sviluppa su un crinale di alta quota dove è passata la storia del nostro paese.
L'itinerario è stato preparato infatti dai militari italiani che qui avevano il fronte nella prima guerra mondiale. L'itinerario non è di elevata difficoltà tecnica, salvo poche eccezioni nella parte finale, e presenta dei panoramici magnifici sui vicini ghiacciai del Presena e del Pisgana.
Informazioni Utili
- Località di partenza: Passo del Tonale, al confine tra le province di Trento e Brescia.
- Avvicinamento: Funivia fino al Passo Paradiso (2585 m), poi seguire il CAI 44 in direzione del Passo del Castellaccio (2963 m - 1h 15' dalla stazione a monte della funivia).
- Attrezzatura: È fondamentale indossare l’attrezzatura da ferrata, composta da casco, imbragatura, longe e guanti.
- Periodo consigliato: Tarda primavera ed estate, quando i sentieri sono completamente sgombri dalla neve.
Descrizione del Percorso
Dal passo ci incamminiamo verso sud seguendo gli abbondanti segni e tracce di sentiero. Il primo tratto attrezzato è una lunga cengia che non presenta particolari difficoltà pur sviluppandosi con una serie di sali e scendi. Proseguiamo lungo questa prima parte del percorso non difficile fino a raggiungere una serie di passerelle in legno.
Mentre passiamo su una di queste passerelle noteremo sulla nostra sinistra una serie di staffe che salgono dritte in direzione di una punta. Questa è una deviazione consigliata e ci porta in 10 minuti su un punto molto panoramico (nido dell'aquila) costruito per scopi militari durante la prima guerra mondiale. Se si percorre la deviazione si scende a ritroso per il tratto di salita e si prosegue lungo la via attrezzata.
Ci troviamo ora nei pressi del punto più iconografico del percorso: il Gendarme di Casamadre. Questo gendarme roccioso viene raggiunto e poi superato da due lunghi ponti sospesi, molto stabili e ben costruiti che ci permettono in primis di raggiungerlo e poi dopo un tratto di collegamento di superarlo portandoci oltre. Se non si volesse percorrere i ponti c'è una galleria costruita durante la guerra che permette di evitare i ponti.
Passato il gendarme si prosegue lungo una cengia che ci porta ad aggirare uno spigolo e poi a scendere di alcuni metri. Questa parte del percorso non presenterà per l'escursionista esperto difficoltà di rilievo. A questo punto incontreremo un tratto dove è possibile incontrare neve anche a stagione inoltrata.
In questo passaggio, se la corda è nascosta dalla neve sarà necessario utilizzare attrezzatura da ghiaccio (ramponi, piccozza corda per conserva). Siamo ora sempre ad elevata quota ma proseguiamo in sentiero relativamente facile, senza attrezzature che risente dell'intervento dell'uomo nel periodo bellico che ne ha moderato le difficoltà tecniche.
Proseguiamo nel sentiero fino a incontrare nuovamente le attrezzature nei pressi di una paretina e poi di alcune roccette. A questo punto terminano nuovamente le attrezzature e proseguiamo salendo e scendendo su alcuni massi talvolta instabili fino a raggiungere tramite comodo sentiero il Bivacco Amici della Montagna aperto e gestito generalmente in estate (3160 m - 1h 15' dall'attacco - 2h 30' totali).
Possibilità di Interruzione del Percorso
- Passo di Lagoscuro: Si scende a sinistra in direzione del Lago Scuro, poi risalire nuovamente a sinistra il Passo di Maroccaro e scendere per nevaio alla Capanna Presena (2h dal passo).
- Passo Payer: Si scende verso il rifugio Città di Trento per poi prendere il sentiero a sinistra prima del rifugio e giungere al Passo di Maroccaro e scendere a Capanna Presena (2h 30' da Passo Payer).
- Passo del Lago di Pisgana: Si scende a sinistra verso il rifugio Città di Trento. Lo si raggiunge e poi si risale a sinistra per Passo di Maroccaro e si scende a Capanna Presena (3h 15' dal Passo del Lago di Pisgana).
Note Importanti
Il percorso è in larga parte di difficoltà tecnica modesta, ma l'effettiva difficoltà varia significativamente in base all'innevamento presente considerando che il sentiero si sviluppa attorno ai 3000 m. E' consigliato portare con se le attrezzature necessarie a gestire situazioni tipiche di queste altitudini (i.e. cambi repentini di meteo, innevamento a stagione inoltrata ecc).
Nel 2022 il Sentiero dei Fiori è stato riammodernato dopo un periodo di manutenzione. A seguito della chiusura son stati installati cartelli che suggeriscono di percorrere l'itinerario partendo dalla seconda stazione dell'ovovia al Passo Presena fino al Passo del Castellaccio, ovvero nel senso opposto rispetto alla relazione quì indicata. Come indicato in questo articolo, salvo quando espressamente vietato le vie ferrate si possono percorrere in entrambi i sensi di marcia. Questa situazione crea talvolta situazioni dove si incontrano escursionisti che la percorrono in senso opposto e si dovrà prestare attenzione agli inevitabili incroci.
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