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Escursioni nei Rifugi del Trentino: Percorsi per Tutti i Livelli

Il territorio trentino è costellato di numerosi rifugi di montagna, mete ideali per escursioni di ogni tipo. Molti di questi sono situati in luoghi impervi, raggiungibili solo dopo ore di cammino, mentre altri sono facilmente accessibili e perfetti per gite in giornata con tutta la famiglia. Grazie a percorsi poco impegnativi, in poche ore di facile camminata si possono raggiungere luoghi incantati circondati dalle Dolomiti del Trentino, dove è possibile gustare prodotti locali, ammirare il panorama e godersi momenti di relax respirando l’aria pura di montagna.

I traguardi più belli sono quelli che si raggiungono con un po’ di fatica! E poi c’è un valore aggiunto che trovi solo qui: il rifugista. Con la sua infinita esperienza e conoscenza della montagna, può darti consigli e suggerimenti indispensabili per il tuo cammino nelle terre alte.

Prima di partire per le tue escursioni in quota, pianifica attentamente la tua uscita e, se affronti un percorso classificato con difficoltà tecnica elevata o sei alle prime armi, affidati a una Guida Alpina o a un Accompagnatore di Media Montagna. Ti suggeriamo anche di contattare il rifugista dell’area che visiterai per essere aggiornato sulle fattibilità del percorso e le condizioni meteo.

5 Rifugi del Trentino Facilmente Raggiungibili

Ecco alcuni rifugi del Trentino facilmente raggiungibili, ideali per escursioni adatte a tutti i livelli:

Rifugio Roda di Vael - Sèn Jan di Fassa, Val di Fassa

Situato sui versanti meridionali del gruppo del Catinaccio - Rosengarten, il Rifugio Roda di Vael è circondato dallo spettacolo delle Dolomiti della Val di Fassa. La struttura la si può raggiungere da diversi punti, ma quello più semplice parte con l’avvicinamento in funivia Ciampedie e con una facile camminata di 1h e 30. Ci sono molte attività organizzate al Roda di Vael, una sicuramente da non perdere è la serata dove “osservare le stelle” in compagnia degli astronomi.

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Rifugio Lago di Nambino - Madonna di Campiglio

Con soltanto 20 minuti di camminata su un dolce sentiero ci si trova all’interno di un dipinto della natura. Il rifugio è costruito in legno ed è affacciato sul Lago di Nambino. Tutt’intorno si può ammirare lo spettacolo delle maestose Dolomiti di Brenta. Il Rifugio Lago di Nambino si presta perfettamente alle famiglie. Oltre ad essere facilmente raggiungibile i bambini possono giocare sul prato e i genitori si possono godere il sole sulla terrazza esterna.

Rifugio Val di Fumo - Valle delle Chiese, Daone

Per raggiunge il Rifugio Val di Fumo bisogna oltrepassare la Val Daone e la Val di Fumo (che ne è la prosecuzione) fino al suo termine. Dopo svariati km si lascia l’auto presso Malga Bissina, poco distante dall’omonimo lago. Superata la diga della malga si prosegue a piede e con una camminata di 1h e 30 min. attraverso praterie, ruscelli, fiori, mandrie al pascolo, in un tipico paesaggio alpino, si arriva finalmente al rifugio. Per alcuni può essere il punto di arrivo, mentre per altri è il punto di partenza per dei trekking dolomitici più impegnativi.

Rifugio Capanna Cervino - Passo Rolle, San Martino di Castrozza

Questo rifugio lo si può raggiungere in qualsiasi stagione. Dalla sua terrazza esterna panoramica si può ammirare lo spettacolo delle Pale di San Martino, simbolo di questo pezzo di territorio Trentino. Da qui si possono raggiungere Baita Segantini e la verde Val Venegia con Cimon della Pala. Una delle prime caratteristiche che si nota di questo rifugio è sicuramente il suo nome, deciso dalla stessa guida alpina che costruì la struttura, che riporta quello della grande vetta delle Alpi Occidentali: il Cervino. La baita si trova ai piedi del Cimon della Pala, detto anche il Cervino delle Dolomiti.

Rifugio Altissimo "Damiano Chiesa” - Garda Trentino, Brentonico

Con una semplice oretta di camminata dal Rifugio Graziani si arriva al Rifugio Altissimo Damiano Chiesa, nel territorio del Garda. Grazie alla sua posizione strategica regala una vista spettacolare sul sottostante Lago di Garda, circa duemila metri più sotto.

Esempi di Itinerari e Trekking

  • Il tragitto fra il Rifugio Cacciatore ed il Rifugio Agostini, nell'Alta Val D'Ambiez, può essere coperto con un percorso ad anello molto suggestivo, ai piedi delle Dolomiti di Brenta.
  • Dormire in rifugio è sempre un'emozione: questo itinerario prevede proprio una notte in quota ed una discesa panoramica verso Riva del Garda, con scorci che spaziano dalle Dolomiti di Brenta ai Laghi di Garda, Molveno e Ledro.
  • L’Alta Via del Granito è una splendida traversata ad anello, nella singolare isola granitica del gruppo Cima d’Asta - Cime di Rava, nella Catena del Lagorai.
  • Famoso itinerario ad anello che permette di raggiungere e conoscere i più famosi rifugi delle Dolomiti di Brenta.
  • Escursione classica, di media difficoltà e lunga percorrenza, con una vista spettacolare sul maestoso "Crozzon di Brenta", sulle Dolomiti e sul gruppo dell'Adamello-Presanella.
  • Piacevole escursione nel paesaggio maestoso del gruppo Ortles-Cevedale, nel Parco Nazionale dello Stelvio.
  • Il Rifugio Larcher al Cevedale è inoltre la base ideale per l’avvicinamento a splendide cime: Cevedale, Zuffal, Rosole, Palon de la Mare e Vioz.
  • Trekking ad anello nel cuore del Gruppo del Cevedale. L'itinerario passa per il Rifugio Larcher al Cevedale e per i suggestivi laghi glaciali delle Marmotte, il Lago Lungo e il Lago Nero.
  • Suggestivo itinerario in quota, di media difficoltà, nel gruppo dell'Adamello-Presanella.
  • È una delle escursioni più conosciute del Lagorai occidentale. Il giro parte dal parcheggio in località Frotten nel comune di Palù del Fersina Palai en Bersntol e prosegue poi su ampi pascoli, boschi e le tipiche pietraie.
  • Si tratta di un’escursione storico naturalistica, il Giro della Cavallazza, una montagna panoramica a sud- ovest di Passo Rolle che fu teatro di combattimenti durante la Grande Guerra. Ancora molte sono le tracce in quota con trincee, camminamenti, fortificazioni e gallerie.

Scala Difficoltà CAI (Club Alpino Italiano)

Il Club Alpino Italiano ha adottato, a livello nazionale, una scala per distinguere le difficoltà escursionistiche degli itinerari, che esprime una valutazione sul grado di difficoltà:

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Sigla Descrizione Requisiti
T (Turistico) Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. I dislivelli sono usualmente inferiori ai 500m. Nessuno in particolare.
E (Escursionistico) Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
EE (Escursionisti Esperti) Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento.
EEA (Escursionisti Esperti Attrezzati) Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Sentiero che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Itinerario che conduce l’alpinista su pareti rocciose o su creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Esperienza nell'uso di attrezzatura da ferrata.
EA (Escursionismo Ambientale) Itinerario a tema specifico prevalente (naturalistico, glaciologico, geologico, storico, religioso) di chiaro scopo didattico formativo. Interesse per la tematica specifica.
H (percorso giornaliero di tipo trekking) Itinerari (trekking e alte vie), della durata di più giorni di cammino (di solito 3-7) e della lunghezza da 40 a 100 km, adatti a escursionisti in genere esperti. Buona preparazione fisica e resistenza.

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