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Escursioni a San Martino di Castrozza: Un Paradiso per gli Amanti della Montagna

San Martino di Castrozza è la meta ideale per gli appassionati di montagna e di sport. Sembra di poter toccare le montagne con un dito e la natura si integra perfettamente con il piccolo centro che accomuna tutti gli agi di una capitale alpina. Gli itinerari da poter scegliere sono infiniti.

Dalla più impegnativa ferrata alpinistica alla semplice gita ad un laghetto alpino, dal tranquillo girovagare alla ricerca dei pregiatissimi funghi porcini ad un'escursione storico/didattica nei luoghi della I guerra mondiale, vi troverete sempre immersi in un paesaggio ed in una natura senza pari.

Per gli appassionati non si può perdere l’occasione di godere di alcuni panorami mozzafiato facendo un’escursione trekking. Una cosa che mi ha sempre affascinato delle Pale di San Martino è il fatto che esistono delle aree molto grandi dove è difficile trovare tracce del passaggio umano ed è ancora possibile assaporare quel senso di immensità che solo alcune montagne riescono a regalare.

Itinerari Escursionistici Consigliati

Abbiamo preparato una selezione di percorsi, dai più facili ai più impegnativi, per scoprire questa splendida meta da soli, con amici o familiari. Abbiamo pensato a tutti, anche ai nostri piccoli amici che si avvicinano alla montagna con 2 proposte di baby trekking. Mamme, papà… leggete fino alla fine!

Sentiero verso Malga Crel

Si parte dal Centro Turistico Sportivo, a ridosso del centro del paese, proseguendo verso il camping Sass Maor per poi imboccare a destra la strada in salita. Il tragitto è ombreggiato e in piano con alcuni tratti in lieve salita. Si raggiunge la Malga Crel, punto panoramico con vista sul Gruppo delle Pale di San Martino. Il tragitto è l’ideale per famiglie con bambini e si possono utilizzare passeggini da trekking.

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Laghi di Colbricon

Dal parcheggio nei pressi di Malga Rolle si attraversa la strada statale e si imbocca il sentiero che attraverso il bosco, conduce comodamente, in circa 30 min, ai Laghi di Colbricon. Si sbuca così all’inizio della conca dove sono adagiati i laghi del Colbricon. Si percorrono gli ultimi metri di sentiero e si raggiunge il rifugio Laghi del Colbricon .

Baita Segantini e Cristo Pensante

A Passo Rolle è possibile parcheggiare in due punti: presso il parcheggio piccolo di Passo Rolle (qui si trovano facilmente le indicazioni per la Capanna e la Baita) o presso il parcheggio grande, il quale si congiunge con il percorso sopra descritto con una breve passeggiata di 400 m. L’itinerario da Passo Rolle alla Baita passa accanto la suggestiva Capanna Cervino, così chiamata per via della somiglianza del Cimon della Pala con il fratello delle alpi centrali.

Da Passo Rolle si raggiunge Baita Segantini, (è possibile arrivarci anche in navetta), da qui si prende la strada sterrata completamente in piano che sovrasta la Val Venegia sino a immettersi nel facile e curato sentiero che attraversa i pascoli in leggera discesa, transitando in diversi avvallamenti profondi. Giunti sotto la Sella del Castellazzo si prosegue a destra seguendo le indicazioni Castellazzo, qui inizia un tratto in salita su mulattiera della Grande Guerra. L’ultimo tratto porta alla selletta panoramica che guarda il Cimon della Pala. Da qui il sentiero sale in diagonale e si intravvede in lontananza la statua del Cristo Pensante poco lontano.

Si seguono le indicazioni per Capanna Cervino e Baita Segantini. La strada fino alla Baita è sterrata senza alcun tipo di difficoltà. Giunti alla Baita Segantini si prosegue per le indicazioni che portano dunque alla statua del Cristo Pensante, giungendo ad un classico sentiero di montagna. Mano a mano che si prosegue, la vegetazione si fa più sporadica e si inizia ad intravedere il rifugio. L’escursione procede per 2 ore.

Rifugio Mulaz

La macchina si può lasciare nel parcheggio del ristorante Cant del Gal. Per non sbagliare si segue il sentiero CAI 709, segnavia Rifugio Pradidali. Il percorso è in costante salita, arrivando ben presto a quota 1650 mt sotto Pala Canali. Ci si può aiutare con il cordino di ferro situato nei tratti più problematici, agevolando così la salita. Arrivati a quota 1950 mt si inizia a scorgere il rifugio che è “solamente” 100 mt più in alto.

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Prima dello sprint finale, c’è un tratto pianeggiante in cui riprendere fiato e prepararsi mentalmente e fisicamente per arrivare in cima. La fatica è notevole ma ricompensata. Siamo a quota 2280 mt, nel cuore delle Pale di San Martino, circondati da campanili di roccia alte più di 3000 metri, patrimonio UNESCO. Arrivati al rifugio ci si può riposare e, ovviamente, mangiare le pietanze tipiche, oltre che ammirare il paesaggio ottenuto dopo un notevole sforzo. Giunto il momento di ripartire alla volta del ritorno, il percorso è il medesimo dell’andata, ma questa volta tutto in discesa.

Rifugio Rosetta attraverso la Funivia

Con la cabinovia Colverde si sale da San Martino di Castrozza per poi proseguire con la funivia Rosetta fino a Cima Rosetta a 2.650 m. Un comodo sentiero ci porta fino al vicino rifugio Rosetta, da qui parte il percorso tra i sassi dell'altipiano all’interno del gruppo delle Pale di S. Martino. Seguiamo il segnavia 707 e le marcature bianco-rosse sulle pietre, senza di loro il percorso sarebbe scarsamente visibile. Dopo poco meno di due ore raggiungiamo il lago glaciale e il ghiacciaio della Fradusta che tra pochi anni sarà sciolto completamente. Il ritorno è dallo stesso percorso da cui siamo arrivati.

Giro delle Pale di San Martino: Escursione di 3-4 giorni

Il sentiero che proponiamo è il Giro delle Pale di San Martino, un percorso impegnativo ma molto gratificante che ti porterà a scoprire alcune delle vette più spettacolari delle Dolomiti.

Il percorso ha una lunghezza di circa 50 chilometri e richiede circa 3-4 giorni di cammino, ma è possibile suddividerlo in tappe più brevi in base alle proprie esigenze e capacità. Il punto di partenza del giro è il Passo Rolle, da cui si sale alla Baita Segantini (che abbiamo già incontrato nell'escursione al Cristo Pensante vista sopra) e poi si prosegue verso il Rifugio Rosetta, situato ai piedi della Cima Rosetta. Da qui si può ammirare un panorama mozzafiato sulle Pale di San Martino e sulle valli circostanti.

La seconda tappa del percorso prevede la salita alla Cima della Vezzana, la vetta più alta del gruppo delle Pale di San Martino. Si passa per il Passo delle Lede e il Rifugio Canali, fino ad arrivare al Rifugio Vezzana, situato a 2400 metri di altitudine.

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La terza tappa prevede la traversata del Passo di Ball, con una discesa molto ripida che porta al Rifugio Mulaz, situato ai piedi della Cima Mulaz (anch'esso già incontrato nella proposta di escursione al rifugio Mulaz vista poco fa).

La quarta e ultima tappa prevede la salita alla Cima delle Pale di San Martino e la discesa verso il Passo di San Martino, da cui si può ammirare un altro splendido panorama sulle Dolomiti (qui qualche idea sui migliori trekking delle dolomiti).

Il Giro delle Pale di San Martino è un percorso impegnativo ma molto gratificante, che ti porterà a scoprire alcune delle vette più spettacolari delle Dolomiti. Prima di affrontare il percorso, è importante prepararsi adeguatamente e verificare le condizioni meteorologiche e del sentiero. Inoltre, è sempre consigliabile affidarsi a una guida esperta per evitare rischi inutili e godere al massimo dell'esperienza.

Baby Trekking: Passeggiate Facili per Famiglie

Per quanto riguarda i bambini? Se invece i nostri bambini sono più grandi o già più esperti di escursioni, ci si può avventurare a Passo Rolle, sul Sentiero del Cacciatore a Malga Pala.

Baby Trekking o Passeggiata Facile a Malga Pala

  • Punto di partenza: Passo Rolle
  • Parcheggio: piccolo e gratuito al punto di partenza
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (NO passeggino da trekking)
  • Durata: due ore
  • Difficoltà: media
  • Dislivello: salita iniziale, discesa per poi concludersi in salita

Una volta parcheggiata la macchina, si seguirà il Sentiero del Cacciatore (725). Si parte con una leggera salita dove poco dopo si paleserà il panorama di Passo Rolle. Il sentiero procede in mezzo al tranquil bosco, per poi scendere per circa 100 mt di dislivello; superato un torrente si incrocia poi una salita che ci porterà alla nostra meta, per poi ricongiungerci poco dopo di nuovo nel bosco. Si svolterà poi a sinistra dove gli alberi saranno più radi che in precedenza; cosa significa ciò? Un ultimo sforzo e ci siamo. Proseguendo, il suono della natura lascia spazio a risate e parole provenienti dalla Malga, siamo arrivati. La (modesta) fatica appena effettuata, sarà ripagata dallo splendido panorama che ci si aprirà davanti! Ora ci si potrà riposare e si potranno gustare ottime pietanze alla Malga. I vostri bambini saranno impazienti di ritornarci e di praticare il baby trekking di nuovo.

Altre Escursioni Suggerite

  • DAL LAGO CALAITA A SAN MARTINO: Bellissima escursione che segue il sentiero 350 partendo dal lago di Calaita fino al centro di San Martino di Castrozza. Volendo ovviamente si può fare anche al contrario. Il dislivello è minimo (circa 250 metri), ed è lungo 10 km a tratta. Il panorama sulle Pale di San Martino è straordinario!
  • PONTE TIBETANO VAL NOANA: Escursione ad anello che parte nei pressi del rifugio Caltena (raggiungibile con ripida strada da Mezzano), scende al ponte tibetano della Val Noana e raggiunge il rifugio Fonteghi.
  • MALGHETTA TOGNOLA: Dal centro di San Martino di Castrozza, in zona ex campeggio, si seguono le indicazioni per il sentiero 368 e poi lo si abbandona per puntare verso Malga Valcigolera. Dalla malga si raggiunge poi malghetta Tognola e il rifugio Tognola. Da qui si scende a San Martino lungo la pista da sci. Si prende poi il sentiero 350 verso sinistra e si arriva al punto di partenza.
  • CHIESETTA SAN VALENTINO - DISMONI: Semplice camminata che da Siror conduce alla chiesetta di San Valentino presso la località Dismoni. Si parte seguendo la pista ciclabile per San Martino di Castrozza, si attraversa il ponte e poi si sale su sentiero nel bosco. Si attraversa la strada provinciale e di nuovo su sentiero si continua fino alla chiesetta che regala una vista mozzafiato sulle Pale di San Martino.
  • PRIMIERO SLOW TOUR: Il Primiero Slow Tour è un trekking di cinque giorni che attraversa le splendide Pale di San Martino e le Vette Feltrine, permettendo un'immersione completa nei panorami incantevoli del Primiero.

Consigli Utili per le Escursioni

Ogni escursione in montagna può presentare caratteristiche e difficoltà diverse, determinate dalla natura del terreno, dal tipo di percorso, dall'esposizione del sentiero, dal dislivello in salita, dalla quota massima da raggiungere, dalla stagione, ecc. Per consentire di poter scegliere le escursioni che più aggradano ed evitare di ritrovarsi ad affrontare difficoltà superiori a quelle desiderate, esiste un'apposita scala, che come di seguito riportata é da intendersi indicativa. Si utilizzano le sigle C.A.I. per classificare l'impegno richiesto dagli itinerari.

Scala di Difficoltà CAI

  • T: Sentiero Turistico. Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Richiedono una certa conoscenza dell'ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.
  • E: Sentiero Escursionistico. Itinerari che si svolgono su sentieri di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti o pietraie) con segnalazioni. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati(cavi). Richiedono un certo senso di orientamento, esperienza e conoscenza dell'ambiente alpino, allenamento alla camminata oltre a equipaggiamento e calzature adeguati.
  • EE: Sentiero per Escursionisti Esperti. Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio (pendii ripidi e/o scivolosi di erba o misti di roccia ed erba, o roccia e detriti). Necessitano di esperienza di montagna in generale e preparazione fisica adeguata.
  • EEA: Sentiero per Escursionisti Esperti con Attrezzature. Questa sigla indica percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di informare l'escursionista che l'itinerario richiede obbligatoriamente l'uso dei dispositivi di autoassicurazione (casco, imbragatura, cordini, moschettoni, dissipatore). Questi itinerari necessitano di esperienza di montagna, buona conoscenza dell’ambiente alpino, passo sicuro, assenza di vertigini, equipaggiamento, attrezzatura e adeguata preparazione fisica.

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