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Escursioni indimenticabili sul Lago d'Iseo: sentieri panoramici e borghi incantevoli

Il Lago di Iseo, incastonato tra le province di Bergamo e Brescia, è una gemma di rara bellezza, dove natura e arte si fondono in maniera armonica. Sulle sue rive sorgono antichi borghi, come quello di Pisogne, splendide piazze come quella del Porto a Lovere, e cittadine pittoresche come Riva di Solto.

Moltissime sono le opportunità per gli amanti del trekking e della vita all'aria aperta, che potranno scegliere tra i molti sentieri che dai borghi in riva al lago si inerpicano su fino alle montagne. In questo lungo elenco di cammini e trekking troverai le escursioni più valide da fare in zona: dalla semplice passeggiata lungo costa, fino ai trekking un po’ più impegnativi, per raggiungere spettacolari punti panoramici.

Giro ad anello di Sarnico: un panorama a 360°

Partiamo con un semplice quanto panoramico giro ad anello che inizia e termina nel paese di Sarnico. Il sentiero si sviluppa subito abbastanza ripido in mezzo ad un fitto bosco, per poi, ma mano che si guadagna quota, iniziare a regalare diversi scorci sul paese e sulla sezione sud del lago d’Iseo.

Veramente spettacolare è poi lo spiazzo roccioso dove sorge la croce di Sarnico, da qui la vista può aprirsi a 360° gradi sul fiume Oglio, sul lago e persino sulle Torbiere del Sebino. Proseguendo, il sentiero si mantiene sulla cresta del basso monte che sorge appena dietro al paese, alternando punti più coperti dalla vegetazione a delle aperture veramente spettacolari sul lago.

La discesa ora avviene su strada ciottolata e su una serie di scalini e in poco tempo si torna nuovamente nelle vie del paese, ricongiungendosi con il punto di partenza.

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Monte Bronzone: un balcone naturale sul lago

I percorsi per raggiungere questo splendido balcone naturale sul lago e la pianura sono veramente moltissimi. Uno dei più classici comunque prevede di partire dal paese di Viadanica, lasciando l’auto poco prima della chiesetta degli alpini di Lerano. Qui si inizia a salire dolcemente lungo una strada asfaltata che conduce, con ampi tornanti, alla base della montagna Corno Buco.

Raggiunta l’ultima piazzola sterrata della strada si iniziano a vedere i primi cartelli che segnalano il sentiero per il monte Bronzone. Avendo un po’ di tempo a disposizione è ora possibile fare una breve deviazione svoltando a destra, lungo il sentiero CAI 708, che in poche decine di minuti aggirare il Corno Buco e si porta nell’ampio altopiano prativo dove sorge la croce di Predore.

Tornando sui propri passi si può ora imboccare l’effettivo sentiero che porta sulla cima del Bronzone (CAI 701) il quale si immerge subito in in bel bosco e con diversi tornanti porta gradualmente alla cima spoglia del monte.

Punta Alta: panorami mozzafiato da Predore

Altro punto panoramico degno di nota nei pressi del paese di Predore è la cima chiamata Punta Alta. Partendo in centro al pese si risalgono le ripide vie, puntando verso località Abiolo, qui si sale ancora sull’asfalto, per poi imboccare una scalinata che porta allo spiazzo erboso dove sorge il santuario. Proseguendo su strada asfaltata e poi cementata si raggiunge l’imbocco del sentiero 733.

Arrivati a nel comune di Tavernola si piega a sinistra lungo il ripido sentiero che taglia nel bosco (CAI 707) e punta verso la cima di Punta Alta. Il tracciato qui si fa un po’ meno evidente e la vista sul lago viene completamente coperta dal bosco, per poi aprirsi nuovamente solamente quando si giunge sulla cima del monte.

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Chiesa di San Defendente: un'oasi di pace con vista

Il sentiero scende poi sulla strada provinciale, la attraversa e prosegue sulla costa, attraversando una località turistica decisamente nota e frequentata per via delle numerose spiagge, del particolare paesaggio naturale e delle numerose aree dove poter fare il bagno. Attraversato questo splendido anfiteatro naturale si torna sulla strada, si prosegue per qualche decina di metri e si imbocca subito il ripido sentiero che sale in direzione nord, puntando verso le cime dei monti che chiudono questa parte del lago.

Incrociato il sentiero CAI 565 si devia a sinistra rimanendo a mezzacosta e poi si sale a destra lungo il 565 C. Anche in questo secondo tratto la pendenza non è certo morbida, ma dopo alcune decine di minuti finalmente si esce dal bosco e si raggiunge la bella zona prativa dove sorge la chiesa di San Defendente e diverse aree pic-nic.

Monte Colombina: un'escursione panoramica per tutti

Uno dei sentieri più panoramici che si possano fare sul lago d’Iseo è sicuramente l’ascesa alla croce del monte Colombina. Si parte dal paese di Bossico e, dopo essere risaliti un po’ all’interno di un fitto bosco, si inizia a camminare tra morbide collinette verdi disseminate di casette e fattorie.

Raggiunta l’ampia aree pic-nic nei pressi della chiesetta dei caduti si prosegue su fondo cementato, percorrendo una mulattiera che sale ripida nel bosco e nel giro di 40 minuti conduce a località San Fermo. La parte più ripida dell’intera escursione è però ancora davanti a noi, si prosegue quindi sul sentiero CAI 554 e poi si piega a sinistra lungo il 554A che punta ripido verso la cima del monte.

Gli ultimi metri di dislivello, per quanto faticosi, sono anche i più spettacolari: man mano che si sale si apre uno splendido scorcio sull’alto lago d’Iseo, si vede bene il profilo di Monte Isola, si può ammirare l’immensa parete rocciosa di Corna Trentapassi e , in lontananza, si vede anche la cima innevata del monte Guglielmo.

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Lo spiazzo attorno alla croce non è molto, ma sulla cresta è comunque fattibile trovare posto per sedersi, magari fare un pic-nic, e godersi un fantastico tramonto da questa posizione privilegiata.

Tredici Piante: una facile passeggiata con vista mozzafiato

Se siete alla ricerca di un’escursione semplice, capace però di regalarvi uno scorcio veramente d’impatto sul lago d’Iseo non posso che consigliarvi la comoda salita alla località Tredici Piante, partendo da Zone. Si parte da Zone in zona cimitero e si prosegue dritti, imboccando quasi immediatamente la strada montana segnata con il numero CAI 294.

Si prosegue con morbidi tornanti nel mezzo del bosco fino a raggiungere una piccola chiesa e successivamente il passo Croce di Zone. Continuando la salita in mezzo al bosco si giunge presso in un ampissimo pascolo, in periodo primaverile letteralmente disseminato di fiorellini che danzano mossi dal vento e da diversi animali liberi.

La punta della montagna che dobbiamo raggiungere è già bene evidente sulla destra, il sentiero però in questo tratto devia a sinistra e si porta nei pressi di malga Aguina. Il sentiero, ora 207, piega finalmente a destra e con morbidi tornanti inizia a risalire il fianco della montagna, fino a condurre ad un’area pic-nic con alcune postazioni cottura.

L’escursione si può ora concludere tornando sui propri passi, oppure decidendo di proseguire sul sentiero 230 e poi piegare a destra, tornando a Zone seguendo il sentiero degli Gnomi (CAI 234).

Corna Trentapassi: una cima rocciosa con panorama a 360°

Altra classica ascesa sul lago d’Iseo è la salita sulla cima rocciosa di Corna Trentapassi. Si parte anche in questo caso da Zone, per quanto per questa escursione sia decisamente meglio lasciare l’auto lungo Via Aldo Moro. Da qui saranno subito evidenti i cartelli che segnano la via per Corna Trentapassi.

Si imbocca quindi il sentiero CAI 229 e si inizia a salire su una comoda mulattiera che si immerge da subito in un fitto bosco. Si continua quindi a salire seguendo la strada e in pochi minuti si giunge al piccolo spiazzo della forcella, dotato di un paio di tavoli per il pic-nic.

Si prosegue ora sempre sul sentiero CAI 205, ora trasformatosi definitivamente in un classico sentiero montano, e, camminando quasi in piano, si aggira per intero il versante di Corna Trentapassi. Giunti ad un bivio si piega a destra (CAI 205) e si inizia a risalire il versante sud della montagna con ripidi tornanti su un terreno sassoso.

Salendo si lasciano gli alberi alle proprie spalle e uno splendido scorcio sul lago inizia ad aprirsi in posizione sud. Questa bella vista rimarrà fondamentalmente immutata fino al raggiungimento della cima ed è difficile dire quale sia il punto migliore per immortalarla in foto. Proseguendo sempre con discreta pendenza si giunge alla piccola deviazione per raggiungere la croce dell’anticima est, se avete energia nelle gambe vi consiglio di compiere questa breve deviazione, che nel giro di una decina di minuti vi consentirà di tornare comunque sul sentiero principale.

Dopo una lunga pausa sulle rocce della cima, magari dopo aver ammirato il tramontare del sole, è ora possibile scendere percorrendo il tratto dell’andata.

Le Piramidi di Zone: un'escursione tra formazioni rocciose uniche

Sentiero semplice ma dal grandissimo impatto paesaggistico è il semplice giro ad anello all’interno della riserva naturale delle Piramidi di Zone. L’area protetta è stata istituita nel 1984 e contiene al suo interno diverse formazioni rocciose che, nel corso di migliaia di anni, hanno assunto una particolarissima forma caratterizzata da lingue di detriti alte fino a 30m, sormontate da immensi massi scuri adagiati sulle loro sommità.

Si parte nei pressi della chiesa di San Giorgio, dove è presente un ampio parcheggio gratuito. Superato un bar ed un parco giochi si individua quasi immediatamente l’imbocco del sentiero CAI 225. Per il primo tratto si attraversano alcuni prati, ma presto si inizia a scendere nel bosco e in una decina di minuti ci si trova dinnanzi ad una staccionata in legno che permette di osservare alla perfezione un’ampia depressione nel terreno dalla quale si ergono queste strane formazioni rocciose.

Il sentiero prosegue poi perdendo molta quota, alternando tratti nel fitto bosco a zone più aperte dove è possibili cogliere alla perfezione le piramidi. Giunti al limite inferiore della riserva il tracciato si fa quasi pianeggiante e inizia a risalire la depressione del terreno vista in precedenza, arrivando molto vicino alle immense formazioni rocciose e consentendo quindi di poterle ammirare anche dal basso.

Monte Guglielmo: un classico del trekking bresciano

La salita al monte Guglielmo è probabilmente uno dei più grandi classici del territorio bresciano ed un sentiero estremamente variegato, panoramico e capace di regalare ottimi scorci praticamente in ogni stagione dell’anno. Partendo dal rifugio Croce di Marone il dislivello diminuisce leggermente e forse si incontrano scorci degni di nota un po’ prima.

Lasciata l’auto nei pressi del rifugio si imbocca quasi immediatamente il sentiero CAI 290. Superato il primo tratto nel bosco si fuoriesce dagli alberi e si possono iniziare ad ammirare i primi belli scorci su Punta Almana e su tutta la val Trompia.

Proseguendo con ampi tornanti si giunge a Magla Guglielmo di Sotto, un ampio tratto pianeggiante ottimo per riposarsi e ammirare i primi scorci sul lago d’Iseo. Qui la bella forma della cima è ormai perfettamente visibile, così come la struttura del rifugio Almici.

Si prosegue quindi sempre sullo stesso sentiero fino allo spiazzo del rifugio e da qui si prosegue in cresta fino a raggiunge la cima erbosa del monte Guglielmo, caratterizzata dal grande monumento dedicato al Cristo Redentore. La cima del monte è estremamente vasta e, camminando sui suoi prati, è possibile raggiungere diverse zone ideali per ammirare sezioni diverse dell’arco alpino, della pianura o del lago d’Iseo.

Punta Almana: un'esperienza panoramica a 360°

Punta Almana è una montagna di modeste dimensioni posta proprio a metà del lago d’Iseo, lunga la costa bresciana. L’escursione per raggiungere la sua cima percorre un lungo anello caratterizzato da un dislivello non indifferente e da alcuni tratti boschi non particolarmente panoramici.

Una volta giunti sulla cima della montagna però cambia completamente tutto: il sottile sentiero che percorre per intero la cresta di Punta Almana è uno dei più panoramici del lago d’Iseo e in giornate particolarmente limpide lo sguardo corre libero dalle alpi bergamasche fino alle Torbiere del Sebino, dalla cima del monte Guglielmo fino all’intera linea appenninica che si vede lungo il limitare della pianura Padana.

La partenza è fissata nella piccola frazione di Portole da dove parte immediatamente il sentiero CAI 290. La prima parte di strada è asfaltata e serve a raggiungere le ultime case del borgo, dopodiché il fondo si fa cementato e inizia a risalire il bosco con ripidi tornanti ed un dislivello che non accenna a diminuire.

Da qui il sentiero si fa sterrato, scavalla la forcella, inizia a scendere il val Trompia e poi devia a destra lungo il 393. Questa sezione percorre a mezzacosta buona parte del versante est di Punta Almana, garantendo ottimi scorci sui monti che circondano la Val Trompia.

Giunti ad una zona prativa il sentiero piega brusco sulla destra e con con una pendenza sempre più ripida punta dritto sulla cresta della montagna. Il ritorno può ora avvenire lungo la strada dell’andata, alternativamente si può continuare a percorrere la cresta, fino a scendere il località Croce di Pezzolo.

Colmi di Polaveno: una passeggiata adatta a tutti

Torniamo ad una passeggiata semplice e adatta praticamente a chiunque. Per quanto il giro possa variare a seconda delle vostre esigenze io vi propongo di partire dall’ampio parcheggio di via Santa Maria del Giogo. Da qui si inizia a risalire la strada fino ad incrociare lo spiazzo dove sorge la trattoria i Colmi.

Proprio a lato della trattoria ha inizio il sentiero CAI 255 che si immerge immediatamente nel bosco, supera alcuni capanni di caccia, per poi raggiungere una bellissima zona prativa estremamente panoramica. Superato un casolare il sentiero si inserisce su una mulattiera e prosegue per diversi minuti in salita, devia accanto ad alcune case, aggira il monte Castellino e, dopo un’ultima salita, raggiunge lo spiazzo prativo dove sorge la chiesa di Santa Maria del Gioco.

Lo scorcio sul lago qui è più coperto dalla fitta vegetazione, ma è ugualmente meritevole di una lunga pausa.

Balota del Coren: un punto panoramico imperdibile

Ultimo itinerario di questa raccolta è anche quello che probabilmente ho percorso più volte, per via della sua semplicità e per le numerose possibilità fotografiche che regalano i vari punti panoramici disseminati lungo il sentiero. Si parte in uno dei numerosi parcheggi del paese di Provaglio d’Iseo e si inizia a risalire la strada asfaltata via San Rocco, la quale porta all’omonima chiesetta e ai ruderi di un vecchio castello.

Tornati sul sentiero si individua quasi immediatamente la deviazione del 290 che piega a destra nel bosco, seguendolo si raggiungerebbe la Balota del Coren, ma prima vi consiglio di proseguire dritti facendo così una rapida deviazione verso la croce di Provaglio. Il sentiero si mantiene quindi pianeggiante, supera alcuni casolari e capanni di caccia e, dopo una breve discesa, conduce ad un piccolo spiazzo roccioso dove sorge la croce. Qui è possibile sedersi ammirando la bellissima veduta sul lago d’Iseo meridionale e sui bei riflessi che si generano negli specchi d’acqua delle Torbiere.

Tornati sui propri passi si può ora imboccare il sentiero CAI 290, il quale sale subito ripido in mezzo ai boschi, nascondendo quasi immediatamente gli scorci sul lago e il paesaggio. L’ascesa non è mai complicate, ma il dislivello costante e alcune zone leggermente scivolose richiedono ovviamente di presentare una discreta attenzione.

Altre escursioni e attività sul Lago d'Iseo

  • Montisola: La perla del lago è Montisola, una montagna su un'isola, che divide in due il Lago d’Iseo, la sponda bresciana da quella bergamasca. Uno dei modi più belli di percorrere l'isola è in bicicletta, noleggiabile una volta sbarcati dal traghetto. Il periplo di Monte Isola è di 9 km, lungo i quali si susseguono gli 11 centri abitati che segnano anche le tappe del giro dell’isola. Generalmente inizia da Peschiera Maraglio, porto d’approdo dei traghetti provenienti da Sulzano, per poi proseguire lungo la sponda costeggiata da ulivi ideali per soste al riparo dal sole. Lungo il percorso si ammirano l’isoletta di San Paolo, la Rocca Oldofredi-Martinengo di Menzino, si attraversa Siviano, borgo medievale fortificato con case torri e strette vie e capoluogo dell’Isola.
  • Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino: Un grande classico sul Lago d’Iseo è senza dubbio la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino. L’itinerario è adatto a tutti, privo di difficoltà, e grazie ai numerosi percorsi disponibili può essere facilmente personalizzato in base alle proprie preferenze. L’accesso all’area è regolato da un ticket di 2€, ed è sempre consigliabile verificare la presenza di eventuali restrizioni temporanee.
  • Antica Strada Valeriana: Tra Brescia, il Lago d’Iseo e la Valle Camonica si snoda un antico cammino di quasi 190 km, suddiviso in 12 tappe. Se l’intenzione è rimanere nella zona del lago, il consiglio è di partire dalla tappa numero 3, che collega Pisogne a Pilzone. Questo tratto del sentiero si sviluppa a mezzacosta, offrendo splendide vedute sul lago e attraversando borghi e piccole frazioni. Grazie al treno, è possibile percorrere un’intera tratta e poi tornare comodamente indietro. Di fatto, tutti i borghi della sponda est sono collegati alla Via Valeriana.
  • Monte Pora: Quando l’ultima neve si scioglie, la morbida cima del Monte Pora si trasforma in un’area perfetta per gli escursionisti, grazie alla presenza di numerosi sentieri. Il percorso attraversa Castione della Presolana, la suggestiva Valle di Tede e, entrando in Valle Seriana, conduce attraverso diversi borghi caratteristici. L’intero percorso non è particolarmente complesso, ma richiede diverse ore di cammino.
  • Big Bench di Fonteno: Una gita semplice in Lombardia, con panorama pazzesco sul lago d’Iseo è quella che conduce alla Panchina Gigante di Fonteno. Si può parcheggiare l’auto nel parcheggio del paese di Fonteno (Bs) nei pressi di Via Papa Giovanni XXIII e proseguire a piedi seguendo le indicazioni per la panchina Gigante n. 52. In circa mezz’ora di camminata semplice nel bosco si arriva alla panchina verde e blu con una vista meravigliosa sul lago.

Non perdere l'occasione di esplorare questo territorio ricco di storia, natura e panorami mozzafiato!

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