Escursioni nel Pollino: Sentieri e Meraviglie Naturali
Il Parco Nazionale del Pollino, situato al confine tra Basilicata e Calabria, è una vasta area protetta che offre una varietà di itinerari escursionistici adatti a tutti i livelli di esperienza. Questa catena montuosa dell'Appennino meridionale, immersa nel cuore del Mediterraneo, presenta vette tra le più alte del Mezzogiorno d'Italia, coperte di neve per ampi periodi dell'anno, da novembre a maggio.
Dalle sue cime, oltre i 2200 metri di altitudine sul livello del mare, si possono ammirare le coste tirreniche di Maratea, Praia a Mare, Belvedere Marittimo e il litorale ionico da Sibari a Metaponto.
Vi si accede dalle strade litoranee e dalle linee ferroviarie tirreniche e ioniche, dall'autostrada Salerno - Reggio Calabria, tra gli svincoli di Lauria e di Frascineto, dalle fondovalli del Sinni e del Sarmento e dalle strade lungo il Raganello, il Coscile, l'Esaro, il Lao, il Mercure, il Frido.
Itinerari Facili nel Pollino
Gli itinerari turistici facili in montagna sono perfetti per chi cerca una camminata accessibile ma gratificante. Un itinerario turistico facile è breve, evidente e non presenta difficoltà di orientamento. Anche se semplici e ben segnalati, questi percorsi richiedono comunque una preparazione minima e rispetto per l’ambiente.
Equipaggiamento Base per Escursioni Facili
Indossa scarpe da trekking con buona aderenza e abbigliamento a strati. Porta con te uno zaino con acqua, snack, giacca impermeabile, crema solare e mappa.
Leggi anche: Pollino: escursioni per tutti
Partenza e Meteo
Inizia la camminata di mattina e consulta sempre le previsioni meteo.
Rispetto per la Natura
Rimani sui sentieri segnalati e non lasciare rifiuti.
Sicurezza e Comunicazione
Informa qualcuno sul tuo itinerario e sull’orario previsto di rientro. Anche nei percorsi facili, questa semplice precauzione può fare la differenza.
Con una preparazione adeguata e il giusto rispetto per l’ambiente, chiunque può vivere una bellissima esperienza di trekking leggero in montagna.
Esempi di Itinerari nel Pollino
-
Bosco Magnano (San Severino Lucano): Tra i più belli del parco nazionale, il Bosco Magnano si trova presso San Severino Lucano appena fuori la frazione di Copani. Piacevole e non faticosa, l’escursione è perfetta soprattutto per chi non vuole impegnarsi nelle lunghe camminate che raggiungono il cuore del massiccio e allo stesso tempo non vuol perdere lo spettacolo dei pini loricati.
Leggi anche: Scopri i Laghi di Monticchio
-
Piano Ruggio e Pini Loricati: Si parte dal Piano Ruggio (1.533 m) dove si trova il recentemente restaurato Rifugio De Gasperi, storico punto di ristoro e appoggio situato nell’area chiave per l’accesso al cuore del Pollino. Per arrivare a toccare questi giganti secolari non occorre che scendere più avanti - con prudenza - per le pendici sassose del crinale, più in basso rivestito dal fitto Bosco del Monaco.
-
Colle dell’Impiso, Piano Toscano e Balconata dei Pini Loricati: Si lascia il camper al Colle dell’Impiso, sulla strada tra Viggianello e Rotonda. Una cornice rocciosa nota come la Balconata dei pini loricati è la nostra meta e ospita i primi, commoventi esemplari giganti di queste bellissime conifere.
-
Orsomarso e la Riserva Statale Valle dell’Argentino: Appena alle spalle del mare di Scalea, il paese di Orsomarso sorge in una delle aree più selvagge del parco. Da qui in avanti il torrente, ricchissimo d’acqua, è tutto per noi. Ancora un quarto d’ora di passeggiata e si raggiunge la Cascata Ficara, con un unico stretto salto che scende da una parete liscia e scavata dall’acqua.
-
Civita e le Gole del Raganello: Sede di una delle comunità storiche albanesi d’Italia (arbëreshë), Civita si raggiunge facilmente dall’uscita autostradale di Frascineto. E dal borgo diversi belvedere assicurano stupende vedute delle Gole del Raganello, che con uno sviluppo di tredici chilometri - dalla sorgente Lamia a Civita - costituiscono una zona entusiasmante per gli appassionati di torrentismo.
-
Serra di Crispo: Raggiunto Colle dell’Impiso, nel comune di Viggianello (Pz) con le guide di Infopollino Centro Escursioni (guide ufficiali ed esclusive del Parco Nazionale del Pollino), ci si incammina sul sentiero evidente a sinistra. Dalla cima si gode un panorama indimenticabile: nelle giornate limpide si scorge il profilo della costa ionica, da Taranto a Sibari.
Leggi anche: Sentieri panoramici sull'Alpe di Luson: un'esperienza unica
-
Faggeta Vetusta di Cozzo Ferriero (Rotonda): La più importante attrattiva naturalistica del borgo di Rotonda è costituita dalla Faggeta Vetusta di Cozzo Ferriero, riconosciuta Patrimonio UNESCO per l’eccezionale valore universale.
-
Faggeta del Pollinello e Belvedere del Malvento: L’itinerario parte dallo storico Rifugio De Gasperi; si attraversa il Piano di Ruggio fino ad immettersi sulla strada sterrata che sale nel bosco. Alla fine del bosco si giunge al panoramico terrazzo del Belvedere del Malvento, una terrazza panoramica utilizzata in passato come stazione della teleferica per il trasporto del legname, affacciata sulle pareti di Timpone della Capanna e con vista sulla Piana di Castrovillari e sulle cime dei monti dell’Orsomarso.
-
Montagna di Basso di Viggianello e Shinrin-Yoku: La Montagna di Basso di Viggianello è una vasta area ricoperta da una foresta con alberi di faggio, cerri secolari e aceri. Accompagnati dalle guide si raggiungerà il bosco in auto e ci si inoltrerà nella foresta per staccare la spina e vivere un’esperienza unica a stretto contatto con la natura.
Il Monte Pollino
Il Monte Pollino è il secondo monte, dopo il Serra Dolcedorme, del Parco del Pollino con i suoi 2248 metri di quota. E’ situato a breve distanza dal versante di sud est, subito dopo la Timpa di Vallepiana. Dà il suo nome all’intero massiccio di cui fa parte, il Massiccio del Pollino.
Sul versante di nord-est, il Pollino scende rapidamente verso i piani del Pollino, dominando il Piano di Toscano e il Piano di Pollino. La sua cima è semi spoglia, ricca di roccie calcaree, nelle quali si trovano alcune doline.
La parte bassa del Monte Pollino è coperta fondamentalmente da alberi di faggio; nella parte ovest, dopo la linea dei faggi, crescono i pini loricati, quasi sempre in modo solitario.
Il nome Pollino deriva dal dio greco Apollo. In epoca magno greca, questo luogo era identificato come una delle dimore del dio Apollo.
L’origine del nome Pollino è, ancora oggi, oggetto di controversie. Più accreditata è la seconda teoria, secondo la quale l’etimologia del nome deriverebbe dal nome latino Apollineus, da cui mons apollineus, il monte di Apollo.
La terza teoria: viste le dimensioni maestose della montagna, visibile da grandi distanze da tutto il mar Jonio, gli antichi greci credevano che questa cima fosse la dimora del Dio Apollo.
Difficoltà dei Percorsi
I percorsi nel Pollino variano in difficoltà, offrendo opzioni per tutti i livelli di esperienza:
- E - Escursionistico: Percorso accessibile a tutti con un minimo di preparazione fisica.
- Escursionistico Difficile: Richiede una buona preparazione fisica e esperienza di montagna.
Attività e Panorami
Che amiate le escursioni a piedi, i trekking impegnativi o le gite giornaliere le montagne del Pollino vi stupiranno con una magnifica natura.
Panorama aereo sui costoni rocciosi abitati dai Pini Loricati.
Molti scrittori, botanici, studiosi, sono rimasti incantanti dalle sue dimensioni e dal suo spettacolo, e la costante presenza di nubi che ne coprivano la cima, avrebbe potuto facilitarne la fantasia su cosa potesse essere presente lassù.
TAG: #Escursioni