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Escursioni nell'area Val Pusteria - Tre Cime: Consigli e Itinerari

Nell’area escursionistica Alta Pusteria - Tre Cime, nel cuore delle Dolomiti, ti aspettano numerose escursioni panoramiche. Oltre ai famosi spettacoli naturali come il Lago di Braies, le Tre Cime e il Lago di Dobbiaco c'è molto altro da scoprire nelle aree escursionistiche Fanes-Senes-Braies e Dolomiti di Sesto. Non importa se preferisci una piacevole passeggiata in valle oppure un percorso in alta montagna - i panorami sono mozzafiato e le possibilità escursionistiche sembrano infinite in Alta Pusteria.

Itinerari Consigliati

  • Giro del Lago di Braies: Un’avventura con picnic a quasi 1.500 m s.l.m.
  • Al Lago del Sorapiss: Dal Passo Tre Croci, tra Cortina d’Ampezzo e Misurina, parte una delle più amate escursioni.
  • Giro del Lago di Dobbiaco: L’escursione circolare attorno al Lago di Dobbiaco è una bella meta per una gita.
  • Sulla Via Romana: Un’escursione porta da Monguelfo a Dobbiaco, con vista sull’Alta Pusteria e le Alpi.
  • Al Rifugio Vallandro: L’altopiano di Prato Piazza offre bellissime mete nelle Dolomiti.
  • Sul Piz da Peres: Il Piz da Peres (2.507 m s.l.m.) è una splendida vetta panoramica nelle Dolomiti.
  • Sul Picco di Vallandro: Da Prato Piazza in Valle di Braies partiamo per il Picco di Vallandro (2.839 m).

Le Tre Cime di Lavaredo: Un'Icona delle Dolomiti

Le Tre Cime di Lavaredo (Drei Zinnen in tedesco), insieme al Lago di Braies, sono uno dei luoghi più belli e più famosi delle Dolomiti e dell’Alta Pusteria. Uno di quei luoghi iconici, desiderati, meravigliosi, dove sentirsi piccoli ed insignificanti al cospetto di Madre Natura. Uno di quei luoghi visti mille volte, ovunque, ma che non si può fare a meno di visitare di persona. Una, due, dieci volte e non stancano mai.

Appartenenti al gruppo delle Dolomiti di Sesto, le Tre Cime di Lavaredo si trovano a cavallo del confine tra Veneto e Alto Adige, tra le province di Bolzano e Belluno. Conosciute anche come le ‘Tre Dita di Dolomia’ e incastonate all’interno del Parco Naturale Tre Cime, sono il frutto di una lenta erosione dello strato di dolomia principale.

Come Arrivare alle Tre Cime di Lavaredo

  1. Apertura strada a pedaggio Tre Cime di Lavaredo
  2. Sentieri per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo a piedi
  3. Giro delle Tre Cime di Lavaredo

I primi tentativi di scalata risalgono al 1860, ma solamente nell’Agosto del 1869 è stata raggiunta la vetta della Cima Grande. A compiere l’impresa è stato l’alpinista Paul Grohmann, con le guide Franz Innerkofler e Peter Salcher. Il primo a scalare la Cima Piccola nel 1881 fu invece la guida Michel Innerkofler, seguendo un itinerario che all’epoca era considerato tra i più difficili.

Le Tre Cime di Lavaredo tra il 1915 e il 1917 furono teatro della Prima Guerra Mondiale. Oggi è possibile osservare i resti di trincee, gallerie e baraccamenti sia sul massiccio sia sul Monte Paterno.

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Le Tre Cime di Lavaredo possono essere visitate durante tutto l’anno, in qualsiasi stagione. Noi però vi sconsigliamo di visitarle durante il periodo estivo, Luglio e Agosto, in quanto questo piccolo luogo paradisiaco viene invaso da migliaia di turisti della domenica, spesso irrispettosi di chi gli sta intorno e della montagna. Inoltre trovare posto in uno dei rifugi diventa un vero incubo e può capitarvi di dover aspettare anche più di un’ora prima di riuscire a sedervi.

Due ottimi momenti per visitare le Tre Cime sono la primavera e l’autunno, quando la vegetazione assume colori meravigliosi e avrete qualche possibilità in più di godervele in (quasi) solitudine. Tra Maggio e Giugno le temperature sono ancora fresche e probabilmente troverete ancora un po’ di neve, che rende il paesaggio ancor più magico. Se desiderate pernottare o pranzare in uno dei rifugi, informatevi in anticipo sulla loro apertura.

Durante l’inverno invece troverete il paesaggio intorno alle Tre Cime interamente coperto da uno spesso manto di candida neve. Il paesaggio si trasforma in un piccolo Mondo di ghiaccio, regalando scorci davvero surreali.

Se volete viaggiare in auto e desiderate visitare le Tre Cime in giornata vi consigliamo di pernottare a Misurina, Dobbiaco o Auronzo di Cadore. Raggiunta Misurina dovrete risalire verso Nord lungo la SP49 e prendere poco dopo la deviazione ben segnalata verso i rifugi Rin Bianco e Auronzo.

Potete raggiungere le Tre Cime di Lavaredo anche in treno, grazie a collegamenti ferroviari di Trenitalia e del Treno Alto Adige con arrivo a Fortezza. Qui dovrete effettuare il cambio per San Candido e scendere alla fermata di Dobbiaco. Da qui dovrete poi proseguire in autobus con un comodo servizio navetta che vi condurrà fino al Rifugio Auronzo al costo di € 15,00 andata e ritorno. Vi segnaliamo la possibilità di acquistare la Mobilcard Alto Adige che vi permetterà di utilizzare treni regionali e autobus.

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Chi non è allenato e non se la sente di partire dal fondovalle, può raggiungere il Rifugio Auronzo in macchina, moto o camper. Gli ultimi 7 chilometri della strada che da Misurina porta al rifugio sono a pagamento ed è possibile percorrerli solitamente da metà Maggio a fine Ottobre/metà Novembre. Dalle 20.00 è possibile percorrere la strada gratuitamente, a patto che torniate a valle prima delle 6.00 del mattino. Noi ovviamente, per rispetto dell’ambiente, vi sconsigliamo questa scelta e vi invitiamo, se proprio non riuscite a salire a piedi, a prendere la navetta.

Se siete allenati e se avete voglia di passare una giornata totalmente immersi nella natura, potete raggiungere le Tre Cime di Lavaredo dal fondovalle, percorrendo uno dei tanti sentieri presenti nella zona, dai più facili ai più impegnativi:

  • Dal Lago di Antorno: situato poco prima del casello, potete raggiungere il Lago Antorno in auto e imboccare il sentiero di avvicinamento che vi condurrà in circa 3 ore al Rifugio Auronzo. Il sentiero inizialmente sale dolcemente nel bosco, per diventare più ripido e roccioso nella parte finale. In alternativa potete seguire la strada asfaltata, ma in estate non ve lo consigliamo, sia per il caldo sia per il continuo afflusso di auto e moto.
  • Dalla Val Fiscalina a Sesto: adatto a chi ama camminare ed è abbastanza allenato. Si può lasciare l’auto al parcheggio a pagamento del Piano Fiscalino. Il sentiero conduce prima al rifugio di Fondovalle, per poi iniziare a salire verso il Rifugio Comici. Da qui si Prosegue verso il Rifugio Pian di Cengia, per poi raggiungere il Rifugio Locatelli. Il sentiero di ritorno passa invece dalla Val Sassovecchio, fino a raggiungere il punto di partenza. In alternativa, potete salire e scendere sempre dalla Val Sassovecchio (sentiero 102). Questo tratto segue il mio itinerario invernale con le ciaspole in Val Fiscalina fatto lo scorso febbraio.
  • Da San Candido/Valle Campo di Dentro: meno conosciuto e più panoramico. Parte dal fondovalle e sale inizialmente fino al Rifugio Tre Scarperi. Da qui si prosegue lungo il sentiero 105, fino a raggiungere la Torre di Toblin e il Rifugio Locatelli.
  • Dalla Valle di Landro a Dobbiaco: è il più impegnativo di tutti. Non è per nulla difficile, ma richiede un buon grado di allenamento. Partirete e tornerete dal parcheggio situato vicino al punto panoramico sulle Tre Cime. Dovrete seguire il sentiero 102 che inizialmente è pianeggiante e si addentra nella Valle della Rienza, per poi iniziare a salire una volta giunti all’imbocco della Valle Rimbianco. Si raggiunge poi il Piano della Rienza, da dove si prosegue sempre in salita fino al Rifugio Locatelli.

È possibile raggiungere le Tre Cime di Lavaredo anche in inverno, a piedi, con gli sci d’alpinismo o con le motoslitte. La salita con le ciaspole è abbastanza impegnativa, adatta a chi è un po’ più allenato. Uno dei sentieri più gettonati è quello che parte dal Rifugio di Piano Fiscalina, nei pressi di Sesto. Un altro bel sentiero percorribile con le ciaspole è quello che parte dal Lago Antorno. Da qui è inoltre possibile raggiungere le Tre Cime con la motoslitta.

Il Giro delle Tre Cime di Lavaredo: Un'Esperienza Indimenticabile

Una volta giunti al Rifugio Auronzo (2.333 metri), potete partire per il giro delle Tre Cime di Lavaredo, seguendo prima il sentiero 101 e poi il sentiero 105. Un giro circolare di circa 9 chilometri e mezzo che vi farà innamorare di tutte le faccia di questi tre giganti.

Seguendo la strada, la prima tappa del sentiero sarà la piccola chiesetta di Santa Maria Ausiliatrice, costruita in memoria dei caduti in montagna. Nei dintorni si trovano anche diversi monumenti commemorativi, raggiungibili con un breve deviazione dal sentiero principale. Proseguendo lungo il sentiero, poco dopo raggiungerete il Rifugio Lavaredo (2.344 metri), situato proprio sotto l’omonima forcella.

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Anche qui avrete tre modi per raggiungere la Forcella Lavaredo: proseguire lungo il sentiero di sinistra che taglia diagonalmente i depositi detritici ai piedi della Cima Piccola oppure proseguire lungo la strada sterrata, scelta più lunga ma più adatta a chi è poco allenato. Oppure ancora, verso metà sentiero troverete un cartello che segnala la partenza di altri sentieri, come quello che dal Lago di Lavaredo aggira il Monte Paterno e la Croda Passaporto fino alla forcella Pian di Cengia con l’omonimo rifugio (n. 104).

Giunti alla Forcella Lavaredo (2.454 metri), non vedrete ancora le Tre Cime nella loro classica posizione ma le vedrete allineate una dietro l’altra. Noi qui, a Giugno, abbiamo trovato ancora la neve. Di fronte alle Tre Cime vi si aprirà una splendida vista su alcune delle vette più belle delle Dolomiti, come il Teston Rudo (2.737 metri), la Croda dei Rondoi (2.800 metri), la Torre dei Scarperi (2.687 metri), il Monte Mattina (2.464 metri), la Torre Toblino (2.617 metri) ed il Sasso di Sesto (2.539 metri), ai piedi del quale potrete scorgere il Rifugio Locatelli.

Fate una breve tappa per osservare i resti di alcune buche, per poi proseguire lungo il sentiero che tra sali e scendi vi condurrà fino al Rifugio Locatelli (2.405 metri). Di fianco al rifugio troverete una piccola chiesetta costruita in memoria dei soldati caduti durante le cruenti battaglie svoltesi su queste montagne.

Potete fermarvi al rifugio per un’ottimo pranzo a base di piatti tipici locali e per riposarvi un attimo, prima di prendere la via del ritorno o qualche altro sentiero. A destra del rifugio parte il sentiero attrezzato che vi condurrà sul Monte Paterno, lungo il quale potrete visitare i resti di alcuni tunnel e di alcune trincee scavati dai soldati italiani durante la guerra. Seguendo tutto il sentiero oltrepasserete i Pian di Cengia fino a tornare al Rifugio Auronzo.

A sinistra del rifugio parte invece la via ferrata della Torre di Toblin, dove si trovano un vecchio rifugio risalente alla Prima Guerra Mondiale e una croce in metallo in memoria dei caduti. Il sentiero ripercorre la storica via che conduceva all’osservatorio d’artiglieria durante la Prima Guerra Mondiale.

Giunto il momento del ritorno, potete decidere di rientrare dallo stesso sentiero dell’andata oppure di proseguire e concludere il giro ad anello seguendo il sentiero n. 105 in direzione della Malga Lunga (Langalm). In questo caso dovrete prendere il sentiero sulla destra del rifugio che scende ripidamente lungo il fianco della montagna, per poi risalire poco dopo ancor più ripidamente.

Lungo il sentiero che dal Rifugio Locatelli conduce al Pian del Rin, con un po’ di attenzione, potete osservare i resti di filo spinato, buchi e tunnel scavati nella roccia, segno della profonda trasformazione del paesaggio che causò la guerra. Da qui raggiungerete la sorgente del torrente Rienza e tre piccoli laghetti. Il sentiero prosegue poi verso ovest, più stretto ed esposto rispetto al tratto precedente. Tra diversi sali e scendi raggiungerete Col Forcellina e, successivamente, dovrete superare un grande ghiaione lungo il fianco della montagna fino a raggiungere la Forcella di Mezzo (2.315 metri).

Se avete tempo e volete seguire una valida alternativa al classico giro ad anello, dal Rifugio Locatelli potete tornare al Rifugio Lavaredo percorrendo il giro del Monte Paterno. Dovrete seguire prima il sentiero 101 che dal retro del rifugio scende oltrepassando i Laghi dei Piani, fino a raggiungere prima la Forcella dei Laghi e poi la Forcella Pian di Cengia con l’omonimo rifugio. Da qui dovrete poi proseguire lungo il sentiero 104 che, tra sali e scendi, vi riporterà fino al Rifugio Lavaredo, passando dai Laghi di Cengia e dal Pian di Cengia.

Per completare il giro delle Tre Cime di Lavaredo (9 chilometri e mezzo), senza soste, ci vogliono circa 3 ore e mezza con un andamento normale.

Rifugi e Malghe Lungo il Percorso

Lungo il classico sentiero delle Tre Cime di Lavaredo troverete ben 4 tra rifugi e malghe dove poter gustare degli ottimi piatti della cucina tradizionale:

  • Rifugio Auronzo: Situato sulla Forcella Longères, la sua costruzione risale al 1912. Fu poco dopo bombardato durante la guerra e ricostruito nel 1925. 30 anni dopo fu distrutto da un incendio e venne infine ricostruito e ampliato nel 1957. Qui è possibile pernottare (99 posti letto) e fermarsi a pranzare.
  • Rifugio Lavaredo: Situato poco lontano del primo, ai piedi della Cima Piccola. Il rifugio fu costruito nel 1954 da uno dei fondatori del Soccorso Alpino di Auronzo. Qui è possibile pernottare (24 posti letto) e fermarsi a pranzare.
  • Rifugio A. Locatelli: L’unico che gode di una vista meravigliosa sulla parete Nord delle Tre Cime. Il rifugio fu costruito nel 1882 e inaugurato l’anno seguente. Fu però distrutto durante la Prima Guerra Mondiale da una granata italiana e ricostruito in seguito nel 1922. L’anno successivo passò sotto la tutela dei CAI di Padova il quale, nel 1935, lo ricostruì più grande e leggermente spostato rispetto all’originale. Qui è possibile pernottare (140 posti letto) e fermarsi a pranzare.
  • Malga Langalm: Situata in una posizione tranquilla e silenziosa ai piedi delle Tre Cime.

Consigli per il Soggiorno

Se desiderate visitare le Tre Cime di Lavaredo in giornata, vi consigliamo di soggiornare a Dobbiaco, a Sesto o ad Auronzo di Cadore. Se optate per Auronzo di Cadore, un hotel che vi consigliamo è sicuramente l’Albergo Garni Barancio, situato in un’ottima posizione centrale e dal quale si gode di una splendida vista sul Lago di Auronzo e sulle Tre Cime di Lavaredo. Il proprietario è gentilissimo, farà di tutto per farvi sentire come a casa vostra ed è disponibilissimo a darvi tutte le informazioni necessarie a rendere il vostro soggiorno meraviglioso. Le camere sono pulitissime, spaziose e dotate di tutti i comfort. Il bagno è completo di doccia, kit di cortesia, asciugamani e asciugacapelli.

Se invece avete più giorni a disposizione, potete optare per passare qualche notte nei rifugi e approfittarne per percorrere anche altri trekking oltre al classico giro delle Tre Cime. Potete pernottare nei seguenti rifugi: Rifugio Auronzo, Rifugio Lavaredo, Rifugio Locatelli, Rifugio Pian di Cengia e Rifugio Zsigmondy-Comici. In tutti è necessario prenotare.

Preparazione e Equipaggiamento

Il giro delle Tre Cime di Lavaredo, seppur semplice, si svolge sempre in alta montagna, perciò bisogna partire adeguatamente preparati. Quassù il tempo cambia repentinamente e non è raro partire con il Sole e trovarsi in men che non si dica in mezzo a dei nuvoloni neri pieni di pioggia. Prima di partire controllate sempre le previsioni e, anche se segnalano bel tempo, portate con voi uno zaino con all’interno un impermeabile e una felpa pesante. Vestitevi a strati, partendo da una maglietta a maniche corte, una felpa (leggera se viaggerete in estate, più pesante se viaggerete in primavera/autunno) e pantaloni comodi da montagna.

Curiosità

  • Situate al confine tra le provincie di Bolzano e Belluno, da tempo si discute sulla reale appartenenza delle Tre Cime di Lavaredo. Storicamente appartenute al comune di Auronzo di Cadore, dal 1752, con il Trattato di Rovereto firmato da Maria Teresa d’Austria e dal doge Francesco Loredan, il confine è stato spostato e corre sopra le creste delle Tre Cime.
  • A tal proposito, una leggenda narra che, per stabilire il confine territoriale tra i comuni di Dobbiaco e Auronzo, due giovani ragazze sarebbero dovute partire dai rispettivi comuni al canto del gallo. La ragazza di Auronzo però, assicuratasi che nessuno l’avrebbe vista, punse il gallo per anti...

Informazioni Utili in Sintesi

Informazione Dettagli
Come Arrivare Strada a pagamento da Misurina o bus navetta da Dobbiaco.
Punto di Partenza Rifugio Auronzo.
Lunghezza del Giro Circa 10 km.
Durata del Giro Circa 4 ore (escluse le soste).
Difficoltà Facile (per il giro classico).
Rifugi Lungo il Percorso Rifugio Auronzo, Rifugio Lavaredo, Rifugio A. Locatelli, Malga Langalm.
Periodo Consigliato Maggio, Giugno, inizio Settembre.
Equipaggiamento Scarpe da trekking, abbigliamento a strati, impermeabile.

Scopri le Dolomiti con tutta la loro bellezza e splendore durante un'escursione all’emblema dell'Alta Val Pusteria e "patrimonio naturale mondiale dell'UNESCO": le tre cime di Lavaredo. Dal parcheggio puoi partire l'escursione intorno alle tre cime fino al "rifugio tre cime", da dove hai una vista magnifica sul fianco famoso delle tre cime. Il percorso è molto soleggiato, dal mattino fino al tardo pomeriggio.

Tutto intorno alle Tre Cime sono a disposizione molteplici sentieri escursionistici di diverse difficoltà che consentono di raggiungere numerosi e suggestivi punti panoramici. Fra tutti i sentieri presenti, è tuttavia imperdibile il suddetto Giro delle Tre Cime, un percorso completo ad anello che permette di scoprire tutti i versanti delle Cime, immergendosi in un panorama assolutamente paradisiaco ed estremamente affascinante.

Partenza dal Rifugio Auronzo verso Forcella Lavaredo

Per percorrere il Giro delle Tre Cime di Lavaredo è prevista la partenza dal Rifugio Auronzo. L’accesso al Rifugio è consentito da una strada a pagamento, aperta d’estate, lungo la SS 48 bis nella zona di Misurina. Si inizia da qui a percorrere il sentiero n° 101 che costeggia tutto il versante sud delle 3 Cime; in 15 minuti circa si raggiunge la piccola chiesetta di S. Maria Ausiliatrice e, subito dopo, il Rifugio Lavaredo (2.344 m.). In tutta l’area, la vista sulla valle è a dir poco sorprendente.

Oltrepassato il Rifugio, si prosegue alla famosa e spettacolare Forcella di Lavaredo. Arrivati in cima, a quota 2.454 m. si prospettano ora ben chiare le Tre Cime in tutto il loro splendore: la Cima Piccola (2.857 m.), la Cima Grande (2.998 m.) e la Cima Ovest (2.973 m.).

Da Forcella Lavaredo a Rifugio Locatelli

Superata l’impressionante area della Forcella, si delineano davanti a nostri occhi differenti alternative. Per gli escursionisti con meno tempo a disposizione, è possibile imboccare la mulattiera presente ai piedi delle Cime, evitando quindi il passaggio al Rifugio Locatelli e diminuendo il tempo dell’escursione. Per chi desidera invece proseguire, si può continuare sempre verso il sentiero n° 101, comodo e senza particolari difficoltà, oppure scegliere il tracciato più alto lungo la costa, presente subito dopo la Forcella.

Si tratta in questo caso di percorso un po’ più difficoltoso e poco raccomandato a chi soffre di vertigini. Lungo questo percorso alternativo si incontreranno gallerie scavate nella roccia, utilizzate dai soldati nella Prima Guerra Mondiale come postazioni di controllo e combattimento. Arrivati al Rifugio Locatelli da uno dei due sentieri, saranno ora ben visibili gli azzurri Laghi dei Piani, immersi in uno scenario unico.

Da Rifugio Locatelli Rientro al Rifugio Auronzo

In prossimità del Rifugio, si inizia a percorrere la seconda metà dell’escursione lungo il sentiero n° 105 posto sulla destra del Rifugio stesso; la strada prosegue prima in discesa e subito dopo in vigorosa salita, fino a raggiungere la Forcella Col di Mezzo da cui si può godere di un’esaltante vista sulle pareti Nord delle Tre Cime.

Ed è immersi in un panorama quasi surreale che si raggiunge nuovamente, in 1 ora e 30 circa, il Rifugio Auronzo dal lato opposto, completando così il meraviglioso Giro delle Tre Cime, consapevoli di aver percorso uno dei più affascinanti sentieri al mondo.

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