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Eserciti che Arruolano Stranieri: Storia e la Legione Straniera

Nel corso della storia, molti eserciti hanno fatto ricorso all'arruolamento di stranieri per diverse ragioni, dalla necessità di rinforzi alla volontà di risparmiare le proprie risorse umane. Un esempio emblematico di questa pratica è la Legione Straniera francese, un corpo militare d'élite con una storia ricca e complessa.

La Nascita della Legione Straniera

Il 10 marzo 1831 veniva fondata la Legione straniera. La Legione nacque in Francia nel 1831 per ordine del re, Luigi Filippo d'Orléans (1773-1850). Il Paese usciva da un periodo difficile. Dopo l'esilio di Napoleone, nel 1815, i Borbone avevano ripreso il trono ed erano riusciti ad assicurare un periodo di relativa pace. Ma nonostante ciò all'interno del Paese persisteva un clima di instabilità sociale. Nella stessa Francia le "tre gloriose" giornate di Parigi (27, 28, 29 luglio 1830) avevano costretto il re Carlo X a lasciare il trono, poi passato al moderato Luigi Filippo di Borbone Orléans. Nel Paese ormai "pacificato" trovarono rifugio molti stranieri (italiani, polacchi e spagnoli) in fuga dai loro Paesi e in cerca di occupazione. Fu allora, probabilmente con l'intento di dare un inquadramento a tutti questi irregolari che potevano creare problemi di ordine pubblico, che nel marzo del 1831 l'Assemblea nazionale francese votò una legge che permetteva la creazione di un nuovo reggimento in cui si potevano arruolare solo gli stranieri.

«Le autorità concepirono la Legione come soluzione a una minaccia d'ordine pubblico, ma c'era anche un'altra ragione per crearla», spiega il saggista canadese Jean-Vincent Blanchard, autore del volume Legione di eroi (Piemme). La Legione nacque così, quasi come una specie di "discarica umana", con uomini che non avevano nulla da perdere, da impiegare come forza da combattimento nelle colonie. Al momento dell'arruolamento, infatti, era sì necessario dare le vere generalità, ma queste rimanevano segrete e chi voleva poteva usare un nome falso. La Legione diveniva così una nuova patria: Legio Patria Nostra recita non a caso il motto del corpo. E in questa patria si parlava tutti la stessa lingua, il francese (e chi non lo sapeva era costretto a impararlo).

Addestramento e Vita nella Legione

«L'addestramento del legionario era innanzitutto noto per le lunghe ed estenuanti marce nel deserto, durante le quali le reclute erano gravate sulle spalle da zaini dal peso insopportabile», dice in proposito Blanchard. Sui metodi di addestramento non si facevano sconti a nessuno: chi rimaneva indietro, era lasciato al proprio destino (marciare o morire, si usava dire). Ma i compiti non finivano sul campo di addestramento (o di battaglia). Tuttavia erano organizzati anche rari momenti di svago, come per esempio feste in caserma (ma solo sporadicamente). E se nelle fasi di addestramento gli uomini della Legione erano sostanzialmente interdetti dai rapporti con il mondo esterno, durante il periodo di ferma avevano diritto a qualche libera uscita. «Gli ufficiali chiudevano di solito un occhio di fronte a tali comportamenti poco "eroici", sapendo che uno stato depressivo dei legionari poteva avere effetti ben peggiori», aggiunge l'esperto.

Impegno in Conflitti Chiave

Dopo la conquista dell'Algeria (dove fu collocata la sede centrale della Légion étrangère, a Sidi bel Abbès), i legionari furono inviati in Crimea (1853-1856), dove vinsero la battaglia dell'Alma contro i russi (1854). Poi fu la volta del Messico, ex possedimento spagnolo dove le forze francesi erano penetrate nel 1862 e dove il 30 aprile 1863 i legionari furono impiegati nella battaglia di Camerone. «Il capitano Jean Danjou, 62 legionari e altri tre ufficiali, ritrovatisi bloccati in una fattoria circondata dalle truppe messicane, rifiutarono di arrendersi e seguitarono a combattere finché pochi di loro rimasero in piedi, mentre gli avversari esclamavano che quelli non erano uomini, ma "demoni"», racconta lo storico. Nel 1870 combatterono contro i Prussiani (sul suolo francese), per poi tornare a occuparsi delle colonie africane, destinate ad aumentare.

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Dopo tanti successi, anche la Légion conobbe però un periodo di crisi, corrispondente all'ondata anticolonialista che travolse i possedimenti francesi, dopo la Seconda guerra mondiale. Nel 1954 il corpo combatté in Indocina nella feroce battaglia di Dien Bien Phu, dove a imporsi furono le forze vietnamite. «Ancora scossi dalla sconfitta subita a Dien Bien Phu, i legionari parteciparono alla battaglia di Algeri del 1957 e condussero poi operazioni antiguerriglia in tutto il Paese, giocando infine un ruolo di primo piano nel putsch dei generali che nell'aprile 1961 tentò di rovesciare il presidente Charles de Gaulle, reo di aver avviato negoziati col Fln». Un'epoca era finita, ma dopo la batosta algerina la Legione seppe pian piano ritrovare parte dello smalto perduto impegnandosi in operazioni di peacekeeping, monitoraggio di infrastrutture in aree a rischio, lotta al narcotraffico e al terrorismo. E infatti, ancora oggi, attira nuove leve.

La Legione Oggi

Dal punto di vista operativo, oggi la Legione Straniera è composta da circa 9.000 tra ufficiali e soldati assegnati a 9 reggimenti di manovra, 1 mezza-brigata e un centro di reclutamento e addestramento (questi ultimi due di fatto rappresentano altrettanti reggimenti), ma all'epoca della Seconda Guerra Mondiale essa arrivò a mobilitare, a seconda delle fonti consultate, tra gli 84.000 ed i 120.000 uomini inquadrati in numerosi reggimenti. Il centro di addestramento e reclutamento, la mezza-brigata e 7 dei reggimenti di manovra sono basati tra la Francia e la Corsica mentre gli ultimi 2 reggimenti sono acquartierati oltremare, rispettivamente nella Guyana Francese e alle Mayotte.

Per ciascun aspirante legionario, il momento più atteso è quello in cui, superato il tirocinio, riceve il képi blanc, caratteristico copricapo bianco visto in mille film e divenuto simbolo del corpo.

Reclutamento e Condizioni di Servizio

La caratteristica principale della Legione Straniera sin dalla sua fondazione è la sua composizione multinazionale. Il passato politico, giudiziario, sociale e personale delle reclute non era un limite per il reclutamento, così come non lo era la nazionalità: a chi si candidava non veniva richiesto alcun documento, tanto che, nel corso dei suoi 193 anni di storia, nella Legione Straniera hanno prestato servizio uomini di ogni genere ed estrazione, da nobili decaduti sino ad autentici galeotti.

La inflessibile disciplina e le durissime condizioni di vita imposte dalla Legione Straniera hanno di volta in volta trasformato questi volontari in combattenti irriducibili, capaci di lottare e sopravvivere in condizioni ambientali quasi disperate. Secondo i termini ufficiali di servizio, tutti i neo-legionari percepiscono un salario netto di 1280€ al mese (compreso il periodo di addestramento basico della durata di 2-4 mesi), più vitto e alloggio gratuiti, che cresce successivamente in base al progredire della carriera e alla partecipazione a missioni d'oltremare. La durata del contratto di arruolamento è di 5 anni, ufficialmente rinnovabile una volta (ma vi sono casi documentati di legionari che hanno potuto riarruolarsi fino a cinque volte), ma già dopo la scadenza del primo contratto il legionario può ricevere la cittadinanza francese. Nel caso invece un legionario venga ferito in combattimento anche prima dello scadere del contratto di arruolamento egli può ugualmente ricevere la cittadinanza in quanto “francese per il sangue versato”.

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Teatri Operativi Storici

Nel corso della sua storia, la Legione Straniera è stata impegnata in ogni angolo del mondo. I reggimenti dei legionari hanno anzitutto legato la loro memoria al Nord Africa e al terribile Sahara dove in oltre cento anni di operazioni militari hanno combattuto contro le locali popolazioni arabe, tuareg e berbere, e hanno conquistato nel nome della Francia un “impero sahariano” di oltre 6 milioni di km2 di territorio. Impiegati con gravi perdite nel corso della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, i reparti della Legione Straniera furono in seguito schierati massicciamente prima sul fronte della Guerra d'Indocina (1945-1954) contro gli indipendentisti del Vietminh guidati da Hồ Chí Minh, e poi su quello della Guerra d'Algeria (1954-1962) contro i combattenti del FLN, nel vano tentativo di fermare lo sfaldamento dell'impero coloniale francese che più di tutti in precedenza avevano contribuito a creare.

Dopo la conclusione della Guerra d'Algeria, la Legione Straniera fu ridimensionata nel suo organico (8-9.000 uomini) e trasferita sul territorio metropolitano francese, ad Aubagne, ed in Corsica.

La Presenza Italiana nella Legione

Storicamente gli italiani sono sempre stati ben rappresentati nelle file della Legione Straniera, tanto che, dalla sua fondazione sino al 2014 circa 60.000 nostri connazionali vi abbiano servito. Al giorno d'oggi però, la componente italiana è numericamente risibile (poche decine di uomini) se comparata ai contingenti di reclute provenienti dall'Est Europa, dall'Asia o dall'America Latina.

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