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Festival del Viaggiatore ad Asolo: Un Viaggio alla Scoperta del Veneto

Giunto alla IX edizione, il Festival del Viaggiatore, ideato e organizzato dall’Associazione InArtEventi, animerà dal 3 al 24 settembre borghi e luoghi tra i più belli e suggestivi del Veneto. La manifestazione è un evento turistico culturale che promuove il territorio attraverso l’arte e la cultura e permette una fruizione innovativa dei luoghi, contestualizzando l’elemento culturale al loro interno. Grazie a questa rassegna è possibile scoprire ville, giardini, barchesse e palazzi appartenuti ad artisti e personaggi del passato.

Il Tema dell'Edizione: L'Arca

Il tema di questa edizione sarà “L’Arca” con un sottotitolo che invita alla sfida: “Cosa portarsi a bordo e cosa gettare a mare nel nostro viaggio verso il futuro”. Il tema sarà trattato utilizzando il caleidoscopio tipico del festival, la pluralità di voci, la contaminazione tra arte, viaggio, saperi e racconto, in luoghi unici per bellezza e significato storico, molti dei quali non aperti solitamente al pubblico.

“Abbiamo scelto questo tema perché siamo in un tempo di grandissimi cambiamenti e il nostro viaggio è pieno di nuove sfide - afferma Emanuela Cananzi, direttrice del Festival del Viaggiatore -. In questo contesto, l’Arca è una grande metafora: “È un archetipo e come tale ha una potente forza evocativa - continua la direttrice -. Ognuno di noi sa da tempo immemore che chi e cosa entra nell’arca è ciò che davvero serve al viaggio della vita”. L’Arca è nello stesso tempo un monito e un’opportunità. “Il monito a cercare l’essenziale, a trovare il limite prima che il limite travolga noi.

Un Percorso Attraverso il Veneto

Dal 4 al 26 settembre, partendo dal Lido di Venezia, e concentrandosi negli ultimi due fine settimana di settembre (17/19 e 24/26), si svolge la settima edizione del Festival del Viaggiatore, la cui parola chiave è Fuori!: il festival, diretto da Emanuela Cananzi, propone, infatti, un’inedita lettura del territorio veneto, tracciando un percorso sorprendente tra le sue eccellenze turistiche e culturali. Il viaggio è partito il 4 settembre dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove il Festival del Viaggiatore e il Premio Segafredo Zanetti sono stati presentati nello spazio della Regione Veneto all’Hotel Excelsior. Il percorso si concluderà, poi, il 25 settembre al Teatro Duse di Asolo, borgo incastonato tra le colline del Prosecco, un luogo unico, cenacolo di artisti e rifugio di viaggiatori e personaggi internazionali, da Eleonora Duse a Freya Stark, da Canova a Palladio, da Malipiero a Carlo Scarpa.

La direzione di viaggio, quest’anno, attraversa tre province del Veneto - Venezia, Treviso e Vicenza - e sei comuni, vale a dire Venezia Lido, Asolo, Bassano del Grappa, Maser, Possagno e Mussolente. Ogni tappa offre eventi e incontri con viaggiatori d’eccezione, rivelando ville, giardini, barchesse e palazzi abitualmente preclusi al turista, spesso aperti per la prima volta al pubblico e, talvolta, sconosciuti anche a chi vive in quegli stessi luoghi.

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Gli ospiti viaggiatori sono trasversali a diversi mondi: dall’arte al cinema, dallo sport alla letteratura, dal giornalismo all’impresa, dall’innovazione alla moda, dall’escursionismo al graphic design, dall’artigianato al mondo scientifico, dalla musica all’universo variegato del web.

Il Premio Segafredo Zanetti

Ad Asolo si svolgerà la Cerimonia conclusiva del Premio Segafredo Zanetti, dedicato a opere letterarie, segnalate da librerie indipendenti in Italia e nel mondo e selezionate da esperti, che valorizzano il legame da sempre fondamentale tra cinema e letteratura -.

La cinquina dei finalisti del Premio Segafredo Zanetti 2021 è la seguente:

  1. Cecilia Maria Giampaoli, Azzorre, Neo Edizioni
  2. Angelo Carotenuto, Le canaglie, Sellerio
  3. Turconi-Radice, La terra. Il cielo. I corvi, Bao Publishing
  4. Marta Zura-Puntaroni, Noi non abbiamo colpa, Minimum Fax
  5. Giuseppe Lupo, Il pioppo del Sempione, Aboca

Un Festival al Femminile

Il Festival del Viaggiatore, ci piace sottolinearlo, è ideato da due donne e realizzato con uno staff prevalentemente al femminile, dalle giurie al settore comunicazione: la maggior parte degli incontri, inoltre, ha come protagoniste donne portatrici di valori fuori dal coro.

Una scelta che riconosce nella creatività delle donne risorse e visioni capaci di dare sostanza all’esigenza di cambiamento costruttivo e fuori dai paradigmi che percorre la società contemporanea, messa alle corde dallo shock della pandemia.

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Il Festival del Viaggiatore ha un cuore di donna che affonda le sue radici nella storia di Asolo, la città delle tre signore, tre esempi di donne colte, coraggiose, controcorrente. - spiega la Direttrice del Festival Emanuela Cananzi - La Regina Caterina Cornaro di Cipro, capace di trasformare il suo esilio nell'era d'oro della città, quando il suo cenacolo era frequentato da Pietro Bembo, il Giorgione, Lorenzo Lotto. Eleonora Duse, la divina, l'attrice più innovativa e passionale della storia del teatro italiano, che qui volle una casa e il posto per la sua tomba. E Freya Stark, viaggiatrice, cartografa, colei che lanciò la scrittura di viaggio, unica donna dell'epoca ad esplorare da sola l'oriente, passata alla storia come la più grande viaggiatrice del '900.

Asolo: Cuore del Festival

Il Festival è nato ad Asolo nel 2015, ma dal 2020, anno pandemico, è diventato itinerante, coinvolgendo sempre più province venete. Il Festival abita i luoghi in cui approda, rendendoli accoglienti a tutti i viaggiatori che colgono il richiamo di ritrovarsi fuori dagli schemi e dai social, immersi nel bello e nel buono del nostro meraviglioso Paese. Molte location sono aperte al pubblico solo in occasione dell’evento: si tratta di ville, giardini, resti archeologici, palazzi appartenuti a personalità del passato come la Duse, Robert Browning, Malipiero, Freya Stark, permettendo in questo modo a tutti un’esperienza unica dei luoghi.

In occasione del Festival del Viaggiatore, vengono aperti ville, giardini, resti archeologici privati, normalmente non accessibili al pubblico, appartenuti ad alcune di queste personalità.

Programma Dettagliato

4 SETTEMBRE - VENEZIA, LIDO: l’ottava edizione del Festival del Viaggiatore si aprirà a Venezia dove, nell’ambito della 79° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, verrà presentato al pubblico il Premio Segafredo Zanetti città di Asolo UN LIBRO UN FILM - Festival del Viaggiatore VIII, e la cinquina finale che si contenderà il premio il 24 settembre. A presentare l’intero progetto del Festival del Viaggiatore, parlando di come questo sia cresciuto anno dopo anno fino a essere riconosciuto di assoluto rilievo per l’industria culturale del nostro Paese perché mette in contatto con assoluta efficienza il mondo della produzione letteraria con quello cinematografico e televisivo, saranno Emanuela Cananzi, direttore artistico del Festival del Viaggiatore, e Maria Francesca Gagliardi, responsabile dello scouting per i diritti editoriali della Lux Vide.

24/25 SETTEMBRE - ASOLO: per l’occasione, in modo del tutto esclusivo, una rosa di preziose e uniche residenze private vengono aperte al pubblico, fra cui Casa Freya Stark e Giardino di Villa Freya.

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"Fuori!": Il Tema del 2021

2021settembre04/26 FUORI! L’aspirazione che oggi vibra in ciascuno di noi è il tema scelto per il Festival del Viaggiatore 2021. FUORI! è al contempo desiderio, augurio, invito. È spazio aperto, espansione, libertà; voglia di riappropriarsi di luoghi, di ritrovarsi, di raggiungere gli spazi del cuore. Fuori è natura, ossigeno, infinito; ma è anche voglia di cambiamenti, di rinascite interiori, di ricerca di nuove strade. Una direzione di viag- gio che coglie uno stato d’animo collettivo e che è declinabile in modo trasversale alla maniera del Festival del Viaggiatore. Tutti fuori, dunque, fuori campo, fuori quota, fuori terra, fuori luogo, fuori onda, fuori serie, fuori dal giogo .... una coralità di voci, un ventaglio di ospiti, per declinare tutti i colori della nostra sete di libertà. Cercate il Fuori che vi sta a cuore, benvenuti viaggiatori! Emanuela Cananzi Direttore artistico

Viaggiare per Cambiare

Viaggiare è uno degli strumenti più efficaci per conoscere nuove culture e nuove persone, scoprire la bellezza del mondo, capire e apprezzare la diversità e abbattere un bel po’ di stereotipi. Ovviamente se si viaggia non da semplici turisti, ma come viaggiatori veri, quelli cioè desiderosi di venire in contatto certamente con le bellezze dei vari luoghi che si visitano, ma soprattutto con le persone che li abitano, le loro tradizioni, le loro abitudini e i loro diversi modi di pensare. Tutti elementi che ampliano gli orizzonti e aprono la mente.

Il Festival del Viaggiatore si è affermato negli anni come una proposta che valorizza il turismo consapevole, attraverso itinerari pensati sia per i viaggiatori “a lungo raggio” che per il turismo di prossimità. Dimensione più che mai attuale, che dirige l’attenzione verso mete vicine ma al di fuori dalle rotte abituali, capace di offrire esperienze inedite. Ogni tappa è dunque l’occasione per incontrare luoghi e persone fuori dal comune, in alcuni dei borghi più suggestivi d’Italia.

Diretto da Emanuela Cananzi, il Festival del Viaggiatore propone un’inedita lettura del territorio, tracciando un percorso tra le sue eccellenze turistiche e culturali del Veneto. Una proposta di viaggio slow che quest’anno invita ad uscire fuori dalle rotte consuete e dai ritmi abituali per riscoprire con sguardi nuovi la bellezza e i luoghi autentici della regione.

Per ogni tappa ci sarannno eventi e incontri con viaggiatori d’eccezione in location inedite che daranno la possibilità di scoprire ville e giardini, barchesse e palazzi abitualmente preclusi al turista, alcuni dei quali aperti al pubblico per la prima volta.

Il festival (qui il programma dettagliato), ideato da donne e realizzato con uno staff prevalentemente al femminile, avrà fra i suoi momenti top, il 25 settembre presso il Teatro Duse di Asolo, la cerimonia conclusiva del Premio Segafredo Zanetti “Un libro, un film”, condotta quest’anno da Maria Pia Zorzi, giornalista Tgr Rai Veneto.

Un Festival del Viaggiatore che non parla solo di viaggi. "Perché il centro di questo Festival è la dimensione esistenziale, il viaggio come metafora della vita - spiega Emanuela Cananzi, direttore artistico del Festival del Viaggiatore -. Ben vengano i viaggi geografici purché non siano espressione solo di un piacere frivolo, di una raccolta di click e di like solo per dire che in un determinato luogo ci siamo andati anche noi, ma di voglia di conoscere, di fare esperienze di vita, di disponibilità al cambiamento. C’è chi viaggia una vita, mette bandierine in tutto il mappamondo, ma guarda senza vedere. L’intenzione del Festival è viaggiare per cambiare, per aprirsi, per essere. E per farlo spesso non è necessario andare in capo al mondo.

"Sì, fa parte della sfida. Volevamo creare, almeno nelle intenzioni, un festival piccolo ma molto particolare, che cercasse altre strade rispetto ai due filoni dominanti: i festival della letteratura e quelli di viaggio. Una delle caratteristiche del nostro Festival è, per esempio, quella di far cadere i muri tra le diverse espressioni della creatività e della conoscenza.

Tra i nostri viaggiatori ci possono essere artisti, imprenditori, camminatori, artigiani, velisti, cineasti, blogger, intellettuali, giornalisti, creatori di reti sociali, fashion designer e molti altri ancora. L’idea di fondo è che si può creare un ambiente di conoscenza comune, che esalta le bellezze e le capacità presenti nel nostro Paese, e, soprattutto, che si può fare ciò senza retorica, senza pesantezza, senza steccati preconcetti, addirittura divertendosi.

"Nella maniera più semplice: attraverso la narrazione di una storia, la condivisione di esperienze, in cui il pubblico, fatto a sua volta di viaggiatori, può intervenire e condividere. La forma è il dialogo informale, evitando le conferenze. Credo che dovrebbe essere finita l’epoca dell’intellettuale distaccato dal mondo e dalle sue sorti. Se tramite un viaggio, un’esperienza si riesce a trasmettere qualche briciola utile al miglioramento della propria vita sociale o della propria impresa ben venga.

Direi basta anche con il catastrofismo: se si riesce ad andare oltre ciò che appare a prima vista, si scopre un’Italia piena di potenzialità, schiacciata sotto una morsa di pessimismo. In quattro anni di festival ho conosciuto molti esempi di questa Italia. Se si vede e si mostra anche altro, allora possono cambiare anche le opinioni, i progetti e le rotte.

"Credo che Asolo sia uno dei luoghi più belli e suggestivi d’Italia, non solo per le sue architetture e la posizione dominante su una delle più belle vallate venete, ma perché per secoli è stato dimora o posto del cuore di grandi intellettuali, viaggiatori, artisti internazionali.

"Grazie al Comune di Asolo, ai privati e a una rete di volontari. Main sponsor è la Segafredo Zanetti, ma sono sempre di più gli imprenditori che oggi apprezzano il Festival e la sua aspirazione a essere ponte tra mondi. Nel nostro programma 2018 ci sono solo un paio di esperienze collaterali a pagamento che noi ospitiamo, perché ritenute di valore, ma non organizziamo, né gestiamo. La gratuità per noi è importante, fa parte del viaggio. È essa stessa un messaggio di rottura e cambiamento".

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