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Guida Turistica Freelance: Requisiti e Opportunità in Italia

L'Italia possiede uno dei patrimoni culturali più vasti e diversificati al mondo, con un vastissimo numero di siti archeologici, musei, monumenti, città d'arte e paesaggi culturali riconosciuti a livello internazionale. Ogni regione custodisce tesori di inestimabile valore, testimoni di secoli di storia, arte e tradizioni. Tuttavia, un patrimonio così ricco ha bisogno di essere raccontato, interpretato e valorizzato nel modo giusto. Investire nella professione di guida turistica significa non solo creare opportunità di lavoro qualificato, ma anche garantire che le meraviglie italiane siano apprezzate e comprese da un pubblico sempre più vasto. Diventare guida turistica vuol dire saper trasmettere il valore storico e artistico dell’Italia, un'opportunità per coloro che amano la storia, l'arte e la cultura, e desidera condividere queste passioni con turisti e visitatori.

Secondo il Ministero del Turismo, la guida turistica è l'unica figura professionale autorizzata a illustrare e interpretare per turisti singoli o gruppi il patrimonio culturale italiano, sia materiale che immateriale. Ciò include beni di interesse: storico, culturale, religioso, architettonico, artistico, archeologico e monumentale.

Avere ben chiaro come diventare guida turistica è il primo passo per trasformare la passione per il viaggio e la cultura in una professione stimolante. Diventare guida turistica o accompagnatore turistico in Italia richiede il rispetto di specifici requisiti e il possesso di autorizzazioni conformi alle normative nazionali e regionali.

Partiamo da un dato indicativo! 458 milioni di turisti sono venuti a scoprire l'Italia nel 2024. In un contesto del genere, lavorare come guida turistica è certamente una buona idea! Ma non solo: quella della guida turistica è una professione affascinante che permette di unire la passione per il viaggio e la cultura alla possibilità di accompagnare visitatori alla scoperta di luoghi unici. Tuttavia, per costruire una carriera solida e remunerativa in questo settore, è necessario acquisire competenze specifiche, ottenere eventuali certificazioni e sviluppare strategie per trovare clienti.

L'Italia, con il suo patrimonio culturale unico al mondo, è una delle mete più ambite dai viaggiatori, offrendo un ampio mercato per i professionisti del turismo. Tuttavia, per svolgere questa professione è necessario seguire un percorso preciso, che include formazione, abilitazione e il rispetto di normative specifiche.

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Requisiti per Diventare Guida Turistica in Italia

Il possesso di determinati requisiti e percorso formativo per diventare guida turistica in Italia è necessario... e si tratta di requisiti sia di tipo formativo che personale! Quante meraviglie potrai far scoprire, in qualità di guida turistica? Hai solo l'imbarazzo della scelta! Ecco i principali:

  • Essere maggiorenni
  • Possedere un diploma di laurea triennale o una qualifica professionale di guida turistica, oppure l’abilitazione all’esercizio della professione
  • Superare l’esame di abilitazione nazionale
  • Avere conoscenze linguistiche certificate al livello di competenza C1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

Sì, la conoscenza fluente di almeno una lingua straniera è spesso un requisito fondamentale, soprattutto nelle città d'arte e nelle località turistiche più frequentate da visitatori internazionali. Se poi hai seguito anche uno dei tanti corsi di coaching, ... ancora meglio!

Per l'ottenimento dell'abilitazione professionale in tutta serenità, puoi prevedere una partecipazione a corsi specifici che preparano all'esame di abilitazione nazionale organizzato dal Ministero del Turismo. A proposito di questo, come funziona l'esame?

L'Esame di Abilitazione Nazionale

La riforma introdotta dalla Legge 190/2023 ha modificato i requisiti di accesso alla professione. Per esercitare legalmente la professione occorre superare l'esame di abilitazione nazionale, che prevede tre prove: scritta, orale e tecnico-pratica. Superato l’esame, il candidato viene iscritto nell’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche (ENGT) presso il Ministero del Turismo.

La legge 13 dicembre 2023, n. 190, ha subordinato l’esercizio della professione di Guida Turistica al superamento di un Esame di abilitazione nazionale; se sei curioso di scoprire come funziona e come prepararsi all'esame di abilitazione per guida turistica, possiamo anticiparti che ti troverai davanti allo svolgimento di una prova scritta, una prova orale e una prova tecnico-pratica.

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Proprio vero che gli esami non finiscono mai... ma evolvono e si fanno anche online! Niente banchi di scuola! Se sei uno dei candidati pronto a sostenerlo, sappi che ti troverai davanti a:

  • Una prova scritta con domande a risposta multipla sulle materie storia dell'arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell'offerta turistica, disciplina dei beni culturali e del paesaggio. Saranno 80 quesiti a risposta multipla sulle materie da risolvere in 90 minuti, con un punteggio massimo attribuibile di 40 punti. Alla prova orale saranno ammessi i candidati che abbiano conseguito un punteggio pari o superiore a 25 punti.
  • Una prova orale che consiste in un colloquio, in lingua italiana, sulle materie oggetto della prova scritta. Ma non solo: durante il colloquio verrà anche verificata la conoscenza di almeno una lingua straniera scelta dal candidato al momento della presentazione della domanda in un grado non inferiore al livello di competenza B2. Anche per la prova orale è necessario conseguire un punteggio pari o superiore a 25 punti.
  • Una prova tecnico-pratica per valutare le competenze pratiche della guida turistica, la capacità di condurre visite guidate e fornire informazioni pertinenti e consiste nella simulazione di una visita guidata in lingua italiana e nella lingua straniera scelta. La prova verterà su una destinazione, estratta a sorte, tra quelle presenti nell’elenco dei contesti dei beni culturali, artistici, archeologici e del paesaggio individuati e pubblicati almeno 20 giorni prima della data fissata per l'inizio delle prove orali su INPA e sul sito del Ministero del Turismo.

Superato l'esame, sarai pronto/a per esercitare la tua professione e partire verso destinazioni sempre nuove! Non resta che scegliere l'opportunità più in linea con i tuoi interessi...

Sbocchi Professionali per una Guida Turistica

Il settore turistico offre diverse opportunità di lavoro, sia come dipendenti sia come professionisti freelance. Le opzioni tra cui potrai scegliere sono davvero varie e qui ne troverai alcune:

  • Collaborare con agenzie di viaggio: Le agenzie di viaggio e i tour operator cercano spesso guide turistiche per organizzare tour guidati per i propri clienti. Collaborare con queste realtà garantisce un flusso costante di lavoro, anche se spesso con margini di guadagno più bassi rispetto all'attività autonoma.
  • Lavorare con enti turistici e musei: Molti enti del turismo locale e musei assumono guide turistiche per valorizzare il patrimonio culturale del territorio e offrire esperienze di visita guidata ai turisti. Questo può essere uno sbocco professionale stimolante, soprattutto per chi ama l'arte, la storia e il patrimonio culturale; una guida turistica che lavora per enti turistici e musei ha infatti il compito di trasmettere conoscenze e valorizzare il patrimonio culturale di una destinazione o di una collezione esposta.
  • Lavorare come freelance: Diventare una guida turistica freelance permette di lavorare in autonomia e di personalizzare l'offerta di servizi. Questo approccio richiede però capacità imprenditoriali, dalla gestione dei clienti alla promozione della propria attività.

In quest'ultimo caso, ti servirà trovare clienti. Per farlo, la rete è un'ottima alleata.

Strategie per Trovare Clienti Come Guida Turistica Freelance

Trovare clienti è una delle sfide principali per una guida turistica, soprattutto per chi lavora come freelance. Ecco alcune strategie efficaci che ci sentiamo di consigliarti!

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  • Creare un sito web professionale: Un sito web ben strutturato è il biglietto da visita digitale di una guida turistica. Deve contenere informazioni sui servizi offerti, foto dei tour e testimonianze dei clienti. Non prenderlo come un task accessorio: essere presenti online e saper utilizzare piattaforme di prenotazione, social media e strumenti di marketing digitale è diventato fondamentale! e magari strappare due risate!
  • Iscriversi a piattaforme di booking: Iscriversi a piattaforme come GetYourGuide, Viator e Airbnb Experiences consente di raggiungere un pubblico più ampio e farsi conoscere. Ovviamente, conta tantissimo anche il passaparola, però non puoi basarti solo su quello!
  • Pensare al networking: Partecipare a eventi del settore, fiere e conferenze permette di ampliare la propria rete di contatti. E chissà che non venga un mente il tuo nome, la prossima volta che cercano una guida turistica esperta, professionale e dinamica per una nuova missione!
  • Offrire esperienze uniche: Proporre tour tematici o esperienze insolite può attrarre clienti alla ricerca di qualcosa di diverso. Non avere paura di percorrere sentieri meno battuti! Studia l'argomento, approfondisci e poi cerca di raccontarlo in una maniera personale e non banale... vedrai che i frutti arriveranno!
  • Richiedere recensioni: Le recensioni positive sono fondamentali per costruire una buona reputazione online, quelle negative sono fondamentali per te per capire cosa sbagli e ovviamente migliorare l'esperienza che offri al tuo pubblico! Dunque, chiedi feedback e non averne paura: è tutto fatto per fare ancora meglio!

Valutare per bene gli sbocchi professionali e strategie per trovare clienti come guida turistica ti aiuterà ad affrontare fin da subito al meglio la professione.

Tecniche di Comunicazione e Storytelling per Guide Turistiche

Organizzare una visita guidata non è solo una questione di fornire informazioni: è un’arte che richiede passione, competenza e abilità comunicative. Seguendo le buone tecniche di comunicazione e storytelling per organizzare una visita guidata ti farai conoscere e avrai certamente successo!

  • Conoscere il pubblico: ll primo passo per una comunicazione efficace è comprendere chi si ha di fronte. Una visita guidata per studenti delle scuole superiori avrà un approccio diverso rispetto a una per esperti d'arte o famiglie con bambini piccoli. Se ci sono bambini, è importante coinvolgerli attivamente con domande, giochi o indovinelli. Cerca di rispondere sempre con pazienza e competenza. Se non conosci la risposta, ammetti onestamente l’incertezza e prometti di informarti. Inutile fingere per poi apparire poco professionali, una volta che saranno andati a controllare su Google se quello che hai detto è vero!
  • Essere dinamici e carismatici: Una guida deve essere chiara, dinamica e carismatica. Il tono di voce deve essere variato per evitare monotonia, mentre il linguaggio del corpo è fondamentale per mantenere l'attenzione. Evita di avere un tono piatto, monocorde e soporifero e mantieni il contatto visivo con il pubblico. Utilizza gesti naturali per enfatizzare i concetti chiave, cosa che farà sembrare che anche tu ti emozioni per la storia come se fosse la prima volta che la racconti!
  • Pianificare accuratamente: Una visita guidata di successo inizia con una pianificazione accurata. Ecco i 3 principali step per un'organizzazione perfetta:
    • Ricerca: raccogli informazioni storiche, artistiche e culturali sul luogo.
    • Definizione del percorso: scegli i punti di interesse principali e stabilisci un ordine logico. L’itinerario deve essere flessibile, adattabile ai diversi interessi del gruppo (ad esempio, un tour storico potrebbe includere anche alcuni punti di interesse moderni per coloro che sono meno interessati alla storia).
    • Durata: calcola il tempo necessario per ogni tappa, lasciando margine per domande e imprevisti.

Ora sai davvero tutto su questa affascinante professione... non ti resta che partire con il prossimo gruppo di viaggiatori curiosi di conoscere le bellezze del mondo!

Aspetti Fiscali per Guide Turistiche Freelance

Per aprire la partita IVA come guida turistica e svolgere la professione da freelance è necessario compilare il modello AA9/12 in tutte le sue parti, specificando il codice Ateco che identifica l’attività svolta. Il costo della pratica varia in relazione alla persona che la sottoscrive: se il lavoratore desidera affidarsi a un intermediario, il prezzo può variare in base al servizio svolto.

Il regime naturale per chi decide di avviare un’attività da guida o accompagnatore turistico è il regime forfettario. I vantaggi di questo regime sono diverse e non indifferenti rispetto ad un tradizionale regime IVA di contabilità semplificata. Soprattutto riguardo il carico impositivo per le nuove attività.

Regimi fiscali disponibili:

  • Ordinario: devi pagare l’IRPEF, un’imposta che va da una percentuale minima del 23% fino ad una massima del 43% sui tuoi guadagni al netto delle spese e dei contributi dell’anno precedente, cioè sull’imponibile.
  • Forfettario: paghi una percentuale del 15% o del 5% per i primi 5 anni se avvii una nuova attività. Le percentuali si applicano sul tuo imponibile, che puoi trovare moltiplicando i tuoi incassi totali per un valore detto coefficiente di redditività, diverso in base al tuo codice ATECO, e sottraendo i contributi che hai versato l’anno precedente.

Il regime forfettario è un regime fiscale esente da IVA. Nelle fatture della guida o dell’accompagnatore turistico quindi non sarà presente l’IVA.

Un altro dei vantaggi del regime forfettario è la presenza di un’imposta sostitutiva con un’aliquota molto bassa del 5% o 15% a seconda se si aderisce al regime forfettario start-up o meno. Si dovrà pagare solo un’imposta.

Il regime forfettario, oltre ad essere esente IVA, è esente anche dalla ritenuta d’acconto. Con questo, regime non si dovrà inserire nessuna ritenuta d’acconto in fattura in quanto la guida o l’accompagnatore turistico è soggetto ad un’unica imposta sostitutiva sui suoi ricavi che dovrà versare egli stesso.

I contributi INPS saranno calcolati sullo stesso imponibile calcolato nell’esempio del paragrafo precedente. Questi ricordiamo che saranno pari al 25,72% dell’imponibile e non c’è una quota fissa annuale INPS da pagare.

Visto il tipo di professione, è importante fare riferimento alle operazioni che le guide e gli accompagnatori turistici avranno con i soggetti esteri. La guida turistica o l’accompagnatore in regime forfettario si comporterà in maniera uguale ai soggetti con regime IVA ordinario.

Guida Turistica vs Accompagnatore Turistico

Una guida turistica non si riconosce solo dal proprio tesserino ma anche dall’attività che svolge, del tutto diversa da altre figure come l’accompagnatore turistico. La guida turistica, così come viene definita nel sito del Ministero del Turismo è l’unica figura professionale autorizzata a illustrare e a interpretare a singoli turisti e gruppi organizzati i beni materiali e immateriali che costituiscono il patrimonio culturale italiano.

Sebbene siano due figure professionali che si occupano della conduzione di gruppi di turisti e in alcuni casi sono professionalità svolte dalla stessa persona, si tratta di due titoli diversi.

La guida turistica è la figura che si occupa di guidare un gruppo turistico in tour all’interno di un museo o un complesso monumentale, di un’area ad alto valore culturale (come il centro storico di una città d’arte), all’interno di una esperienza, ecc. Il suo ambito è quindi quello culturale e il suo ruolo è informativo/comunicativo.

L’accompagnatore turistico è la figura professionale che ha il compito di assistere un gruppo di turisti tra una fase o attività del viaggio, ad esempio l’arrivo in aeroporto, il check-in in hotel, il transfer verso un museo o una località, i pranzi e le cene prenotate a cura dell’agenzia, ecc.

TAG: #Turistica #Turisti #Guida

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