Guida Turistica di Santo Domingo: Cosa Vedere nella Capitale Dominicana
Ho deciso di scrivere questa guida della Repubblica Dominicana perché è un Paese dalle mille sfaccettature ma purtroppo scarsamente valorizzato. La maggior parte delle persone è attratta dalle sue spiagge e non si spinge oltre. Fermarsi alle sue spiagge è un peccato, ti assicuro che ci sono centinaia di cose da fare.
Il Mio Progetto sulla Repubblica Dominicana
Ho sempre voluto arrivare a proporre tour del Paese costruiti al 100% sulle esigenze del viaggiatore. Viaggi dinamici che facciano scoprire la Repubblica Dominicana dalla A alla Z. Niente a che vedere con i pacchetti all-inclusive dei resort. Lo dice lo stesso motto turistico nazionale: “Repùblica Dominicana lo tiene todo”.
Posso orgogliosamente dire di aver anticipato i tempi, cominciando a promuovere il Paese nelle sue varie sfaccettature quando ancora nessuno lo faceva. Non potevo che partire da una guida della Repubblica Dominicana. Qui troverai un po’ di tutto e molti rimandi ad altri articoli più specifici. Anche se il mio obiettivo principale resterà sempre quello di insegnare come visitare la Repubblica Dominicana a chi non ama i resort ma non trova alternative e a spingere anche i più scettici a valutare viaggi itineranti.
Facciamo Chiarezza: Qual è il Nome Corretto?
Noto spesso che si fa parecchia confusione su questo punto. Quando parlo con le persone, leggo articoli (talvolta anche di testate autorevoli) o mi capita di vedere qualche offerta di viaggio, molto spesso c’è una costante: il nome utilizzato è sbagliato. Il nome corretto della nazione è “Repubblica Dominicana”.
Sono sbagliate entrambe le versioni che vanno per la maggiore:
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- Santo Domingo > ahimè, quasi sempre l’intero stato viene etichettato con il nome della sua capitale. Penso sia l’unico caso nel mondo. È come se per nominare l’Italia, dicessi Roma
- Repubblica Domenicana > altro errore frequente, l’utilizzo della “e”. E lo stesso errore si ripercuote nell’identificazione degli abitanti, che diventano “domenicani/e” anzichè, come corretto, dominicani/e (l’aggettivo domenicano identifica l’ordine religioso di monaci).
Altro equivoco, seppur molto più raro, è quello di confondere la Repubblica Dominicana con l’isola di Dominica. Sono due posti differenti e hanno in comune solo il fatto di trovarsi entrambe nei Caraibi.
Dove si Trova la Repubblica Dominicana?
Decisamente più chiara è la conoscenza sulla sua posizione geografica. La Repubblica Dominicana si trova nella parte orientale dell’isola di Hispaniola, che condivide con Haiti. È situata nell’Oceano Atlantico, a metà tra Cuba ad ovest e Porto Rico ad est.
Fa parte delle Grandi Antille (è la seconda isola per estensione dopo Cuba), è bagnata a sud dal Mar dei Caraibi ed occupa all’incirca la posizione di mezzo di quella forma arcuata a cui danno vita tutte le isole caraibiche messe insieme. Eccola là, nel bel mezzo del lunghissimo arcipelago caraibico…
Per Capire un Paese, è Necessario Conoscerne la Storia...
... e quindi ti riassumo i tratti salienti della sua storia. L’INCONTRO TRA COLONIZZATORI ED INDIGENIEsattamente come accade per tutto il continente americano, le cronache ufficiali cominciano dall’arrivo di Cristoforo Colombo. Il suo approdo sull’isola avviene il 5 dicembre 1492 e lo battezza dicendo di essere arrivato “sulla terra più bella che occhio umano abbia mai visto”.
Ribattezzata Hispaniola (era fin da subito scontata la volontà di renderla una colonia spagnola, appunto una “Piccola Spagna”), fonda la prima colonia nell’attuale Haiti e inizia a sfruttare gli abitanti di quelle terre, gli indigeni Taìnos. Naturalmente, la cruenta schiavitù unita alle malattie portate dagli europei, porta ben presto alla loro estinzione e dà inizio alla tratta degli schiavi dall’Africa per rimpolpare la manodopera.
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I Secoli di Dominazione Straniera
Alla fine del 1600, le due parti dell’isola si dividono: Haiti va in mano al governo francese e la Repubblica Dominicana a quello spagnolo. Iniziano da qui i due secoli più tumultuosi, nei quali la parte spagnola passerà attraverso continue dominazioni e brevi indipendenze: le due date più importanti sono il 27 febbraio 1844 (indipendenza definitiva dall’occupazione di Haiti; infatti il 27 febbraio di ogni anno la nazione festeggia il Giorno dell’Indipendenza) e il 1865, che vede la definitiva liberazione dal giogo spagnolo e la nascita effettiva di uno stato indipendente.
Il Trentennio del Regime
Infatti, il periodo più sanguinario arriva nel 1930 e durerà per ben 30 anni. Dopo il ritiro delle truppe americane (che avevano invaso il Paese a causa dei debiti statali verso gli USA), la Repubblica Dominicana finisce nelle mani di un generale. Inizia così la dittatura di Trujillo, tra le peggiori della storia mondiale (sebbene se ne parli poco), caratterizzata, tra le altre cose, dal genocidio di haitiani e dallo “sbiancamento” della popolazione attraverso unioni miste, per creare una popolazione dalla carnagione chiara.
La dittatura cade nel 1961 grazie alle azioni rivoluzionarie portate avanti in clandestinità. Oggi, la situazione politica è stabile e ci sono regolari elezioni ogni 4 anni. Nel maggio 2024 è stato riconfermato per un altro mandato.
Santo Domingo: La Capitale che dà il Nome a un Intero Paese
La città di Santo Domingo (il cui nome completo sarebbe Santo Domingo de Guzmàn) è il più antico insediamento europeo del Nuovo Mondo rimasto in piedi, nonchè la prima colonia spagnola del continente. Si trova sulla costa sud, affacciata sul mar dei Caraibi e come area metropolitana ha più di 3 milioni di abitanti.
La parte più bella della città è sicuramente la Zona Colonial, Patrimonio Unesco dal 1990, una testimonianza vivissima dell’epoca coloniale, dove passeggiare tra la Storia e vedere coi propri occhi edifici risalenti al 1500. Santo Domingo è una vera e propria metropoli, con qualunque tipo di servizio e molto, molto caos.
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Centro economico-culturale del Paese, crea circa il 39% del PIL nazionale e vi hanno sede 11 università diverse, tra le quali l’Universidad Autònoma de Santo Domingo, l’unica università pubblica dominicana e la prima università del Nuovo Mondo. Bisogna visitarla con gli occhi giusti per apprezzarla.
Bandiera e Scudo Nazionale
I primi caratteri identificativi di una nazione sono l’inno e la bandiera. Riguardo alla bandiera, è un rettangolo diviso in quattro aree da una croce bianca. La croce simboleggia la lotta per la libertà, il colore bianco inneggia alla pace e all’unione che devono esserci tra i dominicani. Il colore blu rappresenta la libertà ma soprattutto il progresso, la voglia di innovarsi. Il rosso, infine, sta a significare il sangue versato per la nazione.
Una piccola curiosità: la bandiera dominicana è l’unica al mondo ad avere la Bibbia al suo interno. E questo mi fa arrivare allo scudo nel centro. Riporta i colori della bandiera ed è sormontato da una croce dorata, affiancata da 3 lance d’oro ad ogni lato. La Bibbia si trova nel suo centro ed è aperta sul vangelo di Giovanni, 8:31,32 in cui è presente la frase “La verità vi renderà liberi”. Ai lati dello scudo si trovano un ramo d’alloro ed una fronda di palma. Sotto, un nastro rosso riporta il nome della nazione mentre quello blu in cima presenta il motto nazionale: “Dios, Patria, Libertad”.
Tutto Quello che Devi Sapere è Contenuto in Questa Guida
Essendo un Paese extra-UE, è necessario il passaporto. Anche se è sufficiente che sia valido fino al rientro in Italia, è consigliabile avere almeno 6 mesi di validità.
Formalità di Ingresso
Dal 1° aprile 2021 è arrivato l’e-ticket Repùblica Dominicana che ha mandato in pensione i moduli di immigrazione e di regolamentazione internazionale cartacei: ora bisogna compilare tutto online prima dell’arrivo e della partenza di ritorno. Da aprile 2018, inoltre, il biglietto aereo include le tasse di ingresso ed uscita che prima bisognava pagare a parte.
La tassa d’ingresso da 10 dollari equivale ad una tessera turistica (Tarjeta de Turista) che concede un soggiorno di 30 giorni, prorogabile fino a un massimo di 120 giorni dietro richiesta alla Migrazione e determinati parametri. Se si eccede il regolare permesso, all’uscita bisognerà pagare una multa conteggiata in base ai giorni di eccedenza e che puoi trovare direttamente sul sito della Migrazione.
La Valuta della Repubblica Dominicana
Una volta in loco, un altro suggerimento che mi sento di darti è quello di munirti della moneta locale. In Repubblica Dominicana c’è il peso dominicano (DOP), il cui valore pre-Covid era circa 50 volte più basso dell’euro (negli ultimi anni oscilla tra 1:60 e 1:64). Sto per svelarti un trucco che ho inventato davvero utile: permette di capire all’istante il corrispettivo in euro.
È un’operazione semplicissima: moltiplico per due il conto in pesos e tolgo due zeri al risultato.
Esempi Pratici
Cifra in Pesos | Calcolo | Corrispettivo in Euro |
---|---|---|
RD$25000 | 25000 x 2 = 50000 | 500 euro |
RD$1000 | 1000 x 2 = 2000 | 20 euro |
RD$100 | 100 x 2 = 200 | 2 euro |
Come Ottenere i Pesos
Per cambiare i soldi, ci sono banche e uffici di cambio. Ti consiglio di cambiare direttamente gli euro, farlo coi dollari ti converrebbe di meno oltre che richiederti un doppio cambio. Gli sportelli automatici per il prelievo si trovano un po’ ovunque e hanno il menù anche in inglese. Le banche principali sono Scotiabank, Banco Popular, BHD Leòn e Banco Progreso: rispetto alle aziende indipendenti, hanno commissioni più basse. Si trovano quasi sempre all’interno di aree sicure, come aeroporti, supermercati, resort.
Come si Può Pagare?
Nelle località turistiche, tutti gli esercizi commerciali accettano pagamenti in valuta estera ma il cambio è un po’ arbitrario e di solito sfavorevole per chi paga. Quindi l’opzione migliore è pagare in moneta locale. La tassa sui beni ed i servizi (l’equivalente della nostra IVA) in Repubblica Dominicana si chiama ITBIS ed è al 18%. Negli hotel, nei ristoranti e nei bar si aggiunge un ulteriore 10% per il servizio.
Come si Raggiunge Santo Domingo
Santo Domingo e l’intera Repubblica Dominicana costituiscono destinazioni caraibiche sempre più amate dai turisti italiani. In tale destinazione si può evidentemente giungere principalmente per via aerea, con gli scali più importanti che sono quelli di Santo Domingo o di Punta Cana.
Località da Visitare
Cominciamo con lo scorrere alcune delle più prelibate località da visitare:
- Punta Cana: una delle destinazioni più conosciute della Repubblica Dominicana, grazie alla lunghissima distesa di sabbia bianca e ai club di golf.
- Puerto Plata: spiagge incontaminate e un fitto calendario di festival, eventi e appuntamenti.
- Samaná: penisola sulla costa settentrionale, ideale per sport acquatici e con il parco di Los Haitises.
- La Romana: una delle città più ricche della Repubblica Dominicana, con il parco nazionale di Cotubanamà.
- Santo Domingo: la capitale, divisa in due dal Rio Ozama, con un centro storico coloniale e una ricca galleria di musei, parchi e strutture architettoniche.
Cosa Vedere a Santo Domingo
- Zona Coloniale: la parte più antica di Santo Domingo, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
- Museo de Las Casas Reales: uno dei monumenti culturali più importanti dell’epoca coloniale.
- Los Tres Ojos: uno dei migliori monumenti naturali della Repubblica Dominicana, con grotte collegate da tre lagune.
- Faro a Colón: imponente costruzione che custodisce la tomba di Cristoforo Colombo.
- Alcazar de Colón: uno dei musei più importanti del Paese, simbolo della città coloniale.
- El Malecón: il lungomare di Santo Domingo.
- Mercato di Modelo: il mercato più caratteristico di Santo Domingo.
Spiagge di Santo Domingo
- Punta Torrecillas: spiaggia amata dagli abitanti della capitale.
- Playa de Güibia: una delle spiagge preferite dai turisti.
- Boca Chica: un po’ più lontana dal centro cittadino.
- Guayacanes: altra spiaggia meno frequentata.
- Playa Caribe: ideale per gli amanti del surf.
Le 4 Aree di Santo Domingo
La città può essere suddivisa in quattro aree principali, la più importante è sicuramente la Zona Colonial. Tutti i turisti si trovano qua perchè l’unicità di Santo Domingo è proprio il suo centro storico.
La Zona Colonial
È la zona per la quale si va a Santo Domingo: questo è l’insediamento originale fondato nel 1502. Riconosciuta come patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1990, la Zona Colonial è un’area ricchissima di storia. Vuoi sapere i punti che ti consiglio assolutamente di visitare?
- Altare della Patria e la Cattedrale con il suo recente museo, ai due estremi di Calle El Conde
- Musei del larimar e dell’ambra, dedicati ai due minerali
- Lungo Calle las Damas, la Fortaleza Ozama, il Panteòn Nacional e Plaza de España.
A Est del Fiume: All’Origine del Sito
Ci sono due siti di un certo interesse anche se ritengo che non siano nulla di imperdibile. Los Tres Ojos sono tre grotte all’interno di un parco con dei laghetti sotterranei. Uno di questi era riservato alle donne ed è segnalato da un cartello.L’altro sito è il Faro a Colòn, un palazzone orribile che percorrendo Avenida las Americas (per entrare in città venendo da est) ti cattura lo sguardo. Sembra un condominio da quartieri popolari.Davvero brutto… 😨
Il Malecn e i Dintorni
Il lungomare di Santo Domingo è una lunga via di hotel, prevalentemente di lusso ma non ha nulla di davvero attrattivo. Ad eccezione forse dell’obelisco, abbellito dagli affreschi, il resto è più un modo per fare una passeggiata.Nonostante quello che si possa pensare, non ci sono nemmeno spiagge o punti balneabili. È una distesa di scogli e l’acqua è parecchio inquinata, prova ne è che i residenti affollano le località di Boca Chica e Juan Dolio, circa 40km più ad est.Un po’ più a nord, allontanandosi dal mare, si arriva davanti al Palacio Nacional, sede del governo. Di fronte si trova Calle Obìjo, dove si può vedere la vecchia ambasciata italiana.
Santo Domingo Ovest
Si può definire come la zona residenziale e più chic, con palazzi e grattacieli che ospitano uffici o appartamenti eleganti della medio-alta borghesia.Aldilà della vasta offerta di ristoranti e locali, può essere interessante per una passeggiata o una seduta di jogging nel Parque Mirador del Sur, che percorre l’area longitudinalmente ed è ricoperto di alberi per tutta la sua lunghezza.
L’Area a Nord-Ovest
Procedendo verso nord, si può arrivare al Giardino Botanico, un’area verde di circa 2km quadrati che gli permettono di essere il giardino più grande dei Caraibi. È una vera e propria oasi di relax in mezzo al caos cittadino, che qui non si percepisce.Ospita molte zone tematiche tra le quali si trovano piante acquatiche, orchidee, un giardino giapponese (la zona più frequentata, set perfetto per le foto di nozze o delle quinceañeras) e il percorso taìno, che ricostruisce usi e costumi del popolo pre-colombiano che abitava l’isola di Hispaniola. La metà nord del parco invece ospita una vasta area dove la natura è lasciata crescere in maniera selvaggia, purtroppo poco frequentata forse proprio per questo.Se ami lo sport ed in particolar modo il baseball, che qui è sport nazionale, poco lontano dal Giardino c’è lo stadio di casa delle due squadre professionistiche di Santo Domingo, lo stadio Quisqueya.Proseguendo verso est e restando a nord della Zona Colonial, potrai fare una corsa in teleferica, ammirando dall’alto il fiume Ozama ed il contrasto della periferia, con l’alternanza tra quartieri poveri e quelli più o meno benestanti.
Come Muoversi
Tutta l’area metropolitana di Santo Domingo occupa parecchi chilometri quadrati. Hai tre modi per spostarti agevolmente tra le varie parti della città. Se preferisci arrivare subito a destinazione, puoi chiamare un taxi o Uber. Oppure, se vuoi risparmiare soldi e allo stesso tempo vivere da locale, ti consiglio di utilizzare i mezzi pubblici.
Per gli spostamenti veloci c’è la metro, formata al momento da due linee; entro il 2024 sarà inaugurata una nuova linea e altre tre dovrebbero sorgere in futuro. La metropolitana della capitale è davvero pulita e ben organizzata: il biglietto giornaliero costa 96 pesos (80 + 12 di ricarica), circa 1,50 euro. Con lo stesso biglietto puoi accedere anche alla teleferica. Altrimenti puoi usare gli autobus urbani, con fermate e percorsi predefiniti. In questo caso, il biglietto è ancora più basso. Si parte da 15 pesos… Ultimo ma non per importanza, puoi pensare al noleggio della bici approfittando del nuovo Sistema di Biciclette Pubbliche che la città sta implementando gradualmente.
Quando è Meglio Andare: Clima ed Eventi
Climaticamente parlando, i mesi da novembre a marzo sono quelli più favorevoli perchè il caldo è sopportabile e non c’è molta umidità. Però Santo Domingo si può visitare tutto l’anno. I mesi da novembre a marzo sono quelli più favorevoli perchè il caldo è sopportabile e non c’è molta umidità.
Cosa Fare a Santo Domingo? Puoi Partecipare ai Momenti Culturali di Maggior Peso
- Carnevale: coloratissime sfilate ogni domenica di febbraio, che si ritrovano a Santo Domingo per la celebrazione finale sul Malecòn, durante la prima domenica di marzo.
- Festa dell’Indipendenza del 27 febbraio.
- Fiera Internazionale del Libro di Santo Domingo: si svolge a cavallo tra aprile e maggio.
La Musica, Elemento Essenziale
- Festival del Jazz: dura più di un mese e lo si può apprezzare ad inizio estate, tra giugno e luglio.
- Festival del Merengue!: viene organizzato a fine luglio o ad inizio agosto per la durata di 4 giorni.
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