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Guida Turistica Autorizzata a Napoli: Requisiti e Abilitazione

Il settore del turismo a Napoli è in continua crescita, attirando visitatori da tutto il mondo. Questa vivacità rende la professione di guida turistica particolarmente interessante, ma l'accesso a questa carriera richiede il rispetto di specifici requisiti e il superamento di un esame di abilitazione.

Aggiornamenti sul Concorso Nazionale per Guida Turistica 2025

Dopo anni di attesa, il concorso per l’abilitazione delle guide turistiche sta finalmente entrando nel vivo. Nonostante le polemiche e i ricorsi, il Concorso nazionale per Guida Turistica 2025 va avanti: con ordinanza pubblicata nei giorni scorsi, il TAR del Lazio ha infatti respinto la richiesta di sospensione cautelare del bando, permettendo così al Ministero del Turismo di proseguire regolarmente con l’iter concorsuale. A seguito della pubblicazione del bando, un’associazione di categoria ha presentato ricorso al TAR del Lazio, sollevando dubbi sulla legittimità della procedura. Tuttavia, con l’ordinanza n. 2623 del 15 maggio 2025, i giudici amministrativi hanno stabilito di non sospendere l’efficacia del bando, rinviando a ottobre la discussione nel merito. In questa fase, il TAR si è limitato a fissare l’udienza e ha addirittura anticipato che sarà preliminarmente valutata l’eventuale irricevibilità del ricorso per tardività nella notifica.

Alla luce di tale ordinanza, il Ministero del Turismo ha confermato che, con la necessaria prudenza, continuerà a portare avanti le attività propedeutiche allo svolgimento delle prove. Questo concorso rappresenta un passo importante per rinnovare e rilanciare il settore, rimasto bloccato per troppo tempo. L’elevato numero di domande - circa 30mila - dimostra quanto fosse attesa questa selezione pubblica. La riforma della professione di guida turistica è stata ufficializzata con la legge 190/2023 e successivamente dettagliata nel decreto ministeriale del 26 giugno 2024, n. 88. Il nuovo quadro normativo uniforma le modalità di accesso e regolamenta la professione in modo organico.

Requisiti per Partecipare all'Esame di Abilitazione

Per essere ammessi all’esame, i candidati dovevano soddisfare i seguenti requisiti alla data di scadenza della domanda:

  • Cittadinanza: essere cittadino italiano, di uno Stato membro dell’UE o, se cittadino di un Paese extra UE, essere in regola con le normative su immigrazione e lavoro.
  • Età: aver compiuto la maggiore età.
  • Diritti civili e politici: godere dei diritti civili e politici nel proprio Paese di cittadinanza.
  • Fedina penale: non aver riportato condanne definitive per reati dolosi con pena di reclusione o arresto.
  • Condanne professionali: non aver riportato condanne, anche non definitive, per reati commessi con abuso della professione o che comportino interdizione o sospensione.
  • Titolo di studio: possedere almeno un diploma di istruzione secondaria di secondo grado, una laurea triennale, specialistica, magistrale o del vecchio ordinamento.

Sono ammessi titoli di studio esteri? Sì, ma devono essere riconosciuti come equipollenti o equivalenti dalle autorità italiane competenti. È consigliabile verificare con il Ministero dell’Istruzione o con il Ministero del Turismo l’eventuale necessità di un’attestazione di equivalenza.

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Struttura dell'Esame di Abilitazione

L’esame è strutturato in tre prove finalizzate a verificare la preparazione e le competenze del candidato:

  • Prova scritta: test a risposta multipla su materie fondamentali per la professione.
  • Orale: colloquio per valutare la capacità di comunicazione e la conoscenza di una lingua straniera (almeno livello B2).
  • Prova tecnico-pratica: simulazione di una visita guidata in italiano e nella lingua straniera scelta.

Per ottenere l’abilitazione, il candidato deve superare tutte le prove previste. Inoltre nel bando si parla di una eventuale preselezione, tuttavia non ne vengono fornite i criteri e le modalità in cui essa debba svolgersi.

Dettagli sulla Prova Scritta

La prova scritta consiste in un test a risposta multipla composto da 80 quesiti, da risolvere in 90 minuti. Ogni domanda ha tre opzioni di risposta, di cui solo una è corretta. Le materie sono:

  • Storia dell’arte.
  • Geografia.
  • Storia.
  • Archeologia.
  • Diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell’offerta turistica.
  • Disciplina dei beni culturali e del paesaggio.

Il punteggio massimo ottenibile è di 40 punti e viene assegnato secondo il seguente criterio:

  • +0,50 punti per ogni risposta corretta
  • 0 punti per ogni risposta non data
  • -0,25 punti per ogni risposta errata

Per superare la prova scritta è necessario ottenere almeno 25 punti su 40. Non è prevista la pubblicazione della banca dati dei quesiti prima dello svolgimento della prova. Tuttavia è stato pubblicato il programma d’esame e i criteri della prova.

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Criteri di Superamento delle Prove

Ogni prova è valutata con un punteggio massimo di 40 punti e si considera superata con almeno 25 punti:

  • Solo chi ottiene almeno 25 punti nella prova scritta accede alla prova orale.
  • Solo chi ottiene almeno 25 punti nella prova orale può sostenere la prova tecnico-pratica.

L’abilitazione è concessa solo se il candidato supera tutte le prove previste.

Valutazione della Prova Orale

La prova orale prevede un colloquio in lingua italiana sulle materie della prova scritta e una verifica della conoscenza di almeno una lingua straniera, scelta dal candidato al momento della domanda. Il livello richiesto è almeno B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER). Sono esonerati dalla verifica linguistica coloro che hanno ottenuto un diploma o laurea in un’istituzione scolastica o universitaria straniera, in quella specifica lingua.

La Prova Tecnico-Pratica

La prova tecnico-pratica è una simulazione di una visita guidata, nella quale il candidato deve dimostrare la sua capacità di:

  • Condurre un tour guidato con competenza e padronanza del tema.
  • Fornire informazioni storiche, artistiche e culturali in modo chiaro e coinvolgente.
  • Comunicare efficacemente sia in italiano che nella lingua straniera scelta.

Iscrizione all'Elenco Nazionale delle Guide Turistiche (ENGT)

I candidati che superano tutte le prove saranno iscritti nell’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche (ENGT), istituito presso il Ministero del Turismo. L’iscrizione è automatica per tutti i candidati che hanno superato con successo l’esame di abilitazione. L’elenco finale dei candidati idonei viene pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del Turismo, nella sezione dedicata alla professione delle guide turistiche.

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Dopo l’iscrizione, è possibile aggiornare le proprie competenze e specializzazioni attraverso la piattaforma del Ministero del Turismo. L’aggiornamento può riguardare:

  • Nuove specializzazioni acquisite (es. turismo accessibile, archeologia, enogastronomia, ecc.).
  • Ulteriori lingue straniere certificate o attestate con livello di competenza pari o superiore a B2.
  • Aggiornamento professionale, per dimostrare la partecipazione a corsi o attività di formazione nel settore turistico.

Ulteriori Aspetti Importanti

Fino a dicembre 2024, le guide turistiche già abilitate potranno continuare a esercitare la professione secondo la disciplina precedente. L’elenco nazionale è suddiviso in due sezioni: una per le guide abilitate tramite esame nazionale e l’altra per i professionisti con qualifiche riconosciute all’estero. Ogni guida iscritta dovrà partecipare a corsi di aggiornamento triennali di almeno 50 ore, pena la sospensione dall’elenco.

Le regioni che hanno fatto registrare il maggior numero di domande sono il Lazio (6.058), la Campania (5.055) e la Sicilia (2.618), a conferma di una partecipazione diffusa su tutto il territorio nazionale, con punte significative soprattutto nel Centro-Sud.

Il Regime Fiscale per le Guide Turistiche

Il regime fiscale delle attività di guida, accompagnatore ed interprete turistico è molto favorevole, soprattutto per le guide e gli interpreti, in quanto i redditi da esse ottenuti sono soggetti all'IRPEF (Imposta sui redditi delle persone fisiche), ma non all'IRAP (Imposta regionale sulle attività produttive) quando l'attività è personale e manca il requisito dell'autonoma organizzazione. Inoltre queste attività sono esenti dall'IVA (Imposta sul valore aggiunto) ai sensi del numero 22 dell'art.

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