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Cosa Vedere a Reggio Calabria: Una Guida Turistica Dettagliata

Mare e montagna si incontrano sulla punta dello stivale, nel cuore della Magna Grecia. Reggio Calabria può lasciare senza fiato chi la visita per la prima volta, disorientare con la sua bellezza e con la ricchezza del suo patrimonio culturale. Volete qualche dritta su cosa vedere a Reggio Calabria senza perdere l’imperdibile? L’idea di un itinerario in 12 tappe per scoprire cosa vedere e fare a Reggio Calabria e dintorni, racchiude un pò l’essenza di una serie di spunti di viaggio su questa città e la sua Provincia, tesi a fornirvi uno stimolo per approfondire la conoscenza di questa parte della Calabria.

Già solo riuscire a vedere questi 12 luoghi, presuppone l’idea di una visita non da turista mordi e fuggi, ma la permanenza almeno per un week end lungo e forse più in zona! Il mio è quindi, un invito a scoprire e conoscere, partendo da Reggio Calabria, tutte quelle meraviglie che la terra calabrese sa donare a piene mani agli amanti della natura, della cultura, dell’eno-gastronomia, delle tradizioni legati all’ospitalità e del buon vivere. Sono certa che dopo il primo incontro, non potrete assolutamente più fare a meno di tornare! Lasciatevi ispirare … Itinerario in 12 tappe per scoprire Reggio Calabria: il suo Lungomare con vista Etna vi dà il benvenuto!

12 Luoghi da Non Perdere a Reggio Calabria e Dintorni

Benvenuti a Reggio Calabria, cari amici Viaggiatori! Siete nel cuore di un Mediterraneo che qui vi accoglie con il calore di una terra ospitale, con la ricchezza delle sue antiche testimonianze storiche, con la bellezza di una Natura ed i suoi paesaggi, che sanno mozzare il fiato! E’ la mia città e giocando in casa, in questo articolo vi suggerisco cosa vedere a Reggio Calabria e dintorni in 12 tappe da non perdere!

1. Il Lungomare Italo Falcomatà

Il lungomare Falcomatà di Reggio Calabria è un vero paradiso da scoprire a ogni ora del giorno e della notte, passeggiando tra gli edifici e le piazzette che si alternano a monumenti e scavi archeologici. La vista da qui non ha eguali: potete ammirare la Sicilia col suo stretto di Messina e scorgere in lontananza anche l'imponente Etna. E’ senza dubbio il primo appuntamento di ogni visitatore con la città di Reggio Calabria, ma anche un luogo di svago per una serena passeggiata o per trascorrere le ore serali degustando un aperitivo, un gelato o cenare, (soprattutto in primavera e in Estate) immergendosi nella vera “movida reggina”!

La bellezza di questo chilometro (e più) è oramai divenuto leggendario. La vista che da qui si può ammirare sullo Stretto di Messina, sulla dirimpettaia Sicilia e sull’Etna immersi nel verde di un vero giardino tropicale, lascia a bocca aperta anche chi qui è di casa! Ma questo scorcio cittadino vi darà anche modo di conoscere un po’ meglio la storia di Reggio Calabria poiché su quelle che familiarmente i reggini definiscono le tre “Vie Marine”, c’è la possibilità di ammirare edifici, piazzette, monumenti, sculture e scavi archeologici, che conferiscono al Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria un aspetto di gradevole passeggiata nella storia.

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Soffermatevi ad ammirare le tre splendide sculture dell’artista Paola Epifani, in arte Rabarama, Trans-lettera, Labirintite e Co-stell-azione, che danno le spalle alla splendida Villa Genoese Zerbi in stile neo-liberty come altri edifici ricostruiti/ristrutturati dopo il tremendo terremoto del 1908. Le tre sculture, con i loro simboli e significati, arricchiscono di colori e preziosità il Lungomare.

Da opere d’arte a “Opera”, la nuova installazione dell’archistar e artista Enrico Tresoldi sul Lungomare di Reggio Calabria! Opera, installazione inaugurata il 12 settembre 2020, vuole essere nell’intento dell’artista, un immenso parco architettonico che sorge in equilibrio fra antico e contemporaneo, luogo fisico e spazio mentale. La nuova opera d’arte che arricchisce il già ricco parterre di cose da vedere su questa splendida Via Marina, l’artista ha scritto: “Ho cercato di creare un luogo della contemplazione e indagare il ruolo dell’arte pubblica oggi, che ritengo debba saper accogliere il presente.”

Opera è costituita da 46 colonne di 8 metri di altezza poste all’interno di un parco di 2.500 mq ed è pensata per dialogare con i visitatori, completamente liberi di muoversi al suo interno. Sempre sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, non perdete di ammirare gli scavi archeologici delle Mura Greche e delle Terme romane (gli approfondimenti di dettaglio li potete trovare nel mio articolo dedicato), l’Arena sullo Stretto con lo splendido Mausoleo dedicato alla dea Atena combattente e il Monumento ai caduti di tutte le guerre.

Una grande tentazione vi sarà data poi dalle degustazioni dell’arte gelatiera offerta da Cesare, il piccolo ma rinomato chiosco di colore verde i cui gelati artigianali sono tra i migliori in Italia, o gli ottimi e consistenti Apericena di Sottozero e/o della Caffetteria Matteotti. Se invece volete fare una cena con vista, scegliendo fra una buona pizza o una specialità d’autore, il mio consiglio è quello di prenotare un tavolo al “Piro Piro”: sono certa che rimarrete soddisfatti!

2. Il Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria: La Magna Grecia di Casa

Ubicato non distante dal lungomare Falcomatà, il “Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria”, è sicuramente il luogo di Reggio Calabria più conosciuto in Italia ed all’estero, noto per conservare al suo interno le due statue scultoree dei “Bronzi di Riace”. Nel visitarlo vi renderete però conto voi stessi che molti altri reperti archeologici esposti al suo interno, meritano altrettanta ammirazione e stupore.

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L’allestimento museale che oggi potete ammirare all’interno di Palazzo Piacentini, è frutto di una radicale azione di ristrutturazione, conclusasi con la sua riapertura al pubblico il 30 aprile del 2016. L’esposizione museale si articola su 4 livelli, “organizzati in Isole tematiche e “condivisi” ad ogni visitatore con l’ausilio di una multimedialità interattiva fra le più avanzate, disponibile anche per i portatori di handicap (è disponibile un sistema specifico per i sordi in lingua LIS ad esempio, che è valso al Museo Nazionale della Magna Grecia a Reggio Calabria, il titolo di “Museo Sostenibile”) e sistemi interattivi ludico-didattici dedicati ai visitatori più piccoli”.

Fra le meraviglie che qui potrete ammirare, oltre ai celebri e celebrati “Bronzi di Riace”, vi ricordo la copia dell’incisione rupestre del Bos Taurus Primigenius ritrovato nella Grotta del Romito a Papasidero, le statue dei Dioscuri, le pinakes, i corredi funerari provenienti dalle necropoli di Gioia Tauro (Metauros) e di Locri Epizephiri, il Kouros di Reggio Calabria e la “Testa del Filosofo”, rinvenuto nelle acque di “Porticello”di Villa San Giovanni ”. Il Museo Nazionale della Magna Grecia, è una delle mete obbligate per chi ama la cultura e una tappa assolutamente imperdibile per chi visita Reggio Calabria!

Prendetevi il tempo di visitarlo e “gustarlo” con calma … Un edificio progettato nel 1932 da Marcello Piacentini, che lo pensò esclusivamente per la funzione di esposizione museale. Fiore all’occhiello, inutile dirlo, sono i Bronzi di Riace, le due magnifiche statue di età ellenistica.

Raro esempio di scultura greca in bronzo del V secolo a.C., furono rinvenuti casualmente sui fondali di Riace Marina nel 1972. Alti 198 e 197 cm, sorprendono per il possente gioco della muscolatura e l’armonia delle parti, per le venature dei piedi e gli occhi in avorio, la capigliatura ondulata e le labbra in rame, i denti ricoperti da una sottile lamina d’argento. Sono la Statua A e la Statua B, chiamate, anche, il Giovane e il Vecchio.

Per accedere alla sala in cui sono esposti, al livello D, al piano terra, dedicato a Raggio antica, occorre passare da un'anticamera dotata di filtro di decontaminazione. Ma il Museo custodisce molti altri preziosi reperti, oltre ai Bronzi.

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Al livello D sono collocati i Bronzi di Riace, in un ambiente in cui l’accesso è regolamentato e si può sostare al massimo 20 minuti. I due bronzi, alti 1,97 e 1,98, sono in questo museo dal 1981. Queste due meravigliose sculture di bronzo rappresentano secondo le ultime ipotesi rispettivamente un guerriero e un re. Dato che si assomigliano molto, e che sono stati ritrovati insieme, si presume che siano stati realizzati dallo stesso artista, indicativamente nel V secolo a.C.

I dettagli anatomici sono accurati, e i dettagli sorprendenti: gli occhi sono di calcite bianca, con le iridi in pasta di vetro e il condotto lacrimale di pietra rosa. I capezzoli, le ciglia e le labbra sono di rame e il re ha i denti d’argento.

Insieme ai bronzi, la sala ospita oggi anche il cosiddetto Relitto di Porticello, dove, nello stretto di Messina, nel 1969 sono stati trovati i resti di una nave affondata intorno al V secolo a.C. Il livello B del primo piano documenta le città e i santuari della Magna Grecia: da non perdere una stele con incisioni del VI secolo a.C.

Informazioni utili aggiornate per visitare il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria - MArRC

  • Assolutamente da vedere il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è aperto tutti i giorni della settimana, ad esclusione del lunedì, con orario no-stop, dalle ore 9.00 ore 20.00, con ultimo ingresso previsto alle ore 19.30.
  • I Biglietti di ingresso possono essere acquistati direttamente in loco oppure online.
  • Dal 25 giugno al 15 dicembre 2023 sarà applicata la maggiorazione di 1 euro rispetto a quanto sotto indicato, quale contributo straordinario ai paesi colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna.

Costi del Biglietto:

  • Intero € 8.00
  • Intero nella giornata di mercoledì € 6.00
  • Ridotto per i visitatori dai 18 ai 25 anni secondo normativa di legge € 2.00
  • Gratuito secondo normativa di legge per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea di età inferiore a 18 anni.
  • Ingresso gratuito per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea di età inferiore a 18 anni.
  • Ingresso libero consentito in occasione di particolari eventi, sia in ambito nazionale che locale, resi noti attraverso il sito web del MiBACT.

Visite per diversamente abili

  • Costi Visita con Audioguida di tre ore;
  • In biglietteria è disponibile il servizio di Video guida Lis per non udenti per la visita guidata alle collezioni del Museo;
  • Visita con Audioguida di tre ore per ciechi ed ipovedenti.

3. La Pinacoteca Civica

Per ribadire che nella città dello Stretto non ci sono solo i Bronzi di Riace ovvero, che non c’è solo il Museo Nazionale della Magna Grecia, vi invito a non perdere la piccola ma significativa esposizione rappresentata dalla Pinacoteca Civica di Reggio Calabria. Facile da raggiungere dal Lungomare Falcomatà, la sede di questa esposizione si trova nei saloni di un’ala del Teatro Francesco Cilea e il suo ingresso è posto sul Corso Garibaldi, altra via importante per gli abitanti e la movida della città.

Nella Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, è possibile ammirare alcune splendide collezioni pittoriche e scultoree, di proprietà privata e del Comune, realizzate fra il XV e il XX secolo da importanti artisti locali e/o meridionali in genere. Fra tutte le opere esposte, spiccano le due tavolette lignee dipinte da Antonello da Messina raffiguranti “San Girolamo Penitente” e “La visita dei Tre Angeli ad Abramo”, la copia della statua del Laocoonte realizzata da Bernini, (l’originale, realizzata dallo stesso Bernini, si trova nei Musei Vaticani a Roma), la splendida tela che ritrae “Il Ritorno del Figliol Prodigo” di Mattia Preti, la “Stabat Mater - Donna in preghiera” di Francesco Raffaele, lo schizzo realizzato a china su cartoncino da Renato Guttuso, che ritrae il “Pescatore Scillese” e molte alte opere ancora!

Oltre alle opere d’arte racchiuse in questi ambienti, è la medesima struttura ad essere anche una bella e gradevole scoperta per i visitatori, con la luce che riesce a permeare al suo interno, brillano gli stucchi dorati su pareti e soffitti, mentre sui lampadari in Murano dei saloni si formano mille arcobaleni! Anche queste emozioni fanno parte di quella Calabria che non ti aspetti e che invece c’è!

Proprio per questo ho inserito la città della Fata Morgana fra le 17 Città d’arte italiane che meritano di essere visitate! E’ ospitata al primo piano del Teatro Comunale Francesco Cilea, edificio costruito tra il 1920 ed il 1931 su progetto degli ingegneri Domenico De Simone e Carlo Laviny e ristrutturato tra il 2006 e il 2008 dall’architetto Fabio Mariano. Lo spazio espositivo mette in evidenza l’arte pittorica meridionale attraverso opere dei secoli XV-XIX d.C.

4. Il Duomo - Basilica Cattedrale Metropolitana di Maria Santissima Assunta in Cielo

La Basilica Cattedrale di Reggio Calabria, (chiesa-madre dell’Archidiocesi di Reggio Calabria e Bova), merita sicuramente una visita sia per il fatto di essere uno dei più grandi edifici religiosi della Calabria, sia perchè si trova nel cuore del centro storico della città, davanti a quella Piazza Duomo sul Corso Garibaldi, usuale ritrovo per gli abitanti della città. Anche se un tempo in questa zona esistevano parecchi templi pagani, le origini di questo edificio di culto vengono fatte risalire al periodo normanno, intorno all’ XI secolo dopo Cristo.

Come per molti altri edifici storici e non di questa città, quello che vedete è frutto della ricostruzione successiva ai due catastrofici terremoti del 1783 e del 1908, che danneggiarono irreparabilmente anche questa struttura. Successivamente al terremoto del 1908 il Duomo è stato ricostruito, su progetto di Padre Carmelo Angiolini, in uno stile architettonico che reinterpretando lo stile romanico e quello gotico in chiave liberty, gli ha conferito luce e solennità. Dal 1978 con Bolla Pontificia la cattedrale è stata riconosciuta come Basilica Minore.

La splendida facciata è arricchita nella sua parte centrale da una finestra trifora sormontata da un rosone, mentre sulle scalinate di accesso svettano le statue di S. Paolo e di S. Stefano di Nicea, realizzate dallo scultore Francesco Jerace. Tre pregiati portali in bronzo fanno accedere al suo interno, costruito in stile romanico con pianta a tre navate suddivise da due file di alte colonne in marmo, vivaci vetrate policrome, sormontato da uno splendido soffitto a capriate con cassettoni vivacemente decorati.

Percorrendo la navata centrale si giunge al presbiterio delimitato da una parete poligonale, con ai lati le cappelle dedicate a San Paolo e a S. Maria Assunta. Nella navata di destra si trova, protetto in una teca di vetro, lo spezzone di un tronco di colonna che la tradizione e le leggende vogliono legate al Prodigio della colonna ardente di San Paolo. Fra storia e leggenda si narra che San Paolo, cercando di convertire il popolo reggino, chiese di essere ascoltato “almeno” il tempo di una candela poggiata su di una colonna. Terminata la vita della candela però, la fiamma continuò ad ardere nella colonna.

Fra le testimonianze artistiche di grande pregio conservate all’interno della Basilica Cattedrale, sono da citare il Pergamo realizzato da Francesco Jerace e la stupenda ed imperdibile Cappella del Santissimo Sacramento risalente al 1539, uno dei pochi esempi di esempi di Barocco in Calabria meridionale, riconosciuta quale Monumento Nazionale. Le pareti della Cappella del Santissimo Sacramento sono decorate con intarsi a mosaico fiorentino, realizzati con marmi e smalti veneziani, mentre otto nicchie racchiudono altrettante statue di santi in marmo bianco.

L’altare presenta ai lati quattro colonne in porfido nero con venature gialle e al centro un pregevole dipinto in olio su tela di Domenico Maroli (anno 1665), dove viene rappresentato il “Sacrificio di Melchisedeck”. Risale probabilmente agli inizi del II millennio, e fu eretta in stile gotico a cinque navate. Ma i primi documenti risalgono al 1453 e 1477, quando fu eretto il campanile. Saccheggi, incendi ed eventi sismici furono causa di frequenti riedificazioni. Fino all’ultima, avvenuta dopo il terremoto del 1908, che ha dato alla Cattedrale l’aspetto odierno, in stile neo-romanico.

La facciata bianca è divisa in tre parti da semicolonne, movimentata da bifore, archetti e decorata da rosone e rilievi. A dare il benvenuto, due statue di Francesco Jerace raffiguranti San Paolo e Santo Stefano di Nicea. L'interno, ampio e luminoso, rivela decori e vetrate artistiche ispirati alle cattedrali gotiche, i sepolcri secenteschi dei vescovi cittadini e la notevole cappella del Santissimo Sacramento, esempio barocco, con pareti in marmi policromi e grandi statue di santi nelle nicchie.

5. Festività della Madonna della Consolazione nel Duomo di Reggio Calabria

Ogni anno nella città di Fata Morgana si svolgono le manifestazioni religiose legate alla devozione popolare reggina per S. Maria Madre della Consolazione, Patrona e Protettrice della città dello Stretto. In questa occasione (il secondo sabato del mese di Settembre), la Sacra Effige della Madonna della Consolazione (si tratta di un dipinto del 1547 di Nicolò Andrea Capriolo), viene trasportata in solenne processione dalla Basilica dell’Eremo sino alla Basilica Cattedrale, su di una imponente “Vara” realizzata in lamina d’argento sbalzato su anima in legno, sorretta a spalla dai “portatori della Vara”.

I festeggiamenti religiosi e civili durano sino al martedì successivo e tutta la città vi partecipa! Se siete a Reggio Calabria nel periodo della Festa della Madonna della Consolazione, non potete assolutamente mancare di presenziare almeno a qualcuno dei vari Eventi che si svolgono! La città si trasforma radicalmente e le più antiche tradizioni popolari reggine vengono “messe in atto” in quei 4 giorni di Feste!

In giro per la città potrete ammirare l’artigianato esposto nelle “bancarelle”, gustare lo “street food calabrese” (attenti alle dosi di pepenoncino però!) nei banchetti trasformati in cucine, assistere a concerti, manifestazioni teatrali, gare e molto altro ancora!

La storia di Reggio Calabria è quella della più antica colonia della Magna Grecia nell'Italia meridionale: e il suo fascino attuale è ancora legato a quel periodo di splendore. Alleata di Roma durante le guerre pirriche, Reggio Calabria aumentò il proprio prestigio durante il periodo in cui fu municipium romano. Il terremoto del 1908 danneggiò profondamente la città e costrinse i reggini a ricostruire in piena età liberty, cambiando per sempre il volto di Reggio Calabria.

I Bronzi di Riace sono le vere icone di Reggio Calabria. Le due statue greche risalenti al V secolo a.C., perfettamente conservate, sono state rinvenute nel mar Ionio, a 230 metri dalle coste di Riace Marina, nel 1972. Se avete già ammirato i Bronzi di Riace e siete rimasti a bocca aperta davanti al Castello aragonese, sappiate che avete appena iniziato.

Cosa fare a Reggio Calabria per godere di tutto quel che offre questa spettacolare città? Intanto, calma. Scoprirete in fretta che a Reggio Calabria lo street food è una cosa seria. Provate ad addentare un arancino anche mentre camminate, arrendetevi al profumo della pizza al taglio che sentirete a ogni angolo di strada. Mettete in conto di cominciare dalla 'nduja, un insaccato morbido dal gusto molto piccante da spalmare su una fetta di pane o da usare come condimento per altre pietanze.

La soppressata di Calabria è un'altra specialità che troverete in ogni ristorante e trattoria, un gustoso salume da provare insieme alla Musulupa, un formaggio fresco di ispirazione greca. Dalla cernia al pomodoro piccante alle costolette d'agnello alla cosentina, se amate la carne e il pesce lascerete Reggio Calabria pienamente soddisfatti. Resta un posticino per uno sfizio goloso? Santa Maria Madre della Consolazione all'Eremo è un santuario che si erge sul monte più alto della città, da secoli meta di pellegrinaggi.

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