Ho Visto i Lupi da Vicino: Esperienze e Riflessioni
Il lupo, animale regale e allo stesso tempo capace di incutere timore, esercita un fascino indiscusso. Ma cosa si prova ad incontrarlo da vicino? Questo articolo esplora le emozioni, le paure e le riflessioni che emergono da esperienze dirette con questi affascinanti animali.
L'Incontro Inatteso
Esco sola a notte inoltrata, in alto una falce di luna bianca nel buio nerissimo e il caos luminoso della via lattea che tintinna come un grande lampadario di cristallo. Improvviso e brusco un nodo si stringe al diaframma, quello in cui sono immersa non è silenzio e io non sono sola. Un ululato spacca l’aria e si arrampica tra i bagliori del cielo prendendosi un sacco di spazio, spazio che per difetto di specie ritengo troppo spesso disabitato. Rientro in casa ed ho come l’impressione che uno sguardo altro mi abbia seguita finché la porta non si è chiusa alle mie spalle. Solo allora il morso al diaframma si scioglie: di cosa ho paura? Di non essere sola? Che là fuori siano troppi e troppo diversi? Sorrido della mia stupidità e finisco per rallegrarmi. Esistere insieme ad altri rende il mio vivere decisamente più ricco ed accettabile. Nel bene e nel male, ben oltre i nostri concetti di morale o giustizia, gli altri viventi, animali e non, aggiungono valore alle nostre esistenze rendendole meno tristi e più reali. Se non avessimo nient’altro che il nostro riflesso con cui confrontarci saremmo condannati ad una solitudine che equivale all’estinzione.
Monitoraggio della Fauna Selvatica: Un'Esperienza con Occhio Nascosto Dei Sibillini
Come Occhio Nascosto Dei Sibillini abbiamo avuto la possibilità di seguire da vicino quello che viene chiamato monitoraggio della fauna selvatica, una delle pratiche più affidabili di cui disponiamo per conoscere e comprendere meglio la storia e le abitudini di alcuni animali particolarmente elusivi.
Alle quattro e mezza del mattino il telefono alla fine aveva squillato. Siamo usciti di casa in fretta e senza parlare, l’agitazione rompeva il torpore, i vestiti erano già pronti dalla sera prima a cavallo della sedia. Eravamo sagome avvolte dal buio; nel gelo della notte le dita gesticolavano goffe nel tentativo di allacciare le giacche mentre scariche elettriche di aria fredda risalivano il naso.
Tracciamento: Riconoscere l'Esistenza degli Altri
Baptiste Morizot ci ha già risvegliati sul tema del tracciamento. Di fatto quando seguiamo delle tracce stiamo riconoscendo l’esistenza di altri, altri per cui manifestiamo interesse e di cui proviamo a interpretare la storia. Seguire le tracce con il solo fine della conoscenza, svincolati dalla logica predatoria del cacciatore, rimane allora nient’altro che una pratica geopolitica orientata verso i problemi quotidiani e primari della coabitazione.
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La mattina l’avevamo trascorsa con Davide Pagliaroli, uno dei tecnici faunistici dello IEA, Istituto di Ecologia Applicata di Roma, che su incarico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini si occupa proprio di questo monitoraggio. Con lui abbiamo seguito le impronte nella mota, annusato ginepri e cespugli in cerca delle zone di marcatura, esaminato gli escrementi.
La Cattura e il Radio Collare
Lo scopo del tracciamento in questo caso era piazzare quattro trappole per catturare un esemplare del branco di lupi che occupa questa zona per munirlo di radio collare satellitare. Allestire una trappola per un lupo non è così elementare. Bisogna cercare di capire dove passerà, conoscere il suo modo di procedere evitando sempre gli ostacoli e anche avere ben chiaro che il lupo conosce il bosco e i sentieri molto meglio di noi. Poche piccole cose sfuggiranno ai suoi sensi: può bastare un banale odore umano a insospettire un animale selvatico. Davide si è mosso con sicurezza e rapidità, trappole perfettamente mimetizzate, meno segni possibili che indicassero il nostro passaggio e solo qualche esca olfattiva come attrattore. Abbiamo percorso il sentiero immersi nella nebbia e nel vapore delle espirazioni, trafelati, quasi correndo, senza badare alle pozzanghere e al fango.
Davanti a noi, illuminata dalle frontali, appariva la sagoma di un giovane lupo. Il mio battito cardiaco era sicuramente irregolare ma non ho provato paura. Non sono riuscita a provare piacere né tantomeno entusiasmo. Gli anni di esperienza hanno perfezionato le tecniche, reso le trappole assolutamente innocue. I tempi tra la cattura e la sedazione sono brevissimi come pure quelli di manipolazione effettiva dell’animale. I dati vengono raccolti rapidamente sul campo tenendo sempre come priorità lo stato di salute dell’animale. Anche la tecnologia dei radio collari si è evoluta. Rispetto ai primi modelli utilizzati in Italia negli anni ‘70 dal biologo e pioniere Luigi Boitani ora questi strumenti sono molto più leggeri e meno ingombranti nonché decisamente più efficienti.
L'Incontro Ravvicinato: Emozioni e Riflessioni
Entrare nell’ottica di un altro vivente è complesso e spesso, forse perché tendiamo a riconoscere solo ciò che ci somiglia, trasferiamo emozioni e caratteristiche proprie della nostra specie ad altri animali. Non credo ci sia nulla di sbagliato in questo riflesso empatico, anzi, probabilmente l’immedesimarsi è una fase essenziale della vera conoscenza, ma come ci suggerisce l’antropologo Franz Boas bisogna anche ricordare che gli animali, seppur rimangono potentissimi ricettacoli di significati umani, esistono, vivono, respirano e si riproducono ben al di fuori delle nostre lenti culturali e della gabbia dei nostri occhi.
Il lupo che avevamo davanti era un giovane di circa sette mesi, nato con l’ultima cucciolata primaverile. Mentre i tecnici IEA, Davide e il veterinario Andrea Di Pascasio, si occupavano della pesa, dei parametri biometrici e delle analisi del sangue per le verifiche genetiche ho avuto modo di sfiorare il pelo bagnato, annusarlo, percepire il battito cardiaco, i denti e le orecchie, la coda rigata dinero, ho confrontato le mie zampe alle sue, ho osservato il lupo da vicino: l’evoluzione ha pensato davvero a creature eccezionali. Intanto continuava a nevicare ed io mi sono preoccupata che potesse sentire freddo, evidentemente solo perché io avevo freddo, ma io non sono un lupo anche se spesso nella mia vita mi ritrovo a guardare agli animali con un misto di ammirazione ed entusiasmo, ed un lupo non è me.
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Al momento del risveglio l’animale era spaventato, temporeggiava prima di uscire dal box in legno, forse preferiva rimanere lì dentro piuttosto che vedere ancora le nostre facce senza pelo. Allora, riumanizzandolo, ho sperato ci perdonasse per il fastidio e la paura, per la puzza d’animale-uomo che ora aveva addosso, ho sperato comprendesse che per ora questa è la miglior carta che possiamo giocarci per imparare a rispettarli, per cercare di proteggere,soprattutto da noi stessi, la sua specie. L’ultima volta che l’ho visto usciva dal box e si riprendeva la sua vita selvatica. È sparito correndo nella nebbia portando con sé il nostro desiderio di convivenza.
In accordo con l’ente parco abbiamo deciso di chiamare il giovanissimo lupo Michele, in memoria di un amico e collega, Michele Sensini, che amava queste montagne in modo viscerale e che come un lupo questo territorio l’ha sempre, con rispetto, pattugliato. Sperando anche che il suo branco, la sua famiglia e i suoi amici, trovino conforto nel sapere che sono in tanti a non smettere di pensarlo. Lunga vita a Michele!
Incontri Inattesi e Reazioni
Un'altra testimonianza racconta di un'esperienza in cui una persona, mentre cercava funghi a Cima Campo, si è trovata di fronte a due lupi. L'uomo ha urlato, facendoli deviare, ma ha provato una grande paura. Questo episodio solleva interrogativi sulla convivenza tra lupi e attività umane, come la raccolta di funghi o l'allevamento.
Consigli Utili in Caso di Incontro con un Lupo
Cosa bisogna fare quando si incontra uno o più lupi? Ecco alcuni consigli:
- Non fermarti o avvicinarti per fare foto o video.
- Arretra lentamente.
- Non abbandonare troppo in fretta il luogo sicuro quando non vedi più il lupo o il cane.
- Evita di fare escursioni da solo in zone boschive o aree rurali molto isolate che non conosci.
Lupi in Cattività: Un'Altra Realtà
Esistono anche centri che ospitano lupi nati in cattività o salvati da situazioni di pericolo. In questi luoghi, è possibile osservare i lupi da vicino, imparando a conoscerne il comportamento e le caratteristiche. Tuttavia, è importante ricordare che questi animali non sono addomesticati e che il rispetto della loro natura selvaggia è fondamentale.
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Tabella: Esempi di Lupi in Cattività
Nome | Età | Origine | Note |
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Romolo | 5 anni | Nato in cattività | Lupo puro |
Sconosciuto | Cucciola | Sequestro | Ibrido (lupo e cane) |
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