Albergo Atene Riccione

 

Impresa Turistica: Definizione e Aspetti Legali in Italia

La legge 135 del 29 marzo 2001 definisce turistiche le imprese che esercitano attività economiche organizzate per la produzione, la commercializzazione, l’intermediazione e la gestione di prodotti, di servizi (tra cui gli stabilimenti balneari), di infrastrutture e di esercizi, compresi quelli di somministrazione facenti parte dei sistemi turistici locali, concorrenti alla formazione dell'offerta turistica.

Si tratta di una definizione assai ampia, essendovi riconducibili la maggior parte delle attività di offerta di servizi turistici. È infatti la tipologia di attività esercitata a conferire all’impresa il carattere turistico. All’identificazione delle diverse tipologie di imprese turistiche provvedono le regioni, secondo le indicazioni contenute nel DPCM 13/9/2002.

Legislazione di Riferimento

  • Codice del turismo - Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005.
  • Decreto Legislativo n. 79/2011 - Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005.
  • Legge n. 97/2013 - Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea - Legge europea 2013. Modifica al decreto legislativo 23 maggio 2011, n.
  • Direttiva UE 55/2013 - DIRETTIVA 2013/55/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 20 novembre 2013 recante modifica della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e del regolamento (UE) n.
  • Decreto Legislativo n. 15/2016 - Attuazione della direttiva 2013/55/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, recante modifica della direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e del regolamento (UE) n.

Tipologie di Imprese Turistiche

Azienda Alberghiera

L’esercizio dell’impresa alberghiera è subordinato al rilascio di uno apposito provvedimento autorizzatorio dell’autorità comunale. Specificamente, la legge dispone che l’apertura e il trasferimento di sede degli esercizi ricettivi (alberghi, residenze turistico alberghiere, case e appartamenti per vacanze, campeggi, villaggi turistici, ecc.) sono soggette ad autorizzazione del Sindaco del luogo.

Insieme alla prestazione del servizio ricettivo, l’autorizzazione abilita a somministrare alimenti e bevande alle persone alloggiate ed ai loro ospiti, oltre che a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di eventi quali manifestazioni e convegni organizzati, nonché a fornire alle persone alloggiate piccoli beni di consumo quali giornali, riviste, cartoline, pellicole, ecc.

Il rilascio dell’autorizzazione consente anche l’installazione, ad uso esclusivo delle persone ospitate, di attrezzature e strutture di carattere ricreativo. Nell’esercizio dell’attività ricettiva debbono essere rispettate le norme, le prescrizioni e le autorizzazioni in materia edilizia, urbanistica, igienico sanitaria, di pubblica sicurezza e di destinazione d’uso di locali ed edifici. Le legge elenca inoltre le ipotesi di revoca dell’autorizzazione. I criteri e le modalità di classificazione delle aziende alberghiere sono definite dalla legislazione regionale.

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Deposito in Albergo

È il contratto di deposito riguardante gli oggetti portati dal cliente in albergo (vestiario, valigie ecc.). L’albergatore è responsabile cc 1783 s di ogni deterioramento, distruzione o sottrazione (incendi, furti, rapine ecc.), delle cose portate dal cliente nel suo albergo, fino a un ammontare pari a cento volte il prezzo giornaliero della stanza.

La responsabilità dell’albergatore è invece illimitata (cioè egli risponde dei danni senza limiti di importo) per le cose espressamente consegnategli in custodia (denaro, gioielli, altri oggetti di valore). L’albergatore non è comunque responsabile per deterioramenti, distruzioni o sottrazioni dovuti al comportamento del cliente o delle persone che sono con lui, oppure a cause di forza maggiore (ad es., a un allagamento provocato da un’alluvione), o alla natura della cosa (ad es., quando si tratta di oggetti deteriorabili, come fiori o frutta).

Agriturismo

Si definisce agriturismo l’uso delle aziende agricole per l’ospitalità di turisti, con possibilità di praticare attività agricole. Perché l’imprenditore agricolo rimanga tale (con tutti i vantaggi offerti dalla legge), nella sua azienda la coltivazione del fondo, l’allevamento del bestiame e la silvicoltura devono essere le attività prevalenti, mentre l’agriturismo deve essere solo un’attività secondaria, svolta grazie a quella agricola.

Anche questa attività è di competenza delle Regioni, che devono stabilire i soggetti abilitati, i requisiti delle attrezzature da utilizzare e degli immobili da adibire all’agriturismo.

Aspetti Amministrativi e Finanziari

  • L’iscrizione al registro delle imprese, di cui alla legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni, e con le modalità di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 1995, n.
  • Fermi restando i limiti previsti dall’Unione europea in materia di aiuti di Stato alle imprese, alle imprese turistiche sono estesi i contributi, le agevolazioni, le sovvenzioni, gli incentivi e i benefici di qualsiasi generi previsti dalle norme vigenti per l’industria, così come definita dall’articolo 17 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.
  • Le imprese turistiche non costituite conformemente alla legislazione di uno Stato membro dell’Unione europea o di uno Stato AELS (EFTA) possono essere autorizzate a stabilirsi e ad esercitare le loro attività in Italia, secondo il principio di reciprocità, previa iscrizione nel registro di cui al comma 2, ed a condizione che posseggano i requisiti richiesti dalle leggi statali e regionali, nonché dalle linee guida di cui all’articolo 44 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.

Riferimenti Normativi Aggiuntivi

Di seguito alcuni riferimenti normativi utili:

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  • Decreto prot n. Art. 7.
  • Decreto legislativo 31 marzo 1998, n.
  • Legge 27 dicembre 1977, n.
  • Decreto legislativo 23 novembre 1991, n.
  • Decreto legislativo 17 marzo 1995, n.
  • Legge 11 luglio 1986, n.

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