Servizi e Sicurezza negli Aeroporti Italiani per i Viaggiatori Stranieri
L'efficienza e la sicurezza sono obiettivi primari negli aeroporti italiani, perseguiti con particolare attenzione dalla polizia di frontiera, specialità della Polizia di Stato. Questo impegno si è intensificato soprattutto dopo gli attentati terroristici di Parigi e Bruxelles.
Incremento delle Misure di Sicurezza
Lo stato di allerta nazionale è stato innalzato dal ministro dell’Interno. Per quanto riguarda gli aeroporti, l’Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) ha elevato al livello due intermedio le misure di sicurezza sui passeggeri in partenza da applicare ai voli dichiarati sensibili. Questo comporta un incremento del dieci per cento delle misure di sicurezza ai gate d’imbarco.
Questo nuovo volto della minaccia terroristica impone di dedicare una grandissima attenzione al profiling dei passeggeri, in modo da individuare la potenziale minaccia anticipatamente garantendo la sicurezza dei nostri e degli altri aeroporti dell’area Schengen.
Infatti, bisogna sempre ricordare che, nell’area Schengen, i cittadini di Paesi terzi subiscono verifiche approfondite e sistematiche solo all’ingresso dello spazio comune mentre poi sono liberi di circolare senza subire controlli nell’attraversamento dei confini interni.
Tecnologie Avanzate per il Controllo delle Frontiere
La polizia di frontiera utilizza il sistema informatico denominato Bcs (Border control system) dal 2011. Realizzando un controllo anticipato di frontiera, questo sistema permette lo screening iniziale sui viaggiatori prima che questi arrivino in aeroporto. Il Bcs consente di raggiungere risultati importanti anche al contrasto all’immigrazione clandestina.
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Invece, dal punto di vista della sicurezza dell’area aeroportuale, ma anche portuale, sono allo studio diversi progetti, tra cui quello di dotare le pattuglie esterne degli aeroporti di telecamere di sorveglianza per la lettura delle targhe delle auto parcheggiate.
La tecnologia offre anche un prezioso e insostituibile contributo nella vigilanza dei siti, mediante l’utilizzo di sofisticate telecamere termiche capaci di garantire nell’arco delle 24 ore l’impermeabilità delle recinzioni e di trasmettere il flusso delle immagini continuo alla centrale operativa della Polizia di Stato all’interno dell’aeroporto.
Aumento del Traffico Aereo e Misure di Controllo
Al contrario di quanto si temeva, il traffico passeggeri degli aeroporti italiani non ha subito alcuna flessione neanche a seguito degli attentati. Anzi, il 2015 ha fatto registrare un incremento del traffico rispetto al precedente anno del 4,5%, che in termini numerici equivale a 157 milioni di passeggeri. Nei primi quattro mesi del 2016 si è già registrato un incremento del 6% rispetto ad analogo periodo dell’anno precedente.
Tuttavia l’aumento del traffico, che rappresenta una costante degli ultimi vent’anni, ha comportato la necessità di un maggior impegno dei servizi di sicurezza alle società di gestione che, attraverso guardie particolari giurate adeguatamente formate, eseguono controlli ai viaggiatori e ai bagagli in partenza, nelle zone perimetrali e ai varchi carrai, consentendo poi alla polizia di frontiera di dedicare maggiore attenzione alla sezione della sicurezza dell’area e ai controlli di frontiera.
Varchi Automatici (E-Gates)
Un consistente aiuto è assicurato dal sempre maggior utilizzo negli aeroporti italiani dei varchi automatici (e-gates) che assicurano controlli alla frontiera a un numero sempre più elevato di passeggeri in tempi ristretti e con un elevato grado di affidabilità. Un solo operatore di frontiera gestisce ben 4 linee di controllo automatico, con un risparmio di risorse pari al 75%.
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L’aumento dei “cancelli automatici” per la lettura digitale del passaporto (già ve ne sono 24 a Fiumicino ma sono stati aperti anche a Ciampino, Napoli, Bologna, Venezia e a breve anche a Malpensa) ottenuta grazie alla collaborazione dei gestori degli aeroporti potrà eliminare l’inconveniente delle possibili file di attesa.
Qualsiasi viaggiatore per turismo proveniente da Paesi extracomunitari dovrà ancora dimostrare di non aver precedenti che siano di ostacolo all’ingresso nello spazio Schengen, di avere mezzi finanziari sostenendo una breve intervista che è quella che costruisce il “profilo” del passeggero.
Emergenza Immigrazione e Tutela delle Frontiere
L’emergenza terroristica non è l’unica che la polizia di frontiera si trova a dover fronteggiare. Anzi, si deve, infatti, ricordare che l’attività principale di questa Specialità è proprio quella del contrasto all’immigrazione clandestina.
«L’Europa esige che gli Stati membri tutelino con sempre maggior efficacia le frontiere esterne - commenta il direttore del Servizio - attività in cui è necessario fare un salto di qualità. L’Italia è particolarmente esposta al fenomeno dell’immigrazione clandestina per la sua posizione geografica e per la natura dei suoi confini, pertanto è richiesto agli operatori di frontiera un impegno costante e altamente qualificato».
Anche l’Europol ha evidenziato la preoccupante crescita dei tentativi d’ingresso illegale in Europa attraverso porti e aeroporti mediante l’utilizzo di documenti contraffatti o genuini utilizzati da impostori.
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L’Italia ha risposto positivamente a questo appello, con il respingimento, dal 1° gennaio di quest’anno ad oggi, di 4.200 persone alle frontiere esterne, risultato ottenuto attraverso un’attenta analisi del rischio, del profilo dei viaggiatori e grazie anche alla professionalità acquisita dagli operatori di frontiera.
La Più Grande Banca di Impronte del Mondo
Dal 2013 l’Unione europea ha previsto che le autorità consolari degli Stati membri sparse del mondo debbano rilasciare i visti di breve durata previa acquisizione delle impronte digitali ai cittadini di Paesi terzi che vogliono recarsi in Europa. Le impronte sono poi trasmesse in un’unica banca dati, il C-VIS che si trova a Strasburgo che viene consultata all’atto dell’attraversamento della frontiera dello straniero.
«Le impronte sono conservate per cinque anni - continua il dirigente - e probabilmente nei prossimi anni si avranno a disposizione circa 100 milioni di impronte utilizzabili anche per l’attività di intelligence».
Entry Exit System (Ees)
Un altro passo verso l’utilizzo delle tecnologie nei controlli di frontiera è rappresentato dal progetto europeo denominato Entry exit system (Ees). Sono stati già stanziati 500 milioni di euro dalla Commissione europea per la realizzazione del sistema, che dovrebbe entrare definitivamente in funzione entro il 2020.
Il progetto si prefigge la registrazione automatica, mediante verifiche biometriche con altre banche dati europee - Sis II e C-VIS- sia in entrata sia in uscita dei cittadini provenienti da Paesi terzi e che si recano in Europa per soggiorni della durata massima di 90 giorni.
L’Entry exit system, che sostituirà l’ormai arcaico sistema di timbratura dei passaporti dei viaggiatori, costituirà un valido sistema di contrasto alla presenza di coloro che permangono oltre i limiti concessi (overstayers).
Un impegno costante e fondamentale, quello della polizia delle frontiere in grado di assicurare, attraverso l’attività di vigilanza e contrasto alla minaccia terroristica, anche la serenità per tutti coloro in procinto di partire per le prossime vacanze estive.
Focus su Alcuni Aeroporti Italiani
“Leonardo da Vinci” Fiumicino
È l’aeroporto più grande d’Italia per numero di passeggeri (oltre 40,4 milioni nel 2015) e una vera e propria cittadella se contiamo l’enorme ampliamento che avrà la struttura entro il 2020.
Sono 270 gli operatori della polizia che si occupano della sicurezza e anche gli orari di lavoro rispecchiano un impegno notevole. Per quanto riguarda i cani abbiamo quelli antiesplosivi, antiuomo e antidroga.
Attiva h24 e cuore pulsante dell’aeroporto di Fiumicino, la Sala operativa della polizia di frontiera di Fiumicino: «Qui arrivano tutte le problematiche dell’aeroporto - racconta il responsabile, ispettore capo Luigi Giaccari - tramite una linea telefonica predisposta e un numero Aeroporti di Roma (6666).
“Malpensa” Milano
Vigilare su un’area aperta al pubblico che si estende all’interno di un perimetro di circa 20 chilometri è un compito alquanto delicato. Se poi l’area in questione è quella di Malpensa, uno degli scali più importanti d’Italia che solo nel 2015 ha fatto registrare oltre 18milioni di passeggeri, il compito si fa ancora più delicato.
Un ruolo fondamentale nel garantire tale sicurezza lo ricopre l’Ufficio di polizia di frontiera aerea diretto dal primo dirigente della Polizia di Stato Giuseppina Petecca. Un vero e proprio avamposto della legalità contro i possibili rischi di attacchi terroristici, collocato nel cuore dell’aeroporto lombardo e che può contare su poco meno di 480 operatori in divisa.
Nel corso del 2015 sono stati 1.523 i passeggeri respinti alla frontiera e 740 quelli denunciati per reati connessi al falso documentale, mentre 996 sono stati i documenti falsi sequestrati. Nel complesso il personale dipendente ha controllato 120mila persone e 3.500 vetture.
Sicurezza dei Vettori Aerei: Regolamentazione e Sorveglianza
La responsabilità della regolazione e della verifica del rispetto degli standard di sicurezza di un vettore aereo è attribuita all’Autorità dello Stato di appartenenza dello stesso. L’ENAC, quale Autorità dell’aviazione civile in Italia, effettua la sorveglianza diretta sugli aeromobili.
Nel caso di aeromobili con marche estere in locazione (dry lease) ad operatori italiani, l’Enac viene delegato alla sorveglianza da parte dell’autorità dello Stato di registrazione; gli accertamenti tendenti alla verifica delle condizioni di navigabilità sono analoghi a quanto previsto per gli aeromobili immatricolati in Italia più le eventuali condizioni aggiuntive previste dagli accordi con l’autorità estera.
Per quanto riguarda la manutenzione, essa deve essere obbligatoriamente effettuata da imprese certificate secondo il Regolamento Europeo CE 2042/2003, Parte 145.
Il sistema di sorveglianza degli operatori italiani di trasporto aereo è perfettamente in linea con gli standard ICAO e con i regolamenti dell’Unione Europea. L’Enac infatti applica la normativa AIR OPS, Regolamento (UE) n. 965/2012, che regola il trasporto aereo commerciale con aeroplani ed elicotteri.
Tutti gli operatori nazionali sono in possesso di certificazione tecnico-operativa e sono sorvegliati sulla base di programmi che prevedono verifiche continue sia sul sistema che sulle singole attività, a terra e in volo, siano esse tecniche, operative, di addestramento o di manutenzione.
La rispondenza dell’organizzazione - intesa come un insieme di personale, strutturazione funzionale interna, procedure, infrastrutture e aeromobili - alle normative tecnico-operative previste per le operazioni di Trasporto Aereo Commerciale, (Trasporto Pubblico) sono attestate dall’AOC (Air Operator Certificate) o COA (Certificato di Operatore Aereo). L’AOC viene rilasciato dall’autorità aeronautica dello Stato dove l’operatore ha la sua sede legale.
Una volta rilasciato il COA, l’effettuazione dell’attività di trasporto aereo è subordinata all’emissione della relativa licenza di esercizio da parte dell’Enac. La licenza di esercizio consente ad una impresa di effettuare a titolo oneroso il trasporto aereo di passeggeri, posta e/o merci secondo le modalità indicate nella licenza stessa.
Il Regolamento (CE) n. 1008/2008 stabilisce i requisiti per il rilascio ed il mantenimento delle licenze di esercizio ai vettori aerei comunitari; tali requisiti attengono in particolare agli aspetti tecnico-operativi e giuridico, economico-finanziari.
Programma SANA (Safety Assessment of National Aircraft)
Il Programma SANA (Safety Assessment of National Aircraft) si propone inoltre di migliorare l’efficacia temporale e gestionale dell’attività ispettiva già condotta dai team di sorveglianza delle Direzioni Operazioni dell’Enac, ed aggiungere un ulteriore elemento di ritorno sul rispetto degli standard di sicurezza della flotta nazionale.
Il programma consiste nella pianificazione, svolgimento ed analisi di ispezioni di rampa, mirate alla verifica delle condizioni di sicurezza di impiego degli aeromobili effettuate durante il transito degli aeromobili stessi oppure in arrivo o in partenza, secondo una lista di controllo predefinita.
Il Programma SAFA ha avuto inizio con la partecipazione degli Stati membri su base volontaria. Tale attività viene espletata prendendo a riferimento gli Standard stabiliti dall’ICAO nei suoi Allegati Tecnici e ha lo scopo di riscontrare eventuali carenze degli operatori stranieri rispetto a tali standard.
Sicurezza dell'Aviazione Civile
Le amministrazioni dello Stato competenti in materia di security dell’aviazione civile sono principalmente la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Interno, il Ministero dei Trasporti.
All’Enac in particolare spetta il compito di definire e coordinare le misure di sicurezza del trasporto aereo, stilando il Programma Nazionale di Sicurezza, verificandone costantemente lo stato di applicazione e predisponendo quando necessario gli opportuni aggiornamenti.
Per effettuare i controlli di security si utilizzano apparati metal detector, apparecchiature per l’ispezione radioscopica del bagaglio a mano, apparati per la rilevazione di esplosivi.
Informazioni Utili per i Viaggiatori Stranieri
- ETA (Electronic Travel Authorisation): È un'autorizzazione elettronica introdotta gradualmente dal Governo britannico come requisito di viaggio.
- Area Schengen: Nel 1985, Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi firmarono gli Accordi di Schengen, creando un'area senza controlli alle frontiere interne. Questa cooperazione si è progressivamente estesa ad altri Stati europei.
- Rimborso IVA: La richiesta di rimborso dell’IVA può essere presentata agli uffici dell’Agenzia delle Dogane situati nell’area Partenze dei Terminal 1, del Terminal 3, in Area d’imbarco E e in Area Imbarco A o agli uffici degli operatori di Vat Refund.
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