Requisiti per l'Ingresso di Stranieri in Italia per Turismo
I cittadini stranieri possono entrare in Italia per turismo, studio, ricongiungimento familiare e lavoro. Tuttavia, non è ammesso in Italia chi non soddisfa determinati requisiti o è considerato una minaccia per la sicurezza nazionale. Per entrare regolarmente in Italia, è necessario il passaporto o altro documento di viaggio e, in molti casi, un visto di ingresso.
Tipologie di Visto e Durata del Soggiorno
L'ingresso in Italia è consentito con visti per soggiorni di breve durata, validi fino a 3 mesi, e per soggiorni di lunga durata che comportano la concessione di un permesso di soggiorno (di lunga durata) con motivazione identica a quella del visto. Il mancato rispetto di queste procedure, o una permanenza oltre i 3 mesi o il termine minore indicato eventualmente nel visto, pongono lo straniero nella condizione di irregolare, e ne comportano l'espulsione, salvi i casi di forza maggiore previsti dalla legge.
Se avete un visto nazionale (cioè di lunga durata), il visto rappresenta solo l’autorizzazione all’ingresso in Italia.
Requisiti Generali per l'Ingresso
Il cittadino straniero può entrare in Italia se è in grado di documentare il motivo e le condizioni del soggiorno, oltre alla disponibilità di mezzi sia per mantenersi durante il soggiorno sia per rientrare nel Paese di provenienza, tranne i casi di ingresso per motivi di lavoro.
Indicando la vostra cittadinanza, il vostro paese di stabile residenza, la durata e la motivazione del soggiorno in Italia, potrete verificare se avete bisogno di ottenere un visto per entrare in Italia. Visitate il sito “Il visto per l’Italia”.
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Indicando la vostra cittadinanza, il vostro paese di stabile residenza, la durata e la motivazione del soggiorno in Italia, per ogni tipologia di visto troverete anche le indicazioni sulla documentazione da presentare. Oltre alla documentazione indicata, l’Ufficio visti può sempre richiedere ulteriori documenti in relazione alla domanda di visto.
Tempi di Attesa per il Visto
I tempi previsti dalla normativa variano a seconda del tipo di visto. Per i visti Schengen (cioè per brevi soggiorni) occorrono 15 giorni prorogabili, nei casi previsti, fino a 45 giorni (art. 23 del Codice Visti). Per i visti nazionali (cioè per lunghi soggiorni), se l’istanza è valutata ricevibile e dopo gli accertamenti previsti, la Rappresentanza diplomatico-consolare rilascia il visto entro 90 giorni dalla richiesta (30 gg.
La validità di un visto è generalmente maggiore della sua durata; stabilisce a partire da quale e fino a quale giorno il visto può essere fruito. Il numero di ingressi è indicato sul visto, con l’indicazione 01 o 02 nel caso di uno o due ingressi, e l’abbreviazione MULT nel caso in cui si autorizzino più di due ingressi. Quando gli ingressi sono più di uno, il titolare del visto è autorizzato a uno o più soggiorni, la cui durata totale non sia superiore al periodo concesso dal visto, a decorrere dalla data del primo ingresso in area Schengen. Devono comunque ricorrere le condizioni riportate all’art.
Ricorso in Caso di Diniego del Visto
Nel caso di diniego di un visto Schengen o di visto nazionale che non sia stato richiesto per motivi familiari, potete presentare ricorso, tramite un avvocato, al T.A.R. No, la decisione di diniego non si può cambiare, perché rappresenta la decisione finale presa su quella specifica richiesta di visto. Nel caso di diniego di un visto Schengen o visto nazionale che non sia stato richiesto per motivi familiari, potete presentare ricorso, tramite un avvocato, al T.A.R.
Visto per Familiari di Cittadini UE
Possono richiedere il visto come familiare di cittadino UE o dello Spazio Economico Europeo i familiari elencati all’art. dichiarazione resa dal cittadino della U.E. o dello Spazio Economico Europeo, corredata da un suo documento di identità, che attesti il possesso dei requisiti previsti dalla legge (la cittadinanza UE, la residenza in Italia, il grado di parentela con il richiedente il visto e, se necessario, la condizione del congiunto di familiare a carico).
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Visto per Matrimonio
La normativa italiana in materia di visti di ingresso non prevede un visto per matrimonio, quindi la tipologia di visto che dovrete richiedere è per motivi di turismo.
Ingresso per Motivi di Lavoro
Le categorie di lavoratori che possono entrare in Italia al di fuori del contingente stabilito dai decreti flussi sono elencate all’art. L'ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale, e di lavoro autonomo, deve avvenire nell'ambito delle quote di ingresso (articolo 21 T.U.) stabilite nei decreti periodici (di solito annuali), i cosiddetti 'decreti-flussi', emanati dal presidente del Consiglio dei ministri sulla base dei criteri indicati nel documento programmatico triennale sulle politiche dell'immigrazione (articolo 3).
Carta Doganale dei Viaggiatori
L’agenzia delle dogane ha realizzato una carta doganale dei viaggiatori che contiene le informazioni necessarie per lo sdoganamento dei beni che più frequentemente i viaggiatori portano al seguito. E’ una guida di facile e pronta consultazione per conoscere le principali disposizioni doganali che regolano bagagli, cose e animali al seguito del viaggiatore. Uno strumento di aiuto per chi arriva o parte dal nostro Paese, per essere in grado di predisporre in anticipo gli eventuali documenti necessari alla dogana.
Ingresso Irregolare e Conseguenze
Lo straniero che raggiunge in modo irregolare l'Italia viene respinto alla frontiera oppure, se già entrato nel territorio nazionale, viene espulso, a meno che non debba essere trattenuto in uno dei centri per l'immigrazione per accertarne identità e/o nazionalità. I cittadini stranieri espulsi non possono rientrare in Italia, tranne che abbiano un'autorizzazione speciale o sia terminato il divieto di ingresso. Non sono ammessi in Italia gli stranieri segnalati per gravi motivi di ordine pubblico e sicurezza nazionale, e di tutela delle relazioni internazionali.
Come Invitare una Persona in Italia per Turismo
La lettera di invito è un documento tramite il quale un cittadino straniero regolarmente soggiornante o un cittadino italiano, può invitare in Italia - per turismo - un cittadino straniero. Lo straniero residente in Italia, o il cittadino italiano, che intende ospitare un parente o un amico, deve compilare un’apposita dichiarazione - chiamata appunto lettera d’invito - indicando il vitto, l’alloggio ed eventuali cure mediche della persona da invitare. E’ necessario altresì assicurare il rientro in patria della persona ospitata.
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Chi Deve Fare la Lettera di Invito
La lettera deve essere quindi compilata dal soggetto che vive in Italia, dovrà poi essere inviata al soggetto che si intende ospitare. Quest’ultimo dovrà presentare la lettera d’invito all’Ambasciata o Consolato italiani del Paese di origine, al fine di ottenere il visto d’ingresso per turismo. Per alcune Ambasciate è sufficiente la lettera d’invito senza firma autenticata, basta allegare solo la fotocopia del documento di identità del dichiarante. Per altre Ambasciate invece, è necessaria la firma autenticata.
Cosa Includere nella Lettera di Invito
Nella lettera di invito, sarà necessario indicare: i dati della persona da ospitare; la durata e il motivo del soggiorno; i dati sulla posizione lavorativa della persona da ospitare, se questa svolge attività lavorativa o meno nel proprio paese; eventuali legami di parentela con il soggetto ospitato; l’indicazione dell’alloggio presso cui verrà ospitato il familiare o l’amico una volta che avrà ottenuto il visto di ingresso; assicurazione sanitaria avente una copertura minima di €30.000 per le spese di ricovero ospedaliero d’urgenza e le spese di rimpatrio.
Documenti Necessari per la Lettera di Invito
- Copia del documento di identità e codice fiscale di colui che invita
- Permesso di soggiorno per chi non è cittadino italiano
- Documentazione relativa al possesso di un alloggio disponibile
- Assicurazione sanitaria
- Prenotazione del volo di andata e di ritorno
- Documentazione relativa la possesso di risorse economiche
- Passaporto di colui che vuole venire in Italia con validità di almeno 6 mesi dal momento della richiesta
Dove Presentare la Lettera di Invito
La lettera di invito per ottenere l’ingresso va presentata al Consolato o all’Ambasciata italiana del Paese di residenza dello straniero che vuole venire in Italia.
Quindi lo straniero che intende richiedere un visto di ingresso per turismo in Italia deve presentare all’Ambasciata o Consolati italiani nel Paese di origine una lettera di invito da parte di un cittadino italiano o straniero residente in Italia nel rispetto di tutti i requisiti sopra riportati.
Mezzi di Sussistenza e Fideiussione Bancaria
L’articolo 4, comma 3, del Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero n. 286 del 25 luglio 1998, dispone che «[…] l’Italia, in armonia con gli obblighi assunti con l’adesione a specifici accordi internazionali, consentirà l’ingresso nel proprio territorio allo straniero che dimostri di essere in possesso di idonea documentazione atta a confermare lo scopo e le condizioni del soggiorno, nonché la disponibilità di mezzi di sussistenza sufficienti per la durata del soggiorno.
Lo straniero che intende entrare in Italia dovrà dimostrare la disponibilità di mezzi di sussistenza mediante esibizione di valuta, fideiussioni bancarie, polizze fideiussorie assicurative, titoli di credito equivalenti o con atti comprovanti la disponibilità di fondi di reddito nel territorio nazionale. Nell’eventualità in cui il soggetto ospitato non abbia le risorse economiche necessarie per il soggiorno in Italia, l’ospitante potrà mettere a disposizione in favore del richiedente - a titolo di garanzia economica sotto forma di “fideiussione bancaria” - una specifica somma di denaro.
Le risorse economiche da dimostrare dipendono dalla durata del viaggio e dal paese che rilascia il visto. Lo straniero dovrà inoltre indicare la disponibilità di idoneo alloggio nel territorio nazionale ed il possesso della somma occorrente per il rimpatrio, comprovabile anche con l’esibizione del biglietto di ritorno.
Cos'è la Fideiussione Bancaria?
La fideiussione per visto turistico o di studio costituisce una garanzia per ogni soggetto straniero che voglia ottenere un visto per l’ingresso in Italia o in uno dei Paesi compresi nell’area di Schengen. Serve a garantire allo straniero che intende venire in Italia, che colui che lo ospita saprà provvedere economicamente alle sue esigenze.
Come Funziona la Fideiussione Bancaria
Con la fideiussione verrà chiamato in causa un soggetto terzo che farà da garante tra il cittadino extracomunitario e il soggetto che lo ospita. Il soggetto terzo, che di solito è una banca o una compagnia assicurativa, garantirà di provvedere alle finanze necessarie per il sostentamento di colui che intende venire in Italia. In questo modo, qualora lo straniero si trovi nelle condizioni di non disporre delle finanze per il proprio soggiorno in Italia, interverrà il fideiussore.
Per ottenere dunque la fideiussione bancaria per visto turistico, il soggetto che vive in Italia dovrà quindi depositare uno specifico importo sufficiente a tutelare il soggiorno della persona in Italia. Tale importo rimarrà bloccato nel conto del contraente per un tempo massimo al doppio del tempo della fideiussione. Quindi per un soggiorno di 90 giorni per esempio, la fideiussione si sbloccherà dopo 180 giorni. Allo scadere del termine, se la somma non sia stata richiesta dallo Stato italiano, l’importo depositato tornerà nella disponibilità del contraente.
La fideiussione bancaria può essere richiesta per ospitare:
- uno studente straniero
- una persona straniera per motivi di turismo
- una persona straniera per affari
- ottenere il ricongiungimento familiare
- una persona straniera per eventi sportivi
- una persona straniera per motivi religiosi
- una persona straniera per motivi familiari
Tabella per la Determinazione dei Mezzi di Sussistenza Richiesti per l’Ingresso nel Territorio Nazionale per Turismo
(Nota: La tabella specifica non è stata fornita nel testo originale, ma può essere facilmente reperita sui siti ufficiali del governo italiano.)
Cosa Fare Quando l'Ospite Arriva in Italia
Se la persona è ospitata in una casa privata, entro 48 ore dall’ingresso in Italia, il proprietario di casa o il locatario deve essere darne comunicazione alla Polizia locale tramite dichiarazione di ospitalità.