Albergo Atene Riccione

 

Isole Diomede: Un Viaggio Tra Tempo e Storia

Se esiste davvero un luogo magico al mondo, allora non può che essere il piccolo arcipelago delle Isole Diomede: qui la natura è selvaggia e incontaminata, ma al di là del paesaggio ricco di fascino c’è un altro motivo per cui questo angolo di mondo è così speciale.

Situate a soli 4 chilometri di distanza, Grande Diomede (o Isola di Ratmanov, appartenente alla Russia) e Piccola Diomede (o Isola Kruzenshtern, territorio statunitense) sono separate dalla Linea Internazionale del Cambio di Data, un confine invisibile ma potente che determina una differenza temporale di ben 21 ore.

Queste due isole sono soprannominate anche l’isola ieri e l’isola domani, proprio a causa della notevole differenza oraria.

Bastano pochi minuti sulle Isole Diomede per fare un tuffo nel tempo, portando le lancette indietro di quasi un giorno intero. Partendo di primo mattino dall’isola maggiore, situata in territorio russo, basta compiere una traversata di meno di mezz'ora per ritrovarsi al pomeriggio del giorno precedente.

Un’esperienza surreale, quasi onirica, che cattura l’immaginazione e suscita un senso di stupore e meraviglia. Immaginate di trovarvi su Grande Diomede, con il sole già tramontato, e di poter osservare, a pochi passi, il sole che sorge su Piccola Diomede.

Leggi anche: Consigli per visitare le Isole Brioni

Le due isole galleggiano nel cuore dello Stretto di Bering, il punto in cui più si avvicinano l’America e l’Asia. Amministrativamente parlando, in effetti, vi è una netta separazione: la Piccola Diomede, ovvero l’isola più orientale, appartiene agli Stati Uniti ed è inclusa nel territorio dell’Alaska. Al contrario, la Grande Diomede fa parte della Russia.

Storia e Cultura

Ma le Isole Diomede sono molto più che un semplice gioco di illusioni temporali. Queste isole sono state, nel corso dei secoli, testimoni silenti di importanti eventi storici. Abitate da popolazioni indigene Inupiaq per millenni, hanno rappresentato un crocevia di culture e tradizioni, un luogo di scambio e di contatto tra Oriente e Occidente.

Scoperte nel ‘700, le isole furono divise tra i due Paesi nel 1867, quando gli americani acquistarono l’Alaska dalla Russia.

Durante la Guerra Fredda, le isole sono state trasformate in avamposti strategici, punti di osservazione nel cuore della tensione geopolitica tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Durante la Guerra Fredda le isole Diomede divennero anche un simbolo di pace perché rappresentavano la vicinanza tra Usa e Urss.

È proprio a causa delle tensioni che qui hanno dominato per decenni che le Isole Diomede hanno perso anche la piccola comunità Inuit che storicamente costituiva la loro unica popolazione stanziale. Gli abitanti, al termine della Seconda Guerra Mondiale, si sono trasferiti nella penisola siberiana e hanno lasciato spazio ad insediamenti militari che ancora oggi campeggiano su entrambe le isole.

Leggi anche: Escursioni indimenticabili alle Egadi con Blu Lines

Natura Incontaminata

La natura incontaminata delle Isole Diomede è altrettanto affascinante. Un’abbondanza di vita selvaggia, dai trichechi alle foche, dagli uccelli marini ai mammiferi marini, popola queste terre desolate e suggestive. Un’esplosione di colori e di suoni, un concerto della natura che incanta e rapisce.

Situate appena a sud del Circolo Polare Artico, le isole sono pressoché pianeggianti e completamente rocciose. Il luogo ideale per molte specie animali come foche e trichechi, che grazie al clima artico hanno potuto trovare un habitat solitario.

Informazioni Utili per il Viaggio

Arrivare qui non è facile, ma di certo non si può rimanere indifferenti alla bellezza del panorama.

La grande Diomede, che è l’isola russa, un tempo era abitata da eschimesi mentre invece oggi vi si trovano solo una base militare e una stazione polare. A circa 3,8 km troviamo la piccola Diomede, abitata invece da circa un centinaio di persone.

L’ultimo lembo di Russia è la lontanissima, segreta e semi-nascosta Chukotka, landa autonoma che agli inizi degli anni 2000 era stata governata nientemeno che dal magnate russo Roman Abramovic, fino al 2022 proprietario del Chelsea calcio.

Leggi anche: Isole greche fuori dai sentieri battuti

Oltre alla Chukotka, territorio dalla natura incontaminata, dai panorami mozzafiato, dai villaggi autoctoni dove l’Unione Sovietica sotto certi aspetti ‘esiste ancora’- simboli tangibili, stile di vita, architettura e logistica -, c’è il mare, c’è lo stretto di Bering.

Attraversare, legalmente, lo stretto è impossibile. Quel tratto di mare è lungo solo 81 chilometri e collega Capo Dezhnev a Nome, in Alaska. Non ci sono traghetti, non ci sono navi da crociera che collegano i due capi.

Non ci sono ponti, non ci sono strade - tanti i progetti annunciati, sin dai tempi degli Zar, ma mai realizzati.

La Chukotka è collegata con un volo plurisettimanale tra Mosca e Anadyr e qualche collegamento con Khabarovsk sul confine con la Cina. Le originalità di Anadyr, oltre ad essere abitata da giovani, sono i murales dai colori vivaci che colorano le lunghe giornate invernali e i prezzi molto elevati rispetto al resto della Russia.

Le merci vengono caricate su un enorme traghetto a Vladivostok e poi coprono la distanza di circa 3.700 chilometri in un mese. Prima il traghetto attracca ad Anadyr, poi vengono riforniti gli altri villaggi.

Molti lavori sono offerti con il sistema detto della ‘vakhta’ (un mese di lavoro continuativo e poi un mese libero in cui si può andare a casa). Oltre al salario, in molti casi il datore di lavoro paga l’alloggio e il viaggio. Una volta ogni due anni, ai lavoratori viene pagato per intero un viaggio verso una destinazione di vacanza, ovunque all’interno della Russia. Inoltre, se si è lavorato in Chukotka per un certo periodo di tempo, l’età per andare in pensione si riduce.

Dati Chiave sulle Isole Diomede
Caratteristica Grande Diomede (Ratmanov) Piccola Diomede (Kruzenshtern)
Appartenenza Russia Stati Uniti (Alaska)
Distanza ~3.8 km ~3.8 km
Differenza Oraria +21 ore rispetto a Piccola Diomede -21 ore rispetto a Grande Diomede
Popolazione Base militare e stazione polare Circa 100 persone

Le Isole Diomede rappresentano, dunque, un’esperienza unica, una meta ideale per chi desidera esplorare luoghi remoti, scoprire culture diverse e vivere emozioni intense. Un viaggio tra due mondi, tra due ere, tra due prospettive temporali. Un viaggio che lascerà un segno indelebile nella memoria.

TAG: #Turismo

Più utile per te: