Turismo Bancario: Cos'è e Come Funziona in Italia
Il turismo bancario, sebbene non sia una definizione ampiamente utilizzata, può essere inteso come l'insieme di strumenti e agevolazioni finanziarie messe a disposizione per sostenere e sviluppare il settore turistico. In Italia, un esempio concreto di turismo bancario è rappresentato dal Fondo Rotativo Imprese Turistiche (FRI-Tur).
Cos'è il Fondo Rotativo Imprese Turistiche (FRI-Tur)?
Il FRI-Tur è un incentivo statale il cui obiettivo è quello di migliorare i servizi che offrono ospitalità e potenziare le strutture ricettive, con un focus sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità ambientale. Questa misura è stata pensata per agevolare l’accesso al credito di imprese di piccole dimensioni facenti parte del settore del turismo.
Le aziende che possono accedere ad agevolazioni di questo tipo sono tutte le realtà che svolgono attività agrituristica, strutture ricettive all’aria aperta, imprese nel comparto turistico e tante altre.
Il FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo) non è altro che un incentivo statale il cui obiettivo è quello di andare a migliorare i servizi che offrono ospitalità e potenziare le strutture ricettive. Il tutto con il focus sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità ambientale.
È importante ricordare che tutti i progetti devono terminare entro e non oltre il 31 dicembre 2025 e il fondo presenta una dote di 780 milioni di euro. 180 milioni sono stanziati per il contributo diretto alla spesa, mentre 600 milioni per il finanziamento agevolato erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti.
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Inoltre, ci sono ulteriori 600 milioni di euro che sono concessi dalle banche presenti nella convenzione che è firmata dal Ministero del Turismo, dall’Associazione Bancaria Italia e dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Interventi Finanziabili con il FRI-Tur
Il FRI-Tur supporta investimenti di medio-grandi dimensioni, compresi tra 500.000 € e 10 milioni di euro. Gli interventi finanziabili includono:
- Riqualificazione energetica
- Riqualificazione antisismica
- Eliminazione delle barriere architettoniche
- Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri
- Realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali)
- Digitalizzazione
- Acquisto o rinnovo di arredi
Inoltre, l’investimento può arrivare a un massimo di 10 milioni di euro al netto di IVA ed è riferito ad una o più imprese residenti nel territorio italiano.
I progetti, oltre a dover terminare entro il 31 dicembre del 2025, devono rispettare la normativa ambientale nazionale ed europea, la Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e gli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.
Infine, per quanto riguarda la suddivisione delle risorse messe a disposizione dalla misura, il 50% è destinato alla riqualificazione energetica, mentre il 40% è per le imprese presenti nelle seguenti regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
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Spese Ammissibili
Oltre agli interventi previsti, ci sono anche delle specifiche spese ammissibili che rientrano nel fondo. In particolare:
- Servizi di progettazione, nella misura massima del 2%;
- Suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 5% dell’importo complessivo ammissibile del Programma d’investimento;
- Fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 50% dell’importo complessivo ammissibile del Programma d’investimento;
- Macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
- Spese per la digitalizzazione
A Chi si Rivolge il FRI-Tur?
La misura proposta da Invitalia si rivolge a strutture come:
- Alberghi
- Agriturismi
- Strutture ricettive all’aria aperta
- Imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale
- Stabilimenti balneari
- Complessi termali
- Porti turistici
- Parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici
Per poter accedere ai fondi senza alcun tipo di problema, ci sono anche dei requisiti che le suddette aziende devono dimostrare di avere. Ad esempio:
- Gestione di un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o in aree di proprietà di terzi. Sono comprese anche attività ricettive con immobili propri.
- Iscrizione regolare presso il registro delle imprese
- Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in situazioni come liquidazione o fallimento
- Avere una stabile organizzazione sul territorio nazionale
- Essere in regola in termini di normativa edilizia, urbanistica, lavoro, prevenzione degli infortuni, ecc.
- Essere in possesso di una valutazione positiva per il credito
Agevolazioni Previste dal FRI-Tur
Le agevolazioni a cui le aziende possono accedere sono di due tipi:
- Contributo diretto alla spesa: concesso in base agli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime in merito alle dimensioni dell'azienda che richiede i fondi. La percentuale massima è pari al 35% dei costi e delle spese ammissibili.
- Finanziamento agevolato: concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale dello 0,5% e di una durata compresa tra 4 e 15 anni. Al finanziamento agevolato deve corrispondere anche un finanziamento bancario con il tasso di mercato e di pari importo e durata erogato da parte di una delle banche presenti nella convenzione.
La somma del finanziamento agevolato, di quello bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile. Infine, gli incentivi non sono cumulabili con altre sovvenzioni oppure agevolazioni.
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Documenti e Presentazione della Domanda
Oltre ai requisiti, ci sono una serie di documenti e di moduli da completare per poter presentare la domanda e accedere al finanziamento reso disponibile da Invitalia. Alcuni dei documenti sono: piano progettuale, documento di identità, codice fiscale, attestazione delibera finanziamento bancario, asseverazione di stima dei costi, atto di proprietà dell’immobile e tanti altri.
Gli allegati devono essere tutti firmati dal rappresentante legale dell’azienda, ad eccezione dell’asseverazione di stima dei costi che dovrà essere firmata da parte di un tecnico iscritto all’albo professionale.
La presentazione della domanda deve essere completata direttamente online. Innanzitutto, è già possibile procedere con il download della documentazione necessaria per presentare la richiesta. In ogni caso, per inviare la domanda l’imprenditore deve possedere l’identità digitale SPID, CNS oppure CIE. L’identità digitale è necessaria per accedere all’area riservata su Invitalia e portare a termine tutta la procedura. Infine, per completare il procedimento, l’imprenditore deve anche possedere una firma digitale e una PEC.
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