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Le Balze del Valdarno: Un Viaggio alla Scoperta del Grand Canyon Toscano

È proprio vero, la Toscana non smette mai di stupirci e non finiamo mai di conoscerla. Ogni giorno facciamo nuove scoperte che ci emozionano come non mai. Sarà forse per questo che anche dopo lunghi viaggi tutte le volte finiamo sempre per tornare a casa?

Le dolci colline toscane non sono certo l’unica perla di questa regione, anche se ne rappresentano l’icona più conosciuta a livello internazionale. A pochi chilometri da Firenze, nel cuore del Valdarno, si trovano delle formazioni rocciose conosciute, appunto, come le Balze del Valdarno, che rendono il paesaggio unico nella sua particolarità. Ammirandole da lontano potreste pensare di trovarvi di fronte al Grand Canyon, invece questa meraviglia è tutta nostrana.

La Storia Geologica delle Balze

Nell’area in cui oggi si estende il Valdarno, migliaia di anni fa, si trovava un bellissimo lago. Il Pratomagno ed i monti del Chianti erano le sue sponde e le Balze costituivano il suo fondale. In corrispondenza di Incisa ci fu una rottura degli argini e le acque iniziarono a defluire, facendo sì che il lago piano piano si svuotasse. Durante questo processo i sedimenti che si trovavano sul fondo del lago subirono prima l’azione delle acque e successivamente quella del vento, dando origine a quelle che sono le attuali Balze.

Una curiosità: l’onnipotente Leonardo da Vinci osservando le balze del Valdarno capì questi processi con qualche secolo di anticipo rispetto alle teorie moderne sull’erosione e la sedimentazione. Rimase addirittura così ammaliato dalla bellezza de Le Balze tanto da dipingerle in alcune delle sue opere.

Come Raggiungere le Balze del Valdarno

Raggiungere le Balze del Valdarno è molto semplice (se vi spostate in macchina). Basterà infatti percorrere l’Autostrada A1 e prendere l’uscita Valdarno. Da qui proseguire per San Giovanni Valdarno e poi seguire le indicazioni per il centro di Castelfranco di Sopra. Prima di raggiungere il centro, nella zona industriale, vi troverete davanti il mobilificio “Centro Convenienza e Risparmio” (che potete vedere qui sotto in foto). Poco prima di raggiungerlo dovrete svoltare a destra nella stradina sterrata con tanto di cartello segnaletico per Le Balze.

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Se fino ad ora avete seguito la nostra guida vuol dire che vi trovate esattamente in Via dell’Acqua Zolfina. E guarda un po’, proprio da qua ha inizio il sentiero più affascinante dell’Area Naturale, il “Percorso dell’Acqua Zolfina”, che insieme al “Percorso delle Fossate” crea un anello di circa 3 km. Se oggi non avete molta voglia di camminare o non potete, non preoccupatevi.

Potrete ammirare Le Balze anche in macchina, facendo sia dei piccoli tratti dell’anello sia arrivando fino a Piantravigne rimanendo comodamente seduti. Ma vi avvertiamo, per ammirare gli scorci più belli e conoscere da vicino Le Balze fare qualche chilometro a piedi è indispensabile. Il percorso è facile, fattibilissimo per tutti ed i cartelli segnaletici all’interno dei percorsi sono inseriti perfettamente. Non manca proprio niente perché questo posto diventi un luogo altamente turistico, a parte qualche organizzazione che lo promuova.

Il Percorso dell'Acqua Zolfina e il Borgo di Castelfranco di Sopra

Dopo aver parcheggiato la macchina in uno dei tanti spazi verdi al bordo della strada, nemmeno il tempo di scendere dall’auto, che ci ritroviamo davanti uno paesaggio incredibile. Le Balze sono a poche decine di metri da noi. Tra colline, vigne, papaveri in fiore e Balze il “Percorso dell’Acqua Zolfina” ci stupisce da subito come mai avremmo pensato.

Impossibile camminare guardando in avanti, il paesaggio merita tutta la nostra attenzione. Arrivati al bivio per l’Agriturismo bisogna continuare sul sentiero a sinistra in direzione di Castelfranco di Sopra. Questa parte di percorso si addentra nel bosco. Le Balze restano perlopiù nascoste fra la vegetazione, ma a farci compagnia ci sono un piccolo ruscello che fluisce dolcemente, il canto degli uccellini ed il ronzio di qualche insetto.

Dopo un tratto in piano inizia una lieve pendenza e mano a mano che saliamo l’odore di uovo, si fa sempre più forte. Mistero risolto: ecco spiegato il perché del nome del percorso. Arrivati alla fine del piccolo corso d’acqua vi troviamo la “Sorgente d’Acqua Zolfina” che non è nient’altro che una piccola sorgente dalla quale sgorga acqua carica di zolfo. Nei giorni passati ha piovuto molto ed il terreno è un po’ scivoloso.

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Usciti dal bosco ci ritroviamo quasi subito nella civiltà, con le prime case della periferia di Castelfranco di Sopra in bella vista. Ci immettiamo così nella Strada Provinciale dei Setteponti. L’Associazione Nazionale Comuni Italiani ha eletto Castelfranco come uno de “I borghi più belli d’Italia” e la nostra curiosità ci porta a fare una deviazione per visitare il centro.

Fuori dal borgo ci sono molti spazi verdi oltre a larghi marciapiedi su cui camminare. Nemmeno un chilometro e ci troviamo davanti la Caserma dei Carabinieri. Proseguite dritto ed eccovi arrivati nel cuore pulsante del paese, Piazza Vittorio Emanuele, la piazza centrale. Il perimetro della piazza è decorato da edifici colorati, bar e piccoli ristoranti.

Le cose da vedere sono comunque tante e tutte a pochi metri l’una dall’altra: da Piazza Vittorio Emanuele si arriva alla caratteristica torre con l’orologio del 1300 e alle mura, nonché alla particolare Chiesa di San Filippo Neri ed al Palazzo Comunale decorato da stemmi in rilievo. Poco fuori dal paese c’è la bella Badia di San Salvatore a Soffena che è anche possibile visitare gratuitamente.

Cosa Vedere a Castelfranco di Sopra

  • Piazza Vittorio Emanuele: Il cuore del borgo, circondato da edifici storici e vivaci attività commerciali.
  • Torre d'Arnolfo: Un'antica torre del 1300, simbolo del borgo.
  • Chiesa di San Filippo Neri: Un esempio di architettura religiosa del XVII secolo.
  • Palazzo Comunale: Decorato con stemmi storici, conserva intatte le carceri.
  • Badia di San Salvatore a Soffena: Un complesso monastico con affreschi del '400.

Castelfranco di Sopra ha un impianto urbano che ricalca il castrum romano, con le vie ortogonali e la piazza centrale. A disegnare la città sarebbe stato, secondo Vasari, il celebre architetto Arnolfo di Cambio.

Il Percorso delle Fossate e il Panorama da Podere Castellina

Da Piazza Vittorio Veneto prendiamo Via Piave per continuare tutto dritto fino a trovare un bivio; Via delle Fossate è la strada da prendere per iniziare il percorso omonimo. Questa volta il sentiero parte con una ripida discesa su strada asfaltata, da dove si intravedono molto bene i meravigliosi pinnacoli rocciosi. Finito il pendio veniamo circondati dalla vegetazione e Le Balze si divertono a giocare a nascondino dietro di essa.

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In questo tratto tutto in piano nuovi paesaggi mozzafiato ci attendono, intervallati dalla presenza di tre piccoli guadi (assolutamente non un problema nel periodo di maggio). Il punto di osservazione più bello di tutti i percorsi dell’intera Area Naturale…non si trova sul percorso ufficiale! Dovrete perciò proseguire sul “Percorso delle Fossate” fino a ritrovarvi nelle vicinanze di un piccolo ponte.

Arrivando qui da Castelfranco di Sopra vi basterà attraversare la passerella ed invece di seguire il sentiero sulla destra (che vi farà ricongiungere con la Via dell’Acqua Zolfina e chiudere così l’anello) dovrete andare nella direzione opposta, verso la salita. C’è una spiegazione del perché questo tratto di strada non sia segnalata, ed il perché è presto detto: è una strada privata, dove al finale troverete un podere abitato, conosciuto come il Podere Castellina.

Una volta arrivati di fronte al bel casolare prendete il piccolo sentiero che scende sulla destra. Impossibile non sbizzarrirsi con le foto. Non ci sono soltanto Le Balze, però. Purtroppo dobbiamo lasciare il magnifico panorama delle Balze e tornare indietro sui nostri passi dato che questo è un sentiero senza sfondo.

Piantravigne: Un Borgo con Vista sul Grand Canyon Aretino

Sappiamo che qui vicino vi è un paese di poche case chiamato Piantravigne da dove si ha una panoramica a 360° sulla stupenda formazione argillosa. Ci sono due modi per arrivare al borgo di Piantravigne: camminando per 2,5 km in leggera salita o prendendo la macchina. Ricordate vi avevamo parlato del bivio sul Percorso dell’Acqua Zolfina per arrivare all’ “Agriturismo Le Balze”? Se scegliete di farvela a piedi dovrete dirigervi proprio verso di esso per poi seguire le indicazioni del percorso fino a Piantravigne.

In qualsiasi modo ci siate arrivati avrete la fortuna, oltre a poter ammirare il delizioso borgo, di godervi l’incantevole vista sullo spettacolare Grand Canyon aretino.

La passeggiata è anche un’occasione per curiosare nel minuscolo borgo di Piantravigne (255 m. s.l.m.), di cui individuiamo immediatamente la chiesa con il campanile; la Pieve di San Lorenzo, quasi nascosta tra gli edifici e le strette viuzze del paesino, è composta da un’unica navata ed è importante poiché custodisce il più antico dipinto della Madonna ritrovato nel Valdarno Superiore e, in generale, uno dei più vecchi della Toscana.

Tabella dei Percorsi e Distanze

Percorso Lunghezza Difficoltà Note
Percorso dell'Acqua Zolfina Circa 3 km (anello) Facile Caratterizzato dall'odore di zolfo, attraversa un bosco.
Percorso delle Fossate Variabile Facile Offre scorci sui pinnacoli rocciosi e piccoli guadi.
Sentiero per Piantravigne 2.5 km (solo andata) Moderata In leggera salita, raggiungibile anche in auto.

La nostra visita a Le Balze del Valdarno si conclude così. Un pezzettino di cuore resta qui a correre fra i papaveri e farsi accarezzare dal vento. Se mai verrete da queste parti (ci verrete, vero?) è bene sapere che non esistono solo Le Balze di Castelfranco ma ci sono tanti altri posti dai quali osservarne altre da diversi punti di vista.

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