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Aspromonte: Tesori Nascosti e Meraviglie da Scoprire

Pronti per un viaggio alla scoperta di cosa fare e cosa vedere in Aspromonte? Ricco di bellezze naturali, valli, cascate, piccoli borghi e paesaggi mozzafiato che uniscono mare e montagna, il Parco Nazionale dell’Aspromonte è una destinazione imperdibile in Italia. Dal 2021 fa parte del Global Geoparks Network curato dall’UNESCO.

Dove si Trova l'Aspromonte?

L'Aspromonte si trova a meridione della penisola e, per la sua posizione geografica che respira un’area Mediterranea, gode di una grande ricchezza floristica che conta oltre 1.500 specie vegetali oltre a un’ampia varietà faunistica tra mammiferi, rettili, anfibi e invertebrati.

Etimologia del Nome Aspromonte

Diverse le scuole di pensiero sull’origine del nome; la più radicata è quella che si riaggancia all’aggettivo greco ἄσπρος (aspros = candido) per sottolineare il particolare biancore che certe vette hanno, soprattutto quando in inverno sono ricoperte di neve; la più in auge, però, e anche la più immediata, è quella che si appella alla particolare asperità del territorio, rude e selvaggio come i suoi abitanti. Pare che i cultori del tema non si siano ancora messi d’accordo sulla tanto importante etimologia e, conoscendo la proverbiale testardaggine del popolo calabrese, ci vorrà ancora un bel po’ di tempo per poter dirimere la questione. “Aspromonte” significa “montagna bianca”, perché “aspro” in dialetto greco significa bianco. Seminata da quei coloni, la cultura greca mise radici così profonde che a tutt'oggi i borghi più meridionali della penisola italiana costituiscono una sorprendente roccaforte grecanica, dove orgogliosamente si continua a parlare un dialetto derivato dal greco antico.

Natura e Biodiversità dell'Aspromonte

La preziosa biodiversità floristica fa da scenario a una ricchezza faunistica di tutto rispetto. Il Parco dell’Aspromonte è un luogo di straordinaria bellezza e biodiversità, con le sue montagne imponenti, i suoi fiumi cristallini e i boschi rigogliosi. Qui, avrai l'opportunità di scoprire una varietà di specie animali e di piante, molte delle quali sono tipiche della zona.

Flora

Delle eccezionali rarità sono: il Rovere Meridionale (Quercus petraea subsp. austrotyrrhenica) "relitto" dell’era post glaciale; la rara e gigante Felce Arborea Tropicale (Woodwardia radicans), vero fossile vivente risalente al Terziario le cui fronde possono raggiungere i tre metri; La Pteride a Foglie Lunghe (Pteris vittata), felce subtropicale con popolazioni relitte presenti nei valloni fluviali tra Bova e Palizzi; la Osmunda regalis, rara felce presente al Piano dello Zillastro.Nulla di strano dunque a trovarvi fitti boschi alle quote più alte e macchia mediterranea a quelle più basse. Se ne ha un'idea visitando l'Osservatorio della Biodiversità del Parco nazionale, a Cucullaro, una frazione di Santo Stefano in Aspromonte vicinissima a Gambarie (d'inverno la capitale sciistica dell'Aspromonte): qui fra l'altro, oltre alle piante e agli alberi tipici del parco, un'attrazione è lo stagno degli ululoni dal ventre giallo, minuscoli e rari anfibi appenninici. Le zone dell'Aspromonte possono essere talmente diverse da impedire di parlare di “un” suo paesaggio tipico. Lussureggiante il versante nord, arido quello grecanico. Castagni sul lato tirrenico, querce su quello ionico. Bergamotti a livello del mare, lecci alle basse quote, faggi e conifere (dall'abete bianco al Pino nero calabro) a quelle più alte. Ben venticinque sono gli alberi monumentali ufficialmente censiti nel Parco, dall’olmo campestre di San Lorenzo alla quercia ibrida di “Croce di Dio sia Lodato” a Samo, dal castagno di San Giorgio di Pietra Cappa al Tasso di Zervò (Santa Cristina), e via dicendo. L'ultima prova dell’elevato livello di biodiversità esistente nel Parco nazionale è venuta con la scoperta, nel 2019, di una quercia di oltre 560 anni che potrebbe essere la quercia più vecchia del mondo. Identificata da un team dell'Università della Tuscia nella faggeta vetusta di Valle Infernale, ha un fusto di due metri di diametro.

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Fauna

L’Aspromonte si rivela essere anche l’habitat ideale per molti rapaci, animali misteriosi e carismatici, da sempre protagonisti delle più inquietanti leggende. Se si alzano gli occhi al cielo, infatti, non è difficile vedere il lento volo di un’aquila reale, un falco pecchiaiolo, uno sparviero o un gufo reale.La Fauna dell'Aspromonte annovera moltissime specie di animali selvatici, tra questi si segnalano: il lupo, la volpe, il tasso, la martora, il cinghiale, lo scoiattolo nero, il ghiro, il riccio, la puzzola e il driomio, un roditore simile al quercino, in Italia presente solo sull’Aspromonte e nei boschi Trentino. Vastissima la varietà delle specie di uccelli presenti, tra i quali: la poiana, il nibbio reale, il gufo reale, il gheppio, la rara aquila del Bonelli, il merlo acquaiolo, la coturnice e molti altri. Straordinaria è la ricchezza faunistica del Parco nazionale dell'Aspromonte, fra i cui abitanti figurano il lupo (tornato recentemente), il gatto selvatico, roditori come il ghiro, il piccolo driomio (presente solo in Calabria e in Friuli) e lo scoiattolo meridionale dalla pelliccia nera, e poi la volpe, la faina, la martora, il tasso, la lepre. Dal 2011 sono stati reintrodotti 75 caprioli italici, che qui erano assenti da un secolo. E poi rettili, anfibi, coleotteri come la Rosalia alpina, farfalle come la minacciata Parnassius apollo. Ma a proposito di volatili l'Aspromonte è popolare fra i birdwatcher soprattutto in quanto luogo di passaggio obbligato per l'avifauna migratoria che ha disceso la penisola: qui gli uccelli giunti da nord possono recuperare le forze prima di varcare lo Stretto di Messina, spiccare il volo attraverso il Mediterraneo e approdare alle coste africane. E proprio per vedere e contare i rapaci di passaggio il Parco nazionale ha realizzato la postazione “Santo Stefano-Sinopoli” per l’osservazione dei rapaci. Dalla sua struttura in legno sopraelevata, tra inizio agosto e inizio ottobre ogni giorno, in tutte le condizioni atmosferiche, i ricercatori registrano il passaggio di nibbi, pecchiaioli, falchi di palude, aquile minori e tante altre specie. E forse solo in Aspromonte può accadere di osservare (come ci è capitato a metà settembre) un raro piviere tortolino sulla vetta del Montalto (ovvero il Monte Cocuzza, con i suoi 1956 metri la cima più alta dell'Aspromonte), proprio sotto la statua del Cristo Redentore. Adagiato nell'erba, il piccolo trampoliere era così stremato che si lasciava avvicinare sino a pochi passi.

Cosa Vedere in Aspromonte: Borghi, Arte e Cultura

All’Aspromonte, però, non c’è solo natura, ma anche interessantissime testimonianze del passato. Borghi e cittadine riflettono lo spirito secolare della zona, incantando chi li visita per la prima volta. Il viaggio attraverso il Parco Nazionale dell'Aspromonte potrebbe iniziare proprio dai piccoli borghi arroccati sulle montagne. Questi luoghi, sospesi fra passato e presente, offrono un’immersione totale nella cultura e nelle tradizioni locali. Se sei in Calabria e vuoi visitare quest’area, ecco cosa vedere al Parco dell’Aspromonte.

Gerace

Uno di questi è Gerace, un antico borgo medievale che conserva intatto il suo fascino storico. Passeggiando per le sue stradine ciottolate, potrai ammirare chiese antiche, palazzi nobiliari e botteghe artigiane che vendono prodotti tipici.

Bova

Altro gioiello tra i borghi più belli della Calabria è Bova, capitale culturale della parte grecanica della regione, ossia quell’area che conserva e protegge l’antica e autorevole origine greca, la più raffinata e colta che la Storia possa vantare. Non meno affascinante è Bova, un altro paese dell'Aspromonte noto per la sua architettura tradizionale e per ospitare diversi musei, fra cui quello della Lingua Greco-Calabra. Qui potrai inoltre degustare la cucina locale, ricca di sapori autentici e genuini e trovare posti dove dormire. Una visita nel curatissimo Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs”, inaugurato a Bova nel 2016 per tutelare il patrimonio culturale di questa minoranza storico-linguistica, può essere un'introduzione assai utile alla questione. Il museo è dedicato al linguista tedesco che già un secolo fa dimostrò che la parlata dei borghi ellenofoni di Bova, Gallicianò e Roghudi risaliva niente meno che alla Magna Grecia e aveva resistito alla latinizzazione romana.

Gambarie

Imperdibile, infine, una visita alla Bombarde, le spettacolari spianate panoramiche su cui venivano posizionati i cannoni per difendere la costa, oggi terrazze panoramiche da urlo, e all’imponente Castello, il punto più alto del paese, sopravvissuto a più di un terremoto. Infine, non dimenticare di visitare Gambarie, un piccolo centro montano famoso per le sue piste da sci in inverno e per la possibilità di fare escursioni d’estate. Da qui, potrai godere di una vista panoramica mozzafiato sull'intero parco.

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Gallicianò

Suggestivo il borgo di Gallicianò nella Vallata dell’Amendolea. Piccolo tesoro dell’area grecanica del Parco Nazionale dell’Aspromonte abitato da soli 40 persone, affonda cultura e tradizioni nella Magna Grecia, motivo per cui è possibile sentir parlare o trovare iscrizioni in greco sparse per i suoi vicoli. Più a ovest, al di là del candido letto ghiaioso della fiumara Amendolea, l'isolato borgo di Gallicianò (frazione di Condofuri) è rimasto l'unico interamente ellenofono. Qui, nella chiesetta della Madonna di Grecia, si celebra la suggestiva liturgia bizantina in lingua greca. Gallicianò poi è anche il centro più importante della musica grecanica, quello dove vengono conservate e tramandate con maggior fedeltà le canzoni e la danze tradizionali.

Da vedere la Chiesa di San Giovanni nella piazza principale e la Chiesa Ortodossa dedicata alla Madonna di Grecia con il suo stile bizantino. Vale una visita l’antica fonte d’acqua del paese anche detta Fontana dell’Amore dove in antichità si recavano le donne del borgo a raccogliere l’acqua.

Precacore

Arroccato su una posizione panoramica unica è il borgo di Precacore, con poche antiche case, piccoli vicoli e due chiese: la Chiesa di San Giovanni Battista e quella di S. Sebastiano, che custodisce affreschi del 400’.

Roghudi

Se ti piace l’atmosfera dei paesi fantasma, non perdere Roghudi, abitato sin dall’XI secolo e abbandonato negli anni Settanta a seguito di due terribili alluvioni. Il nuovo centro, che porta il nome di Roghudi Nuova, è infatti a 40 chilometri dal paese originario.

Attività ed Escursioni nel Parco dell'Aspromonte

Dal trekking ai percorsi ciclabili, dalle escursioni a piedi nella natura incontaminata ai momenti di relax nelle aree verdi dedicate ai pic-nic, l'Aspromonte offre davvero tante opportunità per chi vuole vivere a contatto con la natura.

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  • Sono 11 i sentieri che si diramano all’interno dell’Aspromonte ognuno con la sua durata e difficoltà. Il sentiero che da Samo arriva a Montalto è il più lungo con i suoi 26,11 km: consigliato ai più esperti, richiede 7.30H di cammino, anche se è possibile prevedere soste intermedie solitamente a Monte Iofri e Canovai.
  • Il parco permette anche escursioni più semplici, come quella del sentiero che porta alle Cascate Amendolea conosciute anche come Cascate del Maesano.
  • Altrettanto interessanti sono i 19 percorsi tematici che uniscono natura e cultura, come quello ad alta quota Gambarie - Polsi che porta al Santuario della Madonna dei Polsi.
  • Oppure il percorso tematico San luca - Zervò che parte dalla casa natale dello scrittore Corrado Alvaro, attraversa il borgo di San Luca, raggiunge Pietra Cappa, il monolite più grande d’Europa, passa per la Valle delle Grandi Pietre e arriva a Zervò e l’ex Sanatorio Vittorio Emanuele III risalente al 1929.

Montalto

Una delle principali cose da fare è senza dubbio fare trekking lungo il sentiero che conduce a Montalto. Con i suoi 1.956 metri di altezza, è il punto più alto dell'Aspromonte e offre una vista panoramica mozzafiato sulla zona. Qui, potrai ammirare una varietà di specie vegetali endemiche e, con un po' di fortuna, anche alcuni esemplari di fauna selvatica. E quanto al Montalto, salirvi non è difficile: basta una breve passeggiata di un quarto d'ora su facile sentiero, e già si è in cima. Da lassù occorre sperare in una limpida giornata ventosa per apprezzare il panorama a 360 gradi sullo Ionio e il Tirreno, avvistando le Eolie e l'Etna.

Cascate dell'Amendolea

Partendo da Roccaforte del Greco, piccolo borgo posto sul versante meridionale dell’Aspromonte, è possibile raggiungere con l’auto la diga, dalla quale si dipartono stradine e sentieri che si inoltrano in un bosco di faggi e abeti bianchi, attraversano una radura assolata, guidano i nostri passi lungo il costone della Fiumara Amendolea - attenzione ai tratti franosi - e ci portano fino alla cascata, che, con i suoi spettacolari tre salti e gli altrettanti laghetti di raccolta che si formano, ci propone uno scenario paesaggistico tra i più belli di tutto l’Aspromonte. Non meno affascinante è la Valle della Fiumara Amendolea, un luogo di straordinaria bellezza caratterizzato. Anche questa zona è particolarmente apprezzata dagli amanti del trekking, grazie ai numerosi sentieri che la attraversano. In questa zona si trovano anche alcune bellissime cascate, come le Cascate Forgiarelle o le Cascate dell’Amendolea. Un’altra affascinante cosa da vedere in Aspromonte sono le Cascate dell’Amendolea. In un quadro naturale fantastico, si parte con un’escursione a piedi, e dopo una conviviale passeggiata in compagnia, arriviamo alle cascate.

Pietra Cappa

E poi ci sono le altre meraviglie geologiche dell'Aspromonte: il profondo canyon della Fiumara La Verde, la cui gola può essere stretta tre metri o alta 250; la più grande diga in terra battuta d'Italia, quella che forma il lago Menta; le guglie calcaree delle Dolomiti del Sud, a nord di Monte Mutolo, paradiso dei freeclimber; la Vallata delle Grandi Pietre, nel comune di San Luca, dove dai fitti lecceti spuntano monumentali monoliti fra cui Pietra Cappa, il monolite più alto d'Europa; le Caldaie del latte, surreali mammellone rocciose lungo la strada per Roghudi, vicino alle quali si trova la curiosa Rocca del Drako, monolite che a nove visitatori su dieci ricorda la testa di E.T..

Attività Sportive

Merita un focus particolare la bicicletta. Tra splendidi paesaggi panoramici e una natura selvaggia, l’Aspromonte offre agli amanti delle due ruote le ultime tre tappe della Ciclovia dei Parchi della Calabria che con i suoi 545 km tocca il Parco Nazionale dell’Aspromonte con le tratte di Fabrizia - Canolo, Canolo - Gambarie, Gambarie - Reggio Calabria. La ciclovia passa per alcuni dei punti di interesse più rappresentativi di questa zona, da Pietra Cappa alle Cascate di Mundu e Galasia, alla Serra in cui venne ferito Garibaldi dai soldati Piemontesi, a Reggio Calabria. Visitare l’Aspromonte in moto ti permette di solcare oltre 250 chilometri di strade alla scoperta delle principali località del parco. Fra tornanti stretti, rettilinei e strade sterrate, il paesaggio è molto vasto, ma comunque abbastanza percorribile. Con un’ampia offerta di itinerari e per via della sua posizione e morfologia, l’Aspromonte è un ottimo luogo dove fare canyoning, canoa, kayak e praticare torrentismo.

Gambarie e Attività Invernali

Gambarie vanta una tradizione sciistica secolare, località in cui si ha la possibilità, più unica che rara, di sciare ammirando il mare. A Gambarie e, più nello specifico a Puntone Scirocco e Punto Nardello, in inverno, è possibile praticare sci e snowboard, mentre nel resto del territorio trekking, escursioni organizzate nei sentieri e passeggiate a cavallo sono di casa. Lo sci d'inverno, i percorsi a cavallo, il trekking praticamente tutto l'anno.

Aspromonte per i Bambini

Visitare l'Aspromonte con i bambini può essere un'esperienza indimenticabile. Il parco offre una serie di attività adatte a tutte le età, rendendolo la destinazione ideale per una gita in famiglia. Dai sentieri facili per i piccoli escursionisti, alle fattorie didattiche, c'è sempre qualcosa di interessante da fare e da vedere.Un'opzione popolare per le famiglie è partecipare a uno dei molti percorsi didattici offerti dal parco. Questi percorsi sono progettati per insegnare ai bambini l'importanza della conservazione della natura, mentre si divertono esplorando l'ambiente naturale. Inoltre, ci sono diverse aree picnic ben attrezzate, perfette per una pausa rilassante all'aria aperta.Per i bambini più grandi e avventurosi, ci sono anche opportunità per il rafting e l'arrampicata sugli alberi. Queste attività non solo offrono un sacco di divertimento, ma anche la possibilità di imparare nuove abilità e superare le sfide. Infine, durante il mese invernale, potresti considerare di iscrivere i tuoi figli a lezioni di sci presso le piste del parco.

Gastronomia dell'Aspromonte

Funghi, formaggi saporiti, salumi di selvaggina, agrumi autoctoni, legumi, ortaggi e vino - non scordiamoci che la Calabria, insieme alla Basilicata e parte della Campania era chiamata Enotria, terra del vino, dagli autori della Grecia Antica - sono solo alcuni dei prodotti tipici dell’Aspromonte che potrete scoprire durante il vostro viaggio. Ovviamente, vista l'altitudine delle vette, stiamo parlando di una tradizione culinaria agro-pastorale, anche se poi, in fondo, il mare si trova davvero a qualche manciata di chilometri. Altra delizia locale sono i maccheroni fatti a mano conditi con ragù di manzo, di maiale o di capra e ancora soppressate, nduja, capoccoli, salsicce piccanti o speziate, ma anche funghi e patate. La tradizione dolciaria porta avanti le produzioni di torroni di pasta di mandorle, di zucchero e cioccolato bianco o nero, molto vicina alle tradizioni pasticcere siciliane. Quando ci spostiamo o andiamo in Calabria non possiamo non fermarci ad assaporare la bontà dei cibi genuini locali. Tra l’olio e il castagno, i salumi saporiti, il piccantino e i funghi dell’Aspromonte, daremo al nostro palato il senso della sua esistenza. Inoltre, molti paesi organizzano visite guidate per portare il visitatore proprio nei luoghi della produzione di questi prodotti.

Piatti Tipici

  • Tra i primi piatti impossibile non citare i maccaruni - realizzati arrotolando un pezzo di pasta intorno a un ferro da calza - o la licurdia, gustosissima zuppa realizzata con patate dell’Aspromonte e cipolla.
  • Si prosegue con i secondi piatti a base di carni di maiale nero, cucinate in tutti i modi, o di pesce stocco da accompagnarsi obbligatoriamente con pappaluni - fagioli - o funghi di Gambarie.
  • La Musulupa è un tipico formaggio del luogo non salato che viene modellato con alcuni stampi in legno dalle forme antropomorfe e stravaganti e consumato principalmente nel periodo della Pasqua.

Servizi e Strutture Ricettive

La strutture ricettive del parco sono ben organizzate, con servizi di qualità messi a disposizione del visitatore. Dislocati su tutto il territorio, i centri visita forniscono informazioni ai visitatori su natura, cultura, tradizioni e attività da poter svolgere nel parco.

Informazioni Utili

In molte zone dell’Aspromonte non arriva il segnale per i telefoni cellulari.

Se siete capitati in questo articolo, è perchè vi interessa sapere in Aspromonte cosa vedere e soprattutto in quale parte del Parco andare. Dai su, andiamo a scoprire insieme in Aspromonte cosa vedere e cosa fare. Se dovessimo rispondere alla domanda in Aspromonte cosa vedere, la lista richiederebbe pagine e pagine dell’articolo. Innanzitutto partiamo dagli antichi borghi, che da queste parti ne troviamo tantissimi. Ognuno con le proprie caratteristiche, influenze storiche e culturali, con le proprie tradizioni. In ognuno di questi paesi troviamo punti turistici allestiti appositamente per offrire la possibilità al visitatore di inoltrarsi nella storia, nell’arte, nella natura dell’area e del Parco.

Per scoprire la vera natura del Parco, la principale cosa che possiamo fare è passeggiare. I percorsi e i sentieri sono davvero tanti, tra questi spiccano il Cammino del Brigante, il Sentiero dei Greci, il sentiero da Montalto alla Madonna di Polsi a San Luca, il Sentiero dell’Inglese da Pentedattilo a Staiti.

Un’altra affascinante cosa da vedere in Aspromonte sono le Cascate dell’Amendolea. In un quadro naturale fantastico, si parte con un’escursione a piedi, e dopo una conviviale passeggiata in compagnia, arriviamo alle cascate.

Abbiamo costruito una panoramica su cosa vedere in Aspromonte, sperando che ti siano utili queste informazioni. Se hai de dubbi o vuoi ricevere ulteriori informazioni, contattaci liberamente. Inoltre, se ti è piaciuto l’articolo sulle bellezze naturali e non solo dell’Aspromonte continua a leggere su Visitare la Calabria e gli altri articoli del blog per approfondire.

Il cippo e il mausoleo di Garibaldi

P.S.: ah sì, dimenticavamo: se proprio volete, nel bosco a 1200 metri slm in comune di Sant'Eufemia, ci sono anche il cippo e il mausoleo di Garibaldi, che da queste parti fu ferito e adagiato sotto un pino. Nessuno può garantire che l'albero del “Cippo” sia proprio quello, mentre il mausoleo non è certo il massimo della bellezza.

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