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Londra Turisti Per Caso: Cosa Vedere Oltre le Solite Attrazioni

Londra ha un fascino particolare, è una città dove vado sempre con grandi aspettative e che ho deciso di conoscere più a fondo. Infatti, una volta esplorata la parte più turistica, visitati i luoghi celebrati dall’immaginario collettivo, inizia la vera scoperta di questa antica capitale o, quantomeno, della sua parte più originale e nascosta.

È necessario tornare molte volte, come più e più volte nei luoghi già visitati che, a seconda delle stagioni, delle condizioni atmosferiche e della luce riveleranno sensazioni ogni volta diverse. C’è la Londra Medioevale, la Londra dell’Impero e della Compagnia delle Indie, quella ottocentesca oscura e illuminata al tempo stesso, la “swingin’ London” dei Beatles e dei Rolling Stones, la Londra moderna dei grattacieli della City, la Londra grigia e malinconica delle periferie, ma alla fine tutto si mescola in un unico magico sentiero.

Voglio qui condividere il mio ultimo soggiorno con mia moglie Anna nella capitale del Regno Unito. Abbiamo soggiornato all’Henry VIII nella zona di Notting Hill e volato con Easy Jet direttamente dalla nostra città (Napoli) sull’aeroporto di Stansted.

Itinerario di Viaggio: Alla Scoperta di Londra

I nostri obbiettivi di massima erano: la collina di Highgate, la galleria della Tate Britain (in particolare per vedere l’Ophelia di J. Millais), Greenwich (museo navale, Osservatorio e Cutty Sark), l’Hunterian Museum, il Churchill War Cabinet, Baker street 221/b dove c’è una ricostruzione fedelissima della casa di Sherlock Holmes, gli Studios di Abbey Road davanti i quali ci sono le strisce pedonali più famose del mondo, la S. Martin Church a Trafalgar Square e il St. Thomas old operating theatre (la sala operatoria più vecchia di Inghilterra). Per questi ultimi due non c’è stato tempo e saranno oggetto di altra visita.

28 Dicembre: Baker Street, Churchill War Rooms e Tate Britain

Cielo plumbeo, leggera pioggia a tratti, ma non fa molto freddo. Il famoso tempo uggioso londinese. Siamo diretti non lontano dalla nostra dimora, in Baker Street n°221/b, la residenza dell’investigatore Sherlock Holmes. Per andare li, si può prendere una delle linee della metro che fermano proprio a Baker street (Metropolitan line, Circle line o hammersmith & city line). Usciti dalla stazione in Marylebone Road c’è una grande statua raffigurante Sherlock Holmes.

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Ora dirigetevi a destra e all’incrocio ancora a destra e siete su Baker street. La casa museo la troverete sul lato opposto della strada, nei pressi di Regent’s park e vicino ad un simpatico Store dedicato ai Beatles che potrete visitare mentre scorre la fila, sempre lunga, sul marciapiede. Consiglio: se non avete già acquistato il biglietto, andate prima dentro a comprarlo e poi mettetevi in coda, altrimenti perderete il turno (la fila esterna è per l’ingresso). La casa è una perfetta riproduzione di quella descritta da Sir Arthur Conan Doyle.

Il n°221/b di Baker St., corrisponde alla pensione di Mrs. Hudson. Diciassette gradini dall’ingresso fino al primo piano (li ho contati), dove ci sono lo Studio di Holmes, con tanto di camino acceso, che si affaccia su Baker Street, e sul retro una piccola stanza da letto. Al secondo piano, la camera di Watson di fronte quella di Mrs Hudson. Al terzo piano ci sono ambienti con riproduzioni di molti dei casi descritti nei romanzi.

Terminata la visita, davvero suggestiva anche se si tratta sempre di immaginario, facciamo un breve giro in Regent’s Park, prima di dirigerci al secondo obbiettivo della giornata: il Bunker di Churchill. Per andare al “Churchill war cabinet”, si deve prendere la metro (Circle line o district line) e scendere a Westminster. Il bunker è in King’s Charles Street, facile da trovare: basta costeggiare il palazzo del governo in Parlament Street e poi girare a sinistra per il Foreign office (ci sono le indicazioni in ogni caso).

L’ingresso è al termine di King’s Charles, di fianco alla scalone che guarda St. James park. L’orario di apertura è dalle ore 9.30 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00) e costa circa 17 sterline: un po’ caro, ma ne vale la pena. Il Cabinet War Rooms, era il quartier generale sotterraneo e segreto della Gran Bretagna durante la guerra. In questo bunker, che fu il centro nevralgico di comando e dove furono prese tutte le più importanti decisioni, il tempo sembra essersi fermato.

Tutto è rimasto come allora, a parte l’aggiunta di ausili moderni che aiutano nella comprensione di quello che avvenne in quegli anni. Se devo esprimere una critica, l’uso della tecnologia multimediale, qualche vetro di troppo e i manichini in abiti d’epoca tolgono un po’ di fascino ed autenticità al luogo.

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Terminata la visita al Bunker (40-50 minuti sono sufficienti), consumiamo un leggero pasto in una specie di ristorante mediorientale; giusto il tempo di una birra ed un panino e ci rimettiamo in cammino: destinazione Tate Britain. Ho saputo che c’è una mostra di pittori preraffaelliti e che uno dei miei quadri preferiti, l’Ophelia di Millais, è in esposizione. Per andare alla Tate Britain (attenzione a non confonderla con la Tate Modern) prendere la metro (Victoria line) e scendere a Pimlico. La tate è a Millbank, lungo il Tamigi, vicino il Chelsea College.

La galleria è su due piani, ospita una importante collezione di quadri di varie epoche. Fu costruita nel 1897 sul suolo che ospitava una prigione, l’ingresso è gratuito (abbiamo pagato solo il biglietto per l’esposizione dei pittori preraffaelliti). In attesa di poter entrare alla mostra (il nostro ingresso è per le 17.00) visitiamo la ricca collezione d’arte. Finalmente accediamo alle sale dedicate ai preraffaelliti, con un po’ anticipo per cortesia del personale.

La mostra è stupenda, ci sono molte altre opere di Millais, ma io cerco affannosamente quella per cui sono venuto. Finalmente la trovo: assolutamente stupenda! Cornice dorata con telaio interno arrotondato negli angoli alti e la firma di Millais in fumetto nero, un’opera del 1852, anche di discrete dimensioni (76 cm x 1,12 m), valore inestimabile. Quasi non riesco a staccarmene per vedere il resto della mostra che è davvero sontuosa, probabilmente vittima della sindrome di Stendhal.

Terminata la visita di tutte le stanze, torno un’ultima volta a guardarlo: voglio imprimerlo nella mia memoria, desidero che sia l’ultima immagine nei miei occhi prima di lasciare la galleria. La storia di quest’opera è intrecciata al luogo dove abbiamo intenzione di andare l’indomani: il cimitero monumentale di Highgate. Verso le 19 andiamo a bere una birra in un antico pub in Strand Street, e poi a cena da Garfunkel sulla medesima strada, nei pressi di Trafalgar Square. Il pie & mash è una vera miseria ed anche la birra non è di quelle che si ricordano.

29 Dicembre: Highgate Cemetery e il Fascino Gotico

Cielo tetro, pioviggina e fa freddo: giornata ideale per una scampagnata al cimitero. Highgate e l’Ophelia di Millais sono le principali ragioni per cui abbiamo organizzato questo breve soggiorno a Londra, cui poi si sono aggiunti, secondo la scala dei desideri, gli altri obbiettivi. Come dicevo, le due cose sono connesse e dirò a breve perché. Highgate è un po’ fuori città ed è necessario fare il solito biglietto giornaliero per la metro con inclusione della zone 3-4, pagando una piccola differenza di prezzo.

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Per arrivarci, bisogna prendere la Nothern line (linea nera), direzione High Barnet e scendere ad Archway. Una volta usciti dalla stazione metro, potrete raggiungere la collina del cimitero in due modi: con i bus (ma non so indicare quali perché non li abbiamo presi) oppure a piedi (ci vogliono una ventina di minuti, ma è una bella passeggiata che permette di costeggiare la parte est del cimitero prima di arrivare ai due ingressi principali del medesimo). Noi abbiamo seguito questo percorso: a sinistra per Highgate Hill (la grande strada che sale) fino all’incrocio con Magdala Avenue (si passa davanti ad un grande ospedale), poi proseguito in Raydon street al termine della quale, prima di scendere per Chester Road, c’è uno degli ingressi secondari di Highgate Est.

Costeggiando la strada lungo Chester Road sul lato destro si possono già vedere moltele sepolture, la maggior parte in cattivo stato di manutenzione, parzialmente distrutte e inglobate da una natura rigogliosa e prevaricatrice, come se il bosco si nutrisse delle tombe o volesse riprendersi gli spazi sottratti. “Posso immaginare la ragione per cui molti trovino Highgate un luogo spaventoso” spiega il personaggio del romanzo Grimorium descrivendo l’Highgate “Il modo in cui le tombe paiono crescere nel fitto della vegetazione dà un’aria sovrannaturale all’ambiente; le sculture che vegliano sulle spoglie mortali dei trapassati ispirano un malinconico dolore che in qualcuno può mutare in funerea paura; e il silenzio che avvolge l’intera struttura, infranto solo da un mormorio sempre composto e rispettoso, aggiunge all’ambiente una sorta di timore reverenziale per la morte e l’ignoto che ne consegue …”.

Si dice anche che Bram Stoker si sia ispirato proprio all’Highgate per descrivere una o più scene del suo romanzo Dracula; e non ho alcuna difficoltà a crederci. All’incrocio tra Chester Road e Swain’s lane si svolta a destra, continuando a costeggiare Highgate est lungo una strada in salita. Dopo qualche centinaio di metri si arriva al doppio ingresso: quello est a destra e quello ovest a sinistra. La parte est si può visitare liberamente, pagando un biglietto: lì è possibile visitare la tomba di Karl Marx. Sicuramente più antica e più interessante la parte ovest (i monumenti funebri e le sepolture più celebri sono qui).

Mentre siamo fermi davanti al cancello di ingresso chiuso proprio della parte ovest, scorgo un anziano Pastore e attiro la sua attenzione. Non abbiamo prenotato alcuna visita e, inoltre, sappiamo che quest’ultime sono sospese nel periodo natalizio. Il reverendo si avvicina al cancello e gli chiedo se è possibile fare un giro, anche breve, nel cimitero: gli premetto che non abbiamo prenotazioni e che era un nostro grande desiderio vedere Highgate, per il quale abbiamo fatto il viaggio dall’Italia. Non mi aspetto una risposta positiva, conoscendo l’intransigenza anglosassone per le regole (che personalmente apprezzo molto). Ma oggi è un giorno davvero fortunato.

Il reverendo ci fa un gran sorriso e apre il grande cancello di ferro; ci dice che di li a pochi minuti parte una visita guidata proprio da lui e ci può inserire. Non stiamo più nella pelle per la gioia. Paghiamo il biglietto e ci accodiamo al gruppo. L’anziano religioso ci riunisce nel grande emiciclo davanti all’ingresso per un excursus storico prima di iniziare la passeggiata che durerà circa un’ora, portandoci in posti dall’evocativo nome: Egyptian way, Celtic circle, the Catacombs. Scatto molte foto, tranne all’interno della catacombe dove è proibito. Chiedo di visitare la tomba di Rossetti e di sua moglie, ma l’uomo mi dice che è in una zona del cimitero pericolosa e non accessibile quando piove, per via del fango.

La vetustà del cimitero e il suo fascino sinistro, dovuto anche al suo parziale deterioramento, ci viene confermato all’interno delle cosiddette catacombe. L’esperienza è molto forte, anche perché dentro di esse l’oscurità è assoluta e si gira con le torce. Il pastore ci illumina alcuni loculi senza più la pietra di chiusura e nel piccolo cono di luce appaiono ben visibili le bare, ormai consumate e parzialmente rotte. Mi sento come il dott. Frankenstein mentre trafuga cadaveri dal cimitero. Anche se non siamo riusciti a vedere il sepolcro di Elisabeth Siddal e del suo consorte Gabriel Dante Rossetti, ci sentiamo fortunatissimi per essere riusciti ad entrare e portare via tante immagini di un luogo che da emozioni molto intense; ed è forse questa l’esperienza psichica che si vivrebbe ad Highgate, di cui molti raccontano.

Elisabeth Siddal e l'Ophelia di Millais: Un Legame Macabro

E ora veniamo a Ophelia e alla bella Elisabeth, le vere ragioni che ci hanno condotto qui. Il cimitero di Highgate, realizzato dall’architetto Stephen Geary, risale al 1839. Luogo di sepoltura ambito dalle famiglie aristocratiche dell’epoca vittoriana, con i suoi edifici e monumenti funebri in puro stile gotico è un luogo dal fascino indiscusso. La parte più recente del cimitero, quella est, risale al 1854. Tuttavia, la parte più interessante ed intrisa di misteri e leggende, quella più antica, si trova ad ovest; in questa parte si sono verificati nel tempo misteriose apparizioni e fatti inquietanti. E’ grazie al quadro di Millais che abbiamo scoperto Highgate tempo addietro, attraverso una delle sinistre leggende che gli appartengono. E sempre grazie ad esso che abbiamo coltivato l’idea di tornare a Londra espressamente per visitarlo.

Nel 1862 nel cimitero di Highgate venne sepolta Elizabeth Siddal, moglie del pittore Dante Gabriel Rossetti e autentica musa ispiratrice del movimento dei preraffaelliti. Elizabeth Eleanor Siddal nacque a Londra il 25 luglio 1829 e divenne in breve tempo la modella preferita da alcuni dei più famosi pittori dell’epoca, impersonando perfettamente la loro idea di femminilità. Si dice che fosse una donna bellissima e dal temperamento molto turbolento. Elisabeth è la Ophelia del quadro. Per la sua opera, Millais si adoperò enormemente affinché il risultato fosse il più naturale possibile.

Studiò per mesi la vegetazione di un fiume che ritrasse minuziosamente, dipingendo prima i luoghi e poi, in un secondo momento, vi inserì la figura umana. Posando per Millais, la Siddal fu costretta a rimanere immersa in un vasca da bagno per lungo tempo, affinché si potesse rappresentare fedelmente l’annegamento del personaggio shakespeariano. L’acqua della vasca veniva riscaldata con delle lampade, ma la temperatura certamente non doveva essere confortevole per le lunghe permanenze. La modella fu colpita da una bronchite che minò la sua salute. La famiglia in seguito collegò la sua morte a questo incarico e ritenne responsabile l’artista.

La ragione della salute cagionevole della donna, però, potrebbe essere più verosimilmente attribuita all’uso che ella faceva di laudano, una sostanza stupefacente di uso medico, molto in voga come droga. Ad ogni buon conto, Gabriel Dante Rossetti trovò in seguito una lettera di addio della moglie, comprendendo così che non si trattava di morte accidentale come asserito nel referto medico, ma di suicidio. Consigliato da un amico, non riferì a nessuno della lettera che bruciò. All’epoca, infatti, il suicidio non era solo immorale, ma era anche illegale e la famiglia sarebbe stata vittima di uno scandalo se la cosa fosse diventata di pubblico dominio.

Consigli Utili per un Viaggio a Londra

Dopo aver letto molti itinerari di viaggio a Londra su questo sito ho notato che alla fine quasi tutti si sono fermati a visitare sempre le solite cose. Certo, è giusto visitare anche quelle ma secondo me non è giusto fermarsi lì perchè altrimenti si sarà visto solamente una parte delle meraviglie di Londra e, tra l’altro, quelle più commerciali e affollate solo di turisti e di pochissimi londinesi.

Il mio vuole essere un invito a visitare zone di Londra un po’ fuori dal centro, dove si possa respirare la vera aria londinese e vedere davvero lo stile di vita della gente che vive lì. Ad esempio io sono stato un mese nella zona di shoderitch, al confine tra zona 1 e zona 2, vicino liverpool street station e posso garantirvi che lì di turisti se ne vedono davvero pochi ed è un peccato perchè è una zona che negli ultimi anni sta tornando molto di moda tra i londinesi.

Turtta questa zona dell’east end può offrivi una marea di cose, da ristoranti tipici, da negozi di vario genere, da un’abbondante scelta di locali notturni tra i più gettonati della capitale e soprattutto può offrirvi di tornare in italia e poter dire di aver visto davvero come vivono i londinesi e non solamente buckingham palce e il big ben. L’east end è solo un esempio, ci sono altri bellissimi quartieri non in zona 1 che meritano sicuramente una visita.

E non pensate che le zone periferiche non siano sicure o che magari vivono solo staranieri perchè non è affatto così…Fidatevi che c’è da avere più paura la notte nella zona di soho e oxford street che non nell’east end e altre zone non centrali.

Trasporti

Per info sui trasporti londinesi consultate l’utile sito Partiamo subito alla scoperta della metro, detta THE TUBE (www.Thetube.Com), che è la più antica e grande metropolitana del mondo! Pensate che fu inaugurata nel 1863 e oggi possiede oltre 400 km di rete! Funziona dalle 5.30 del mattino a mezzanotte. Efficiente, pulita, piena di personale gentile e disponibile, la metro è facilissima da usare e veloce. Londra è divisa in 6 zone. Tutte le principali cose da vedere sono comunque incluse entro la zona 2.

Le linee principali sono la gialla, detta Circe Line, la blu, detta Piccadilly Line, e la rossa.Poche le cose da sapere sull’Underground londinese:

  1. Per risparmiare conviene fare l’abbonamento: si chiama Travel card ed è in vendita in tutte le stazioni del metrò e dei treni. L’abbonamento consente di viaggiare sul metro, gli autobus, i tram e dà diritto a sconti per i battelli. E’ disponibile per 2, 3, 4 o 7 giorni e il suo prezzo varia a seconda delle zone che si intendono visitare. I turisti normalmente fanno l’abbonamento per la zona 1 e 2. Se invece vi organizzate prima di partire, come ho fatto io, e acquistate l’abbonamento già in Italia, in alcune agenzie apposite, potete risparmiare ulteriormente. La Visitor Travel Card (questo il suo nome) offre infatti in omaggio un carnet di buoni sconto per moltissime attrazioni (es. London Aquarium, London Zoo, The London Dungeon, Cattedrale di St. Paul, Tower Bridge exhibition, ecc. Ecc..) e alcuni ristoranti/pizzerie di Londra. Anche la Visit Travel Card è disponibile per 2, 3, 4 o 7 giorni, e può essere utilizzata per la metropolitana, i bus rossi a due piani e alcuni autobus con il marchio della London Transport.
  2. Minacciosi cartelli spiegano che l’anno scorso ci sono stati oltre 3.000 incidenti nel salire dentro la metro e quando le porte si chiudono. La voce registrata avvisa continuamente i passeggeri di fare attenzione tra la distanza tra treno e banchina.
  3. Attenzione sulle scale mobili! Anche qui minacciosi cartelli spiegano che l’anno scorso ci sono stati 1.388 incidenti e 1 morto su di esse! Sulle scale mobili si tiene la destra, così chi ha fretta supera da sinistra: numerosi cartelli avvisano (“Turn the right”).
  4. Lungo i corridoi della metro si tiene invece la sinistra: numerosi cartelli avvisano (“Turn the left”)

Shopping

Cominciamo da OXFORD STREET (fermata metrò: Oxford Circus e Marble Arch) è una delle più famose vie al mondo per lo shopping: ben 4 Km. Di negozi! Ottima la sua parte gastronomica, ricca di piattini take away freschi e golosi (macedonie, minestroni, riso e carne…). A Berwick Street, poco distante da Oxford Street (fermata metrò: Piccadilly Circus), dal lun. Al sab. E’ impedibile la sua parte dedicata ai Teddy Bears (gli orsacchiotti tradizionali) e alle Barbie.

Da Regent Street si devia nella celebre CARNABY STREET (fermata metrò: Oxford Circus), cuore del celebre quartiere Soho. Negli anni ’60 e ’70 questa era la via della moda giovane londinese e tempio dei Beatles. Oggi non è più la via trandy di un tempo, ma merita ugualmente una passeggiata, da veri nostalgici. La via è molto carina. Siamo a SOHO, il quartiere cinese ricco di negozi e ristoranti etnici. Qui si trovano i più rinomati e famosi locali alla moda della città.

Varie

  • Dotatevi di adattatore per le prese di corrente.
  • Portate il phon se scegliete il nostro hotel perchè non c’è in camera.

Tabella dei Costi (esempio)

Spesa Costo (Sterline)
Ingresso Churchill War Rooms 17
Travel Card (Zona 1-2) 31 Euro (circa)
Ingresso Torre di Londra 16

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