Marsiglia: Cosa Vedere in un Giorno Fai da Te
Hai mai pensato di visitare Marsiglia? Una destinazione spesso sottovalutata ma che merita un'occasione. Bagnata dal Mediterraneo, Marsiglia è il capoluogo della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, nel Sud della Francia. Fino a qualche anno fa la città era considerata fatiscente e pericolosa e con ogni probabilità lo era davvero.
La nomina a capitale europea della cultura, avvenuta proprio per l'anno 2013, le ha fatto avere una rinascita, una seconda possibilità, grazie ad un profondo processo di riqualificazione. Per estensione è molto grande, più del doppio di Parigi per intenderci.
Come Arrivare a Marsiglia
Marsiglia si può raggiungere in auto dall’Italia, opzione che consiglio se vivi nel nord ovest. Marsiglia è anche una destinazione delle crociere che effettuano il giro nel mediterraneo.
Treno: Per arrivare in centro in treno, dato che l’aeroporto non ha la stazione interna, dovrai prima raggiungere la stazione ferroviaria di Vitrolles Aeroport Marseille tramite un bus navetta gratuito in partenza ogni 10/15 minuti dal piazzale antistante l’aeroporto. Il treno arriva alla stazione Saint Charles, in pieno centro, in circa venti minuti e il biglietto ha un costo di circa 6€.
Autonoleggio: Noleggiare un’automobile è una scelta che ti consiglio solo se vorrai poi visitare altre zone nei dintorni ma è comunque una scelta molto scomoda in città, soprattutto per il parcheggio.
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Bus: L'ultimo metodo che ti segnalo per arrivare dall'Aeroporto di Marsiglia al centro è quello di farlo tramite bus. Troverai il bus 91 nel piazzale dell'aeroporto che parte ogni venti minuti. Il bus ti condurrà alla stazione ferroviaria Saint Charles in circa mezz'ora e da lì potrai proseguire a piedi per raggiungere il centro città.
Cosa Vedere a Marsiglia in un Giorno
Oggi, come ti ho già detto prima, è stato completamente riqualificato, ed è diventato un quartiere dall'atmosfera magica. Passeggiando nel quartiere Le Panier e dirigendoti verso il mare non potrai non notare la maestosa struttura della Cattedrale di Marsiglia, si tratta della Cattedrale di S. Maria Maggiore, costruita in stile neobizantino. Da questo punto è possibile avvistare il porto della città.
Imperdibile durante la tua giornata a Marsiglia una passeggiata al Porto Vecchio (le Vieux Port). Qui troverai tanti bar in cui poter fare una pausa caffè con un'ottima visuale. Se non vuoi fare tutto il giro a piedi o se vuoi fare un'esperienza diversa, è possibile attraversare il porto da una sponda all'altra grazie ad un ferry boat.
Se hai tempo a sufficienza ti consiglio una passeggiata (tutta in salita) verso la zona di Notre Dame du Mont, il quartiere bohémien della città. Arriva in piazza Cours Julien attraverso la scalinata omonima, nota per i graffiti con cui è decorata. La giornata a Marsiglia può proseguire con una bella e intensa passeggiata verso Notre Dame de la Garde, il punto più alto della città.
Come ti ho già detto questa chiesa è nel punto più alto della città e la vedrai molto bene anche dal basso. Una delle particolarità di questo luogo è però il paesaggio: da qui si gode di una incantevole vista su tutta la città, la zona circostante e sull'arcipelago situato proprio davanti a Marsiglia.
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Non puoi terminare la tua giornata a Marsiglia senza aver visitato il museo del sapone. Il museo si trova sulla sponda sud del Vieux Port, ha un costo di 2,50 € e nel prezzo è inclusa anche una saponetta dalla profumazione a scelta, da ritirare dopo la visita nel negozio accanto. Il museo è di dimensioni molto ridotte e in poco spazio si ripercorre tutta la storia che ha portato ad avere le saponette attuali, così come le vediamo ora.
Marsiglia è una città molto animata sia di giorno che di notte. Qui o nelle vie adiacenti troverai sicuramente qualche posticino in cui pranzare o cenare e la zona del Vieux Port è l’ideale per una passeggiata dopo cena.
E infatti vi anticipo: Marsiglia è una città terrona, e dico “terrona” come lo direbbe qualcuno fieramente nato al Sud, ed è orgoglioso della sua terra così calda, genuina e intensa. Sapete che Marsiglia è il primo porto della Francia, del Mediterraneo e il quarto a livello europeo? Marsiglia non è straripante di monumenti-chiese-musei imperdibili da vedere.
E il suo bello è proprio questo: non stupisce con effetti turistici speciali, ma conquista con l’energia vibrante delle città portuali. È vissuta e meravigliosamente imperfetta, vera e sincera. E col mood tipico di chi è abituato a mare meraviglioso e tanto sole. Per sentirmi davvero a Marsiglia, appena arrivata sono andata nel suo cuore pulsante: il Vieux-Port, Vecchio Porto. E mi ha subito travolto, pieno com’è di gente, barche e gabbiani. Col sole che mi baciava dopo l’infinita pioggia milanese, mi ha fatto rinascere!
Da qui passeggiate lungo il porto fino al Palais du Pharo, voluto da Napoleone III. Qui c’è un parco da cui si ha una vista spettacolare sul centro di Marsiglia, con le alture calcaree alle spalle. Il panorama mostra anche uno spettacolare mix architettonico. Di fronte c’è il Vieux-Port, protetto dagli antichi forti: Fort Saint-Nicolas a destra e Fort Saint-Jean a sinistra. Al suo fianco c’è il Mucem, il Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo, un edificio super contemporaneo.
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Il giorno dopo ho visitato un altro simbolo di Marsiglia, la basilica Notre-Dame-de-la-Garde, in stile romanico-bizantino. Si vede praticamente da ovunque, perché domina da una collina nel punto più alto della città. Potete raggiungerla tranquillamente dal Vieux-Port inerpicandovi per le vie. Preparatevi: Marsiglia è tutto un su e giù per le colline.
Anche qui la vista lascia senza fiato. Vedrete Marsiglia a 360 gradi, avrò passato almeno un’ora girando per tutti i punti panoramici intorno alla basilica. Lo sguardo poi si perde nel mare con l’arcipelago delle Frioul, a 4 chilometri dalla costa. Conta quattro minuscole isole: nella fortezza dell’isola d’If è stato rinchiuso il protagonista de “Il Conte di Monte Cristo”, romanzo di Alexandre Dumas.
Non ho visitato la basilica, c’era una coda infinita. Ho preferito respirare a pieni polmoni l’aria fresca, e godermi il profumo della vegetazione mediterranea. Dalla basilica sono scesa verso il mare, andando a caso per viuzze tranquille e solitarie. Qui Marsiglia mostra il suo lato placido, mi sembrava di stare in un paesino di mare fra case basse, oleandri e gabbiani.
Arrivata sulla costa, sono stata letteralmente rapita da La Corniche. È una lunga strada panoramica a picco sul mare che da Plage des Catalans, nel centro della città, arriva a Plage du Prado. C’era gente che correva, andava in bici, o camminava serena godendosi sole, salsedine e brezza nei capelli, come me. Mi sentivo in paradiso.
Ho camminato in beatitudine totale fino a la Plage du Prophèt, e ho proseguito dopo la curva, per poi tornare indietro verso il centro sempre seguendo la costa. Sappiate che il mare è stupendo, con un’acqua trasparente e colori che vanno dal verde smeraldo al blu intenso. Ho fatto uno stop a Parc Valmer, perfetto per godersi un po’ di ombra e di fresco. La villa che dà il nome al parco è un esempio delle sontuose dimore borghesi del 1800.
Molto pittoresco è il Pont de la Fausse-Monnaie col piccolo porto nascosto, e la gente abbarbicata sulla roccia a godersi il sole. Abbandonate La Corniche per esplorare la penisola di Malmousque. Tornerete di nuovo alla “Marsiglia-paesino-di-mare” con stradine, casette, pace e tranquillità. Ci sono piccole baie una dietro l’altra: Anse de Maldormé con la sua spiaggetta è da cartolina. Fate un salto anche all’Anse de Malmousque, con un porticciolo lungo e stretto.
Non può mancare il quartiere marsigliese per eccellenza, il più antico. A ridosso del Vieux Port, il Panier è una minuscola città nella città. Un reticolo di vicoletti sali e scendi si dipana da Rue du Panier. Del suo passato malfamato (per secoli ha accolto poveri diavoli in cerca di un futuro migliore) resta poco. Di giorno è pieno di turisti, ci sono botteghe artigianali, localini e bistrot. Il rischio però è che diventi una Montmartre, perdendo la sua anima ruspante.
Ma credo se la tenga stretta, si vede dai panni stesi, la street art ovunque e le viuzze vissute. La notte infatti è sempre meglio drizzare le antenne, consiglio di un local. Andate in giro per i vicoli senza bussola, non rischiate di perdervi. Unici indirizzi che vi dico di segnare: Rue Puits Saint-Antoine (in fondo c’è un murales meraviglioso) e Bar des 13 Coins.
Dal quartiere più antico passiamo al più trendy. È una specie di triangolo delle Bermude. Iniziamo dalla storica Place Jean Jaurès, nel quartiere de La Plaine. È una grande piazza con alberi e panchine. Tutto intorno ci sono locali, in cui sedersi e godersi l’attimo è un obbligo.
Qui ho avuto una splendida botta di fortuna: sono capitata quando c’era il mercato delle pulci che si tiene ogni seconda domenica del mese. Avendo solo bagaglio a mano non ho ravanato, ma ho visto pezzi davvero belli. I venditori si fermano fino al primo pomeriggio.
Mi sono seduta in una “boulangerie”, ho preso “pain au chocolat” e mi sono guardata intorno: gente che faceva colazione, leggeva, giocava a scacchi, si ripigliava dalla serata, comprava e vendeva. È uno dei ricordi più belli del viaggio. Da qui sono andata a Cours Julien, che in realtà sembra una lunga e grande piazza. È pieno di locali, perfetto per rilassarsi.
Tutto intorno le strade sono un tripudio di street art, pure le saracinesche diventano arte urbana! Non perdetevi la scalinata di Cours Julien, con un lunghissimo scorcio su Marsiglia. E concludiamo il triangolo delle bermude con Place Notre Dame du Mont, anche lei col suo perché.
Voglio essere sincera: tutta questa zona mantiene a fatica la sua anima popolare. È molto trendy e si trova in centro, quindi tira aria di gentrificazione. Dal 2013, quando Marsiglia è stata Capitale europea della cultura, è partito un processo per “ripulire” la città. Il rischio è che quartieri interi vengano snaturati, per attrarre masse di turisti e investitori. Si alzano i prezzi e la gente che ci vive da una vita deve andarsene.
Speriamo non diventi un ammasso di Airbnb e negozi di souvenir. Da qui raggiungete il quartiere arabo di Noialles. Potete arrivarci anche dal Vieux Port passando per la Canebière, una delle vie storiche di Marsiglia, ora piena di negozi. Noialles conta una manciata di viette, ed è famoso soprattutto per il mercato che si tiene da lunedì a sabato in Place Du Marché Des Capucins.
Nelle vie vicine ci sono mille posti in cui mangiare cucina di mezzo mondo, e botteghe alimentari che vendono altrettante specialità. Tenete presente che questo quartiere è piuttosto abbandonato a se stesso. Non molti anni fa addirittura sono crollati due palazzi, uccidendo otto persone. Il discorso immigrazione a Marsiglia è a dir poco complesso, e io non ho le competenze per approfondire questa tematica.
A differenza dell’Italia, qui vivono famiglie di immigrati arrivate decenni e decenni fa, sono francesi a tutti gli effetti da molto tempo. E ora rispondo a questa domanda che mi sono sentita fare spesso, e che mi sono fatta anche io. Mi hanno sempre descritto Marsiglia come malfamata e piena di immigrati (con quel “piacevole” tocco razzista). Io invece ho scoperto una città che è una meravigliosa mescolanza umana. Da secoli è la porta della Francia sull’Africa e l’Oriente.
Piccola parentesi: questa volta sono stata ospite di una ragazza newyorkese conosciuta in un press tour in Germania. Da un anno e mezzo vive a Marsiglia per studiare il francese. Detto questo, di giorno era super impegnata e ho sempre visitato Marsiglia da sola. Seguendo le sue dritte non mi sono mai sentita in pericolo. Come in qualsiasi altra città, basta sapere dove NON andare: evitate i quartieri a nord, dalla stazione ferroviaria di Saint-Charles in su in pratica; di notte evitate il quartiere di Noialles e la fermata della metro di Colbert.
“Last but not least”, vi do ancora tre dritte: non sono tappe indispensabili secondo me, ma meritano:
- Il Palais Longchamp e soprattutto il suo parco, che è probabilmente l’unico vero polmone verde di Marsiglia.
- La Cité Radieuse di Le Corbusier, se vi interessa l’architettura. È un progetto residenziale e urbanistico che segue il principio di una città verticale, ed è Patrimonio Unesco. Ovviamente è abitato, ma dei piani sono visitabili, compresa la terrazza.
- La Friche, un polo culturale dietro la stazione nell’ex manifattura di tabacco, nel vecchio quartiere popolare Belle de mai, non sicurissimo. Mi mangio le mani per essermi scordata di andarci.
- Les Goudes, un quartiere al limitare di Marsiglia che in realtà sembra un villaggio di pescatori, alle porte del Parco Nazionale delle Calanques. Pranzate al Bikini con vista mare.
Trasporto Pubblico a Marsiglia
Appena fuori dall’aeroporto si può prendere l’autobus della linea 91, che senza traffico porta alla stazione di Saint-Charles in mezz’ora. Il biglietto costa 10 euro, 16 euro a/r, e si acquista in biglietteria o alle macchinette. A Saint-Charles passano le due linee metropolitane della città. Il biglietto costa 1,80 euro.
Letture Consigliate
Ovviamente la trilogia marsigliese di Jean Claude Izzo: “Casino totale”, “Chourmo” e “Solea”. Potete comprare i tre libri separatamente, oppure in un’edizione unica. È un noir con protagonista Fabio Montale, uno sbirro dal cuore di panna.
Da quando sono tornata sto rileggendo tutti e tre i libri, ed è meraviglioso perché mi ritrovo nelle vie e nei luoghi, approfondendo la conoscenza e la cultura della città. Il nostro weekend in Provenza è partito proprio da Marsiglia. Una città francese da visitare in un giorno o più.
Tabella Riepilogativa Costi e Tempi
Trasporto | Costo | Tempo Stimato |
---|---|---|
Treno dall'aeroporto | €6 | 20 minuti |
Bus dall'aeroporto | €10 (solo andata) / €16 (andata e ritorno) | 30 minuti |
Metro | €1.80 per biglietto | Variabile |
Museo del Sapone | €2.50 (incluso saponetta) | 1-2 ore (variabile) |
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