Albergo Atene Riccione

 

Massimo Pericolo: Analisi del Significato di "Straniero" e Riflessioni sull'Immigrazione

“Straniero” è il brano di Massimo Pericolo insieme a Tedua che promuove l’uscita dell’album “Le cose cambiano”. Massimo Pericolo, nel pezzo “Straniero”, ricorda chi era e ribadisce le certezze che lo hanno formato e il pensiero libero che difende con tutto se stesso.

L'Album "Le Cose Cambiano": Un Messaggio di Speranza

L’album “Le cose cambiano” è un messaggio di speranza da parte dell’artista di Brebbia per le persone che vengono dal suo stesso niente e parallelamente è uno statement del rapper che vuole dimostrare una svolta non solo nella sua vita ma anche nella propria visione artistica. In sedici nuove canzoni, l’artista racconta la sua storia e quella dei suoi amici, della sua gente, dei luoghi magici e complicati che vive ogni giorno: “Le cose cambiano” è un progetto dedicato alla provincia.

La vita è un tour, un viaggio di esperienze. C’è il momento della nostalgia nell’accorgersi che la persona a cui si vuole bene, non è più accanto a noi. Ma ci consola immaginare che sia sotto lo stesso cielo. E c’è anche il tempo per una critica allo Stato, alla politica, rea di aver dimenticato il Sud Italia e di averlo consegnato alla mafia.

Massimo Pericolo: Un Cantautore Moderno

Massimo Pericolo va oltre. e va oltre, forse, perchè non parte con gli altri. Tra l'altro su 'sta cosa ricordo lo scandalo all'epoca ma... l'arte... non è sempre stato scandalizzare? non è che puoi salire sul palco e tirar fuori il cazzo: quello lhan fatto già cinquant'anni fa.

Il disco: boh, è il primo autoprodotto, quindi nessuno gli dice come a fare le cose cosi' che siano piu' affabili per il pubblico. e forse 16 tracce sono un pochino troppe. Musicalmente parlando: è cantautorato. se davanti al cantautorato ti metti a disquisire della musica che lo accomagna, secondo me hai sbagliato sport, ma è solo un'opinione personale discutibilissima.che pero' non ho la minima voglia di discutere.

Leggi anche: Guida completa a Gardaland

La Sincerità e la Scrittura di Massimo Pericolo

“Io non mento mai”, dice il rapper Massimo Pericolo al telefono dalla sua casa di Brebbia, in provincia di Varese. La forza dei pezzi di Massimo Pericolo, al secolo Alessandro Vanetti, è che suonano sempre urgenti, sofferti, come se qualcuno glieli avesse tirati fuori dallo stomaco con la forza.

Ovviamente tutto questo non succede per caso: Massimo Pericolo suona sincero perché sa scrivere bene. In un’intervista del 2019 aveva detto: “Se non fosse esistito il rap forse avrei fatto lo scrittore”. Usa il suo gergo, quello dei suoi amici, che magari può far storcere il naso a qualche ascoltatore ma non colpisce mai a vuoto.

“Quanto è difficile scrivere il secondo disco, soprattutto se col primo diventi ricco”, recita l’inizio di Casa nuova, il brano dove racconta come è finalmente riuscito a comprarsi un appartamento grazie ai soldi fatti con Scialla semper. “Non sono più quello di prima perché ora ho qualche prospettiva”, recita in seguito la canzone, evitando la solita retorica del rapper che non viene mai cambiato da niente e da nessuno nonostante il successo, mentre scatta istantanee della vita delle persone intorno a lui: “Il mio amico ha detto no ad un omicidio per cinquantamila euro perché adesso c’ha un bambino”.

I Ricordi e le Storie di Strada

In alcuni brani dell’album, come in Debiti, il rapper ribadisce di essere sempre più distante dalla vita di strada degli anni giovanili, mentre in altri attinge proprio dai ricordi di quel passato per costruire storie immaginarie che raccontano di palazzine di provincia - una realtà che non intende abbandonare nonostante il successo - di spaccio, di violenza e della depressione, di cui confessa di soffrire ancora.

Le cose però non vanno come previsto, e nel finale del brano lo spacciatore, dopo un crescendo emotivo accentuato da note di pianoforte e sintetizzatori, viene ucciso. “Quando negli anni passati spacciavo mi sono successe cose del genere, per fortuna mai così tragiche. L’ambiente in cui vivevo, purtroppo, era così”, commenta Massimo Pericolo.

Leggi anche: Come partecipare a Turista per Sempre

Ho riempito un sacco giallo di plastica con la mia roba e sono andato. Subito dopo essere uscito ho incontrato una tipa che mi piaceva e lei mi è saltata in braccio. Mi ha lasciato il numero e per un periodo ci siamo frequentati. Ma in quel periodo ero davvero incasinato: dormivo dove capitava, ero sempre in giro sui treni regionali senza biglietto. Per questo mi sono immaginato una storia d’amore tra due ragazzi che s’incontrano su un regionale, mi faceva pensare al nostro incontro”.

Il Confronto con le Politiche sull'Immigrazione

La vera cifra, anche sul piano simbolico e comunicativo, del pacchetto sicurezza è l’accanimento contro lo straniero. Anche in un confronto superficiale con gli altri paesi d’Europa, si nota che le sanzioni per lo più previste sono pene pecuniarie e sanzioni amministrative.

La “sicurezza” risulta quindi definita più quale “rassicurazione”, ovvero un’asserita risposta alle paure diffuse nella popolazione rispetto alla micro-criminalità, quella “da strada”, senza un reale filo rosso che possa legare le misure di contenimento dei diversissimi fenomeni considerati. E tutti segnati dalla distribuzione a piene mani di nuovi reati, inasprimenti di pene, restrizione dei poteri discrezionali del giudice.L’accanimento nei confronti dello straniero è la vera cifra, anche sul piano simbolico e comunicativo, dei provvedimenti.

Vi è anche l’introduzione del nuovo reato di “trasgressione all’ordine di espulsione”, punito con la reclusione da uno a quattro anni.Difficile poi dubitare dell’illegittimità costituzionale della nuova aggravante di carattere generale (articolo 61 n. 11-bis, cp) “se il fatto è commesso da soggetto che si trovi illegalmente sul territorio nazionale”.

Questo sotterraneo, inarrestabile percorso verso il diritto penale del “comportamento” si manifesta appieno nel nuovo reato di “ingresso illegale nel territorio dello Stato”, contenuto nel disegno di legge all’articolo 9, e punito con la pena da sei mesi a quattro anni. Si sanziona anche con la revoca dell’autorizzazione chi trasferisce denaro per conto di soggetti “privi di un titolo di soggiorno” (articolo 17).

Leggi anche: L'esperienza di Massimo Putzu

Confronto con Altri Paesi Europei

L’inglese Immigration Act del 1971 prevede una serie di condotte che si possono apparentare, in ben diversa articolazione, al nostro caso: ma si prevede solo la pena della multa o l’imprisonment for not more than six months, mentre pene maggiori sono riservate a chi facilita il transito, la tratta delle persone.

La Francia sanziona con la reclusione di un anno e la multa di 3.750 euro la condotta di ingresso e permanenza in assenza dei documenti previsti e stabilisce la possibilità di vietare al condannato l’ingresso e il soggiorno in Francia per una durata non superiore a tre anni. Anche la Spagna, che ha subito un’ondata di immigrazione violenta, con la Ley Organica 4/2000, e successive modifiche, ha foggiato uno strumento punitivo: ma lo ha fatto impiegando solo sanzioni amministrative e graduando un ventaglio di condotte a seconda della loro gravità .

Per questi ultimi sono previste pene pecuniarie in alternativa alla reclusione fino a un anno, rispetto a un ventaglio di ipotesi differenziate.La Grecia, con la legge 2910 del 2001, ha previsto un reato per l’introduzione clandestina, ma con una pena alternativa, pecuniaria o detentiva, quest’ultima prevista nella misura di tre mesi nel minimo.

Reati Ostativi al Permesso di Soggiorno

Non tutti i reati sono considerati ostativi al rilascio e al rinnovo del permesso di soggiorno, ma solamente una particolare categoria di essi che troviamo indicati nel codice penale.

  • furto aggravato, furto in appartamento e furto con strappo, rapina, estorsione, maltrattamenti in famiglia, estorsione, atti persecutori, fabbricazione e detenzione ed uso di documenti di identità falsi;
  • reati inerenti lo spaccio e la detenzione di sostanze stupefacenti;
  • reati inerenti la libertà sessuale;
  • favoreggiamento immigrazione clandestina ed emigrazione clandestina;
  • reclutamento di persone destinate alla prostituzione;
  • sfruttamento della prostituzione.

Questi reati sono ostativi anche anche se si tratta di una “prima” condanna (cioè di condanne non ancora irrevocabili)

Se la segnalazione comporta il respingimento alla frontiera l’autorità competente è il Giudice Ordinario - Sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione (istituite con Legge n.

Caratteristica eventuale dell’autore del reato, consistente nella probabilità che commetta altri reati, da valutarsi in base alle circostanze indicate nell’art. 133, non permanente in quanto sottoposta a riesame e presupposto per l’operatività delle misure di sicurezza (art.

TAG: #Straniero

Più utile per te: