Guida Turistica: Requisiti e Novità per l'Abilitazione in Italia
La professione di guida turistica in Italia è stata oggetto di una recente riforma che introduce importanti novità. La legge 190 del 2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale a novembre 2023, prevede un elenco nazionale delle guide turistiche con un esame unico di accesso e nuove modalità di svolgimento della professione.
Il 28 giugno è stato pubblicato il decreto del Ministero del Turismo (DECRETO 26 giugno 2024, n. 88), entrato in vigore il 13 luglio 2024, che fornisce ulteriori dettagli sull'istituzione dell'albo nazionale e sugli obblighi di aggiornamento. Questo regolamento reca disposizioni applicative per l'attuazione degli articoli 4, 5, 6, 7, 12 e 14 della legge 13 dicembre 2023, n. 190, recante: «Disciplina della professione di guida turistica».
Fino a dicembre 2025, le guide turistiche già abilitate possono continuare a esercitare la professione secondo le normative precedenti. Successivamente, sarà necessario superare il nuovo esame di abilitazione ed essere iscritti al nuovo elenco per poter operare legalmente.
Il bando per l'esame di abilitazione è stato pubblicato il 28 gennaio. Per prepararsi adeguatamente, è disponibile il manuale specifico "Guida Turistica - Esame di abilitazione 2025", che copre tutte le materie richieste dal bando, tra cui storia dell'arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell'offerta turistica, e disciplina dei beni culturali e del paesaggio.
Requisiti Precedenti all'Esame di Stato Regionale
Prima della riforma, per esercitare la professione era necessario ottenere un'abilitazione a livello regionale tramite il superamento di un Esame di Stato, come previsto dal Decreto del Ministero del Turismo dell'11.12.2015. I requisiti per sostenere l'esame di accesso agli albi regionali delle guide turistiche erano i seguenti:
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- Maggiore età
- Possesso del diploma di laurea triennale
- Oppure possesso della qualifica professionale di guida turistica conseguita negli Stati membri dell'Unione Europea o di abilitazione all'esercizio della professione qualora lo Stato membro dell'Unione Europea la preveda.
Regolamento Professione Guida Turistica dal 13 Luglio 2024
Le guide turistiche che avranno superato l'esame di abilitazione, ottenuto il riconoscimento della qualifica professionale, o che fossero già abilitate alla data di entrata in vigore della legge n. 190 del 2023, possono richiedere l'iscrizione all'elenco nazionale. Questo elenco include dati come il numero di iscrizione, nome, cognome, codice fiscale, data di abilitazione, specializzazioni, lingue straniere conosciute e titoli di studio.
L'elenco nazionale è suddiviso in due sezioni:
- Guide turistiche che hanno superato l'esame di abilitazione nazionale o già abilitate.
- Guide turistiche che hanno ottenuto il riconoscimento della qualifica conseguita all'estero.
I candidati devono versare un contributo di 10 euro per la partecipazione all'esame di abilitazione e di 30 euro per il rilascio del tesserino personale di riconoscimento, che include fotografia, numero di iscrizione e codice univoco di identificazione.
In alternativa alla prova attitudinale, i candidati possono scegliere un tirocinio di adattamento sotto la supervisione di una guida turistica abilitata da almeno tre anni. Questo tirocinio può essere accompagnato da formazione complementare per garantire l'acquisizione delle conoscenze specifiche necessarie.
Elenco Nazionale e Attività della Guida Turistica
L'elenco nazionale è realizzato e gestito attraverso una piattaforma informatica dal Ministero del Turismo. La nuova legge definisce «guida turistica» il professionista che abbia conseguito il titolo o il riconoscimento della qualifica professionale.
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Costituiscono attività proprie della professione di guida turistica: l’illustrazione e l’interpretazione, nel corso di visite guidate sul luogo o da remoto del valore e del significato, quali testimonianze di civiltà di un territorio e della sua comunità, dei beni, materiali e immateriali, che costituiscono il patrimonio storico, culturale, museale, religioso, architettonico, artistico, archeologico e monumentale italiano.
Si specifica che la visita guidata ha il fine di:
- evidenziare le caratteristiche, gli aspetti e i valori storici, artistici, religiosi, demo-etno-antropologici, paesaggistici del patrimonio nazionale, e degli ulteriori elementi di identità locali;
- trasmettere la conoscenza, con particolare riguardo alla presa di coscienza, da parte dei visitatori, della fragilità di tale patrimonio e della necessità di rispettarlo;
- garantire la qualità delle prestazioni rese ai fruitori del servizio, comprese le persone con disabilità.
L’esercizio, anche a titolo accessorio, della professione di guida turistica è subordinato al superamento dell’esame di abilitazione, o al riconoscimento della qualifica professionale conseguita all’estero e alla conseguente iscrizione nell’elenco nazionale.
Solo un'attività su base temporanea e occasionale, per siti non culturali e aperture straordinarie senza pagamento o iscrizione può svolgersi senza il possesso della qualifica.
Viene inoltre specificato che nei luoghi della cultura aperti al pubblico, anche appartenenti a soggetti privati, l’ingresso e lo svolgimento dell’attività di guida turistica non può essere interdetto o ostacolato.
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Con le ultime modifiche è stato eliminato l’obbligo di copertura assicurativa a garanzia della responsabilità civile professionale.
Come Iscriversi all'Elenco Nazionale
La legge di riforma della professione di guida turistica prevede l'istituzione di un elenco nazionale presso il Ministero del Turismo al quale avranno accesso, previa domanda, coloro che:
- hanno superato lo specifico esame di abilitazione nazionale (di cui si attende il bando al massimo entro la fine del 2025);
- hanno ottenuto il riconoscimento della qualifica professionale;
- sono già abilitati allo svolgimento della professione di guida turistica e iscritti agli albi regionali alla data di entrata in vigore della legge, ovvero alla data del 17 dicembre 2023.
L’elenco nazionale sarà pubblico, distinto in due sezioni e conterrà, oltre ai dati anagrafici e al numero di iscrizione, i dati relativi alle specializzazioni e alle ulteriori certificazioni di conoscenza delle lingue straniere, su una apposita piattaforma informatica per la quale sono stati stanziati i fondi necessari.
Gli iscritti potranno svolgere la professione di guida turistica in tutto il territorio nazionale e riceveranno dal Ministero del turismo un tesserino di riconoscimento, munito di fotografia, numero di iscrizione e relativo codice di identificazione, da esibire durante lo svolgimento della professione. Tale elenco darà conto anche della data di ultimo adempimento dell’obbligo di aggiornamento da parte del professionista.
Obbligo di Aggiornamento Professionale
Il decreto del 26 giugno 2024 precisa che i corsi di aggiornamento destinati alle guide turistiche iscritte nell'elenco nazionale gestito dal Ministero del Turismo sono obbligatori e devono comprendere almeno cinquanta ore di formazione ogni tre anni, con contenuti sia teorici che pratici, mirati ad approfondire le esperienze maturate e le conoscenze acquisite. I corsi possono essere tenuti da docenti ed esperti delle materie rilevanti e sono organizzati da enti autorizzati e in convenzione con le regioni o le province autonome.
In caso di impedimenti per malattia o altre cause di forza maggiore, la guida deve frequentare il corso di aggiornamento immediatamente successivo alla cessazione dell'impedimento.
Le guide turistiche devono comunicare al Ministero del Turismo l'avvenuta partecipazione ai corsi, trasmettendo l'attestazione di frequenza attraverso la piattaforma informatica, al fine di aggiornare le informazioni contenute nell'elenco nazionale.
Abilitazione Cittadini Stranieri
I cittadini dell’Unione europea, di uno Stato appartenente allo Spazio economico europeo della Svizzera abilitati allo svolgimento della professione di guida turistica in conformità alla normativa di un altro Stato potranno svolgere loro attività in Italia:
a) su base temporanea e occasionale, in regime di libera prestazione di servizi, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 9 novembre 2007, n.
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