Turismo Sessuale in Europa: Destinazioni e Realtà
Una forma di turismo che esiste da tempi immemorabili è senz’altro quello sessuale. Oggi se ne discute apertamente, senza quasi alcun tabù, usando espressioni come “nuova frontiera”, come se fosse qualcosa di recente. Ciò che è cambiato oggi è non solo la percezione di questo tipo di turismo in molti casi, ma anche l’esistenza di mete specifiche in cui coloro che cercano avventure possono recarsi.
Destinazioni Europee Popolari
Esistono infatti numerosi “paradisi del sesso”, per queste vacanze sessuali, tra cui scegliere per trascorrere un’esperienza indimenticabile, pronta da raccontare agli amici maschi al primo incontro.
Riga, Lettonia
Negli ultimi anni Riga, capitale della Lettonia, è diventata una delle destinazioni più frequentate da questo tipo di viaggiatori. La Lettonia è uno dei paesi più poveri dell’Unione Europea, con il 30% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà e si calcola che su un totale di poco più di 2 milioni di abitanti, le prostitute siano circa 20.000. Dal 2004, anno in cui la Lettonia è entrata nell’UE, il turismo è cresciuto vertiginosamente: le compagnie aeree low cost offrono voli diretti su Riga da Londra, Madrid, Roma, Berlino o Dublino per meno di 100 euro. I passeggeri sono principalmente uomini e ogni weekend sbarcano a migliaia: si tratta principalmente di turisti del sesso, che non hanno alcun interesse per le bellezze culturali di questa splendida città, antico centro della lega anseatica. Le strade del centro storico di Riga - uno dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco - sono state colonizzate da go-go bar, sale massaggi e ostelli/hotel che offrono prestazioni particolari.
Il reportage segue un gruppo di irlandesi che hanno deciso di festeggiare l’addio al celibato di un loro amico, regalandosi un weekend “hot” al costo di 270 euro a persona. Una tre giorni molto intensa a base di lap-dancer, bevute, striptease privati e altri extra non inclusi nel prezzo.
Amsterdam, Paesi Bassi
Amsterdam è famosa per il suo atteggiamento aperto e tollerante, accogliendo le diverse sfaccettature dell’umanità, compreso l’interesse per la prostituzione, le droghe leggere e la pornografia. Invece di stigmatizzare tutto ciò, la città abbraccia la diversità e vi offre un’esperienza autentica.
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Il Quartiere a Luci Rosse
Se vi state chiedendo quando visitare il Quartiere a Luci Rosse, ecco un suggerimento: venite di sera, quando il quartiere si anima e prende vita. Durante il giorno, la zona è meno vivace e gli aspetti più controversi possono risultare meno allettanti alla luce del sole. Tuttavia, anche durante le ore diurne, potrete notare donne che si affacciano alle finestre. È intorno alle 23 che il quartiere si riempie di persone e le luci al neon rosse illuminano i canali, creando un’atmosfera unica.
Potreste chiedervi se il Quartiere a Luci Rosse di Amsterdam sia sicuro. Nonostante possa sembrare un’area controversa, è in realtà un luogo abbastanza sicuro e ben controllato. La prostituzione è una professione legale nei Paesi Bassi, e ad Amsterdam gran parte di essa è concentrata nel quartiere a luci rosse, che gode di una lunga tradizione di tolleranza. Essendo considerata una professione legale, il governo si impegna a garantire che tutte le prostitute abbiano accesso alle cure mediche e lavorino in condizioni migliori. Vengono regolate e monitorate le pratiche di lavoro e vengono stabilite norme a riguardo.
Amsterdam è sicuramente famosa per le “ragazze in vetrina”, che popolano il celebre “Red District”. Questa zona è nota per le sue vetrine illuminate in cui le prostitute lavorano. Le donne si esibiscono nelle vetrine come una forma di lavoro sessuale legale nei Paesi Bassi. Le vetrine rosse, con luci al neon che illuminano l’area, sono un’icona distintiva del Red Light District. Ogni vetrina indica la presenza di una lavoratrice del sesso. Oltre alle attività legate al lavoro sessuale, il Red Light District è anche conosciuto per i suoi numerosi caffè, locali notturni, e bar.
Spagna
C’è qualcosa di meglio per il turismo sessuale di Thailandia, Brasile, Santo Domingo, o della sempreverde Amsterdam? Sì, la Spagna. È il prestigioso quotidiano iberico El Mundo a pubblicare un’inchiesta online dove si segnalano le “virtù” spagnole in fatto di ospitalità turistica a sfondo sessuale.
Più di 1500 case in tutto il paese, 45mila prostitute al lavoro, un giro d’affari annuale di 2 miliardi di euro che equivale allo 0,35% del Pil nazionale. Questi i numeri aggiornati al 2016 del paese che tra una sorta di limbo giuridico e una consuetudine di tolleranza ha scalato le classifiche di gradimento finendo addirittura tra il terzo e secondo posto tra le mete mondiali più gettonate in fatto di sesso.
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“La Spagna ha superato Amsterdam ed è diventato il paese numero uno in Europa nel turismo sessuale. La città catalana di La Junquera, sei chilometri al confine con la Francia, nemmeno una ventina da Perpignan, è ricchissima nell’offerta di bordelli letteralmente a cielo aperto. Il Paradise, con oltre duecento entreneuse disponibili ogni sera, è il più grande locale del settore in Europa. 15 dollari all’entrata, ristoranti con cucina catalana, zone fumatori, servizio di sicurezza sempre presente, La Junquera ha un listino prezzi che si basa sulla cifra minima di 60 euro ogni mezz’ora, più 5 euro per il lavaggio della biancheria. Le stanze sono ultramoderne e iperaccessoriate come nemmeno in un hotel, oltre ad avere una cassa comune dove si paga prima di salire in camera.
Stesso discorso vale nelle zone confinanti con il Portogallo, dove i cosiddetti “puticlubs” abbondano. Il Flowers, località Las Rozas, sull’autostrada che va da Madrid a La Coruna, sembra raccogliere sui siti spagnoli un eccellente punteggio non solo tra i madrileni e gli spagnoli, ma spesso anche dai turisti di passaggio. “Abbiamo una rete enorme di bordelli, circa 1.500”, spiega a El Mundo Jorge Uroz Olivares, professore del Dipartimento di Sociologia presso l’Università di Comillas, che due anni fa, con il suo team ha eseguito uno studio sulla prostituzione e il traffico di donne per il ministero degli Interni.
“Oltre a questi esiste una marea di appartamenti privati che nascondono le donne impegnate nella prostituzione, ma che vengono pubblicizzati con annunci personali o volantini in strada. L’offerta è enorme e, visto che la prostituzione non è vietata o punita per legge (il codice penale punisce solo chi sfrutta squillo minori di 18 anni ndr) la Spagna è diventata col tempo una destinazione molto allettante per il turismo sessuale.
“È come un bordello di lusso” spiega un utente “non spagnolo” recensendo online l’EvenOnce di Valencia. “Suoni. Entri. Ti accoglie una ‘madame’ che ti offre da bere. Poi ti mostra una selezione di donne. Il loro aspetto varia da un voto medio (6-7) a bello-sexy (9). Ne scegli una, vai in camera, ti metti d’accordo sul prezzo (60 euro l’ora). Mentre la ragazza va a prendere le lenzuola pulite puoi fare una doccia. Tutto è pulito e ordinato. Le ragazze sono simpatiche”.
Megaluf, Spagna
Un luogo da menzionare quando si parla di vacanze sessuali legale è senza dubbio Megaluf, in Spagna. Situata nelle Baleari, questa piccola località non era molto conosciuta fino a qualche anno fa, nemmeno tra coloro che praticano questo tipo di turismo. In cima alla lista delle destinazioni sessuali c’è Megaluf, in Spagna, località in cui si incontrano sesso, alcool e droga. La meta attira non solo gli uomini spagnoli, ma anche migliaia di turisti che desiderano passare una vacanza non proprio all’insegna della castità.
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Turismo Sessuale Femminile
Entrando nel dettaglio: negli ultimi tempi il "romance tourism", il turismo sessuale femminile, è diventato un fenomeno sempre più crescente, capace di coinvolgere milioni di persone e smuovere una quantità esagerata di risorse. Le principali destinazioni europee per donne sono i paesi dell Ex-Jugoslavia. Le testimonianze arrivano direttamente dalle signore dell'Est Europa, le quali affermano di essere riuscite a saziare i propri bisogni carnali in paesi come la Croazia, la Serbia e la Bosnia.
Problematiche e Considerazioni Etiche
Chiaro che esiste anche una grossa fetta di sfruttamento della prostituzione gestita da mafie su ragazze africane, sudamericane e dell’Est Europa, ma sulle pagine di El Mundo non sembra essere l’elemento più importante dell’approfondimento sulla risorsa turistica nazionale. Quando invece sono i prezzi concorrenziali, i servizi eccellenti, e la competitività con altre mete europee e asiatiche, ad essere messe in risalto con un certo sciovinismo.
“Non sappiamo se ci sono già pacchetti turistici sessuali per la Spagna”, commenta la sociologa Maria José Barahona. “Ma a breve li avremo. Ci sono delle organizzazioni che gestiscono le sex worker alle quali spetta una percentuale su ogni servizio sessuale fornito al cliente. Parliamo di due realtà che fanno da sfondo alle tratte di esseri umani che vengono mandati nei paesi più richiesti. Negli ultimi anni sono nate delle leggi per contrastare quella che è diventata una triste realtà ma, a oggi, risultano essere ancora insufficienti per combattere i traffici di esseri umani.
Il mercato del sesso recentemente ha acquisito delle caratteristiche un tempo impensabili: si pensi che ogni anno milioni di turisti partono in cerca di sesso e che il giro d’affari si aggira attorno ai 5 miliardi di dollari riconducibili ai 12 mesi precedenti.
Tabella: Principali Destinazioni Europee per il Turismo Sessuale
Paese | Città/Località | Caratteristiche |
---|---|---|
Lettonia | Riga | Basso costo della vita, alta concentrazione di prostitute |
Paesi Bassi | Amsterdam | Prostituzione legale, Quartiere a Luci Rosse |
Spagna | La Junquera, Megaluf | Ampia offerta di bordelli, turismo sessuale legale |
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