Le Migliori Escursioni sulla Marmolada: Un'Avventura tra le Dolomiti
La Marmolada, conosciuta come la regina delle Dolomiti, è la vetta più alta con Punta Penia che raggiunge i 3343 mt s.l.m.. Contesa tra Veneto e Trentino, tra la val di Fassa e l'Agordino, attorno ad essa si possono intraprendere molte escursioni trekking e facili passeggiate lungo sentieri immersi nelle Dolomiti. Anche se davvero sofferente, nella Marmolada è presente il ghiacciaio più ampio delle Dolomiti e d'ovunque la si ammiri ha sempre il suo fascino.
La Marmolada è la vetta più alta delle Dolomiti ed è un gruppo montuoso davvero ampio. Attorno ad essa partono numerose escursioni trekking per tutte le difficoltà, tra sentieri facili e difficili, compresa qualche passeggiata. Tralasciando la salita a Punta Penia, la cima della Marmolada che richiede un certo grado di preparazione fisica, in questo articolo vi elenco alcune camminate da fare attorno alla Marmolada per ammirarne ogni angolo di questa stupenda montagna.
Escursioni e sentieri imperdibili attorno alla Marmolada
1) Rifugio Contrin da Alba di Canazei
Raggiungere il rifugio Contrin è una tappa quasi obbligatoria quando si va in val di Fassa percorrendo la bellissima vallata del Contrin. Un escursione trekking relativamente facile da Alba di Canazei.
2) Rifugio Passo San Nicolò
L'escursione che porta ai rifugi Passo San Nicolò e Contrin per il sentiero Lino Pederiva è sicuramente tra le più belle della val di Fassa. E' un itinerario molto appagante, sia a livello panoramico, sia per la bellezza del sentiero.
LINK > Anello rifugio Passo San Nicolò e rifugio Contrin. Media
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3) Rifugio Falier
Il rifugio Falier da Malga Ciapela è una bella escursione, non troppo impegnativa, che si può fare nelle Dolomiti della Marmolada, nell'alto agordino. Il rifugio è situato sotto le immensa e verticale parete sud della Marmolada, per l’esattezza nella valle dell’Ombretta: una bellissima vallata dai verdi pascoli.
Il punto di partenza per raggiungere la valle è Malga Ciapela, dove è possibile lasciare la macchina. In alternativa è possibile parcheggiare più avanti nei pressi del Camping Malga Ciapela Marmolada. Arrivati al un bivio che segnala a sinistra il sentiero per la Val di Franzedaz, si continua sulla destra per giungere in breve tempo all'imbocco della Valle Ombretta.
Da qui si prende il sentiero sulla sinistra come indicato dalle frecce e si raggiunge il Centro delle Dolomiti, segnalato da un Totem che racchiude un cuore di pietra ad indicare che è proprio la Val Ombretta il punto geografico centrale delle Dolomiti Unesco. Dopo una passeggiata lungo un pianoro con una leggera salita in fondo, si raggiunge il Rifugio Falier, eretto nel 1911 ed uno dei primi rifugi alpini.
4) Rifugio Fuciade
Raggiungere il rifugio Fuciade è una facile camminata da fare in val di Fassa, perfetta se si sta cercando un’escursione davvero facile, adatta a tutti, compresi i bambini, o semplicemente si cerca una giornata per rilassarsi e godersi il panorama, il rifugio Fuciade è la meta più azzeccata.
5) Viel del Pan
La via del Pan o Viel del Pan è un interessante escursione che si può fare nelle Dolomiti, in Val di Fassa. Il Viel del Pan, un spettacolare sentiero in cresta di montagna dove la protagonista principale è la regina delle Dolomiti: la Marmolada! Il percorso Viel del Pan è un sentiero che unisce il passo Pordoi con il passo Fedaia e volendo con porta Vescovo ad Arabba.
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LINK > Viel del Pan. Facile
Tra le più belle escursioni della Val di Fassa c’è sicuramente l’escursione con vista Marmolada, che dall’arrivo della cabinovia Col dei Rossi ci porta al Rifugio Viel del Pan. La bellezza di questa escursione, oltre ad essere alla portata di tutti, è il panorama che si può ammirare ad ogni passo una volta scesi dalla cabinovia.
Da Col dei Rossi al Rifugio Viel del Pan Per questa escursione partiamo da Canazei, uno dei paesi più belli della Val di Fassa, prendendo la prima cabinovia che ci porta a Pecol, seguita dal secondo troncone di funivia che ci porta a Col dei Rossi (2382 mt.). Già da questo punto il panorama inizia a diventare molto interessante, con un colpo d’occhio sulla Marmolada e uno sulla magica Val di Fassa.
Da qui, si raggiunge il Rifugio Fredarola a 2388 mt. e da qui si inizia a percorrere lo spettacolare Viel del Pan. Da qui, in poco tempo si raggiunge l’omonimo Rifugio, che è uno dei punti migliori per fermarsi e osservare la bellezza della regina delle Dolomiti: la Marmolada.
Non solo il rifugio è suggestivo, ma lo è anche il sentiero che da Col dei Rossi ci porta al Rifugio Viel del Pan; per la gran parte pianeggiante, è un classico sentiero di terra battuta che si estende lungo il dorso di una montagna. Una volta raggiunto il Rifugio Viel del Pan, si prosegue fino a scendere al passo Fedaia, dando la possibilità di ammirare la Marmolada in tutta la sua unicità.
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6) Altavia Bepi Zac rifugio Passo Le Selle
7) Rifugio Ghiacciaio Marmolada
Un'escursione da fare in val di Fassa è la salita al rifugio Ghiacciaio Marmolada. L’accesso alle zone esterne alle stazioni funiviarie è a proprio rischio e pericolo. TEMPO DI PERCORRENZA: ca. DIFFICOLTÀ: nessuna.
Centro Geografico delle Dolomiti Unesco
L'escursione porta al Centro Geografico delle Dolomiti Unesco attraversa la Valle Ombretta, sotto l'imponente parete sud della Marmolada, in un percorso adatto a tutti. Si tratta di una valle molto suggestiva, ricca di mucche al pascolo e simpatiche marmotte. Lungo il percorso si possono incontrare due malghe e, poco dopo il totem con le coordinate GPS del centro delle Dolomiti, si può incontrare il Rifugio Onorio Falier.
Il sentiero CAI n. 610, ampliato ai tempi della Prima Guerra Mondiale, inizialmente presenta una certa pendenza, ma poi si fa gradualmente più lieve e regolare.
Giro ad Anello Passo Fedaia - Rifugio Padon - Portavescovo - Lago Fedaia
Un emozionante giro ad anello con partenza proprio in cima al Passo Fedaia con una vista spettacolare sulla Marmolada, passando per il Rifugio Padon e il Portavescovo. Il rientro si percorre sul lato del Lago Fedaia su strada asfaltata e tranquilla perchè interdetta al traffico automobilistico. Si parte dal Passo Fedaia ad una quota di 2054 m. dove l'attacco del sentiero per salire al rifugio Padon è ben segnalato.
La prima parte di sentiero si sviluppa risalendo la pista da sci invernale e in un'ora circa conduce al rifugio ad una quota di 2407 m. con 400 metri di dislivello. Una volta arrivati al Padon si procede per il sentiero CAI 680, che si sviluppa quasi interamente in quota con un belvedere sulla Marmolada e sul Lago Fedaia. In questa parte di sentiero è molto facile imbattersi in allegre marmotta e animali da pascolo.
Esperienze uniche a Malga Ciapela
Ma veniamo al punto: ecco a voi le migliori esperienze da fare a Malga Ciapela.
- Dal Camping Marmolada Malga Ciapela parte la strada che in circa mezz'ora conduce all'Agriturismo Malga Gran Pian. Da qui si seguono le indicazioni per Malga Ombretta e quando si raggiunge il bivio che a sinistra porta in Val Franzedàz, si prosegue a destra svoltando per Valle Ombretta. Malga Ombretta è una bella malga con annesso un piccolo caseificio che vende prodotti locali.
- Lungo il sentiero, un tempo mulattiera della Grande Guerra, sarete sempre sovrastati dalla impressionante mole della parete sud della Marmolada, una delle pareti più apprezzate dagli alpinisti a livello mondiale. Quando comincerete a scorgere i colori azzurro e bianco, tipici delle imposte dei rifugi alpini, capirete di essere giunti quasi a destinazione. Il Rifugio Falier ospita e accoglie numerosi escursionisti di passaggio e gli arrampicatori che vogliono cimentarsi nelle numerose vie della parete Sud della Marmolada.
- Dal Camping Marmolada Malga Ciapela ci si avvia in direzione Agriturismo Malga Ciapela, seguendo le indicazioni. Una volta arrivati, ci si imbocca sulla stessa mulattiera che conduce a Malga Ombretta e al Rifugio Falier, per svoltare poi a sinistra una volta raggiunto un bivio, seguendo le indicazioni per la Valle di Franzedas e Passo Forca Rossa. Malga Franzedas si trova a 1980 m e si raggiunge in circa un’ora e mezza di cammino dal Camping Marmolada Malga Ciapela, mentre per arrivare al Passo Forca Rossa ci vogliono in totale circa 3h30.
- A 5 min a piedi dal Camping Marmolada Malga Ciapela si trova la partenza della funivia della Marmolada che, oltre a condurre alla terrazza panoramica più alta delle Dolomiti, permette di raggiungere facilmente dei luoghi dallo straordinario interesse storico. Dalla stazione intermedia di Serauta è possibile visitare il Fortilizio di Punta Serauta, un insieme di posti di comando, postazioni, ricoveri e trincee risalenti alla Grande Guerra e realizzati dai soldati italiani, che occuparono la cresta rocciosa di Punta Serauta il 30 aprile del 1916. Oltre al fortilizio, è possibile visitare il museo della Grande Guerra, il museo più alto d’Europa (3000 m). La visita richiede ca 2 ore e non presenta particolari difficoltà, sebbene sia tutto su sentiero roccioso e in alcuni punti piuttosto esposto ma attrezzato. Per raggiungere la cresta e l’ultima caverna si consiglia l’utilizzo di attrezzatura da ferrata.
- La vicinanza con la partenza della funivia della Marmolada rende d’obbligo la salita alla terrazza più alta delle Dolomiti attraverso i tre tronconi della funivia “Move to the Top”, che dai 1450 m di Malga Ciapela conducono ai 3265 m di Punta Rocca, dov’è localizzata la terrazza panoramica. Da qui si può godere di un’incredibile vista a 360° sulle Dolomiti: in primo piano svettano il gruppo del Sella e del Sassolungo, ma anche il Civetta, il Pelmo, le Tofane, le Pale di San Martino e molti altri.
- L’attacco di questa ferrata di media difficoltà è posizionato a 15 minuti dalla stazione a monte di Porta Vescovo ed è segnalato da una targa bianca. La Ferrata delle Trincee si sviluppa lungo una cresta che separa Porta Vescovo dal Passo Padon, e ripercorre una linea di trincea austriaca realizzata durante la Grande Guerra. Dal Passo Padon si può ritornare a Porta Vescovo lungo il sentiero CAI 680 in circa 1h30’, e scendere ad Arabba con l’impianto, oppure ritornare al Passo Fedaia percorrendo ugualmente il sentiero CAI 680 fino a Porta Vescovo, e al bivio con il sentiero CAI 698 seguire le indicazioni per il Passo Fedaia (2h dal rifugio Padon); scendere ad Arabba lungo il sentiero 699 e 698 (2h30’).
- A cinque minuti di macchina da Malga Ciapela si trova uno dei Borghi più Belli d’Italia, Sottoguda, o Staguda in ladino locale. Questo affascinante villaggio alpino è conosciuto in modo particolare per l’artigianato legato alla lavorazione del legno e del ferro: lungo le vie del borgo, infatti, si possono visitare le botteghe degli artigiani dove vengono prodotti oggetti in ferro battuto come le famose farfalle dipinte a mano, oppure oggetti decorativi in legno di faggio. Sottoguda ha inoltre mantenuto inalterate molte costruzioni tipiche, come ad esempio i tabièi, i fienili tipici del mondo rurale delle Dolomiti, realizzati in legno secondo la tecnica ad incastro del Blockbau, e le case in pietra, ancora visibili nel centro del paese.
- A partire dall'estate 2025 i Serrai sono nuovamente aperti al pubblico nel primo tratto che parte dal borgo di Sottoguda.
La Grande Guerra sulla Marmolada
Punti strategici e residui che testimoniano la Grande Guerra: grotte, anfratti, postazioni, osservatori. Sull’ammasso roccioso di Punta Serauta i soldati italiani scavarono grotte e camminamenti, recentemente riattivate e visitabili nei mesi estivi seguendo l’itinerario consigliato nella planimetria.
Si ammirano i resti della Ferrata del Btg. Valcordevole, 206^ Compagnia, tracciata in verticale dalla Forcella a quota 3153, primi novembre 1917 per l’attacco e la conquista di tale quota (poi abbandonata subito per l’ordine di ritirarsi dopo la “Caporetto”).
A Sottoguda, nella casa a fianco del Garni-Albergo “Ai Serrai” (negozio di generi vari) era ubicato il comando del settore Costabella-Marmolada, affidato al Col. Nell’omonimo albergo (oggi ristrutturato), installato un Ospedale. Nella Grande Guerra era il Rifugio Ombretta (costruito nel 1911) occupato dall 206^ Comp. Btg. Va Cordevole comandata dal Cap.
Le gallerie che ospitavano le truppe italiane son numerose, rivolte verso il Col di Lana.
Un trekking di 4 giorni: Malga Ciapela e Fuciade
Un breve trekking di 4 giorni, nelle bellissime Dolomiti, con un saluto finale a lei, la maestosa Marmolada. Il nostro itinerario ha toccato tre rifugi diversi: il rifugio Fuciade, il rifugio Contrin e Malga Ciapela.
1° giorno - Malga Ciapela e Fuciade
Il primo giorno, siamo partiti alla mattina presto da Padova, e ci siamo diretti a Malga Ciapela dove abbiamo lasciato lì la macchina, per poi ritrovarla alla fine del nostro trekking. Da Malga Ciapela, abbiamo preso l’autobus alle 11.38 e dopo un’oretta siamo arrivati a Falcade, e da lì è iniziata la nostra avventura (nel sito www.marmolada.com trovate gli orari degli autobus - costo del biglietto 5,00€). La passeggiata da Falcade fino alla conca di Fuciade inizia dalla piccola chiesetta di San Romedio, e il sentiero da seguire è il 694.
Il percorso è abbastanza facile, una stradina forestale, particolarmente pianeggiante con qualche leggera salita. Si segue integralmente la stradina e si arriva alla Baita Flora Alpina, che si trova nella località Valfredda. Da qui un’altra oretta, con una passeggiata sempre molto semplice si arriva al rifugio Fuciade (1982m).
Il rifugio è una piccola perla del paesaggio dolomitico, è incastonato in una conca naturale ed è maestosamente sovrastata del Cima dell’Uomo. Nel rifugio sono presenti 7 stanze, ma noi abbiamo alloggiato nella baita a 10 minuti a piedi dal rifugio. La baita è qualcosa di unico e magico, si trova ai piedi delle montagne, in mezzo al nulla. Durante la 1°guerra mondiale, era una postazione di primo pronto soccorso, ovviamente ristrutturato da allora, ma molto suggestiva l’idea di dormire in un posto che ha fatto parte della nostra storia. Intorno a noi regnava il silenzio, interrotto solamente ogni tanto delle urla delle simpatiche marmotte. Al rifugio abbiamo sia cenato che fatto colazione e devo dire che era tutto divinamente squisito. Rifugio Fuciade: voto 10 e lode, è davvero fantastico
2° giorno - Passo Cirelle e Val Contrin
Dopo aver fatto un’abbondante colazione, ci siamo messi subito in cammino, per raggiungere il prossimo rifugio, il sentiero da seguire è il 607 passo Cirelle. La prima parte della camminata è particolarmente facile, tutta in salita e si arriva a metà della montagna, dove pochi giorni fa è stata messa una targa in onore del centenario dalla 1°guerra mondiale. Da lì si può ammirare un fantastico panorama, sulla vallata del rifugio Fuciade e vedere in lontananza le Pale di San Martino, in più se si sta molto attenti, si possono trovare le stella alpine.
Da lì all’ultimo tratto di salita, il percorso diventa davvero molto difficile, perchè è un ghiaione, e a tratti il sentiero era sparito, causa delle forti piogge dei giorni precedenti, e c’erano sassi ovunque, quindi bisogna stare davvero molto attenti. Durante la salita si possono vedere alcuni residuati bellici della Grande Guerra, come filo spinato e scatolame vario. Una volta arrivati su al passo Cirelle posto tra la Punta omonima e la Punta Cigolè, si può trovare addirittura un piccolo ghiacciaio.
Al passo (2686 m), compare verso nord-est la rocciosa ed inconfondibile parete sud della Marmolada ed un panorama spettacolare sulle più vicine Cima Ombretta e Sasso Vernale mentre a sud-ovest la vista è interrotta dalla Cima dell’Uomo. Si prosegue sempre per il sentiero 607, e con una discesa abbastanza facile più o meno di un’ora e mezza si arriva al rifugio Contrin. Noi lungo il percorso, abbiamo trovato una famiglia di stambecchi con i cuccioli, davvero una emozione unica.
Il rifugio Contrin (2016m), situato nella Cima omonima “Val Contrin” a Canazei, si trova ai piedi del Gruppo della Marmolada, con diverse vette di oltre 3000m che spiccano al suo cospetto, tra queste il Gran Vernel, Piccolo Vernel, Cima Ombretta e Cima dell’Uomo. Il suo panorama spazia a 360° sui gruppi della Marmolada e Sassolungo, facenti parte anche loro del Patrimonio dell’Unesco. Il rifugio offre anche il pernottamento sia con camere private con lenzuoli, sia in camerate. Rifugio Contrin: voto 8
3° giorno - Verso Malga Ciapela
Alle 8.00 di mattina eravamo già pronti per partire, perchè oggi c’era la camminata più lunga da fare, più o meno 12/13 km, dal rifugio Contrin ad arrivare a Malga Ciapela, sentiero da seguire è il 606 inizialmente, poi il 610 passo Ombretta. Lasciata alle spalle la piccolissima chiesetta, si inizia la passeggiata tra ampie praterie e pascoli, ma poco dopo il sentiero che costeggia a destra la Malga Contrin, diventa sempre più ripido e l’erba lascia spazio a rocce, ghiaia e sfasciumi.
Il sentiero si alza ripidamente permettendo di godere una straordinaria vista sulla Val Contrin e più oltre verso il Passo Nicolò e il Val Ombert. Proseguendo sempre più in alto, sembra che le pareti di Cima d’Ombretta e della Marmolada si vogliano toccare, formando una gola dove l’atmosfera tra il silenzio della montagna e i banchi di nebbia diventa molto suggestiva, quota 2704m. Una volta arrivati al Passo Ombretta, si trova il bivacco Dal Bianco e numerose postazioni militari, a sinistra si nota una trincea, e sulla destra una capanna rossa con 9 posti letto e un tavolo dove poter mangiare. Poi da lì inizia la ripida discesa sul ghiaione, dove si raggiunge il rifugio Falier (2080m). Hotel Garni Roberta: voto 8
4° giorno - Salita alla Marmolada
Oggi è l’ultimo giorno in questo piccolo paradiso, e non potevamo non salire sopra alla Marmolada (3265m). Il costo del biglietto delle 3 funivie è di 24,00 €, ma noi grazie ad uno sconto che ci ha dato la signora del hotel, abbiamo pagato 22,00€. Il primo tratto presenta già panorami mozzafiato sulla valle e sulle montagne, scesi dalla prima funivia, si sale subito nella seconda, e si arriva a Serauta, dove si trova il Museo della Grande Guerra (museo gratuito e secondo me la visita ed obbligo, per capire meglio la triste storia della Grande Guerra).
Qui si trova anche un ristorante, dove abbiamo pranzato, e la visuale si affaccia direttamente sulla zona dichiarata “Monumentale Sacra”. Si possono notare, trincee, camminamenti, gallerie e postazioni che rendono l’idea di quanto lavoro sono stati capaci di fare gli Alpini ed i Fanti, nonché quanti sacrifici siano stati costretti ad affrontare per sopravvivere in quelle condizioni difficili.
Infine la terza funivia porta a Punta Rocca, dove sebbene fosse luglio, c’erano 10 gradi, abbiamo camminato sul ghiacciaio e giocato a palle di neve, quindi consiglio un abbigliamento adeguato. Da qui il panorama è davvero unico al mondo, spazia a 360° sul tutto il promontorio. Qui si trova anche la piccola Grotta della Madonna, benedetta da Papa Giovanni Paolo II, il 26 agosto 1979.
Che dire, sono stati 4 giorni davvero magnifici, immersi nella magnifica natura, nel silenzio e il tutto davvero molto vicino a casa.
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