Albergo Atene Riccione

 

Cosa Vedere in Montenegro: Un Itinerario On the Road di 10 Giorni

Ci sono stati giorni in cui abbiamo pensato che il Montenegro fosse una meta quasi irraggiungibile. Troppa strada da fare, troppi confini e dogane da superare, troppe incognite relative al territorio. Quel piccolo stato racchiuso tra Croazia e Albania era un posto sicuro? In che condizioni avremmo trovato le sue strade? E come saremmo stati accolti?

Nonostante tutti questi interrogativi e le nostre perplessità sulla distanza, questo è stato l’anno in cui abbiamo scoperto il Montenegro. In un’estate di rivalsa, con tanta voglia di leggerezza e di libertà: il Montenegro ci ha preso per mano dal primo giorno e ci ha aperto le sue porte, mostrandoci una natura incontaminata e diverse culture che convivono in armonia.

Abbiamo scoperto un territorio magnifico, dove è possibile fare escursioni emozionanti, trascorrere bellissime giornate in riva al mare e immergersi nella spiritualità di luoghi incredibili. Oggi vi raccontiamo cosa vedere in Montenegro con un itinerario on the road lungo 10 giorni.

Pronti, trolley…via!

Montenegro: Le Cose da Sapere Prima di Partire

Prima di partire per il Montenegro è bene sapere alcune cose, a partire dalla moneta che viene utilizzata. Nonostante sia fuori dall’Eurozona e dall’Unione Europea (anche se è già iniziato il processo di adesione), lo stato balcanico ha adottato unilateralmente l’euro come moneta ufficiale.

Leggi anche: Montenegro: le migliori destinazioni turistiche

Nessun problema di cambio per noi italiani, anche se questo ha influito sui prezzi: soprattutto sulla costa potrete constatare personalmente come non vi siano molte differenze con le tariffe italiane.

La lingua parlata è il serbo-croato e spesso vi ritroverete a fare i conti con chi non capisce l’inglese: in quei casi, meglio cercare di farsi intendere in italiano, che spesso e volentieri è più conosciuto dai montenegrini.

Gli ortodossi rappresentano circa il 70% della popolazione del Montenegro e sono numerosi i monasteri che si possono visitare nel territorio: il più affascinante e meta di pellegrinaggio da tutti i Balcani è quello di Ostrog.

Per quanto riguarda la connessione internet, non potrete utilizzare il rooming del vostro operatore italiano, a meno che non vogliate pagare fior di quattrini. Vi consigliamo di acquistare al vostro arrivo nel Paese una sim card solo dati: noi abbiamo comprato una prepagata della Telenor. Al costo di 10 euro avevamo a disposizione 500 Gb per 15 giorni: più che sufficienti, che ne dite?

Cosa Vedere in Montenegro: Il Nostro Itinerario

Abbiamo visitato il Montenegro nel mese di agosto: abbiamo trascorso alcuni giorni nell’entroterra ed altri sulla costa, un mix perfetto per una vacanza estiva, per un totale di 10 giorni.

Leggi anche: Esplorare il Messico: cosa sapere

Il nostro itinerario ha avuto come punto di partenza e di arrivo la cittadina di Herceg Novi, al confine con la Croazia. Dopo aver trascorso una settimana sull’isola di Korcula e un paio di giorni a Dubrovnik, abbiamo proseguito verso sud il nostro viaggio.

Le spiagge del Montenegro in agosto sono super affollate, nonostante questo siamo riusciti a trovare una baia selvaggia e poco frequentata, a pochi chilometri dalle mete più conosciute.

I parchi nazionali e le tappe dell’entroterra sono la parte di Montenegro che ci è piaciuta di più e che porteremo per sempre nel cuore: a questi luoghi associamo il motto “wild beauty” con cui lo stato balcanico viene promosso dall’ente del turismo.

Ecco il nostro itinerario nel dettaglio:

  • Giorno 1: Herceg Novi - Monastero di Ostrog
  • Giorno 2: Stecci - Zabljak
  • Giorno 3: Durmitor National Park - Ponte Durdevica Tara
  • Giorno 4: Podgorica - Lago di Scutari
  • Giorno 5: Lovcen National Park
  • Giorno 6: Buljarica Beach
  • Giorno 7: Kraljicina Beach
  • Giorno 8: Sveti Stefan
  • Giorno 9: Kotor
  • Giorno 10: Tivat - Perasto

Giorno 1: Herceg Novi

Herceg Novi, o Castelnuovo in lingua italiana, è il primo approdo montenegrino per chi arriva dalla Croazia.

Leggi anche: Turks e Caicos: la tua prossima meta di viaggio

Si tratta di una piccola cittadina con due fortezze, un bel centro storico e un lungomare molto curato, con negozi, stabilimenti balneari, locali e ristoranti.

Il Forte del Mare è il luogo più iconico della città: affacciato sull’Adriatico, risale al XIV secolo e si presume sia stato costruito per volere del re bosniaco Tvrtko I, la cui statua nelle vicinanze del porto turistico, per proteggere Herceg Novi dagli attacchi via mare.

Come tante città della Dalmazia, il borgo montenegrino ha anche un passato legato alla Serenissima Repubblica di Venezia: faceva infatti parte dei Domini del Mare.

Una mezza giornata è sufficiente per godersi la città: nel centro storico si possono ammirare la torre dell’orologio e la Chiesa di San Michele Arcangelo.

Se avete bisogno di acquistare la sim dati, ad Herceg Novi potete trovare anche un punto vendita della compagnia Telenor, dove vi aiuteranno ad attivare la scheda.

Cosa Vedere in Montenegro: Il Monastero di Ostrog

Il nostro viaggio prosegue verso l’interno del Montenegro: ci addentriamo nelle Bocche di Cattaro, di cui Herceg Novi costituisce una delle quattro baie.

Il paesaggio delle Bocche di Cattaro, che prendono il nome dalla città medievale di Kotor, vale da solo un viaggio in Montenegro: le profonde insenature che si spingono fino nell’entroterra del Montenegro, con le cime delle montagne che le circondano, sono un vero spettacolo della natura.

Decidiamo però di proseguire verso nord, per poter visitare Kotor e dintorni verso fine agosto, quando si presume che via sia meno confusione.

La nostra destinazione è il Monastero di Ostrog: incastonato in una infinita parete rocciosa, è una delle mete imperdibili di un viaggio in Montenegro.

Si tratta del luogo di culto più visitato di tutto il Paese: ogni anno migliaia di pellegrini provenienti da tutta l’area dei Balcani vengono a rendere omaggio a San Basilio, le cui reliquie qui conservate si dice abbiano poteri curativi.

L’atmosfera che si respira nel Monastero di Ostrog è incredibile, da pelle d’oca. Qui confluiscono credenti ortodossi, cristiani e musulmani: in un silenzio carico di devozione i fedeli, in netta maggioranza rispetto ai turisti, si muovono sommessamente tra stanze e grotte del monastero, baciando le rocce, le croci e qualsiasi cosa sia riconducibile a San Basilio.

Raggiungere il monastero in auto è semplice, ma la strada è ripida e stretta: fate attenzione, ma non lasciate che questo vi faccia desistere, perché sarà un’esperienza bellissima. Il parcheggio e l’ingresso al monastero sono gratuiti.

Giorno 2: Stecci e Zabljak

Il nostro viaggio prosegue verso nord: la nostra destinazione è il Parco Nazionale del Durmitor, ma lungo la strada statale che collega la città di Niksic a Zabljak un’insegna colpisce la nostra attenzione.

Il cartello indica Stecci, sito Patrimonio Unesco. Non ne eravamo a conoscenza, ma dopo qualche ricerca su internet ci convinciamo a compiere questa deviazione, seguendo una stretta strada che si inoltra tra pascoli e colline circondate dalla nebbia.

Una leggera pioggia ci accompagna fino al cimitero medievale di Stecci, nel cuore di Montenegro, situato su una collina e circondato da laghi e paesaggi che definire incantati è riduttivo.

Stecci è un sito archeologico quasi unico: qui si possono ammirare pietre scolpite che indicano antiche tombe medievali. Solo qui in Montenegro e nella Bosnia orientale è possibile vedere un luogo del genere. Ne siamo letteralmente affascinati e trascorriamo qui e nei dintorni buona parte della giornata, camminando a bordo del lago e rilassandoci in un contesto naturale meraviglioso.

In tarda serata raggiungiamo Zabljak, porta d’accesso al Parco Nazionale del Durmitor. Dopo il temporale le temperature sono più autunnali che estive: per noi è quasi una manna dal cielo, dopo giorni di sole infuocato, e ci ritroviamo a bere una cioccolata in tazza in uno dei tanti locali di Zabljak! Siamo pronti per un’escursione che non dimenticheremo.

Cosa Vedere in Montenegro: il Durmitor National Park

Il nostro terzo giorno in Montenegro inizia con un sole splendente e la natura del Durmitor National Park che ci circonda.

Non vediamo l’ora di metterci le scarpe da trekking e scoprire quanto di bello nasconde questo angolo dei Balcani. Sono ben 18 i laghi glaciali all’interno del parco nazionale e con la nostra escursione raggiungeremo i due più famosi: il Lago Nero (Crno Jezero) e il Lago dei Serpenti (Zminje Jezero).

L’ingresso al Durmitor costa 2 euro a persona: i sentieri sono ben segnalati e il contesto naturale è magnifico, con le vette del nord ovest del Montenegro che si specchiano nel Lago Nero.

Il trekking per ammirare i due laghi è di circa 11 chilometri e bisogna considerare una giornata quasi piena per completare l’anello, pranzo al sacco compreso.

Colori, profumi e paesaggi di questa escursione ci rimarranno per sempre nel cuore.

Il Durdevica Tara Bridge

Dopo il trekking nel Parco Nazionale del Durmitor proseguiamo il nostro viaggio verso un altro luogo iconico nel nord del Montenegro: il Durdevica Tara Bridge.

Il magnifico ponte ad arco in cemento collega le due sponde del canyon modellato dal fiume Tara. La gola è soprannominata anche la lacrima d’Europa, perché è la seconda più profonda del mondo dopo quella creata dal Colorado negli Stati Uniti.

Questa zona del Montenegro è perfetta per chi ama l’avventura: c’è una zipline che permette di attraversare a folle velocità il canyon, oppure c’è la possibilità di noleggiare una canoa per fare rafting sulle acque del fiume.

Curiosità per chi viaggia in van o utilizza la tenda: ci sono un paio di camp che permettono di pernottare gratuitamente proprio a due passi dal fiume , potendo usufruire (a pagamento), qualora si voglia, del servizio noleggio kayak e della ristorazione offerta.

Giorno 4: Podgorica

La capitale del Montenegro è stata una tappa celebrativa per Ale, poiché qui ha iniziato la carriera uno dei suoi giocatori di calcio preferiti di sempre: Dejan Savicevic.

Quasi tutti i bar della città possiedono una o più fotografie del Genio, così come era soprannominato l’asso montenegrino.

Non c’è molto da vedere a Podgorica e non c’è neanche un centro storico ben definito. La Torre dell’Orologio, risalente alla metà del 1600, il cui orologio è stato acquistato in Italia, qualche piccola moschea e la nuova cattedrale sono tra le poche attrazioni su cui la capitale montenegrina può contare.

C’è anche un ponte, il Millennium Bridge, che ricorda (in maniera eloquente) quelli progettati dall’architetto Santiago Calatrava a Reggio Emilia.

Avendo poco tempo a disposizione, meglio dedicarsi ad altro.

Cosa Vedere in Montenegro: Il Lago di Scutari

Ci lasciamo alle spalle Podgorica e proseguiamo verso sud ovest, con destinazione il Lago di Scutari. Sebbene il lago prenda il nome da una città albanese, per due terzi la sua superficie è in terra montenegrina.

Il piccolo paese di Virpazar si raggiunge in poco tempo dalla capitale ed è il principale centro turistico da cui partono le gite in battello sul lago, ma noi vi consigliamo di proseguire fino al remoto villaggio di Rijeka Crnojevica, vicino al quale si trova uno dei punti panoramici che valgono un viaggio in Montenegro.

Si tratta del Pavlova Strana Viewpoint: qui il fiume Crnojevica forma un’insenatura a forma di ferro di cavallo, che ci ha ricordato tantissimo l’Horseshoe Bend di Page in Arizona.

Un avvertimento: la strada che da Virpazar conduce al Pavlova Strana è molto stretta, armatevi perciò di tanta pazienza perché vi aspettano 45 minuti in auto di curve non troppo agevoli.

L’alternativa è non passare da Virpazar e dirigersi direttamente al punto panoramico da Podgorica.

TAG: #Turisti

Più utile per te: