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Escursioni e Difficoltà nei Monti del Sole

Il Parco delle Dolomiti Bellunesi è un territorio di particolare valore paesaggistico e naturalistico che ricomprende al suo interno montagne scarsamente antropizzate di indubbio fascino e dai grandi silenzi. Montagne complesse dove nel breve spazio si alternano dolci praterie a grandi pareti; boschi secolari a profondissime forre scavate dall’acqua. Tutto questo in una festa di colori e profumi che si rinnova ad ogni stagione. Una grande varietà di ambienti che si ripercuote anche sulla flora e sulla fauna del luogo.

Per entrare nel cuore di queste montagne e scoprirne le bellezze bisogna camminare spesso su sentieri disagevoli, assorbirsi importanti dislivelli, soffrire il caldo d’estate. Qui si fa fatica, non ci sono seggiovie e strade che portano velocemente in quota e moderni rifugi pronti ad accoglierti con il tappeto rosso. Nonostante le quote modeste non sono montagne facili. Richiedono preparazione e allenamento e normalmente si lasciano corteggiare solo da quei pochi che veramente lo vogliono.

Tanto per cominciare da queste parti i sentieri non sono autostrade. Anche chi è abituato a macinare ferrate o ha frequentato un corso roccia potrebbe trovarsi in difficoltà a camminare sui ripidi prati esposti di loppa (così i locali chiamano l’erba a fili lunghi rinsecchita che ricopre i versanti ripidi e aridi di queste montagne) dove bisogna procedere con calma e con passo sicuro. Aggiungo poi che non è affatto impossibile perdere la traccia e l’orientamento soprattutto nel caso di scarsa visibilità.

Arrivano i primi giorni di freddo a imbiancare le cime più alte delle Dolomiti, segnalando l’ inizio del periodo più propizio per l’ esplorazione di un gruppo montuoso che mi affascina da tempo: i selvaggi Monti del Sole dell’ Agordino. Cime basse e semisconosciute, orrendamente selvagge e dirupate, frequentate da pochi amanti del genere che affrontano dislivelli brutali, orde di zecche e difficoltà spesso al limite dell’ alpinismo per esplorare le cenge e le forre di cui la zona è ricca.

Gli inospitali Monti del Sole sono solcati da più cenge di quante se ne possano percorrere in una vita intera; alcune di interesse puramente alpinistico o paesaggistico, altre invece che attirano per il loro legame con vicende storiche e con la quotidianità della dura vita nei monti di un tempo. A quest’ultima categoria appartiene la Cengia dei Contrabbandieri, che taglia gli intricati dirupi a sud-ovest del Tornon di Peralora. Un tempo rischioso passaggio di cacciatori e partigiani, dopo la creazione del Lago del Mis è rimasto il più diretto collegamento tra Casera Nusieda e Casera Nandrina, e da lì verso la zona di Gena Alta.

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Come meta di questa prima incursione, mi serve qualcosa di relativamente facile - nei Monti del Sole non esiste nessun percorso davvero facile - e che mi permetta di osservare dal vivo un buon numero di cime, valli e forcelle per poter interpretare più facilmente le mappe e le indicazioni per i miei vagabondaggi futuri.

Tipologie di Itinerari nel Parco

  • Sentieri natura: Sono itinerari naturalistici ad anello che si snodano generalmente a quote modeste e sono dedicati ad escursionisti non necessariamente esperti ma interessati a conoscere un po' in dettaglio flora, vegetazione, fauna e geologia dei luoghi attraversati.
  • Sentieri tematici: Si tratta di percorsi a tema individuati cioè tra quelli più rappresentativi per descrivere un determinato aspetto (storia, archeologia, attivita umane tradizionali, geomorfologia, ecc.). I primi sei itinerari così concepiti soddisfano gli escursionisti più esigenti grazie al dettaglio informativo delle guide e di una specifica tabellazione.

Esempi di Itinerari Escursionistici

Di seguito sono riportati alcuni esempi di itinerari escursionistici nel Parco, con indicazioni su difficoltà, tempo di percorrenza e interessi specifici:

  • Val di Canzoi: Un semplice percorso attorno al Lago della Stua.
    • Partenza: Preton
    • Percorribilità: A piedi
    • Difficoltà: T - Turistico
    • Tempo di percorrenza: 4 h
    • Interesse: Flora, Fauna, Geologia
  • Val Falcina: Un facile sentiero ad anello dal fascino selvaggio.
    • Partenza: Pian della Falcina
    • Percorribilità: A piedi
    • Difficoltà: T - Turistico
    • Tempo di percorrenza: 2 h
    • Interesse: Flora, Fauna, Geologia
  • Chiesette pedemontane: Santi guerrieri e Santi guaritori nelle Dolomiti Bellunesi.
    • Partenza: Stalle al Pez - Croce D'Aune
    • Percorribilità: A piedi
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Interesse: Religione, Storia
  • Covoli in Val di Lamen: Itinerario archeologico sulle orme del Mazarol.
    • Partenza: Val di Lamen (Stalle alla Fornace)
    • Percorribilità: A piedi
    • Difficoltà: E - Escursionistico (anello breve); EE - Escursionistico per esperti (anello completo)
    • Tempo di percorrenza: 2 ore 30 minuti (anello breve); 5 ore (anello completo)
    • Interesse: Archeologia, Storia
  • La foresta: Alla scoperta del bosco della Serenissima.
    • Partenza: località Pian de Le Stele (Longarone)
    • Percorribilità: A piedi
    • Difficoltà: T - Turistico
    • Tempo di percorrenza: 2 h 30 m
  • La Via degli ospizi: Sulle antiche tracce di viandanti in Val Cordevole.
    • Partenza: Certosa di Vedana (Mis)
    • Percorribilità: A piedi
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 8 h
    • Interesse: Religione, Storia

Itinerari Scelti nel Parco delle Dolomiti Bellunesi

Tre escursioni selezionate nel Parco delle Dolomiti Bellunesi con caratteristiche diverse e in gruppi montuosi diversi:

Gruppo Vette Feltrine

Traversata dal Rifugio Boz (1720 mt) ai Piani Eterni (1700 mt) con pernottamento al Bivacco Feltre (1914 mt). Punto di Partenza e di arrivo Albergo Alpino Boz (650 mt) in Val Canzoi. Cartina Tabacco foglio 023.

  • Primo giorno: Dopo aver raggiunto per il sentiero 811 il Rifugio Boz si prosegue (sentiero 801 -Troi del Caserin) con una lunga traversata in quota di grande respiro che taglia alla base l’intera parete sud del Sass de Mura fino al bivacco Feltre dove si pernotta.
    • Dislivello: 1650 mt
    • Tempo: 7-8 ore
    • Difficoltà: EE
  • Secondo giorno: Scendere per sentiero n° 806 fino a Casera Cimonega 1600 mt e proseguire la traversata attraverso Forcella dell’Omo fino a Casera Erera-Piani Eterni. Ritornare in Val Canzoi -Albergo Boz seguendo sentiero 802 e poi strada sterrata.
    • Tempo: 6-7 ore
    • Difficoltà: EEA

NB: alcuni tratti su ripidi pendii erbosi risultano esposti su salti di roccia. Fare attenzione e proseguire il percorso del secondo giorno solo in presenza di buona visibilità.

Leggi anche: Itinerari Monti Sibillini

Gruppo Talvena

Anello: Rif. Pian de Fontana 1632 mt - Van dei Zità - rifugio Sommariva Pramperet 1857 mt - Val Costa dei Nass - Val del Grisol. Punto di partenza e di arrivo Pont di Costa Granda 667 mt in Val del Grisol raggiungibile dal Paese di Soffranco nella bassa val di Zoldo. Cartina Tabacco foglio 025. Segnavia 520 -514 -513.

  • Primo giorno: Raggiungere facilmente il Rifugio Pian de Fontana dove si pernotta.
    • Difficoltà: E
    • Tempo: 2,5 h
    • Dislivello: 950 mt
  • Secondo giorno: tappa impegnativa che comporta la risalita del grandioso vallone dei Van di Zità e la discesa lungo la selvaggia e solitaria Val Costa dei Nass dopo essere passati per il Rifugio Pramperet. Fare particolare attenzione all’orientamento nel Vant di Zità soprattutto in caso di scarsa visibilità e al tratto ripido di discesa in zona Pissandol (Costa dei Nass).
    • Difficoltà: EE
    • Tempo: 6 h

Gruppo Tamer

Giro del Tamer. Malga Caleda Vecchia 1500 mt - Van di Caleda - Forc. La Porta 2326 mt - Van dele Forzele - Baita Angelini 1680 mt - Forc. delle Caure 1760 mt - La Coda 1565 mt- Passo Duran 1601 mt -Malga Caleda Vecchia. Punto di partenza ed arrivo parcheggio Malga Caleda Vecchia lungo la strada per il Passo Duran versante Agordino. Cartina Tabacco foglio 025. Segnavia 524 e 536.

  • Difficoltà: EE
  • Tempo 6 ore
  • Dislivello 1000 mt c.a.

Il tratto iniziale, quello che da accesso al Van de Caleda è ripido con alcuni tratti esposti dove è richiesto talvolta l’uso delle mani per superare dei brevi salti di roccia (1°-2° grado).

Informazioni aggiuntive

Per avere informazioni aggiornate sulle condizioni, lo stato dei sentieri di questi tre bellissimi itinerari puoi contattarmi.

Altre Opzioni di Percorso

Oltre alle escursioni a piedi, nel Parco è possibile praticare:

Leggi anche: Alla scoperta dei Monti Pisani

  • Escursioni in bicicletta: Su strade statali, provinciali e comunali, e su alcune strade silvo-pastorali con mountain bike.
  • Escursioni a cavallo: Ammesse nelle zone C e D e su molte strade forestali.

Strutture di Supporto

All'interno e nei pressi del parco sono presenti diverse strutture utili per gli escursionisti:

  • Bar/ristoranti
  • Rifugi
  • Bivacchi
  • Agriturismi
  • Ostelli
  • Alberghi

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