Escursioni sui Monti Pisani: Un Paradiso del Trekking
Il Monte Pisano è un'isola di altitudine che divide la pianura di Lucca da quella di Pisa. I Monti Pisani sono una formazione più o meno ovale che si estende da nord-ovest a sud-est e si colloca geograficamente nel complesso del Subappennino Toscano. È una piccola catena montuosa, nella quale ogni vetta ha il suo nome, tra le quali “spicca” il Monte Serra con i suoi modesti 917 metri. Chiunque abbia abitato a Pisa ha avuto modo di trascorrervi del tempo e creare innumerevoli ricordi di questi luoghi così variegati.
E infatti, come ogni isola che si rispetti, anche il Monte Pisano ha un tesoro, un tesoro immateriale, fatto di una rete di sentieri, segnati o meno, e di svariate centinaia di km che offrono moltissime possibilità escursionistiche. Grazie a questa rete di percorsi e alle miti condizioni climatiche della zona è possibile percorrerli in lungo e in largo più o meno durante tutto l’anno.
Un Territorio Unico
Si tratta di un sistema montuoso che separa Pisa e Lucca, la cui importanza è data dalla sua storia geologica antichissima, dal variegato ecosistema naturale e dalla sua privilegiata posizione geografica. La sua natura geomorfologica è tra le più antiche della Toscana. Donandoci quattro versanti esposti, perfettamente allineati ai quattro punti cardinali fa sì che ogni area sia profondamente diversa ed abbia delle qualità uniche. I monti sono tutti di altezza inferiore ai 1000 metri ma sia dal monte più alto, il Monte Serra (917 m), che dalle altre principali sommità, è possibile ammirare, nelle giornate più limpide, panorami e paesaggi suggestivi.
La sua conformazione speciale, per cui è praticamente isolato e non collegato ad altri rilievi, lo rende da sempre un territorio unico per flora e fauna, adatto per il contatto totale con la natura, meta amata da camminatori in solitaria o coordinati da guide ambientali alla scoperta dei suoi segreti e delle sue storie affascinanti.
Tesori Nascosti
Tuttavia rimane il bosco lo scrigno dei suoi segreti. Tra i castagneti, le leccete e i pineti che caratterizzano questi rilievi, si nascondono vecchi monasteri, eremi e spelonche, sorgenti di acqua purissima e acquedotti monumentali come il Mediceo di Pisa e il famoso Acquedotto del Nottolini di Lucca. Un esempio di architettura sopraffina, quest’ultimo, che rappresenta al meglio il tentativo di armonizzare l’opera dell’uomo con la natura che la circonda. Nei pressi dell’area di San Giuliano Terme sgorga acqua termale condotta nei prestigiosi Bagni di Pisa e sfruttata fin dai tempi dei Romani.
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Sopra la ridente cittadina termale, un antico complesso di cave storiche ormai in disuso ci racconta la provenienza del marmo con cui si costruì la spettacolare Piazza dei Miracoli e, allo stesso tempo, ci ricorda la parentela geologica con le vicine Alpi Apuane. Tutto intorno, la millenaria presenza dell’uomo ha lasciato pregiati manufatti, borghi rurali e ville signorili in un affresco meticoloso di quella che un tempo era la vita di campagna di questa zona.
Aree Naturali Protette
Oltre a quello chi ti ho già detto, sul Monte Pisano sono presenti ben nove Aree Naturali Protette di Interesse Locale, istituite per tutelarne la grande varietà floristica e geologica. Fioriture di orchidee selvatiche, affioramenti di quarziti, sfagneti e tutte le declinazioni della macchia mediterranea, dalla gariga al bosco di lecci in purezza, saranno gli ambienti in cui ti troverai a camminare, senza mai dimenticare quante persone abbiano fatto uso di quegli stessi cammini nei secoli scorsi.
Escursioni per Tutti
Le escursioni sul Monte Pisano sono perfette per trascorrere giornate in famiglia e tra amici; i suoi sentieri sono adatti anche ai bambini e in generale non necessitano di una forma fisica sorprendente, si lasciano percorrere anche da chi non fa della camminata una religione e non per questo rappresentano una meta minore. La soddisfazione di un’escursione non si misura (di solito) con le ore di cammino, la distanza o la quota raggiunta.
Sentieri Segnalati
Il turista che percorre i sentieri dei Ns. La segnaletica consiste nei consueti segni bianco/rossi su superfici possibilmente durature (massi, alberi), ognuno con propria numerazione, secondo le norme adottate dal CAI in accordo con la Regione Toscana, rifacendosi a quelli utilizzati su tutto il territorio nazionale. Sono inoltre presenti, lungo i percorsi e nei centri abitati da dove questi si diramano, cartelli orientativi e informativi.
Classificazione delle Difficoltà
Per meglio comprendere se un itinerario è a noi adatto è stata definita a livello nazionale una classificazione dei vari livelli di difficoltà dell’escursione per dar modo di capire rapidamente al lettore se un percorso possa fare al caso suo e a che diverse tipologie di difficoltà potrebbe andare incontro durante tale attività:
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- T (Turistico): Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento.
- E (Escursionistico): Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Possono anche svilupparsi su terreni aperti senza sentieri, ma non problematici per la presenza di adeguate segnalazioni. Gli itinerari possono svolgersi su pendii ripidi.
- EE (Escursionisti Esperti): Itinerari generalmente segnalati che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti).
Consigli per un'Escursione Sicura
Inoltre, andare per monti non è esente da rischi, a volte lievi, altre volte seri, non sempre in dipendenza del solo percorso scelto. Una mulattiera dei nostri monti è ovviamente qualcosa di molto diverso da un esile sentiero a tremila metri di quota.
Rispetto per la Natura
NELLA NATURA SI E’ OSPITI !!! E’ quindi necessario comportarsi come tali e lasciare l’ambiente come era prima e come vorreste ritrovarlo. La natura, la montagna, i rifugi, non sono adatti agli schiamazzi, né gli animali sono avvezzi alla confusione e l’irruenza che a volte ci caratterizza. Abbiate rispetto anche nei confronti di chi in montagna vive e lavora, come contadini e pastori, e degli altri escursionisti: non mettete mai in pericolo che vi segue o vi precede, se qualcuno vi “rallenta” in una strada stretta non spingetelo per superarlo, piuttosto chiedete che vi lasci strada o ancora meglio attendete e tirate il fiato; in montagna più che altrove la fretta è cattiva consigliera.
- La necessità di tenere puliti gli ambienti naturali deve indurre tutti a evitare la dispersione dei rifiuti in prati, boschi, ghiaioni, sentieri, ecc.; Abbiate l’accortezza di riportare i rifiuti non organici con voi a valle, senza abbandonarli sui monti. Ognuno dia il proprio contributo riportando a valle ciò che danneggerebbe l’ambiente.
- Il fuoco può scappare da sotto la nostra attenzione in un batter d’occhio, spesso nemmeno ce ne accorgiamo, basta un filo di vento per farlo divampare e propagarlo; in pochi minuti, l’incendio assume proporzioni incontrollabili, distruggendo alberi e mettendo in pericolo la vita di chi abita vicino e di chi va a spegnerlo. Attenzione alle sigarette: ricordiamoci che un mozzicone mal spento è spesso un innesco per gli incendi.
- Incidere i tronchi, strappare piante, rami, foglie e fiori non è solo inutile ed insensato, ma dannoso per l’ambiente.
- Tutti gli animali hanno un loro ruolo preciso nell’equilibrio della natura; non alteriamo quindi l’ambiente naturale in cui gli animali vivono, non facciamo loro del male, non disturbiamo la loro vita, teniamo sempre sotto controllo il nostro cane. Non preleviamo nidi o uova dai nidi, non tocchiamo i cuccioli: alcuni animali, se sentono l’odore dell’uomo, non sono più capaci di riconoscere i loro piccoli e li abbandonano.
- Se non vogliamo che un’occasione di svago e di distensione si trasformi in una brutta avventura, non allontaniamoci dai sentieri. Auto e moto servono per avvicinarsi al parco di turno o alle aree verdi, non per “entrare” nel cuore della natura.
Equipaggiamento
Alla prima sosta è utile bere un po’ di the leggero e zuccherato, mangiare un po’ di cioccolata o frutta secca.
- Come vestirsi - Gli indumenti devono essere caldi, leggeri e comodi per non intralciare i movimenti, devono consentire la traspirazione e quelli intimi l’assorbimento del sudore. Meglio più capi leggeri che uno pesante!
- Calzature - vanno bene scarponi, pedule (impermeabili!) purché non abbiano la suola liscia e quindi scivolosa, ottime le suole a carrarmato. Ovviamente il tipo di scarpone andrà scelto in base al tipo di ambiente (alta montagna o collina) e di percorso (sentiero collinare o sentiero roccioso instabile di alta montagna) nonché al tempo atmosferico a cui andremo incontro. Le scarpe da ginnastica sono sconsigliabili (possono servire come ricambio e da riposo) perché non proteggono la caviglia.
Quanto elencato può considerarsi l’equipaggiamento base, che sarà integrato dagli elementi specifici necessari a intraprendere le varie attività.
Orientamento
E’ opportuno preparare con cura il percorso, badando ai tempi di percorrenza, ai chilometri e al dislivello. Ricordatevi inoltre, magari con l’ausilio di un block-note, i nomi delle località, i numeri dei sentieri e le svolte più importanti, soprattutto se non avete con voi una mappa. In linea generale consigliamo poi di non improvvisare dei tratti al di fuori dei sentieri CAI, o comunque quelli segnalati e ben battuti; ovviamente se siete escursionisti esperti, molto abili nell’orientamento, potrete permettervi più libertà ma considerate che i sentieri sono studiati e mantenuti con cura proprio per ottimizzare il percorso.
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In ogni caso, sarà bene avere qualche nozione di orientamento; come utilizzare una bussola ad esempio o in mancanza sapere “leggere” il sole per capire almeno più o meno dove si trovano i punti cardinali, come leggere una mappa, e soprattutto informarsi sulla conformazione e l’ubicazione dell’area dove si svolge l’escursione per individuare i punti di riferimento.
Meteo
E’ importantissimo considerare le previsioni meteorologiche quando si programma un’escursione; le montagne non scappano, se possibile meglio visitarle col sole. In montagna, anche sui nostri monti che non arrivano a grandi altezze bisogna aspettarsi mutamenti climatici veloci, a meno che di essere in piena stagione asciutta quando il tempo concede una maggiore stabilità, rimane comunque valido il consiglio di portarsi sempre dietro anche minime soluzioni per coprirsi e/o ripararsi. In prossimità del fulmine la temperatura può arrivare attorno ai 10.000- 15.000 °C. Bisogna quindi prestare la massima attenzione all’attività elettrica specie in montagna ove i fulmini sono più frequenti.
Sicurezza
Un argomento molto sottovalutato dagli escursionisti occasionali è la sicurezza in montagna. Con questo articolo vogliamo fornire una breve preparazione da tenere assolutamente a mente per passeggiare in tutta sicurezza. Non c’è migliore prevenzione che conoscere le proprie capacità e adattarle al percorso senza sfidarle ingenuamente. Il nostro consiglio è di allenarsi adeguatamente agli sforzi che si intende sostenere e curare le proprie condizioni di salute. Fate attenzione al sovraffaticamento. Bevete molto e portatevi sempre dietro qualcosa da mangiare, preferibilmente zuccheri a rapido assorbimento. In casi di difficoltà o di emergenza è opportuno non perdere la calma e rifarsi ai consigli degli enti di soccorso locale. E’ preferibile muoversi in compagnia e lasciare sempre detto a qualcuno in che zona ci troviamo. Prima di tutto, come già spiegato nell’articolo sull’attrezzatura, sarebbe buona norma avere con se un mini kit di primo soccorso, simile a quelli che si tengono in auto. Sarebbe opportuno che tutte le persone che praticano sport in natura e in luoghi isolati, abbiano praticato un corso di primo soccorso. Questi vengono organizzati dalle province e dai comuni, basta informarsi ed iscriversi. Buona norma è lasciar detto a qualcuno che rimane a casa l’itinerario che andremo a fare, senza essere parchi nei dettagli. E’ assolutamente fondamentale prima di tutto allertare le autorità. Sembrerà una cosa banale, ma in realtà effettuare una corretta chiamata al 118 è tutt’altro che automatico. Prima di tutto è fondamentale mantenere il controllo della situazione, non farsi prendere dal panico.
- DOVE E’ SUCCESSO, indicare per prima cosa il luogo è importantissimo. Gli operatori del centralino certamente sapranno farvi le domande giuste nel giusto ordine. Ma a saperlo già prima è meglio.
- LE FERITE da taglio, da punta, escoriazioni ed abrasioni, lacero-contuse. In ogni caso disinfettare ed effettuare un bendaggio compressivo laddove ci sia una forte fuoriuscita di sangue (con dei panni, fazzoletti, garze se abbiamo il kit, effettuare una pressione costante alla parte interessata. Ogni tot allentare la pressione e verificare se il sangue rallenta o si ferma. Se il sanguinamento continua continuare la pressione).
- FRATTURE, se non sono interessati gli arti inferiori e si può camminare, recarsi prima possibile al pronto soccorso, che comunque rimane la cosa migliore da farsi in qualunque caso, altrimenti immobilizzare la parte con pezzi di legno, giornali, abiti arrotolati e fissare con bende o stracci.
- COLPO DI SOLE a differenza dell’altro colpisce solo la testa e valgono gli accorgimenti del colpo di calore, solo che in questo caso si cerca di raffreddare la testa con fazzoletti bagnati.
Montipisani.com pur garantendo la correttezza delle informazioni mediche ivi contenute non si prende alcuna responsabilità relativamente alla messa in pratica delle stesse e al loro esito. La buona condotta in caso di pericolo che è da attenersi alle singole persone, al buon senso ed alle effettive conoscenze personali.
La Verruca: Un Panorama Mozzafiato
Nella parte terminale est del Monte Pisano si erge la cima della Verruca coronata dalle maestose rovine dell’antica fortezza, guardiana dei passi montani e della pianura pisana, con un'importante funzione di vedetta in passato: dalla Verruca infatti è possibile una triangolazione visiva tra Pisa e il castello di Vicopisano a sua volta collegato con il castello di Buti e tutto il Lungomonte pisano, altrimenti coperti alla vista di Pisa.
Oggi la cima della Verruca è destinazione amata da escursionisti, camminatori e mountain bikers. Molti i persorsi che si snodano dal versante di Vicopisano che, più o meno dolcemente, attraversao ulivi, boschi di castagni e lecci, pini e macchia mediterranea fino alla fortezza in vetta. Camminare nella natura è, a Vicopisano, un'attività talmente radicata e diffusa che hanno pensato bene di celebrarla con una festa.
La Festa dei Camminanti è dedicata a chi ama camminare, tre giorni di festa e oltre cento eventi all’aperto, in natura, insieme nell’ultimo fine settimana di marzo, sfruttando le prime timide giornate di primavera con scarpe comode e zaini in spalla, lungo percorsi mai banali e spaziano per tutto il Monte Pisano e oltre. Escursioni, viaggi a piedi, conferenze in cammino, libri, arte e convivialità per grandi e piccini.
Per consultare i sentieri dei Monti Pisani si può cliccare qui. Per prenotare servizio di guide ambientali per camminate sul Monte Pisano, c'è il sito qui.
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